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Concordato:l'origine delle ingerenze

Post n°388 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da JonathanLivingston.G
 

Negli ultimi tempi si sta facendo sempre più aspro lo scontro fra laici e cattolici, diciamo da quando è stato eletto il nuovo pontefice Benedetto XVI.
La nuova classe dirigente vaticana attacca le leggi dello stato italiano veementemente, dalla legge sull'aborto a quella sul divorzio, dai referendum per la ricerca sulle cellule staminali alle unioni fra coppie omosessuali. Di fatto il Vaticano inteviene praticamente ogni giorno nella vita politica italiana.
Ok, alcune leggi non sono al passo coi tempi, alcune andrebbero aggiornate perchè hanno trenta anni e più, ma allora io proporrei di rivedere un'accordo stipulato fra Stato e Chesa, un accordo che ha 79 primavere, che fu siglato durante il regime fascista, riconosciuto poi nell'art. 7 della Costituzione nel 1948, e modificato nel 1984. Un accordo che, se si tiene in considerazione la vetustà delle leggi italiane, come hanno fatto Santa Sede e Politici adepti, sarebbe il primo a dover essere rivisto.

Ma quanti sono a conoscenza di cosa sancì il concordato?
L'11 febbraio 1929 Mussolini e il card. Gasparri firmarono i Patti lateranensi , che facevano seguito alla legge delle Guarentigie approvata dal Parlamento italiano il 13 maggio 1871 dopo la presa di Roma, mai riconosciuta dal Vaticano.
I Patti lateranensi (divisi in un Concordato ed un Trattato), stabilirono:
1. l'indipendenza e la sovranità della Santa Sede e la creazione dello Stato della Città del Vaticano.
2. l'esenzione, al nuovo Stato denominato «Città del Vaticano», dalle tasse e dai dazi sulle merci importate.
3. le leggi sul matrimonio ed il divorzio dovevano essere rese dallo Stato italiano conformi a quelle della Chiesa cattolica di Roma e di rendere il clero esente dal servizio militare.
4. il riconoscimento della religione cattolica come religione di Stato in Italia.

Il Concordato (ma non il Trattato) fu rivisto nel 1984 fondamentalmente per rimuovere la clausola riguardante la religione di Stato della Chiesa cattolica in Italia, ma alla Chiesa fu data una lauta compensazione: il nuovo Concordato stabilì che il clero cattolico venisse finanziato da una frazione del gettito totale IRPEF, attraverso il meccanismo noto come otto per mille.

Insomma se si vogliono rivedere le leggi per renderle al passo coi tempi bisgnerebbe iniziare da quelle più vetuste. E allora perchè non rivedere una legge che ha 79 anni, e che fu firmata dal DITTATORE MUSSOLINI, artefice della pagina più nera della storia del nostro Paese?
I benpensanti cattolici, i politici, ed il Vaticano tutto, se sono coerenti con le dichiarazioni fatte sulle legge 194, che andrebbe rivista perchè ha trenta anni, allora dovrebbero accettare di buon grado una rivisitazione di Patti lateranensi che di anni ne hanno quasi il triplo, per renderli moderni.

Vorrei proprio vedere se la coerenza vale in tutti i campi...

