Frammenti di...

Il Referendum sulla riforma elettorale si farà il 21 giugno, insieme ai ballottaggi delle elezioni comunali e provinciali.

Tre quesiti referendari che, se vincessero i SI, determinerebbero di fatto il bipartitismo.

Il terzo quesito (quello con scheda rossa) rappresenta l'unica cosa positiva, da vedere come un inutile contentino, e determinerebbe, in aso di vittoria dei SI la cancellazione delle cadidature multiple. Oggi un candidato «acchiappavoti» (come berlusconi alla europee che si candida in tutte le circoscrizioni),  può essere presentato in diverse circoscrizioni elettorali e risultare eletto in più di una. A elezioni avvenute dovrà però scegliere a quale legare il proprio seggio, lasciando liberi gli altri per i primi dei non eletti, avendo quindi il potere di decidere chi sarà eletto.

I primi due quesiti, invece, (scheda verde e scheda bianca) mirano al bipartitismo e puntano a cancellare il meccanismo che prevede l'attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione che ottiene più voti, per assegnarlo invece alla singola lista più votata.

Secondo me questi due quesiti sono antidemocratici. Il succo della democrazia è la pluralità di pensieri, di vedute, di partiti che propongono modelli di governo fra di loro diversi. Questo si chiama pluralismo.

Il bipartitismo è invece una oligarchia, con due soli soggetti a contendersi il potere, senza scampo per altri partiti che pur raccogliendo milioni di voti non avrebbero voce in capitolo.

Altra questione è il quorum. Un referendum per essere considerato valido deve essere votato dal 50% + 1 degli aventi diritto. Finora la gran parte dei referendum degli ultimi anni è fallita, sotto i colpi di politici (di destra e di sinistra) che, non avendo una poltrona da conquistare, consigliavano agli elettori di andare al mare (qui un bel riassunto di "andate al mare").

Questa volta però, i due principali partiti (pd e pdl che insieme raccolgono ben più della metà dei voti, hanno grandi interessi a che vincano i SI nei primi due quesiti, e vogliono fortemente che questo referendum vada a buon fine, (per loro).

Ci sono due alternative di autodifesa per noi cittadini amanti della democrazia e del pluralismo:

1) Seguire il consiglio che i politici dei partiti che oggi vorrebber noi votassimo al referendum, ssia andare al mare (il 21 giugno entra l'estate, quale migliore occasione?).

2) Andare a votare e votare in massa NO ai primi due quesiti (scheda verde e scheda bianca) e SI al terzo (scheda rossa), tanto da far restare a bocca asciutta (se magari!) questi politici oligarchi di PD e PDL.