Frammenti di...

Abbiamo la memoria corta. Sia noi cittadini comuni sia i politici che, puntualmente, sconfessano le decisioni prese dalla cittadinanza chiamata ad esprimersi su alcuni temi di vitale importanza.
L'8 novembre 1987 gli italiani furono chiamati a votare 5 quesiti referendari tre dei quali inerenti la questione nucleare. L'esito della consultazione popolare fu indiscutibile: l'80% dei cittadini si espresse contro il nucleare (per approfondire il tema vai qui).

Principio fondamentale della democrazia è (o, meglio, dovrebbe essere) la sovranità popolare. Il popolo italiano si espresse contro il nucleare ma molti non digerirono mai questa espressione democratica ed oggi, a poco più di 20 anni dal gran rifiuto, la destra torna alla carica con Scajola, Ministro per lo Sviluppo Economico, che promette all'assemblea di Confindustria "Entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione".

Il Ministro evidentemente non ricorda la volontà del popolo italiano, e credo che solo un referendum consultivo potrebbe sconfessare quello che solo 20 anni fa era il volere del sovrano popolo italiano:

Ma d'altronde non c'è da stupirsi. I politici a fronte del referendum che nel 1993 aveva sancito (con il 90% degli italiani favorevoli) la cancellazione del finanziamento pubblico ai partiti (per approfondire il tema vedi qui), nel 1999 reintrodussero i finanziamenti pubblici aggirando la volontà popolare con la legge 157/1999 sotto forma di "rimborsi elettorali.

La sovranità popolare non c'è più? Beh sicuramente è molto poco tenuta in considerazione, gli elettori sono considerati dai politici mere pedine da usare per assicurarsi un posto in Parlamento, in Regione, in Provincia, in Comune...


"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".

Costituzione della Repubblica Italiana
Art. 1