Patchwork

Tante piccole schegge di realtà. Uno sguardo disincantato sul mondo per cercare di conoscerlo e, se possibile, tentare di capirlo.

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: review
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 123
Prov: MI
 


   CLICCA SOTTO
      
E ASCOLTA
     NEL PLAYER

            LE  CANZONI 
     DELLE MIE PLAYLIST

 

 

FACEBOOK

 
 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 121
 

I MIEI BLOG AMICI

- ***LALLA*** di Lalla
- TROVARE UN SENSO di Dammitutto
- ALCATRAZ di Gempo
- Fidati Attimi di Shiondgl
- JoEs DeLiRiUm di Joe
- I pensieri del cuore di Ali
- L antro di Morgana
- Pensieri in libert&agrave di Marea 14
- shake the world di magie 1980
- Caffè Della Piazza di mea
- bippy di bippy
- VITE di Via cvol vento
- IL MONDO DI CATHY di ladybug.84
- Tatuaggi dellanima di Carmela
- S_CAROGNE di Sara
- Cassandra di Cassy
- Nepenthe
- musica e altro di iononosonoio
- Angoloprivato di lilifiore
- Il mondo per come va di Personcina
- funghiecarote di Claudio Moraldi
- AngelBluey Blogs di Angel Bluey
- LA VOCE DEL CUORE di Orsetta
- Soldato della luce di Santa Fè72
- LAmour Toujours di Laura
- Giorni... e sogni di Patty bis
- LA MIA VITA... di Mystica Medea
- DEDICATO A ......TE di Amore mio82
- JUKE-BLOG
- RADIO REBELDE
- la vie en rose
- JESSIKA76XXX
- ilblogdigiulia-gold blog
- HAPPY HOUR di Cid
- Inarrestabile...di buona ventura
- lamicizia di fiabila
- il mio mondo blog di Simona
- MY REVENGE di Medea Mystica
- Ci vuole orecchio...di musica italiana
- VOLAMI NEL CUORE di mai come te nessuno
- RESET di Rosina
- eccezioni e regole di Cris
- gardiniablue
- il mare infinito di La fata del mare
- Fairground di Eccomiqui4
- TU il mio sogno di regalami ancora un sogno
- IL SOGNO RICOMINCIA di Pazzo
- le matite dellanima di Antonio
- PoEsIa NeLLAnImA di Debby
- UOMINI E DONNE di Ameliemi
- LAngelo guerriero di Shardana
- io solo io di Anna
- RICOMINCIO DA QUI
- sorridiamo
- fatti e misfatti di Thaygem
- Sapore di scuola
- Lessenza di Rita
- VOGLIA DI VOLARE di Mari
- viaggio di stracuzzi
- Quello che sono di Grazia
- HAZARD OF HEART di TheLily.Angel
- CRESCENDO di Protagora
- ...CUORE di cuorestasiato
- iocheascoltoilvento
- ESSERE E APPARIRE di Isa
- IL DOLCE TUONO di fantasy forever
- Grafica *Romantica di nelly
- ISTANTI.....di nichivrocchiblu
- madonna59 di Miria
- I VALORI DELLA VITA di Loredana
- immagini di laura
- ALCHIMIE di Anda
- questa mattinam di Lydia
- MEBAHIAH di Angelo-Catman
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

 

« Elisa - Eppure sentireMa quand'è cheil tempo ... »

DICIAMOCI DI PIÙ

Post n°601 pubblicato il 18 Ottobre 2007 da review
 

CONOSCERE
CHI C'È DIETRO A GUERRE
E POVERTÀ.
CAPIRE COSA SIGNIFICA
VIVERE IN
CONGO

INCONTRO CON LA TERRA
DI PADRE VITTORIO

Nel mese di agosto, mossi dal desiderio di scoprire la terra di missione dove affondano le radici del nostro gruppo e per la quale P. Vittorio Agostini ha dato la vita, siamo partiti per il Congo.

GEOGRAFIA DEL CONGO

Negli ultimi tempi avevamo maturato insieme la voglia di vivere un’esperienza missionaria, mancava ora soltanto l’occasione. La chiamata è arrivata inaspettata qualche mese prima, quando il parroco di Chiazzano e S. Sebastiano
Don Gino Frosini ci ha proposto di accompagnarlo in un viaggio-incontro con l’Africa. E così, semplicemente, il nostro sogno si è potuto realizzare.

