Patchwork

Questo è il calcio. E lo chiamano ancora sport?

Parlo poco di sport perché di sport in giro se ne vede poco. Di quello vero, almeno. Dell’altro, il cosiddetto “gioco del pallone” o “gioco del calcio”, ci fanno sempre due palle così (a proposito!), tutti i giorni e tutte le notti, alla radio e in TV, e la domenica in particolare.
Ma oggi ne voglio parlare. Sinteticamente, ma ne voglio parlare e ne voglio parlare ripensando alla recente partita che ha visto fronteggiarsi a San Siro l’Inter e la Roma.
Moratti, per chi non lo sapesse è il presidente del’Inter, ha dichiarato:«Giusto il penalty per il fallo su Balotelli. Il suo gesto? È fatto così... Tutte le volte ci deve essere una polemica, il calcio è fatto anche di queste cose, ma forse non lo affronto con lo stesso astio con cui lo affrontano dall'altra parte…»
Dispiace che solo Moratti e i tifosi dell’Inter non siano riusciti a vedere il “tuffo” di Balotelli, giudicato come tale da tutti gli altri. Ben diverso lo stile di Ranieri, che, a proposito della partita Atalanta-Juventus ebbe a dichiarare: “Sul primo gol della Juventus, Marchionni era in fuorigioco…” e, sempre per fare qualche esempio, dopo la partita Juventus-Fiorentina ammise tranquillamente che  …Il gol di Gilardino era regolare, ma forse il guardalinee era 'impallato'.
Dichiarazioni serene, quindi. Niente astio. A quanto par l’astio  degli “altri” lo vede solamente Moratti.
Lasciano poi stupiti le considerazioni di Moratti su Balotelli, a proposito degli sberleffi che il giocatore ha rivolto ai tifosi romanisti dopo il secondo gol;”…Lui è fatto così….”
Dichiarazioni perlomeno ridicole da parte di un presidente di società che hai propri giocatori, pagati profumatamente, dovrebbe insegnare, oltree al gioco del calcio, anche la buona educazione. E la buona educazione uno sportivo deve dimostrarla sempre, anche quando i tifosi avversari ti hanno rotto i ciglioni per tutta la partita.
E, a questo proposito perché non stigmatizzare anche il comportamento dei “tifosi” giallorossi, che con i loro cori hanno preso ininterrottamente di mira l'attaccante nerazzurro?
Forse non c’era intento razzista in quei cori, forse si voleva solo  infastidire il giocatore, ma, comunque, la notizia meritava di essere evidenziata dalle trasmissioni televisive che invece si sono occupate quasi esclusivamente del rigore.  Ottimo esempio di obiettività da parte di una certo ben nota consuetudine di fare giornalismo a senso unico.

Sta di fatto che l’Inter non ha un rigore
contro da un anno!