Creato da JonathanLivingston.G il 22/01/2006

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Tortura: yes, we can.

Post n°464 pubblicato il 14 Marzo 2008 da JonathanLivingston.G
 
Foto di JonathanLivingston.G

L'Italia è un paese civile? Sinceramente non ne sono più tanto convinto, visto e considerato che la nostra legislazione non considera la tortura un reato.
Un vuoto legislativo che è tornato alla ribalta dopo che i pm che indagano sui fatti di Bolzaneto legati al G8 di Genova sono stati costretti a contestare agli indagati solo l'abuso di ufficio, che peraltro sarà prescritto nel 2009: nessuno degli imputati quindi passerà un solo giorno in carcere. Eppure i giovani manifestanti fermati nella caserma di Bolznaneto subirono ogni sorta di vessazioni, hanno spiegato i magistrati nella requisitoria al processo sulle violenze del luglio 2001: costretti a stare in piedi per ore, picchiati, presi in giro, privati di cibo e acqua, furono trattati in modo «inumano e degradante ma non esistendo una norma penale, l'accusa è stata costretta a contestare agli imputati l'abuso d'ufficio».

Eppure sono passati più di vent'anni da quando l'Italia ha ratificato la convenzione Onu che vieta la tortura (era il 1987), ma da allora non è ancora stata tradotta in legge e i tribunali non possono perseguire adeguatamente i colpevoli. In realtà la proposta di legge che introduce il reato di tortura era stata approvata alla Camera nel dicembre 2006 in base a un accordo bipartisan e licenziata dalla commissione giustizia del Senato nel luglio 2007. «Avrebbe dovuto approdare in aula nei giorni della crisi ma è stata lasciata morire - racconta Patrizio Gonnella, presidente dell'associazione Antigone che si batte per i diritti nelle carceri - È necessario che il prossimo Parlamento metta tra le sue priorità l'approvazione del provvedimento che introduce il reato di tortura in Italia».
Un auspicio che sarà sicuramente disatteso. Non è pessimismo il mio, ma la triste realtà. Dopo le richieste dei pm Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati, per i 44 imputati nel processo per le violenze e i soprusi nella caserma della polizia di Bolzaneto, infatti, il silenzio dei candidati premier dei due più grandi schieramenti è stato assordante. Non mi meraviglio affatto dell'indifferenza della destra, ma mi ferisce e mi indigna l'idifferenza di Veltroni e del Pd tutto, che solo pochi mesi fa si magnificava per aver contribuito decisivamente all'approvazione della moratoria sulla pena di morte.

Spero vivamente che il vuoto legislativo sia colmato al più presto, perchè, anche in questo caso, l'Italia è agli ultimi posti in Europa in questa materia, ma soprattutto perchè non si può sempre predicare bene e razzolare male, non si può andare a moralizzare altri paesi quando siamo noi i primi a contravvenire alle regole, non si può impedire ai magistrati di chiedere pene giuste, commisurate ai reati. 

 
 
 
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