IO CE L'HO PROFUMATO

PENSIERI IN SCALA

Ogni anno, per le feste di Natale, mi tocca una piccola sfacchinata.
Questo perché a casa mia non c'è l'ascensore, e sono ben quattro i piani che mi separano dallo scantinato, nel quale ripongo le cose non utilizzate. Tra queste, ovviamente, ci sono l'albero artificiale e un numero imprecisato di pacchi ingombranti, contenenti tutti gli addobbi.
"E chi se ne frega, sono affari tuoi", direte.
E no, mò sono pure affari vostri. Perché sabato scorso, mentre scendevo e poi salivo e poi scendevo e poi salivo e poi scendevo e poi salivo (ci siamo capiti o continuo?), ho elaborato alcuni pensieri. Niente di impegnativo, tranquilli, non è che divento più intelligente se scendo e salgo e scendo e salgo e scendo.
Quali sono..... un attimo, sono rimasto nello scantinato. E salgo.
Quali sono stati, dicevo, i miei pensieri nelle scale?
Escludendo gli utinam (traduci "volesse il cielo che") di prammatica che ho mandato a mia moglie e ai suoi addobbi, sono questi tre.

PENSIERO ELETTRICO
I timer delle scale sono tarati da un genio del male. A qualunque velocità tu salga o scenda, la luce si spegne sempre quando sei esattamente in mezzo tra un piano e l'altro. E visto che a casa mia, in una parte delle scale, il timer non c'è, di spegnerla al momento "giusto" se ne occupa mia moglie.

PENSIERO FAMILIARE
Chissà per quanti anni ancora mi toccherà essere l'uomo di fatica della casa.
Mio padre, già quando eravamo alle scuole medie, faceva portare su per le scale i bidoni dell'acqua che prendeva in montagna a noi figli, sostenendo di essere ormai anziano, praticamente con un piede nella fossa.
Facciamo due conti: ora ha ottanta anni e me ne passa meno di trentuno, diciamo trenta. Io sono andato alle medie a dieci anni e mezzo, diciamo undici. Ora, se la matematica non è un'opinione, 80 (i suoi anni) meno 50 (i miei, quasi) più 11 fa 41. Avete capito? Aveva quarantuno anni, età alla quale Maldini giocava ancora titolare nel Milan, e si dava per moribondo, pur di non salire i bidoni dell'acqua. Ammazza che paraculo! Sfaticato e paraculo! Che invidia, però, che invidia, solo uno dei miei fratelli ha ereditato la sua classe cristallina.

PENSIERO SCIENTIFICO
La stagione degli amori, per gli addobbi natalizi, è il periodo tra l'Immacolata e l'Epifania, durante il quale essi si accoppiano e figliano. Prova inconfutabile della mia scoperta è il fatto che, ogni anno, gli scatoloni che scendo sono sempre in numero maggiore di quelli che ho salito un mese prima. Anche quest'anno c'è stato il lieto evento, nonostante un Babbo Natale bianco e sorridente, alto quasi un metro, non voglia ancora saperne di andarsene fuori dalle balle, grazie alla protezione di cui gode da parte di mia figlia. Ridi, ridi..... tanto, quando ti scendo, un paio di calci in culo di nascosto non te li leva nessuno.