Il primo congolese lo abbiamo incontrato a Chiazzano: P.Stefhan un giovane comboniano che per un anno è stato in Italia per approfondire i suoi studi ed ha aiutato Don Gino nelle sue parrocchie. Stefhan è stato per noi il primo contatto con il calore africano: ricordiamo con piacere le serate nelle quali con pazienza rispondeva ad ogni nostra curiosità.

 

Tra la gente di Kinshasa…

Siamo partiti il 30 luglio in una bella giornata di sole: direzione Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo che conta circa 8 milioni di abitanti in continua crescita. Appena atterrati un uomo ci abbraccia e ci sorride: è P. Louis Kouevi, il comboniano di Kinshasa che ci avrebbe accompagnato per tutto il viaggio alla scoperta dei mille volti dell’Africa.

Nei giorni trascorsi in città siamo stati ospitati dalla viva comunità dei Padri di Lemba La colazione pronta al nostro arrivo è stato il primo segno con il quale si è fatta riconoscere l’ospitalità comboniana: non si entra in una casa comboniana come ospiti ma come fratelli, ed ogni gesto è volto a farti sentire tale. P.Gigi, perché da subito abbiamo chiamato così Louis, ha fatto luce sulle contraddizioni che ogni giorno vediamo ma che non riusciamo a spiegarci: perché tante persone si spostano dai villaggi per vivere nella città che però non ha niente da offrire? Alla ricerca di cosa questo fiume di gente vaga lungo le strade?

Guardandoci intorno vediamo una città che sorge su una distesa di sabbia grigia, sporca, solcata da fogne a cielo aperto, dove le poche fabbriche che c’erano sono state chiuse con la guerra e ora la gente è costretta ad arrangiarsi con baracchini improvvisati dove si cerca di commerciare qualsiasi cosa: su un cartone, tra lo smog delle vecchie macchine e la polvere, ci sono delle uova, su un vecchio tavolo di legno si vende pesce secco e uno sportello arrugginito di un’auto.

Facciamo anche la conoscenza  delle Suore comboniane, hanno lo stesso spirito dei Padri: un sorriso aperto e la battuta sempre pronta. Con loro, un pomeriggio, siamo entrati nei quartieri più degradati della città, camminando in una vecchia zona industriale abbiamo conosciuto “i poveri tra i poveri”: i vicoli sono stretti, sui lati si ammassano baracche di lamiera e di legni marci, calpestiamo una poltiglia di rifiuti e l’aria è irrespirabile. Suor Angela ci dice: “A Kinshasa non si vive, si sopravvive!” Ed è proprio questo quello che pensiamo mentre da ogni angolo spuntano bambini che scalzi e vestiti di stracci si accalcano per darci la mano, uomini in fin di vita che ci regalano un sorriso. Se il primo sentimento che abbiamo provato è stato un senso di impotenza e incapacità di comprendere come si può operare in una realtà tanto complessa, presto ci siamo accorti che il lavoro dei missionari è fondamentale per migliorare la vita di questo popolo dimenticato. Il missionario porta la speranza attraverso la parola di Gesù e lo testimonia con le opere, in base al proprio dono. Nella “nostra” comunità c’è P. Gigi che insieme a P. Neno scrive una rivista d’informazione sui problemi del Congo e che è sostegno per le persone con situazioni difficili, come il caso di Patience ex prostituta che grazie a Gigi ha avuto il coraggio di dare alla vita un bimbo: Dieumerci. Nella missione ci sono anche P. Eliseo e P.Moser, il primo ha creato una scuola di informatica, dando ai  congolesi una possibilità in più di lavoro, ed è la guida di un gruppo missionario molto attivo, l’altro ha condiviso con i giovani la propria conoscenza della musica, organizzando corsi di musica e di canto. Ma nella città operano tanti altri missionari come Suor Raffaella che segue un progetto con le donne vedove, dando loro la possibilità di vendere del pane, o P. Benito che appena arrivato a Bibwa ha dato priorità alla costruzione di una grande scuola.

 

Nei villaggi tra la vita nella foresta…

Partendo per il Nord abbiamo provato un nuovo distacco: è stato come “lasciare casa” per la seconda volta, pronti a conoscere ancora un altro mondo.

