Frammenti di...

Non fosse per la vicinanza alle elezioni europee per le quali tutti cercano visibilità mediatica, la scelta di Raffaele Lombardo, Governatore della Sicilia nonché leader dell'MPA alleato con La destra, i Pensionati e l'Alleanza di Centro per la tornata elettorale di giugno, sarebbe una scelta politica di tutto rispetto.

Il centrodestra in Sicilia è sempre stato fortissimo e alle ultime elezioni, dopo le dimissioni di Cuffaro (condannato in primo grado a 5 anni ed all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per i reati di favoreggiamento e rivelazione di segreto d'ufficio), Lombardo appoggiato da Udc e Pdl oltre che dall'MPA vinse con un sonoro 65%.

Ma il quasi plebisito però nascondeva liti e dissidi interni che sono sfociati nella disfatta pre elettorale con la decisione di Lombardo di azzerare la sua giunta e ripartire da capo.

Peccato che nella nuova giunta ha escluso l'Udc e ha spaccato il Pdl con tre assessori in quota Pdl riconfermati che hanno scatenato le ire dei coordinatori nazionali del partito azienda.

I ribelli fuori dal Pdl? Non ci credo, per qualche voto in più domani potranno dire che queste sono solo strumentalizzazioni della sinistra, sta di fatto che a pochi giorni dalle europee la destra è scossa da questo terremoto siciliano.

Udc furiosa, Pdl Furioso, l'unico che se la ride è Lombardo di cui in TV e sui giornali non si è parlato mai tanto.

E nei sondaggi il Pdl scende, colpito dal divorzio del leader, dai rapporti non si sa di che tipo con minorenni e giovanissime fanciulle, dalle dichiarazioni sulla magistratura che lasciano sbigottiti gli stessi elettori, dalle corruzioni, e dalla rivolta siciliana.