Frammenti di...

Dopo 15 mesi di embargo economico gli Usa hanno rimosso le sanzioni nei confronti della Palestina; sanzioni messe in atto dopo la vittoria di Hamas alle elezioni del gennaio 2006. All'indomani del Colpo di stato avvenuto a Gaza ad opera del partito fondamentalista islamico infatti, tutta la comunità internazionale si è schierata col presidente dell'Anp Abu Mazen ed ora col nuovo Premier Salam Fayyad. Anche l'Europa infatti ha manifestato la volontà di riprendere il dialogo con l'Anp. Addirittura il ministro degli Esteri israeliano Tzipi Livni ha annunciato la disponibilità di Israele a riprendere i trasferimenti dei fondi fiscali dell’Autorità nazionale palestinese al nuovo governo. Tutti con Abu Mazen? Sono tutti duiventati filopalestinesi? Assolutamente no. La realtà è che tutte le forze politiche occidentali si sono da tempo schierate contro Hamas senza se e senza ma, ma non ci sono affatto i margini per la costruzione di un processo di pace che rispetti le richieste dei palestinesi. Israele, se oggi si mostra disposta a concedere qualcosa ad Abu Mazen, lo fa solo per continuare a dividere la popolazione palestinese, e non certo perchè ha intenzione di ritirarsi dalla Cisgiordania o abbattere il muro. La comunità internazionale, che ha molte colpe relative alla drammatica situazione che si è venuta a creare, si accorge solo ora che la popolazione è allo stremo??? Una volta sconfitto Hamas, non c'è alcuna certezza che le autorità sia locali che internazionali possano iniziare un serio dialogo di pace.
Certamente il Golpe di Hamas è deprecabile, asssurdo, condannabile su tutta la linea e invito alla lettura del comunicato di Marwan Barghouti a sostegno del nuovo governo.