Il nostro aereo è atterrato sulla terra rossa, intorno a noi solo il verde della foresta e villaggi di capanne dove la gente vive con ciò che la natura può dare loro. Lungo la strada che ci avrebbe portato fino a Duru da P. Mario Benedetti, al confine con il Sudan, siamo stati accompagnati dalla saggia e instancabile figura di P. Fermo, responsabile dei comboniani in Congo. Ci siamo spostati percorrendo sentieri difficili nella fitta vegetazione della foresta con la presenza costante di militari, partendo da Isiro verso le missioni di Rungu, Nangazizi, Dungu e Mungbere. In tutte le comunità siamo accolti da un’aria di festa, da persone che sapendo del nostro arrivo indossano “il vestito migliore” e si presentano numerosi dandoci il loro saluto: “Mbote!”. Con loro abbiamo vissuto delle celebrazioni talmente partecipate che, sia il bimbo stretto alla schiena della madre, che l’anziano che ha appena interrotto il lavoro nei campi, ballano e cantano rendendo così lode a Dio.

Al villaggio di Dungu durante la Messa celebrata da P. Renato, nel momento dell’offerta, ognuno porta all’altare quello che ha: riso, farina di manioca, noccioline e i rami di un Mango che serviranno per riscaldare le capanne.

Questa è l’offerta per i più poveri, che ci regalano involontariamente l’insegnamento della carità spontanea, in un mondo dove, con la nostra mentalità occidentale, si pensa non sia possibile.

Spesso diciamo rivolgendoci al “terzo mondo” che sono paesi in via di sviluppo, ma qual è il vero sviluppo, la civiltà ? Siamo sicuri che sia la nostra? Accompagnati da Suor Teresina all’accampamento Pigmeo di Mungbere scopriamo un popolo che pone al centro della vita l’uomo e le relazioni umane, che vive in sintonia con il proprio ambiente e da esso riceve tutto quello di cui ha bisogno. Quella che noi chiamiamo provvidenza per loro ha il volto della foresta che accoglie, nutre e protegge; un bambino torna dalla caccia, dentro grandi foglie di mangongò ha raccolto miele che viene diviso in parti uguali per tutte le famiglie dell’accampamento: tutto è di tutti come nella vita delle prime comunità cristiane.

Ma la meta più lontana di questo viaggio è Duru, villaggio all’estremo Nord del Congo, siamo arrivati quasi per miracolo percorrendo in jeep 140Km in 11 ore: ma siamo “in orario” visto che il viaggio comprende segare alberi caduti lungo la strada, liberare la macchina da grosse buche di fango e questo comporta a volte stare fermi giorni. Intorno a noi uomini e donne che fanno la stessa strada impraticabile a piedi o in bicicletta, trasportando pesanti carichi di merce da vendere; P.Gigi ci dice:”alcuni di loro moriranno di stenti prima di arrivare.”

Dopo una lunga attesa stiamo per conoscere P. Mario Benedetti, il missionario che ha continuato l’operato di P. Vittorio; stiamo per vedere le scuole dove lavorano i maestri sostenuti dal nostro gruppo missionario. In questa comunità guidata da P.Mario, P.Ferruccio e Fratel Pariani, la vita già precaria è resa ancor più instabile dall’isolamento e dalla presenza nei villaggi di gruppi di militari non pagati che con le armi saccheggiano e obbligano la popolazione al loro mantenimento: la gente vive in un clima di terrore che frantuma gli antichi legami tra la famiglie. Infatti uno degli importanti compiti di P.Mario è ricreare nella comunità cristiana una rete di rapporti sociali che dia nuova fiducia nell’unità del villaggio. La permanenza a Duru è breve ma molto intensa: visitiamo un ospedale della missione gestito ora da personale congolese, dove chiunque può entrare per essere curato e ha la possibilità di pagare il servizio facendo dei piccoli lavori per la comunità: questo perché venga mantenuta la dignità della persona.

Vediamo anche scuole che con fatica negli anni sono state costruite e che ora si ritrovano saccheggiate dai militari. Mario ci dice: “queste scuole hanno bisogno di banchi e di finestre, tutto quello che potevano prendere lo hanno portato via!”

