Frammenti di...

Esce domani nelle edicole italiane il nuovo film di Deaglio, Cremagnani, Oliva, "Uccidete la Democrazia", sequel di "Quando c'era Silvio", uscito prima delle elezioni di aprile.
Parla della notte successiva alla chiusura delle urne, quella fra il 10 e l'11 aprile, quella notte in cui tutta Italia é rimasta in bilico fra la conferma del vecchio governo e la vittoria di Prodi e compagni.
Molti sono gli interrogativi, e quelli piú importanti e strani sono 3:

1. Perché le schede bianche e nulle nelle elezioni di aprile crollarono per la prima volta dopo sessant’anni (e sono ovunque fra l'1 e il 2%)?

2. Perché il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu si allontanò furtivamente dal Viminale per andare a casa di Berlusconi nei momenti cruciali dello spoglio?

3. Ma soprattutto, perché dopo le tensioni e gli inspiegabili ritardi, nessuno né da destra né da sinistra ha verificato i risultati? Perché nemmeno la sinistra vuole far luce sulla vicenda?

Il film cerca di rispondere a queste domande e risveglia la curiositá dei votanti che vogliono conoscere una volta per tutte i risultati ufficiali e definitivi del voto del 9 e 10 aprile.
L'unico partito che ha chiesto, non ufficialmente ma a scopo propagandisticvo evidentemente, il riconteggio dei voti é Forza Italia, probabilmente per crearsi un'alibi. Insomma la logica vorrebbe che chi chiede il riconteggio non puó aver imbrogliato...

Tesi fantasiose o voglia di veritá?
Sapremo mai i risultati ufficiali?
Il film riuscirá a fare riaprire il caso?

Staremo a vedere intanto guardiamoci il film.