Frammenti di...

"Fratelli italiani aiutateci, non ci abbandonate"

Maroni si vanta di aver rispedito a casa tre barconi carichi di migranti disperati, uomini, donne (tre incinte) e bambini.
Dopo la drammatica vicenda della Pinar, accolta in Italia dopo 4 giorni di battaglia con Malta, questa nuova disumanità ha sollevato le ire dell'Onu, che parla di Italia preoccupante, e le denunce del Vaticano, che con monsignor Agostino Marchetto fa notare: "La normativa internazionale, alla quale si è appellata anche l'Onu prevede che i possibili richiedenti asilo non siano respinti, e che, fino a che non ci sia modo di accertarlo, tutti i migranti siano considerati 'rifugiati presunti".

Il diritto di asilo è un diritto umano fondamentale sancito in primis dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e garantito in Italia dall’art.10 comma 3 della Costituzione che recita: "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge".

Ma oltre alle denunce di Onu, Vaticano e società civile, arrivano anche le drammatiche testimonianze dei militari della Marina Militare Italiana che hanno dovuto eseguire l'ordine di rimpatriare il barcone di migranti.

"È l'ordine più infame che abbia mai eseguito. Non ci ho dormito, al solo pensiero di quei disgraziati", dice uno degli esecutori del "respingimento". "Dopo aver capito di essere stati riportati in Libia ci urlavano: "Fratelli aiutateci". Ma non potevamo fare nulla, gli ordini erano quelli di accompagnarli in Libia e l'abbiamo fatto. Non racconterò ai miei figli quello che ho fatto, me ne vergogno".

Siamo disumani, illegali, anticostituzionali. Ma la Lega farà incetta di voti. E l'Italia si razzistizza, fascistizza, si impoverisce, perde la sua insita umanità.

La carità cristiana, di cui si fanno portavoce i leghisti e grandi parti della destra italiana, è morta. (La campagna elettorale della Lega a Trento per le amministrative era incentrata sul motto "Trento cristiana mai musulmana". Fortunatamente solo il 7% dei trentini sta con questa marmaglia).