Un altro progetto che Mario ci propone di sostenere è quello che riguarda la realizzazione di una casa-dispensario per un medico, la struttura in mattoni è già iniziata ma occorrono fondi per terminarne la costruzione.

Sulla via del ritorno incontriamo le suore comboniane di Nangazizi, Suor Rosa e Suor Eva ci mostrano una struttura missionaria dedicata alle donne, la maternità.

L’emozione è forte quando queste giovani mamme ci danno in braccio i propri figli di appena un giorno: sul volto stanco di una madre appare un sorriso vedendo suo figlio stretto tra le nostre mani, come il più prezioso dei tesori. “Questo sorriso è la più grande ricompensa per me” ci dice Suor Rosa e in quel momento capiamo che ogni sacrificio, la paura della guerra, la pazienza di perseverare per raggiungere un traguardo, è ripagato anche da “piccoli” gesti.

Quante capacità diverse ha l’uomo da poter donare agli altri? In ogni missione vediamo uomini e donne  impegnati nel trasmettere una professione per realizzare ogni giorno il sogno di Comboni :”Salvare l’Africa con l’Africa”.

Suor Enza insegna a cucire alle ragazze madri, Fratel Raffa è meccanico dell’officina di Isiro, Angela, una laica di Padova, ogni anno in agosto va in Congo per tenere corsi di pedagogia ai maestri e ancora P. Gian Maria, medico chirurgo dell’ospedale di Mungbere, ci dice: “Sono molti anni che lavoro all’ospedale aperto da soli bianchi, ora conta 35 infermieri congolesi; appena arriverà un medico locale sono pronto a dare il mio posto!”

Ci troviamo ora nella periferia di Kinshasa di fronte alla tomba di Padre Vittorio, in questo viaggio abbiamo visto come i segni che lui ha lasciato in questa gente siano ancora vivi. Coraggio! Il fuoco della missione non si spenge: tutti noi possiamo essere fiammelle.

Francesca e Alessandro

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/idlike/trackback.php?msg=3438940

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
venere_891
venere_891 il 18/10/07 alle 15:21 via WEB
Le immagini, più eloquenti delle parole... bambini che muoino di fame, mentre altri affogano nel superfluo... ma il giusto non stava in mezzo???
 
 
review
review il 18/10/07 alle 15:29 via WEB
Il giusto oggi molto difficile riuscire a trovarlo, ma di certo non è morto. Del giusto ce n'è anche dentro ciascuno di noi, ma noi spesso preferiamo ignorarlo per dedicarci a cose che ci sembrano, egoisticamente, più gratificanti e meritevoli di attenzione e di impegno. Un caro saluto. Nino^___^
 
RaggiodiCuore.F
RaggiodiCuore.F il 18/10/07 alle 15:36 via WEB
Grazie della visita e dell'intervento sul mio blog che ho molto apprezzato. Un sorriso :-)
 
 
review
review il 18/10/07 alle 15:54 via WEB
Grazie a te per la tua presenza e per questo tuo bel, gradito commento. Nino^___^
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: review
Data di creazione: 13/02/2007
 

LA SCIENZA IN CUCINA

Caricamento...
 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

rita.gianniamangela_123studiomezKaedeMaemipasetdavgiuseppegadaleta1950tvcanale40alizzihermessetra.atfogolovopantaleoefrancacarmen46crabanuthochitotoguido08imperial56
 
 

 

MESE DELL'ARTE LATINO-AMERICANA
FOTO DEL GIORNO
 
República Dominicana

Clara Ledesma
Sin Título, 1960
Oleo sobre madera

 

SONGS - VIDEO

Nora Jones 
Don't Know Why
The White Stripes
Portland Oregon
Coldplay
Cloks
The Offspring
Can't Repeat
Van Halen
Hallowed be thy Name
Oasis
Let There Be Love
John Lernnon
Woman

 

SONGS-VIDEO 4

Paco de Lucia
Concierto de Aranjuez Part.1
Paco de Lucia
Concierto de Aranjuez Part2
Paco de Lucia
Concierto de Aranjuez Part3
The Shadows
Atlantis (1963)
The Shadows
Wonderful Land

 

SONGS-VIDEO 5

SONGS-VIDEO 6

Lisa
Sempre
Giorgia & Ronan  Keating
We've got tonight
Pino Daniele & Giorgia
Vento di passione

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963