Frammenti di...

Chi c'è dietro allo sciopero degli autotrasportatori?
Quali sono i suoi obiettivi?
Nel post precedente ho crecato di far capire quanto l'allarmismo sulla scarsità di benzina e, soprattutto, cibo sia eccessivo.

Ora andiamo a conoscere chi è il promotore, o uno dei promotori principali dello sciopero: Paolo Uggé, deputato di Forza Italia e Presidente del Fai Conftrasporto.
Uggè è stato per due volte sottosegretario ai trasporti durante i governi di centro-destra, e ascoltando le sue dichiarazioni sembra il santo protettore dei camionisti tanto che nella sua biografia è scritto: "Durante l'esperienza governativa (Uggè ndr) ha curato particolarmente e direttamente il contatto con le associazioni di categoria e con gli operatori economici interessati. Ha potuto così aggiornare gli imprenditori su quanto il governo ha ottenuto per il settore dell'autotrasporto riuscendo ad evitare nell'intera legislatura il verificarsi di azioni di fermo delle prestazioni dei servizi di trasporto ponendosi altresì, in modo risolutivo, come mediatore di alcune importanti vertenze settoriali".

Sembra che la presenza di Uggè al governo sia l'unica strategia per evitare blocchi e paralisi, commenta sarcastica Rosaria Amato di Repubblica. Inoltre, anche quando Uggè era al Governo i TIR si sono fermati, per due volte: nel 2002 e nel 2003.
Anche sulla difesa della modalità di protesta, quella del bblocco totale, l'Uggè sindacalista nel 2000 aveva molti dubbi, e a differenza di ora dichiarava, intervistato da Repubblica: "Queste iniziative vanno fatte con molta attenzione, e soprattutto vanno gestite da sindacalisti responsabili, esperti del mestieri". Ancora più sorprendente la dichiarazione successiva nell'ambito della stessa intervista: "I blocchi vanno senza alcun dubbio condannati".

Un politico ed un sindacalista perfetto quindi, che dichiara tutto ed il contrario di tutto, dice e disdice, si smentisce; in classico stile FI!

E allora quali sono le nobili cause che hanno portato l'Onorevole sindacalista Uggè a bloccare l'Italia per mezzo degli iscritti alla sua organizzazione e ad altre associazioni di categoria???
La tutela dei diritti dei camionisti?
Le richieste di salari più alti per gli autotrasportatori, (che fanno orari da paura, con stipendi irrisori) e meno tasse per gli imprenditori del trasporto?

NO SIGNORI, quella di Uggè è una mossa meramente politica, fatta per indebolire il governo, metterlo sotto scacco, anche a costo di bloccare altre imprese, rifornimenti di carburante e cibo, e far crescere nell'opinione pubblica la percezione di una crisi dei rifornimenti che non c'è, o che comunque finirà venerdì.
Una mossa infame, sulla pelle dei più deboli, fatta utilizzando lavoratori che sono sfruttati e sottoposti ad orari di lavoro a dir poco stressanti, che mettono a repentaglio la loro e l'altrui vita. Anche in questo settore si dovrebbe parlare di SICUREZZA SUL LAVORO, anche qui dovrebbero essere fatti CONTROLLI per far rispettare le regole, ma anche qui si aspetterà l'ennesimo morto per muoversi.