Patchwork

Ciao nino ti lascio un sorriso e ti auguro una buona giornata...un bacione

Grazie carissima. Che anche la tua giornata possa trascorrere nel mnodo il più sereno possibile. Un bacione. Nino*___*

l'ho studiato al liceo, ed allora non capivo la bellezza di quel che stavo studiando, ma mi pesava solo come qualsiasi altra materia. é giusto cmq occuparci della nostra serenità e felicità, noi per primi, ed in ogni età della nostra vita...non trovi? Un bacio...

Al liceo io ho avuto degli insegnanti bravissimi....parecchi assolutamente normali e alcuni mezzo scemi. Latino e greco erano le materie di quelli bravissimi. Non parliamo degli altri. Purtroppo, per quanto loro fossero bravissimi, purtroppo in quel periodo il modo di insegnare, legato anche alle stesse caratteristiche dei programmi miniosteriali, era molto scolastico e nozionistico e costringeva lo studente più a sforzarsi di memorizzare che a preoccuparsi di capire. Nomi di autori, titoli e contenuti di opere e data di composizione di queste opere. Non ci hanno mai fatto capire come si viveva al temnpo dei greci e dei romani, abbiamo studiato in modo superficiale senza captre nulla o cpomprendendo molto poco della società di allora. Ogni materia separata dalle altre. L'insegnante di filosofia era bravo, ma preferiva leggersi in classe il giornale. Non ci ha mai fatto amare la materia. Non ci ha mai fatto capire perchè allora un filosofo come Epicuro, ad esempio, avesse potuto pensare e scrivere certe cose, arrivando a certe considerazioni. Mai fatrto capire, anzi, mai addirittura parlato del dibattito culturale che era vivo nella società al tempo dei vari filosofi, o, per quanto riguarda le altre materie, al tempo dei vari artisti o letterati o storici. E all'università è stato anche peggio. A integrare e armonizzare la propria cultura e la propria formazione ciascuno di noi ha dovuto pensarci da solo dopo la laurea. Quanto al tuo interrogativo, concordo pienamente sul fatto che alla propria serenità/felicità ciascuno di noi non possa non pensarci e non possa non pensarci in ogni momento della propria vita. Vorrei solo dire che spesso cerchiamo molto lontano da noi una felicità che invece è vicina a poi più di quanto noi stessi possiamo immaginare. Una felicit/serenità fatta non necessariamente di denaro, di successo, di apparenze. La felicità delle piccole cose che invece di solito non siamo capaci di apprezzare. Un bacio, stella. NIno*__*

La ricerca di questa "felicità" è il motore- primo di ogni nostra azione; è assurdo ritenere che sia prerogativa dei soli giovani e giovanissimi! Anzi: credo che essa sia l'unica vera molla che ci spinge a cercare in contatto con gli altri, e quindi a realizzare la nostra vera natura (cioè la comunicazione con i nostri simili). Siamo esseri sociali, e lo saremo per tutta la vita! BUONA GIORNATA , caro amico . http://blog.libero.it/Ssimona/

Certo che la ricerca della felicità non è prerogativa dei soli giovani e/o giovanissimi! E il concetto viene ribadito dal pensiero dello stesso Epicuro:"Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro...." Buona giornata anche a te, Simona carissima. Nino*___*