ENDOMETRIOSI
In questo blog ho raccolto quasi 500 testimonianze di donne affette da endometriosi.
L'endometriosi è una malattia femminile che colpisce una donna su otto in età fertile, minando la sua fertilità e la sua salute.
In Italia soffrono di endometriosi 3 milioni di donne.
Nel mondo, 150 milioni, eppure, nonostante questi grandi numeri, è ancora una malattia poco conosciuta e non riconosciuta dallo Stato come malattia cronica invalidante.
Spero con questo blog, di dare voce ad una parte di queste donne che quotidianamente si ritrovano a dover vivere le proprie giornate in salita.
Per chi volesse inviarmi la propria storia contattatemi sul mio sito ufficiale www.donneaffettedaendometriosi.it o cercatemi su Facebook
Veronica Prampolini
Post n°275 pubblicato il 20 Ottobre 2008 da librodade
Ciao Vero, sono Michela, te lo avevo promesso, e siccome io mantengo sempre le promesse eccomi qui a scrivere l’ennesima, purtroppo sempre uguale a troppe altre, storia di endometriosi… 7 anni fa…avevo 24 anni e stavo per sposarmi, un dolore improvviso, fortissimo, da svenire mi manda al pronto soccorso cisti ovarica di 6 cm (un grosso “mandarino” volendo usare le parole dell’ecografista)…un ginecologo (che probabilmente aveva preso la laurea con i punti della benzina) decide che con una pilloletta tutto sarebbe tornato a posto…1 anno di pillola la piu’ forte sul mercato…e ad ogni controllo una novita’…cisti sparita…cisti tornata…cisti ridotta…nel frattempo mi ero sposata e cominciavo a pensare ad un pargoletto… e nello stesso “frattempo”a mia insaputa l’endometriosi mi faceva fuori una tuba! Finalmente decido di cambiare medico: grosso nome, grosso studio, grosso onorario, e soprattutto donna!Cosa vuoi di piu’? mi visita e mi dice che è un disastro! CISTI ENDOMETRIOSICHE ad entrambe le ovaie! Bene, anzi Male!in ogni caso togliamole no? NOOOO! Mi terrorizza dicendo che intervenendo chirurgicamente la “porzioncina”(disse proprio cosi!!) di ovaio che mi sarebbe rimasta non avrebbe permesso una gravidanza…il medico è lei e io le credo…MALE!!! Cominciano 2 anni terribili…visite su visite…ore di attesa…continui permessi al lavoro…e lei (la Dottorona) che ogni volta mi guarda e… le si legge in faccia non sa che fare!!! Prova e riprova e ad ogni controllo lo stesso responso RITENTA SARAI PIU’ FORTUNATA!! Poi un giorno le viene un lampo di genio: MENOPAUSA FARMACOLOGICA … il medico è lei e io le credo…MALEMOLTOMALE!!!RISULTATO: metto 10 chili, mi cadono improvvisamente 2 (dico 2!!!) denti e mi peggiora la vista…per non parlare che rischio il divorzio e il lavoro dal momento che divento a dir poco FEROCE! Al controllo successivo esagera…tentiamo una TECNICA…io la guardo interrogativa!?!