Frammenti di...

La ricetta di quest'anno era "tanta gnocca", per sedare la sete tettofila e culofila dell'arrapato maschio italiano.
8 primedonne, volute da Pier Francesco Pingitore, autore e ideatore dello show, dalla Moric alla Mosetti, dalla Prati alla Marini, a colmare un vuoto incolmabile lasciato dalla scomparsa di Oreste Lionello e dal forfait di Leo Gullotta.

Tanta figa, poche idee trite e ritrite, battute mediocri, coup de teatre mal riusciti. E il pubblico televisivo italiano, in uno degli ormai rarissimi momenti di lucidità, ha spento la tv, oppure ha scelto Ti lascio una canzone programma di Rai 1 condotto dalla neo mamma (supertettona con un decolté vertiginoso) Anto­nella Clerici, che ha fatto il pieno di ascolti col 30% di share.

Pippo Franco va a casa, insieme al suo autore e a tutta la gnocca di mediaset e dintorni.

Nata nel 1965 come compagnia teatrale, il Bagaglino approda in TV nel 1973, registrando un grande successo. Gli anni 80 hanno rappresentato la consacrazione televisiva seguita da polemiche e critiche del mondo politico, da sempre poco incline alla propria rappresentazione in chiave satirica.

Negli anni 90 proseguono i successi televisivi, la compagnia produce anche film e puntate speciali, mentre dal 2000 inizia la produzione di fiction, che non fa però registrare grandi performance.

Il Bagaglino diventa negli ultimi anni una copia mal riuscita del periodo d'oro, gli italiani si stancano delle solite battutte ormai vecchie e scadenti, e nemmeno la tanta gnocca  proposta nelle ultime due edizioni ha risollevato le sorti di una compagnia teatrale giunta al capolinea.

Il Bagaglino degli ultimi anni non ci mancherà. Non era all'altezza, non poteva reggere il confronto con quello degli inizi vivo fino a metà anni 90, non aveva nulla di nuovo, anzi era diventato un'insulto all'intelligenza degli italiani che, dopo anni di rincoglionimento e fedeltà a quest'armata Brancaleone della satira, finalmente hanno voltato pagina.