Frammenti di...

Costituzione Italiana, questa sconosciuta.
E pensate che il 2008 è il 60°anniversario della vituperata Costituzione. 
Sul tema "Travaglio-Schifani" e sulla mancanza di contraddittorio sollevata anche da molta parte della sinistra, invito i nostri politici a rileggersi l'incipit dell Articolo 21 della nostra costituzione.

"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure".

La lettura dell'articolo 21 e anche della Costituzione integrale, è consigliata anche a tutti quelli che si schierano dalla parte del politico di turno (non importa che di destra o di sinistra, la casta sa come e quando unirsi per difendere se stessa), e che non sanno quanto i politici ci prendano per i fondelli, violando la nostra carta fondamentale. Ricordo pure che, qualora a violare una legge o la costisuzione fossero i comuni mortali, questi sarebbero perseguiti come criminali. Ma i politici possono.

A questo proposito mi viene in mente una scena de "Il Marchese Del Grillo" di Monicelli in cui il burlone Marchese Onofrio del Grillo (Alberto Sordi) colto in una bisca clandestina non viene arrestato come tutti gli altri in nome della sua nobiltà contrapposta alle umili origini degli altri giocatori. Il film è ambientato nel XIX secolo, ma è di un'attualità sconvolgente.