Creato da marcopazzo3 il 31/07/2006

PASSIONE JUVE

una storia,un amore

 

 

MOSSE FUTURE

Post n°62 pubblicato il 14 Ottobre 2006 da marcopazzo3
 
Tag: MY JUVE

Un tempo fra le regine del mercato, la Juve deve ora fare i conti con la nuova realtà della B. Ma la retrocessione non ha fatto calare il fascino dei bianconeri, visto che gli obiettivi per la prossima stagione sono di primissimo livello: Felipe, Mascherano e Tevez. Senza dimenticare che anche i "big", Trezeguet, Buffon e Camoranesi, paiono intenzionati a prolungare il contratto. Tutto per riportare la Juve fra le grandi.

La nuova lista della spesa è piena di nomi, ma anche quella "vecchia", quella lasciata in dote dalla vecchia dirigenza e che ha condotto la Juve a trionfi e vittorie, non è stata buttata via. Durante tutta la loro storia, i bianconeri sono stati uno dei club più ambiti, la meta agognata da centinaia di giocatori, e anche dopo la dolorosa retrocessione in B non sembrano aver perso il loro appeal.
Molti in estate hanno fatto le valigie, molti però hanno invece deciso di restare, volenti o nolenti stando alle voci di mercato. Ma anche i nolenti pare abbiamo ritrovato l'entusiasmo, a cominciare da Camoranesi che fino qualche tempo fa sembrava remare contro. Perché la Juve, per tornare subito ai palcoscenici che le competono, ha bisogno di tutti e la B deve restare solo una parentesi, una parentesi che però serva come monito a non sbagliare più. Ma visto che il tempo passa in fretta, i dirigenti bianconeri hanno già stilato un programma per ricostruire una squadra di primissimo livello, con un occhio al nuovo ed un altro al vecchio.


Da tempo si segue Felipe, il difensore centrale dell'Udinese, molto vicino in estate ma per il quale il patron Pozzo aveva alzato un po' troppo le richieste. Ma i nomi che più affascinano il popolo bianconero sono senza dubbio quelli di Mascherano e Tevez, i due argentini in forza al West Ham, dove paiono incontrare alcuni problemi di ambientamento. Il centrocampista pare molto vicino, l'attaccante invece è più una voce anche se lo stesso Alessio Secco ha ammesso che in caso di affare si potrebbe ingaggiare entrambi i sudamericani d'Inghilterra. Ma in casa la Juve ha già un patrimonio e non ha nessuna intenzione di privarsene, tanto che al vaglio ci sono anche i rinnovi contrattuali di Buffon, Camoranesi e Trezeguet. Per loro si parla di un altro anno, unica clausola da parte dei giocatori nessuna riduzione di ingaggio e senza spalmare.

 
 
 

Tutti allo stadio

Post n°61 pubblicato il 05 Ottobre 2006 da marcopazzo3
 
Tag: MY JUVE

Mauro, hai iniziato la stagione alla grande e tra te e i tifosi è di nuovo vero amore.
“Perché “di nuovo”? E’ sempre stato vero amore! E se ti riferisci ai fischi, pochi peraltro, della partita contro il Vicenza, direi proprio che quella ne è la prova. Ai tifosi non erano andati giù tutti i discorsi di quest’estate e me l’hanno dimostrato in quel modo. Poi però, appena si sono resi conto che il mio impegno è massimo, sono fioccati gli applausi e sono stati ancora più graditi. E’ un po’ come quando litighi con la ragazza…fare la pace è sempre bellissimo”.
Mai come quest’anno il tifo sembra particolarmente caldo.
“E’ vero e credo che molto dipenda dal nuovo stadio. L’Olimpico è più piccolo del Delle Alpi, è vero, ma, proprio per questo, permette di sentire il pubblico più vicino. Gli spalti poi sono sempre pieni…è un bello spettacolo dal campo”.
Allora, dopo David, Pavel e Alex, anche tu vuoi invitare i tifosi ad abbonarsi?
“Sicuramente, e li invito a farlo in fretta! Voglio vedere sempre lo stadio pieno e sentire il boato del pubblico”.
immagine INTERVISTA A CAMORANESI DAL SITO JUVENUS.COM

 
 
 

Post n°60 pubblicato il 26 Settembre 2006 da marcopazzo3
 

L’Ufficio Indagini ha già acquisito il materiale per lavorare sul caso De Santis
La revoca «etica» è scritta proprio nel parere voluto da Rossi per regalarle il titolo

Secondo Coccia, Aigner e Pardolesi la violazione dell’art. 1 è sufficiente per non assegnare un trofeo che è stato attribuito in virtù di comportamenti considerati lodevoli