…una FIVET io continuo a guardarla interrogativa!?! allora decide di parlare in italiano e capisco che parla di FECONDAZIONE ASSISTITA…educatamente le dico che, mentre lei mi studiava come un topolino di laboratorio, io mi sono documentata un po’ e mi pare di aver capito che nei soggetti affetti da endometriosi anche una piccola stimolazione ormonale potrebbe alimentare la malattia, mi risponde che non devo farmi influenzare e che da quando c’è internet ci improvvisiamo tutti medici! Mi dice di stare tranquilla, che se voglio davvero un figlio quella è la strada giusta e mi porge un foglio con un miliardo di analisi da fare (un miliardo perché erano tante e costosissime!). Pago la visita, dico che richiamerò non appena le analisi saranno pronte. Esco e butto il foglio nel primo cassonetto che trovo. CAPITOLO CHIUSO. Mi rimetto a smanettare su internet e scopro che c’è un centro specializzato che si occupa proprio della cura dell’endometriosi…ci vado ma non mi convince… un altro buco nell’acqua! RITORNA AL PUNTO DI PARTENZA!Riprende la mia ricerca di un chirurgo dalle mani fatate capace di mettere un po’ d’ordine nella mia pancia “scombinata”….finalmente lo trovo! Ma opera a Perugia...Perugia non è dietro l'angolo ma tentiamo lo stesso (io mio marito e mia sorella in trasferta...) mi opera, endometriosi di 4° stadio, 4 ore di intervento, mi salva il salvabile e mi manda a casa... …sono passati 15 mesi da allora e la mia pancia purtroppo è ancora vuota, ma voglio essere positiva, è vero la mia pancia è vuota ma è sparita dalla mia pancia anche la “maledetta”! Ci riflettevo qualche giorno fa, quando ho scovato un antidolorifico ormai scaduto in fondo alla borsa, ho pensato a te Veronica e alla promessa che ti avevo fatto cosi è nata questa mail… Il 10 novembre farò l’ennesimo controllo speriamo sia tutto a posto! Voi incrociate tutto l’incrociabile… Vi abbraccio tutte… Michela Ciao Michela, quando mi scrivete la vostra testimonianza e sapete farlo in questo modo, con un pizzico di ironia, quella che ti lascia un sorrisino amaro ma che fa riflettere ... penso che questa ironia è la vostra salvezza. Vero
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Post n°274 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da librodade
CIAO VERONICA,SONO LARA HO LETTO IN UN BALENO IL TUO LIBRO ANCHE PERCHE' MI SONO RIVISTA IN MOLTE TUE ESPERIENZE MA SOPRATTUTTO PERCHE' MI SENTO, COME TE, OTTIMISTA, APERTA ALLA VITA NONOSTANTE LA NOSTRA MALATTIA. TI VOLEVO FARE I MIEI COMPLIMENTI PERCHE' MI SONO REALMENTE EMOZIONATA, HO SPERATO E PIANTO PER TE, ANCHE SE SONO CONVINTA CHE LA SPERANZA SIA L'ULTIMA A MORIRE. SAI, IO NEL DUBBBIO HO GIA' TRE CANI CHE MI ACCOMPAGNANO NEI MIEI PIANTI E CHE MI DANNO TANTO AFFETTO. ORA TI RACCONTO LA MIA STORIA; HO SEMPRE SOFFERTO PER MESTRUAZIONI ABBONDANTI E DOLOROSE FIN DAI PRIMI CICLI POI VERSO I DICIASETTE ANNI MI VIENE CONSIGLIATA LA PILLOLA, CON LA SPIEGAZIONE CHE IL DOLORE ERA CAUSATO DA CONTRAZIONI UTERINE FREQUENTI. IL 31 DICEMBRE 1997 AD UNA FESTA TRA AMICI SI IMPADRONISCE DI ME UN FORTISSIMO DOLORE AL SEDERE,INSOPPORTABILE!!!!!!! PER BEN DUE ANNI, INNUMEREVOLI VISITE, E DUE OPERAZIONI AL SEDERE (PER SOSPETTO ASCESSO ANALE!!!!) FINALMENTE MI TROVANO L'ENDOMETRIOSI, SPIEGANDOM,I MOLTO ALL'ACQUA DI ROSE, DI CHE COSA SI TRATTA,ANCHE PERCHE' ALL'EPOCA AVEVO UNA GINECOLOGA BRAVA A CURARE SOLO CHI