Creato da JonathanLivingston.G il 22/01/2006

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L'Aquila dimenticata

Post n°801 pubblicato il 12 Giugno 2009 da JonathanLivingston.G
 

Dopo il devastante terremoto in Abruzzo, la ribalta mediatica per L'Aquila e per i paesi limitrofi colpiti fu garantita la massimo. Come furono molte le visite di Politici e politicanti che, in campagna elettorale per le Europee, hanno tentato di sfruttare la tragedia a loro vantaggio.

Ogni giorno servizi su nonnine che dormivano in macchina, accampamenti che venivano definiti dal premier "campeggi", e lodi, lodi,lodi all'operato di chi prontamente rispose con aiuti di ogni genere alla calamità naturale.

 

Roboanti furono le dichiarazioni dei nostri governanti (Berlusconi in primis), sul rapido ritorno alla normalità per gli sfollati. "a casa entro settembre", " a casa entro ottobre", "a casa entro novembre" e di volta in volta il ritorno a casa previsto per gli sfollati dal nostro infaticabile premier si allontanava nel tempo.

E' da qualche settimana però che L'Aquila è tornata ad essere invisibile. Non più servizi, non più propagande, non più visite.
L'Ultima scappata di Berlusconi a L'Aquila sarebbe dovuta essere il 29 maggio, per la consegna delle lauree honoris causa agli studenti morti in seguito al terremoto. 8 famiglie hanno rifiutato quelle lauree, denunciando anche il bieco tentativo da parte del Premier di accaparrarsi qualche voto in più usando i giovani morti.

E L'Aquila è stata usata anche da Fede e dalla Brambilla per gioire del risultato elettorale abruzzese. Nella regione infatti ha stravintio il PDL. E gionali come Il Tempo che pubblicano tali articoli sarebbero davvero da sanzionare. Quello che nessuno ha sottolineato (a parte me, qualche blogger, e sommessamente qualche giornale e tv) è che l'affluenza è stata minima, anche perchè sarebbe stato impossibile pretendere pure che gli sfollati andassero a votare.

Sono iniziate le proteste degli sfollati che non possono riappriopriarsi della loro città, dei commercianti che sono senza lavoro, seppur i loro negozi in centro non hanno subito danni, di coloro che lamentano un trattamento disumano, di coloro che a fronte di tante promesse non vedono nulla muoversi.

Queste proteste però sono oscurate, tutto tace, la tv non ne parla. Contestazioni e proteste non fanno bene alla retorica di regime, Berlusconi non le accetta, e quindi non devono essere mostrate.

L'Aquila rischia di diventare invisibile e la ricostruzione rischia di essere lenta e controllata da chi vuole ancora lucrare sulla pelle degli abruzzesi.

Bisogna mantenere alta la soglia di attenzione. La solidarieta una tantum non serve. La ribalta mediatica nemmeno. Servono fatti concreti e questi tardano ad arrivare.

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Commenti al Post:
gpf85
gpf85 il 14/06/09 alle 21:56 via WEB
complimenti fai un bel blog...
 
 
JonathanLivingston.G
JonathanLivingston.G il 15/06/09 alle 10:15 via WEB
Grazie mille!
 
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