 
TU guarda il destino: Massi­mo
 
De Santis
( e le sue inter­cettazioni a danno della Ju­ventus) glielo ha fatto asse­gnare, Massimo De Santis ( e i pedinamenti a suo danno or­dinati dall’Inter) potrebbe far­glielo perdere. La storia del ( tormentatissimo) scudetto fi­nito sulle maglie nerazzurre potrebbe presto concludersi con la legge del contrappasso. E quindi sparire, per via lega­le così come era arrivato, per­ché neppure i dirigenti dell’In­ter sono stati probi e leali co­me l’etica sportiva pretende da coloro che si fregiano del trico­lore.
Non siamo di fronte a una becera “ richiesta tifosa” e nep­pure a una ripicca del “ vecchio che ritorna”. No, niente re­staurazione: la possibilità di una revoca dello scudetto sta scritta, guardate un po’ fino a che punto può spingersi il con­trappasso, proprio nel parere consultivo con cui il commis­sario Guido
Rossi ha puntel­lato la sua scelta di assegnare il titolo ai nerazzurri. Un pa­rere di 5 pagine elaborato dal­la commissione composta da Gerhard Aigner, da Roberto
 
Pardolesi
e dall’attuale vice­commissario Massimo Coc­cia.

Un parere inattaccabile dal punto di vista regolamen­tare- giuridico alla luce delle sentenze e delle penalità, scritto “ in punta di diritto” e,
anche per questo, analitico su tutte le possibilità. Compresa quella che lo scudetto ( o me­glio, il “ titolo di campione d’I­talia”) non fosse assegnato.
Per spiegare come la “ nozio­ne di squadra
vincente del campionato appaia giuridica­mente distinta dalla nozione di squadra detentrice del tito­lo di campione d’Italia” sotto­linea che “ la lettera i) dell’ar­ticolo 13 del Codice di giustizia sportiva consente di infliggere la perdita dello scudetto come sanzione autonoma non nce­cessariamente legata alla mo­difica della classifica”: è il ca­so dello scudetto revocato al Torino nel 1927. Evidente­mente la modifica della classi­fica in seguito a penalizzazio­ni e retrocessioni, fa sì che il titolo di campione d’Italia ven­ga “automaticamente” acquisi­to dalla squadra che la segui­va in classifica. Ma la Figc ( si legge sempre nel parere che, dunque, non ha in alcun modo “ obbligato” Rossi ad assegna­re lo scudetto all’Inter) può de­cidere comunque di non asse­gnarlo come emerge chiara­mente dal punto 20 che ripor­tiamo nella tabella in alto. Ora, poiché l’ex commissario ha proceduto all’attribuzione dello scudetto evidentemente anche per sottolineare il diffe­rente comportamento etico dell’Inter nei confronti delle altre società coinvolte in Cal­ciopoli, è altrettanto evidente che se, in seguito all’istrutto­ria che ha avviato l’Ufficio in­dagini e al successivo proces­so, emergesse la violazione dell’Articolo 1 da parte dell’In­ter, la revoca dello scudetto ( anche senza penalizzazioni) sarebbe quasi un atto dovuto. In ogni caso, al di là dei con­flitti d’interesse e degli imba­razzanti intrecci societari del­l’Inter con la vicenda Telecom, è comunque piuttosto anoma­lo che, di fronte ai sospetti nei confronti di un arbitro, una so­cietà decida di muoversi “ au­tonomamente” invece di rivol­gersi agli organi competenti, Aia o Figc che siano. Quanto alla versione secondo cui l’In­ter poteva non fidarsi di tali istituzioni, non fa male ricor­dare che Massimo Moratti

non ha mai fatto barricate contro l’elezione di Franco
 
Carraro.

La situazione, insomma, è per lo meno imbarazzante e anche dal fronte politico si le­vano le prime voci che chiedo­no la revoca dello scudetto as­segnato all’Inter. Come quella del senatore di An Achille
To­taro

che chiede addirittura lo stop del campionato: « Dopo i fatti emersi in merito alla in­tercettazioni che hanno coin­volto la Telecom, Tronchetti
 
Provera
e il presidente Mo­ratti, è doveroso bloccare il campionato di calcio e rivede­re lo scudetto assegnato a ta­volino all’Inter! » . Analoga po­sizione per Piergiorgio Stiffo­ni,
capogruppo della Lega in commissione Comunicazione del Senato e componente dello Juve Club del Parlamento: « Pur con tutte le colpe che possono avere i dirigenti della Juventus, ci sono troppe om­bre anche in casa interista che devono assolutamente essere chiarite. Nell’attesa si deve so­spendere lo scudetto assegna­togli a tavolino » .

 
 
 

CHE MERAVIGLIA!

Post n°59 pubblicato il 23 Settembre 2006 da marcopazzo3
 

Grande prova dei bianconeri contro il Modena, battuto per 4-0 grazie alla doppietta di Trezeguet e alle reti di Del Piero e Nedved.

