Creato da angelorossodgl il 21/04/2005

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Ricordi sparsi!

Post n°28 pubblicato il 01 Maggio 2005 da angelorossodgl
Foto di angelorossodgl

Il concertone di piazza San Giovanni mi ricorda sempre e sempre lo farà la casa di Luca a via Sannio e tutte le cose pazze che abbiamo fatto lì durante gli anni dell’università…

Le birre, la gente che andava e veniva in continuazione, la musica del concerto ascoltata semplicemente aprendo la finestra, dormire in 5 in un letto matrimoniale, il gioco della bottiglia con tanto di penitenze sceme, la pasta aglio,olio e peperoncino, il boccione da cinque litri di vino rosso (rigorosamente rosso… Rachele non beve il bianco!!!), prendere in giro Stefano-sisotto, telefonare alla radio di Micio per cercare di vincere i biglietti del cinema, buste e buste di immondizia e di bottiglie vuote da buttare nel secchione sotto casa, le partite a carte, il pianificare le vacanze, le figurine di cenerentola attaccate sul frigo,  la segreteria telefonica con tutte le nostre voci,  i derby e le partite del mondiale con tanto di scongiuri, i vicini di casa che erano, giustamente, incazzati perché almeno tre sere a settimana c’era una festa, il presepe con i re delle carte al posto dei re magi e l’albero di natale con la maglia con la falce e il martello al posto della stella, il fatto che non si sapeva mai quanti saremmo stati, chi si sarebbe aggiunto e chi sarebbe rimasto a dormire, Whopi che suona la chitarra e noi che cantiamo come scemi, Sisotto e Papero che perdono la scommessa e scendono i  strada con il sedere al vento (erano le 4 del mattino fortunatamente)e io e Rachele a fotografarli dalla finestra, lo scambio dei regali di natale la sera del 25 dicembre perché Luca non festeggiava più il natale da dieci anni prima di conoscerci e quindi lo dovevamo fare a casa sua, i piatti di carta, le lasagne dimenticate nel forno una settimana, il libro che avevamo cominciato a scrivere, le serate sanremo per commentare canzoni e cantanti, le telefonate "cinesi", il frigo sempre vuoto….

Insomma una marea di ricordi meravigliosi

 
 
 
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 "La suprema felicità della vita è il sapere di essere amati per quello che si è, o meglio, di essere amati a dispetto di quello che si è."

Victor Hugo

 

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Non conviene prendere la vita troppo sul serio.
Tanto non ce la faremo mai ad uscirne vivi.
(M. Twain)

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OCEANO MARE

"Posa la penna, piega il foglio, lo infila in una busta. Si alza, prende dal suo baule una scatola di mogano, solleva il coperchio, ci lascia cadere dentro la lettera, aperta e senza indirizzo. Nella scatola ci sono centinaia di buste uguali. Aperte e senza indirizzo. Ha 38 anni, Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle -Ti aspettavo. Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni -i giorni, gli istanti- che quell'uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell'uomo -Tu sei matto. E per sempre lo amerà."

 

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