Frammenti di...

Daniel Ortega é il nuovo presidente del Nicaragua. Con il 62% delle sezioni scrutinate e con l’8% di vantaggio sul suo diretto inseguitore, il conservatore Eduardo Montealegre. L’alta affluenza alle urne (70% circa) sugella questo risultato e sottolinea un dato inequivocabile: l’America Latina si sta tingendo sepre piú di rosso.
Solo la settimana scorsa Lula si è confermato presidente del Brasile con il 61,2% delle preferenze, andando a fare compagnia ai tanti capi di stato di sinistra del Sudamerica: il Cile della “Presidenta” Michelle Bachelet, l’Argentina di Carlos Kirchner Ostoić, la Bolivia di Evo Morales e il Venezuela di Ugo Chavez.

Ortega é stato uno dei fondatori del Frente sandinista de liberación nacional (FSLN), partito politico di ispirazione marxista fondato nel 1961, così chiamato in omaggio al leader della guerriglia antimperialista degli anni Trenta, César Augusto Sandino. Fu presidente del Nicaragua dal 1985 al 1990 ma il suo governo fu avversato dagli Usa, che appoggiarono i contras, terroristi artefici della guerra civile contro Ortega e i suoi, che causó la sconfitta elettorale del 1990. Per sedici lunghi anni il “Frente” è stato il principale partito di opposizione ma ora torna a governare un paese che comunque è uno dei piú poveri dell’America Latina.

Chissá come reagiranno gli Usa alla vittoria di un'altro "vicino scomodo"?