Seconda uscita della Juventus all’Olimpico e anche secondo impegno settimanale dopo la trasferta vittoriosa di Crotone. Rispetto a martedì, Deschamps ritrova Del Piero, recuperato dal fastidio al tendine d’Achille, e lo schiera a fianco di Trezeguet, anche lui reduce da un turno di riposo. In difesa si rivede Zebina, alla sua prima partita dopo l’intervento subito in estate.
I bianconeri tentano subito di sbloccare il risultato. Boumsong e Kovac provano a sfruttare di testa due cross di Camoranesi, ma in entrambi i casi (2’ e 5’) il pallone termina sul fondo. Il Modena invece si fa avanti all’8’ con una conclusione in area di Bentivoglio che viene respinta da Kovac. Si lotta molto a centrocampo e sono poche le emozioni fino al 26’ quando Trezeguet, servito da Zebina, in corsa prova a colpire di testa, ma spedisce alto. La squadra di Deschamps, che ha comunque sempre fatto la partita, torna a proporsi in avanti con più insistenza e alla mezzora Trezeguet tenta di avventarsi su un pallone messo in mezzo da Balzaretti, ma il portiere in uscita lo anticipa. Poi arriva il meritato vantaggio. Bella azione di Nedved che serve Del Piero, il cui tiro viene deviato in angolo. Lo stesso Del Piero si incarica di battere il corner, sugli sviluppi del quale Balzaretti serve Trezeguet che con un gran destro batte Frezzolini (1-0). Passano quattro minuti e arriva il raddoppio: splendido contropiede avviato da Del Piero che scambia con Trezeguet. Il francese gli restituisce palla in area e il capitano con un destro in corsa realizza il suo 199° gol in bianconero (2-0). Sotto di due gol il Modena prova a farsi avanti allo scadere. Pinardi impegna Buffon con un sinistro da fuori area, mentre Sforzini di testa manda alto.

La ripresa inizia con Birindelli in campo al posto di Zebina. Nei primi minuti del secondo tempo, il Modena opera due sostituzioni: Troiano e Luisi per Baldo e Chiecchi. Al 4’ Trezeguet prova una girata a rete di destro, ma il pallone finisce a lato. La squadra di Deschamps va vicinissima al terzo gol al 15’ quando Del Piero, lanciato da Paro, avanza, supera il portiere, ma sotto porta il suo tiro viene respinto da Centurioni. Il difensore modenese si propone in avanti al 21’ su punizione di Pinardi, ma il suo colpo di testa finisce sul fondo. Poi è di nuovo e solo Juve. Al 24’ arriva il 3-0. Zanetti serve in area Marchionni, appoggio sotto porta per Trezeguet che insacca. Passano quattro minuti ed è poker. Punizione di Paro che pesca Nedved in area: il ceko di testa batte Frezzolini (4-0). Alla mezzora due cambi, uno per parte: Giannichedda rileva Zanetti, Colacone sostituisce Abate. La Juventus, forte dell’ampio vantaggio, amministra il gioco. Al fischio finale i giocatori vanno sotto la curva a salutare i tifosi che l’hanno sostenuta, come sempre, con grande passione.


JUVENTUS-MODENA 4-0
RETI: 38’pt e 24’st Trezeguet, 42’pt Del Piero, 28’st Nedved
JUVENTUS: Buffon; Zebina (1’st Birindelli), Kovac, Boumsong, Balzaretti; Camoranesi (19’st Marchionni), Zanetti (30’st Giannichedda), Paro, Nedved; Del Piero, Trezeguet. All. Deschamps. A disposizione: Mirante, Chiellini, Bojinov, Zalayeta
MODENA: Frezzolini; Chiecchi (10’st Luisi), Centurioni, Perna, Tamburini; Abate (30’st Colacone), Campedelli, Baldo (5’st Troiano), Bentivoglio, Pinardi; Sforzini. All. Zoratto. A disposizione: Narciso, Ungari, Tisci, Gilioli.
ARBITRO: Pieri
AMMONITI: 25’st Chiecchi, 11’st Zanetti, 35’st Centurioni
SPETTATORI: 17.899
INCASSO: 205.627

 
 
 

LA JUVE......TRA LE STELLE!

Post n°58 pubblicato il 22 Settembre 2006 da marcopazzo3
 
Tag: MY JUVE
Foto di marcopazzo3

La Juve più in alto di tutti! E’ proprio il caso di dirlo, visto che le maglie autografate di due dei suoi campioni più rappresentativi, Del Piero e Nedved, lunedì 25 settembre partiranno per lo spazio, dal nuovissimo aeroporto spaziale “Southwest Regional Spaceport”, nel New Mexico.

L’iniziativa, voluta da Juventus e Juventus Merchandising per lanciare il messaggio: “Riportiamo la Juve tra le stelle…”, ha in realtà uno scopo benefico. Le stesse maglie, una volta rientrate sulla Terra, saranno infatti messe all’asta sul sito Juvestore.com e parte del ricavato andrà al progetto benefico “Crescere Insieme al Sant’Anna”.

