Frammenti di...

Se c'è un dio, questo dio avrà voluto al suo fianco una delle migliori penne dei nostri tempi. Perchè, se c'è un dio, questi avrebbe bisogno, per comunicare con la misera terra, di un messaggero. Un messaggero che si è battuto per tutta la vita in nome dell'onestà e della libertà di parola, di stampa, di opinione. Se c'è un dio Enzo Biagi, probabilmente, sarà sato pregato di porsi al servizio della Sua testata gornalistica, ed ora starà guardando con estremo rammarico la situazione italiana, dove imperversano ancora figure politiche indegne di rappresentare il Paese.

Enzo Biagi oggi (ieri, ndr), 15 febbraio 2008, è stato insultato e deriso da Silvio BerlusXXXX, che intervistato dall'accondiscendente Gianni Riotta e sollecitato da questi sull'editto bulgaro, ha infamemente rivisitato una delle pagine più nere della libertà di informazione in Italia, seconda solo al fascismo. "Mi sono battuto - ha detto Silvio BerlusXXXX - perché Biagi non lasciasse la televisione, ma alla fine prevalse in lui il desiderio di poter essere liquidato con un compenso molto elevato".
Ha praticamento dato del vile mercenario ad un servitore dell'informazione pubblica, portatore di libertà, ad uno dei tanti partigiani che avevano contribuito a liberare l'italia dal giogo nazi-fascista.

Gianni Riotta invece di indignarsi per l'affronto fatto dal vergognoso leader del Pdl al suo ex collega, si è limitato a bofonchiare "Enzo non è più con noi" o qualcosa di simile, tagliando corto e guardandosi bene dal contraddire il Vergognoso BelusXXXX (da anni non scrivo più quel nome, i miei polpastrelli si rifiutando di digitarlo per intero, è indecente). Ma d'altronde lo stesso Riotta, parlando di Grillo e i suoi "grillini" era tornato a parlare di antipolitica, addirittura dicendo che i "seguaci" di Grillo sono contrari alla democrazia rappresentativa. Un'assurdità se si pensa che la legge porcata di Calderoli, degno ministro di BerlusXXXX, impedisce di fatto l'esercizio del nostro pieno diritto di voto, impedendoci di esprimere la preferenza. Una legge che Grillo definisce, giustamente, incostituzionale perchè non rende sovrano il popolo bensì le segreterie di partito.

Chiudo qui questa piccola parentesi di indignazione, dicendo solo che non c'è limite nulla, e se prima questo essere spregevole quale è BerluscXXXX non rispettava i vivi, ora non rispetta nemmeno i morti. Un tale essere, leader di una lista accredidata per la vittoria delle elezioni italiane, è indegno di guidare un Paese libero.

Se c'è un dio...