MONDO DI KINDERELLA - DI TUTTO UN PO', TRA IL SERIO ED IL FACETO,PIU' FACETO CHE SERIO
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MARE DISPERATO (14)

                                                            Nel primo pomeriggio, dopo aver ricevuto una telefonata, Alma, le disse, che doveva prepararsi per accogliere il suo amico. La portò nella sua camera, tirò fuori da un cassetto un baby-doll rosso e glielo fece indossare, anche se le stava un po' grande. Gianela non capiva, ma non trovava il coraggio di chiedere spiegazioni…
 

MARE DISPERATO (13)

                                                                    Tornate a casa, trovarono Kladi in cucina che le guardò stranito....Mangiarono una bistecca ai ferri ed un'insalata mista. Poi Kladi uscì dicendo che sarebbe tornato verso le 19,00. "Per stasera, ho intenzione di fare un buon minestrone con le salsicce, ti piace"? Chiese Alma a Gianela."Oh sì mi piace, io mangio tutto."Il telefono di quella casa,…
 

MARE DISPERATO (12)

                                                               Gianela era un pezzo di pietra senza emozioni, "Ovunque" pensava, "purchè via di qui."La sera e la notte passarono in qualche maniera, la svegliarono che era ancora buio, si vestì e partì in auto con Kladi. Il viaggio non finiva mai, l'uomo  fermò l'auto solo due volte , le fece vedere dov'erano le toillettes e l'attese fuori. Entrambe…
 

MARE DISPERATO (11)

                                                              Una volta sbarcati si dispersero circospetti, prendendo ognuno; direzioni diverse. Gianela dovette seguire i due uomini con cui era venuta, attraversarono di corsa la spiaggetta deserta, imboccarono un viottolo che dirigeva all'interno, forse verso il paese. Sentiva le forze abbandonarla, la fame, la sete e la stanchezza; impedivano alle ginocchia anchilosate di correre, avrebbe voluto lasciarsi andare a terra!…
 

MARE DISPERATO (10)

La luna se ne stava nascosta ed il mare si stava gonfiando. Il vento, girandosi, si scontrava con le onde facendo sobbalzare il gommone ed alzando spruzzi gelidi. Il mutismo del carico umano è totale, schiacciati l'uno contro l'altro, rannicchiati e stretti sulle ginocchia a ripararsi dagli spruzzi e dal vento. A Gianela fischiavano le…
 

MARE DISPERATO (9)

                                                           Intanto si stava facendo buio e l'uomo con gli stivali, disse:"Ora, in silenzio e per due, seguitemi, attenzione a non fare rumori. Se per disgrazia, incontrassimo qualcuno o delle guardie, dobbiamo dire che andiamo a pesca di granchietti."Infatti, s'era buttato sulle spalle dei retini a maglie robuste e ne distribuì a qualcun'altro mentre s'inoltravano in fila indiana dentro al…
 

MARE DISPERATO (8)

L'anno trascorso in quella grande casa di Tirana, aveva maturato molto Gianela, che con la sua mente acuta, apprendeva nozioni di vita e di stile, che non avrebbe mai appreso, rimanendo a casa dei suoi. Non era più la bimba sprovveduta e non credeva più alle favole che raccontavano le maestre, alle elementari!Gianela, pensava disperata a quello che…
 

MARE DISPERATO (7)

Gianela guardava fuori dal finestrino di quel macchinone scassato e non faceva caso ai due uomini seduti davanti.Era triste ed inquieta, angosciata da mille quesiti, sopratutto si chiedeva:"Ma io chi sono? Di chi sono figlia? Possibile che le due persone, che chiamo genitori, siano veramente; mia madre e mio padre?  Non mi vogliono bene, altrimenti non…
 

ANCORA UNA VOLTA......

Questa mattina, camminavo per strada senza meta. Passando davanti ad un negozio, alla cui entrata c'erano tre gradini,  alzo lo sguardo e un tuffo al cuore; Ti ho vista!Stavi davanti ad un bancone di dolci e parlavi col negoziante, mi sono fermata a guardarti sorpresa, col cuore gonfio d'amore, avrei voluto precipitarmi dentro, ma rimasi a guardarti da fuori.Poi sei passata…
 

MARE DISPERATO (6)

                                                                   Non più abituata a quella promisquità maleodorante e rumorosa, Gianela non chiuse occhio per tutta la notte. Pensava a sua madre che si era subito impossessata della sua borsa, aveva preso quei pochi lek, che le erano rimasti dopo avere comprato il biglietto per la corriera. Le aveva altresì tirato fuori, quel poco abigliamento che aveva ereditato dalla signorina…
 

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