 
 
 

AVANTI COSI!!!!

Post n°57 pubblicato il 20 Settembre 2006 da marcopazzo3
 

Bella vittoria della squadra di Deschamps che domina la partita e porta a casa i tre punti grazie alla doppietta di Bojinov e al gol di Boumsong. Tutto esaurito allo stadio “Ezio Scida” di Crotone, dove l’attesa per la sfida tra i locali e la Juventus è stata vissuta come quella che accompagna una finale. Code di ore per accaparrarsi un biglietto, tutta la città in subbuglio fino al fischio d’inizio, che vede la squadra di Deschamps in campo con diverse novità rispetto a quella utilizzata sabato contro il Vicenza. Del Piero, vittima di un fastidio al tendine, è sostituito da Bojinov che fa coppia con Zalayeta. A centrocampo si rivede dal primo minuto Camoranesi, che dimostra subito una grande voglia di fare, e rientra Giannichedda. Infine Balzaretti, preferito a Chiellini. Parte bene la Juventus, che ha subito il sopravvento sull’avversario che infatti non si renderà mai pericoloso fino al 43’, già sotto di due gol, con un tiro dalla distanza di Veron. La squadra di Deschamps invece cresce in determinazione e sicurezza con il passare dei minuti e raggiunge il vantaggio al 30’: Camoranesi serve Zalayeta che controlla bene in area, passa a Bojinov che con una splendida girata di sinistro insacca (0-1). Galvanizzati dal vantaggio, i bianconeri mantengono il controllo della partita e intensificano le proprie offensive. Sfiorano il raddoppio due minuti dopo quando ancora Camoranesi serve Zalayeta che prova una bella conclusione che però finisce a lato. Lo centrano pochi minuti dopo con Boumsong: il difensore francese, che già nei minuti precedenti si era portato in avanti cercando di sfruttare la sua statura sui calci d’angolo, ci riesce su quello battuto al 36’ da Camoranesi e di testa piazza il 2-0.

La ripresa inizia con il Crotone in attacco, che al 4’ impegna Buffon con Gentile e sugli sviluppi dell’azione con Alioui. La squadra di Deschamps non lascia però altri spazi e riprende subito il controllo della gara. Anzi prova ad arrotondare il bottino appena un minuto più tardi con Bojinov, il cui tiro, su assist di Camoranesi, viene deviato in angolo da Rossi. Sugli sviluppi del corner, Zanetti fa partire una conclusione dalla distanza che Boumsong tenta di deviare in porta, ma il pallone termina sul fondo. Passano pochi secondi e Bojinov approfitta di un errore difensivo del Crotone per servire in area un ottimo pallone su cui però non arriva nessuno. Al 6’ Balzaretti serve Zalayeta che lascia a Nedved, ma il tiro del ceko finisce fuori. Deschamps al 13’ sostituisce Zanetti con Paro, poi richiama in panchina Nedved e Camoranesi e manda in campo Palladino e Marchionni. Anche il Crotone opera sostituzioni (Sedivec e Cariello per Gentile e Nanni), ma è sempre la Juventus a tenere in pugno la gara. Infatti al 32’ arriva il terzo gol: splendida azione di Balzaretti che si accentra e lancia Bojinov che scatta sul filo del fuorigioco, ma in posizione regolare, avanza e di sinistro batte per la seconda volta Soviero (0-3). La squadra di Deschamps controlla fino alla fine la partita, che non riserva più grandi emozioni. Festeggiano i tifosi bianconeri accorsi a sostenere la squadra.

CROTONE-JUVENTUS 0-3
RETI: 30’pt e 32’st Bojinov, 36’pt Boumsong

CROTONE: Soviero; Alioui (38’st Fusco), Rossi, Maietta, Bonomi; Gentile (18’st Sedivec), Cardinale, Veron; Galardo, Nanni (18’st Cariello), Lopez. All. Gustinetti. A disposizione: Padelli, Borghetti, Petrilli, Plasmati

JUVENTUS: Buffon; Birindelli, Kovac, Boumsong, Balzaretti; Camoranesi (26’st Marchionni), Giannichedda, Zanetti (13’st Paro), Nedved (22’st Palladino); Zalayeta, Bojinov. All. Deschamps. A disposizione: Mirante, Chiellini, Zebina, Trezeguet.

