imagomentis - ***
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tutto č disteso sulle frasi eppure

  minchia però questa casa anche stanotte è un bordello passano i giorni rattoppati e non cambia o meglio cambiano i pezzi delle cose che lascio in giro in forma di parole tra la gente distratta che va e viene e si sgola per dire e si affatica per fare mentre prima dovrebbe inabissare l’occhio nel…
 

al bar del vino e dintorni

   c’è stato il tempo in cui, al bar del vino, dopo un buon piatto di formaggi e salumi e una bottiglia di rosso docile al palato, lei mi portava un trittico di grappe che sceglieva solo guardandomi il viso e mi diceva pure in quale ordine bisognava sorseggiarle ed io, stranamente docile, ubbidivo, forse per gioco…
 

al bar del vino e altrove

 come un vulcano erutta il magma incandescente nel  cervello s'espande il ricordo improvviso  ed è l’assenza che mastica ciò che resta del cuore perciò mi guardo attorno e c’è una bottiglia nuova, di jd, a sostare sul tavolo, tra i libri sparsi e i fogli l’acchiappo svelto e torno alla tastiera per scrivere minchiate con un altro…
 

il bar del vino

  non fu difficile arrivare al bar del vino, piccolo e legnoso come una cantina d’altri tempi e conficcato in una strada alberata  di una via principale dal nome mitologico,al centro storico della città  il mio amico mi aspettava vicino ad un chioschetto, ad un paio di chilometri dal bar, e lì, in una tarda serata…
 

l’oro nella cintura di rimbaud e la lana nell’arcolaio di gandhi

  l’oro:cadono si assottigliano le parole puttane e si smorzano languide come dopo un amplesso poi in un sortilegio accidentale si ammassano e tornano da distanze carnose distratte in apparenza ma in sostanza astute qui senza di te tutto è in subbuglio nel disordine armato balla il cancan un culo di perle levigate in un disastro…
 

sento la tua voce e vedo il tuo corpo, o sono santo o pazzo

    Tu dici che, percorrendo a ritroso il nostro corpo in una diagonale diradata di consapevolezza, si possa giungere al discorrere primordiale dell’anima, luogo fugace di figura simbolica disseminata in capillari diacronie, mistico rancore sparso nel remoto viatico scomposto del sovrapporre l’organo del gusto alle parole, fino a farle diventare immaginifiche oleografie di resina e di…
 

lei, un po’ immaginario e un po’ reale

   Oggi sarà una giornata senza fili dal cielo. I sogni sono stati interrati tra le macerie di una notte indifferente ai pensieri che si assottigliano prima di coricarsi.Alzarsi a mezzodì, nel disincanto di un’ideologia senza più foce, è oltremodo coerente e, oltre maniera, poco ortodosso. Devo fare qualcosa.Così, per liquefare quella morsa tenera che è…
 

idiogamico, divertissement impoetico del mattino

    tolgo le pulci ad un glossario di psicologia posato sulla parte sgombra del lettodalla mia mano crollata a notte fondacon lo sguardo sigillo tinto d’azzurro e l’occhio cade su questa parola scorsa anni fa nel brulichio dei lemmiquando nei libri volevo rintracciare la sapienza del mondo adesso nell’esistere scordatain strafottenza all’esseresenza rimorso né ripensamento  idiogamico ovverosoggetto…
 

segreto custodire, in canto e danza

    scrivere con i sensi: esordioSottile e smossa, goccia di zampillo e piacere sommesso,dolce soffio di ventosul viso inumidito, una scaglia leggera mi trascina lievissima, col suo raggio esitante,tra gli apici sporgenti nella quiete attutita. Ora è tacere,in questo vuoto di ombreche nella voce ampliano due suoni impercettibili,e nel silenzio trovol’arte del sottintendere e del serbare…
 

dopo potresti scrivere davvero

 oggi la luce sul cortiletto è biancad’un candore osceno rarefattoche fa cadere a gocciole sull’occhioe sulla pianta agganciata alla ringhieradal cielo chiaro di nuvole in biancoreuna patina di purezza effimerapiluccata dal soffio dell'inverno lo sguardo si sofferma a quel chiaroresparso dietro la tenda e lo rovistacome se fosse un velo che separadue corpi nudi immersi nella…
 

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