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Commenti al Post:
diefrogdie
diefrogdie il 18/01/08 alle 13:40 via WEB
Scusa tanto, ma considerate le ventate di anticlericalismo che si respirano in giro per internet, mi piacerebbe fare alcune precisazioni in merito a quanto tu dici “alla Chiesa fu data una lauta compensazione: il nuovo Concordato stabilì che il clero cattolico venisse finanziato da una frazione del gettito totale IRPEF, attraverso il meccanismo noto come otto per mille”. Nessuno dice che lo Stato italiano, quando si è formato con l’Unità d’Italia, ha sottratto forzatamente alla Chiesa (senza giri di parole, si trattava di 'appropriazione indebita') i suoi beni, con cui provvedeva a se stessa senza chiedere nulla a nessuno. Il Concordato del 1929 aveva trovato un compromesso e aveva impegnato lo Stato a restituire una parte dei beni tolti con la cosiddetta 'congrua', già introdotta nel 1876 con la legge 3336 che aveva istituito il 'fondo culto', cioè integrando il compenso ai sacerdoti titolari di parrocchie, là dove i proventi dei beni rimasti alla Chiesa non erano sufficienti al loro mantenimento. L’aggiornamento del Concordato fatto con Craxi nel 1984 sostituisce la forma della 'congrua' con la nuova forma dell’8 per mille : il cittadino sceglie liberamente, se vuole, di destinare l’8 per mille delle tasse che deve allo Stato a beneficio della Chiesa cattolica per il mantenimento del clero, per le iniziative pastorali e caritative, o a beneficio di altre confessioni religiose, oppure alle iniziative assistenziali dello Stato. È da aggiungere che, assicurato il sostentamento del clero, una parte considerevole dell’8 per mille viene impiegata in attività caritative e di promozione umana. Cioè la Chiesa restituisce una parte dell’8 per mille in servizi. Inoltre, cosa importantissima, TUTTI I SOLDI DEI CITTADINI TORNANO AI CITTADINI, perché i preti sono a loro disposizione, e così pure le parrocchie, gli oratori, le strutture di accoglienza, tutto. La carità va a tutti, senza distinzione di fede o etnia. L’educazione è a favore dell’intera società. E l’otto per mille è soltanto una minima parte di ciò che la Chiesa riceve e ridistribuisce. Molto, molto di più arriva dalle libere offerte alle parrocchie, ai missionari, ai conventi. I preti italiani sono circa 39 mila e per metà del loro fabbisogno complessivo provvedono già la Chiesa e i fedeli. Solo per la restante metà si ricorre all’otto per mille. Per amore di precisione. E se vuoi cestina pure il commento. Ciao Luca
 
 
JonathanLivingston.G
JonathanLivingston.G il 19/01/08 alle 14:36 via WEB
Non ho mai cestinato commenti non vedo perchè dovrei cestinare il tuo. La chisa non dovrebbe forse avere cura delle anime? E poi tutti i beni tolti alla chiesa come erano stati ottenuti da questa? lecitamente? mi sembra di no. In ogni caso non credo sia utile risalire alle calene greche per dire che se la chiesa vuole occuparsi degli affari italiani deve essere trattata come qualsiasi altra associazione. e quindi perchè non dovrebbe pagare le tasse come l'ICI? ogni anno la chiesa riceve lasciti per milioni di euro da associazioni o privati cittadini che decidono spontaneamente di finanziarla. Non mi sembra la chiesa sia così indigente... Che tutti i soldi dei cittadini tornino ai cittadini ci sarebbe da discutere perchè chi lo dice? quando mai vengono resi noti i dati relativi all'ammontare del finanziamento proveniente dall'8X1000? Concludo ripetendo che se si vogliono aggiornare le leggi italiane si devono aggiornare tutte, Patti lateranensi compresi. Ma questo sicuramente non sarebbe mai accettato anche da parte dei politici filo-Vaticano.
 
diefrogdie
diefrogdie il 21/01/08 alle 08:23 via WEB
Ciao. Innanzitutto ti ringrazio per la correttezza e per l'interesse mostrato al mio intervento. Senza dilungarmi in commenti e polemiche, ti invito, se lo ritieni opportuno, a visitare il sito www.8xmille.it, che riassume gli interventi effettuati dalla Chiesa con l'8 per mille, e poi liberamente giudicarli. Nello stesso sito, a proposito di segreti, c’è un corposo documento in formato pdf sui rendiconti 1990-2006. Fra l'altro nel 2006 al Terzo Mondo sono andati 80 milioni. Comunque, mi fermo qui e voglio invece manifestarti sinceramente il mio apprezzamento per i tanti post che ho trovato nel tuo bel blog sul tema delle morti bianche. Fenomeno atroce che riduce ogni uomo a semplice merce nella catena del lavoro e che da sempre è stato, volutamente o meno, sottovalutato o peggio tollerato da qualsiasi compagine di governo. Tanti saluti. Luca
 
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