ARBITRO: De Marco 

AMMONITI: 7’pt Nanni, 8’pt Alioui, 19’pt Birindelli, 22’pt Zanetti, 45’pt Veron, 35’st Balzaretti, 38’st Galardo

 
 
 

BOJINOV: FUTURA BANDIERA

Post n°56 pubblicato il 18 Settembre 2006 da marcopazzo3
 
Tag: Bojinov

 BOJINOV: LA JUVE è LA SQUADRA PIU FORTE DEL MONDO IN A CHE IN B

Bojinov ospite a controcampo fa una vera dichiarazione d'amore alla juve."La juve è la squadra piu forte al  mondo sia in A che in B"..cosi ha detto il giocatore seguito dai soliti fischi antijuventini dello STUPIDO per non dire NON INTELLIGENTE pubblico della trasmissione di italia1. BOJINOV ha continuato dicendo che i fatti si fanno sul campo e che rimanere alla juve significa scudetto e champions legue molto vicini nel tempo...Infine quando Brandi gli ha domandato sulla volonta di restare di Camoranesi il giocatore ha risposto "German è il mio cavallo di battaglia..." .Bojiniv è riuscito a tener testa all' arena di controcampo in modo sicuro,e dimostrando gia un grande amore per questa maglia. GRANDE BOJINOV!

 
 
 

ECCO I PRIMI 3 PUNTI

Post n°55 pubblicato il 16 Settembre 2006 da marcopazzo3
 
Foto di marcopazzo3

La Juventus conquista i primi tre punti del campionato di Serie B superando il Vicenza per 2-1. A segno Trezeguet e Del Piero, poi Raimondi riapre la partita con i bianconeri che rischiano in un paio di occasioni di subire il pareggio. Dopo la 2.a giornata restano al comando, a punteggio pieno, solo Genoa e Bologna che battono il Rimini e lo Spezia (con due reti di Bellucci). Brutto ko del Napoli a Piacenza.

 
 
 

MA STAI ZITTO BORRELLI...

Post n°54 pubblicato il 14 Settembre 2006 da marcopazzo3
 
Tag: news

A margine dell'audizione della commissione Giustizia del Senato, Francesco Saverio Borrelli, capo Ufficio indagini della Figc, torna a parlare di calciopoli. "E' un bel caos... La giustizia calcistica deve essere riordinata. E' abbastanza singolare che subentri una commissione per l'arbitrato o per la conciliazione che manda in fumo o mette le mani in una decisione già presa da commissioni giudicanti in doppio grado".

L'ex pm di Mani Pulite non è tenero nei suoi giudizi e non nasconde la sua perplessità per il modus operandi della giustizia calcistica. L'arbitrato del Coni (l'ultimo grado di giudizio della giustizia sportiva), infatti, concederà a tutti gli imputati di calciopoli riduzioni della pena inflitta dalla Corte Federale, che a sua volta aveva reso meno pesanti le decisioni in primo grado della Caf. "Tutto questo non giova alla chiarezza - ha aggiunto Borrelli - può darsi che vada bene così, ma è abbastanza singolare, è qualcosa che dà un carattere un po' particolare all'iter della giustizia calcistica, almeno rispetto a quello che è il modello fondamentale della giustizia dello Stato".

 
 
 

ESORDIO "SCONTATO"

Post n°53 pubblicato il 12 Settembre 2006 da marcopazzo3
 
Tag: MY JUVE

La Juventus viene incontro ai propri tifosi con un’offerta estremamente vantaggiosa: per le prime tre partite casalinghe dei bianconeri, non incluse nell’abbonamento stagionale a seguito della squalifica del campo poi sospesa, nascono i miniabbonamenti. In vendita da lunedì mattina, presso tutte le ricevitorie autorizzate Lottomatica e su Internet, offrono ai tifosi la possibilità di assistere alle gare contro Vicenza, Modena e Brescia a metà prezzo: un miniabbonamento per le curve, per esempio, costa appena 15 Euro, contro i 30 necessari per acquistare i tre biglietti separatamente.
Un’occasione da cogliere al volo, per non perdere l’esordio della Juventus nello stadio Olimpico, dove, quando per tutti era “Il Comunale”, sono state scritte le pagine più gloriose della storia bianconera.

Intanto Chiellini dà la carica....

“Sono sicuro che già sabato contro il Vicenza ci riprenderemo, dando il 110%. L’importante ora è evitare il nervosismo”. Giorgio Chiellini invita tutti alla calma; il pareggio di sabato scorso contro il Rimini non deve essere drammatizzato, anche perché arrivato contro una squadra di tutto rispetto: “Sapevamo che non sarebbe stato facile e nessuno di noi si aspettava di vincere 3-0. Il Rimini è una delle squadre con più qualità in serie B e dalla metà del campo in avanti i suoi giocatori possono fare la differenza. Alla fine il pareggio è stato forse il risultato più giusto e non è certo un dramma; dobbiamo accettarlo con serenità, è impossibile riuscire a vincere tutte le partite”. Per Giorgio la squadra non ha accusato passaggio dalla A alla B: “Anche lo scorso anno, giocando contro avversarie che lottavano per non retrocedere, capitava di fare fatica. Vincere contro chi bada soprattutto a difendersi non è mai facile ed è normale che, contro di noi, molte squadre punteranno al pareggio”. Nonostante le difficoltà di un campionato tutto da scoprire. Chiellini è convinto che le cose, in futuro, non potranno che migliorare: “Di sicuro sabato non abbiamo sottovalutato l’avversario, ma visti gli impegni con le Nazionali, abbiamo avuto solo un giorno per preparare la partita; come tutte le squadre, ci serve un po’ di tempo per abituarci a giocare insieme. In B la base per il successo è l’organizzazione e la sicurezza in difesa. Il mister ci ha chiesto maggior concretezza e visto il modo in cui stiamo lavorando, sono sicuro che riusciremo a soddisfarlo da subito. Per il resto, i giocatori che abbiamo a centrocampo e in attacco faranno la differenza”.
 

 
 
 

A VOLTE RITORNANO

Post n°52 pubblicato il 10 Settembre 2006 da marcopazzo3
 
Tag: news

"Ho sbagliato nel credere di proteggere la Juventus, una squadra con una facciata di debolezza - così Luciano Moggi ha parlato di calciopoli a "Quelli che il calcio" - per 9 anni non aveva vinto nulla e ora tornerà a non vincere perchè la cupola vera non è quella che si credeva vera, ma quella...". L'ex dg bianconero rimpiange Agnelli: "Ero stato assunto da lui. Se ci fosse stato, questa cosa non sarebbe successa".

Moggi continua a pronunciare la sua innocenza: "Io mi sono sempre limitato ad accertare - ha detto - che ci fossero gli arbitri migliori e non credo che in questo ci sia alcun illecito sportivo. E' vero, ho fatto delle telefonate, come molti altri, ma dove sta il divieto a telefonare?".
Secondo l'ex dg della Juve, gli italiani sono dalla sua parte: "Ho scoperto che la gente ha capito quello che è successo, ha capito che non ho fatto nulla di male e mi vuole bene - ha proseguito - Quel tipo di intercettazioni bisogna farle con tutti a 360 gradi e non solo per una persona, o comunque non si può rendere note solo quelle fatte a pochi".

Moggi attacca il processo a calciopoli ("è intervenuto qualcosa che ha impedito al sottoscritto di difendersi") e pensa che l'avvocato della Juve abbia sbagliato: "Ha chiesto la serie B e la penalizzazione. E' stato un infortunio". Per chiudere, un rimpianto: l'assenza dell'Avvocato. "Io ero stato assunto dal dottor Agnelli e purtroppo lui non c'è più. Se ci fosse stato lui, questa cosa non sarebbe successa".

 
 
 

IL 29 E' SEMPRE NOSTRO. SEMPRE E COMUNQUE

Post n°51 pubblicato il 09 Settembre 2006 da marcopazzo3
 
Tag: MY JUVE
Foto di marcopazzo3

La Juventus si tiene stretto lo scudetto, al polso. In occasione della trasferta di Rimini i dirigenti e i giocatori del club bianconero hanno indossato un polsino nero con il simbolo della società e del tricolore. Allo stadio sono giunti anche John e Lapo Elkann per assistere alla prima gara in B. Alcuni tifosi juventini hanno intonato cori anti-Inter durante il minuto di raccoglimento in memoria di Facchetti.

Lo scudetto sul petto è finito sulle maglie dell'Inter, ma la Juventus se lo tiene stretto al polso. Giocatori e dirigenti del club bianconero, infatti, in occasione della trasferta contro il Rimini, hanno indossato un polsino nero con il simbolo della società e il tricolore. Oltre a Del Piero e compagni, tra gli altri, indossano il polsino-tricolore anche John e Lapo Elkann, al seguito della squadra, e l'ad Jean Claude Blanc. Allo stadio Neri sono arrivati anche Lapo e John Elkann. "La Juve - ha detto conversando con i cronisti Lapo Elkann - vuole vincere e vuole vincere da oggi. Vederla in serie B fa l'effetto che fa, ma dobbiamo vincere ogni partita nel modo migliore. Dobbiamo rilanciare l' operazione simpatia per tornare ad avere la Juve che tutti aspettano". Un auspicio è arrivato anche dal fratello Jaki. "La Juve - ha detto - tornerà subito in serie A. Adesso diciamo solo forza Juve, che vinca e si diverta".

Intanto l' inadeguatezza dello stadio di Rimini per la serie B, peraltro al centro di polemiche tra Comune e Società, è stato rimarcato anche dai tifosi del Rimini. In curva, prima dell' inizio della partita contro la Juventus, hanno esposto lo striscione "Rimini non merita questo... stadio".

 
 
 

Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 09 Settembre 2006 da marcopazzo3
 

Al suo storico esordio nel campionato di B, la Juventus non riesce ad andare oltre l'1-1 sul campo del Rimini. Bianconeri in vantaggio al 60' con Paro, bravo a trovare l'angolo basso con un tiro da fuori aria. I romagnoli restano quindi in 10 per l'espulsione di Cristiano, ma non demordono e al 74' trovano il pari con Ricchiuti che sfrutta un clamoroso svarione difensivo di Boumsong e Kovac. E a Rimini scoppia la festa.

Chi pensava fosse una passeggiata, dovrà ricredersi. Alla Juventus non sono bastati i nomi, i campioni del mondo, per superare il Rimini, perché il pareggio rimediato in terra romagnola è figlio di diversi fattori. Dalla condizione fisica, all'ancora scarsa amalgana, ma soprattutto è figlio delle diverse motivazioni. Deschamps lo aveva detto: "Per vincere bisognerà fare uno sforzo psicologico". E al "Neri" di Rimini se ne è avuta la conferma.
A dir la verità i bianconeri non partono male, anzi. Corrono, pressano, si danno un gran daffare, ma faticano per piegare la resistenza di un Rimini ben messo in campo da mister Acori e soprattutto sulle ali dell'entusiasmo. Perché se per la Juve il 9 settembre 2006 entrerà nella storia come la "prima" nella cadetteria, anche negli annali dei biancorossi questa data sarà segnata in calce. Quindi non bisognava affatto sfigurare. E così in effetti è stato. Dopo un primo tempo un po' avaro di emozioni, col Rimini che pian piano ha messo da parte un po' di titubanza, ovviamente comprensibile, la gara ha cominciato a mettere in luce un forte agonismo e l'arbitro Saccani ha dovuto fare ricorso a più riprese al canonico giallo.

Nella ripresa, invece, i bianconeri sembrano poter schiacciare i romagnoli premendo soprattutto sulle corsie esterne, con un Nedved a tutto campo. E al 60', sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Del Piero arriva il vantaggio bianconero: Paro dal limite approfitta di un pallone vagante e di esterno destro insacca nell'angolo basso della porta difesa da Handanovic. Un gol per certi versi emblematico, simbolo del nuovo corso bianconero, venuto da un giovane in cui la società crede molto e che sul campo ha dimostrato come questa fiducia sia ben riposta.
A questo punto la gara sembra segnata, con la Juve che dà quasi l'impressione di poter dilagare, soprattutto quando al 69' il Rimini resta in 10 per l'espulsione di Cristiano, reo di un'entrataccia sul biondo ceco. Ma ecco quello che non ti aspetti: Boumsong - speriamo si tratti soltanto di un ritardo di condizione, altrimenti Deschamps dovrà correre ai ripari - la combina grossa, dopo aver già servito in precedenza la palla del pari al giovane Matri. Un retropassaggio che retropassaggio non è, bensì un assist a Ricchiuti che l'italoargentino non sbaglia e, superando Kovac in velocità, cosa che gli riesce abbastanza agevolmente, supera Buffon.0 Buffon il campione del mondo.
Rimini in festa, come se fosse stata vinta una Champions League. E non è esagerato il paragone, perché da qui alle prossime 41 partite la Juve troverà sempre avversari pronti a dare il 1000%. Deschamps avrà un bel po' da lavorare, perché nessuno regalerà niente e le grandi (Napoli, Genoa, Bologna, Brescia), dovendo i bianconeri recuperare un potenziale meno 16, sono già in fuga.

 
 
 

LE ULTIME SU RIMINI - JUVE

Post n°49 pubblicato il 09 Settembre 2006 da marcopazzo3
 

Per la prima sfida di campionato contro il Rimini, mister Deschamps ha convocato 20 giocatori.

1   Buffon
2   Birindelli
3   Chiellini
4   Kovac
8   Giannichedda
9   Bojinov
10 Del Piero
11 Nedved
12 Mirante
14 Balzaretti
15 Marchisio
16 Camoranesi
18 Boumsong
19 Paro
20 Palladino
22 Belardi
23 Guzman
25 Zalayeta
29 De Ceglie
32 Marchionni

Deschamps presenta Rimini - Juventus

Alla vigilia dell’esordio dei bianconeri in campionato, Didier Deschamps in conferenza stampa parla della gara di domani in casa del Rimini: “Lo conosco, ho visto delle cassette e ho avuto relazioni. E’ una squadra che gioca a calcio. Anche se in serie B in generale il gioco è diretto, palla lunga e squadre chiuse, il Rimini cerca di creare il gioco”. Gli chiedono come sarà per i suoi giocatori, che non hanno mai affrontato questa squadra, come tante altre del campionato di serie B: “Certo, per loro è più difficile, non conoscono gli avversari, mentre le altre squadre pensano alla partita contro la Juventus dal giorno della compilazione dei calendari.

Comunque quello che conta è l’atteggiamento e la condizione psicologica”. Sulla formazione, come d’abitudine, Deschamps non fa anticipazioni: “Ce l’ho ben in testa, al 95% sarà quella che ho deciso, ma non la dico perché potrebbe anche cambiare qualcosa”. Assenti, oltre ai giocatori da tempo infortunati, anche Trezeguet e Zanetti, è disponibile il nuovo arrivato Boumsong: “Sta bene, ovviamente gli manca il ritmo partita. E’ nuovo, quindi deve ancora conoscere i compagni, ma comunque prima o poi deve iniziare”. C’è grandissimo interesse da parte dei media di tutta Europa e grande entusiasmo da parte dei tifosi di località di solito poco frequentate dalla Juventus, per l’esordio della squadra in serie B: “Per la serie B è un evento, ma credo che la Juventus mancherà anche alla serie A”. Con che spirito si comincia? “Con la consapevolezza – chiude Deschamps - che siamo una squadra forte e che vogliamo tornare subito in serie A e per farlo bisogna vincere fin dall’inizio”.

 arbitra Saccani.

........E il Rimini.....

Squadra agile, tecnica, veloce, quella del Rimini è una formazione costruita per ben figurare nella categoria e per raggiungere i playoff.
Il tecnico Leonardo Acori predilige un 4-2-3-1 che ha il punto di forza nei trequartisti, fra i quali merita una menzione l’estroso Ricchiuti, molto abile a costruire il gioco e pericoloso in fase realizzativa, come testimoniano i cinque gol messi a segno lo scorso campionato. Sulle fascie Pagano ( ex Sampdoria e Bari) e Jeda (15 reti lo scorso anno nel Crotone), agiscono alle spalle dell’unica punta Matri, alla sua prima stagione in serie B, dopo aver ben figurato in C1, nel Lumezzane, lo scorso campionato.
In difesa brilla una vecchia conoscenza della Juventus: l’ex Primavera bianconero Regonesi, terzino sinistro potente, approdato al Rimini dopo cinque stagioni nell’Albinoleffe, dove, lo scorso anno, si è tolto anche lo sfizio di andare in rete ben cinque volte.

 Infine vi voglio ricordare che Rimini - Juve sarà trasmessa oltre che su sky anche su MEDIASET PREMIUM; infatti notizia di poco fa che Sportitalia ha ceduto a Mediaset parte dei diritti di trasmissione sul digitale terrestre della serie B acquisiti al termine della trattativa con la Lega. I diritti ceduti riguardano le partite fuori casa di Genoa, Juventus e Napoli, per la stagione 2006-2007. Mediaset trasmetterà anche tutte le partite interne dei tre club. Sportitalia precisa che sulle proprie frequenze saranno visibili tutte le altre partite.

 
 
 

TUTTI PAZZI PER LA JUVE

Post n°48 pubblicato il 08 Settembre 2006 da marcopazzo3

A Rimini via 1.500 tagliandi in mezzora

L'effetto Juve in serie B comincia già a farsi sentire. A Rimini, sede della prima trasferta dei bianconeri, i 1.500 biglietti a disposizione per l'incontro si sono volatilizzati in mezzora. Deluso chi non ha trovato un tagliando, tanto che sono partiti cori contro la società e l'amministrazione comunale che non avrebbe aumentato la capienza del "Neri". E per avere un biglietto c'è chi è stato in coda tutta la notte.

La Juve è sempre la Juve e il fascino che sa esercitare la vecchia Signora non ha eguali. E a Rimini, sede della prima trasferta della Juve targata serie B, è scoppiata la "pazzia". Tutti in coda per comprare un biglietto per sabato, per poter dire: "C'ero anch'io all'esordio della Juve in serie B".
E così le rivendite dello stadio Romeo Neri di Rimini, nella giornata di giovedì, sono state letteralmente prese d'assalto: aperte alle 8.57 le finestrelle sono state chiuse alle 9.25. Fulminati i 1.500 biglietti a disposizione. A confermarlo è stato un dirigente della società che è uscito scortato dalla polizia: "Mi spiace, ma i biglietti sono terminati". Una frase che non è piaciuta a molti, che hanno cominciato a urlare tutta la loro rabbia contro la società e contro l'Amministrazione comunale, colpevole di non aver dato alla città uno stadio adeguato.

I più previdenti l'avevano capito, per questo si erano messi in coda fin dalla notte, senza contare i più anziani arrivati con tanto di sedia per riposarsi: "Sono venuto alle 6 da Pesaro, mi avevano detto che ci sarebbe stata gente ma così proprio non me lo aspettavo". Dopo la notte è arrivato il momento fatidico e le finestrelle sono state aperte. Uno dei primi ad uscire dalla gabbia forzata è stato un giovane di Savignano sul Rubicone, cittadina tra Rimini e Cesena, che si è poi rigirato tra le mani i suoi biglietti: "E' dalle 17 di ieri che sono qui in fila. Sono arrivato con tenda e sacco a pelo, ma per la mia Juve questo e altro". 
Intanto al Rimini Calcio sono arrivate 300 richieste di accredito stampa. Tra queste anche quelle del Times e de L' Equipe. Una richiesta che ha messo in grandi difficoltà la società, probabilmente costretta a far accomodare molti giornalisti nel settore Distinti a meno che, nelle prossime ore, non venga costruita una zona stampa ad hoc.

 
 
 

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