NON AVEVA NESSUNA POATOLOGIA!!!. FINALMENTE NELLA MIA VITA,DOPO AVERNE PROVATI VARI, ENTRA UN BRAVO E SCRUPOLOSO GINECOLOGO, MI SPIEGA QUEL TANTO CHE SI SA' SULLA MALATTIA E MI OPERA CIRCA TRE VOLTE, NELL'ARCO DI 5 ANNI, IN LAPAROSCOPIA (la prima diagnostica,le altre due operative) E RIESCO A STARE UN PO' MEGLIO. NON SONO MAI ANDATA IN MENOPAUSA PERCHE' HO SEMPRE CERCATO UNA GRAVIDANZA, CON QUELLO CHE FINO A GIUGNO DI QUEST'ANNO ERA IL MIO COMPAGNO, MA VISTO CHE LA FORTUNA NON CI SORRIDEVA LUI AVEVA PROBLEMI, CIOE' I SUOI SPERMATOZOI ERANO ANOMALI PER IL 70% E I RIMANENTI ERANO DEBOLI!!!!LUI HA FATTO VARIE CURE MA CON SCARSI RISULTATI. QUINDI CI SIAMO SOTTOPOSTI, PIU' CHE ALTRO MI SONO SOTTOPOSTA ( a differenza tua il mio compagno non lo avevo molto vicino!!!) ,AGLI ESAMI E CONTROLLI PER LA FECONDAZIONE. IN QUEL PERIODO ASCOLTAVO TUTTI I COSIGLI E RIMEDI CHE SENTIVO CIOE: FARE L'AMORE IN CERTI ORARI, CON IL CAMBIARE DELLA LUNA, MISURARE LA TEMPERATURA INTERNA, POSIZIONI CONSIGLIATE, IL VISCHIO REGALATOMI IL PRIMO DELL'ANNO SOTTO AL LETTO COME BUON AUSPICIO...............ED INFINE SONO ENTRATA IN DEPRESSIONE, QUINDI HO ABBANDONATO. A Lara ho già risposto privatamente |
Post n°273 pubblicato il 14 Ottobre 2008 da librodade
Mi chiamo Adriana e anch'io ho sofferto di endometriosi. L'ho scoperto quando avevo 24 anni, sposata da pochi mesi, il ginecologo mi diagnosticò una endometriosi al IV stadio e mi disse che sarebbe stato "difficile" avere una gravidanza. Mi prescrisse diversi cicli di pillola anticoncezionale, ma io e mio marito volevamo un bambino perciò decisi di non farne più uso. I dolori....."quei dolori" durante i cicli mestruali....e io non restavo incinta.... 3 interventi in laparoscopia, uno ogni anno, per togliere cisti e endometrio in eccesso e poi....il colpo di genio del ginecologo - professore - che mi seguiva: 18 mesi di menopausa farmacologica!!!! Non ho più avuto dolori mestruali ma ho sofferto terribilmente per i disturbi di una menopausa indotta che vi assicuro non sono meno orribili di quelli causati dall'endometriosi. Il ginecologo, a questo punto, mi dice che se voglio un figlio non posso perdere tempo, ma un tumore si porta via mio marito. Passano circa 10 anni e ormai avevo perso le speranze di diventare mamma, quando inaspettatamente resto incinta naturalmente. Dopo qualche settimana purtroppo abortisco e in quella occasione un "bravo" ginecologo mi dice che "non avrebbe puntato 100 lire bucate su una mia possibile gravidanza"..... Io vado fuori di testa: ma allora io posso restare incinta? e la mia endometriosi che fine ha fatto? Da un ulteriore accurato controllo risulta che di endometriosi non c'è più traccia tranne alcune aderenze causate dalle laparoscopie. Riprovo....e nasce Francesco. Allora si può guarire dall'endometriosi. Non è vero che le donne che ne soffrono non diventaranno mai madri. Il punto però è che bisogna fare molta attenzione a quali cure si fanno e per quanto tempo. A 38 anni, io e il mio compagno, decidiamo di dare un fratellino/sorellina a Francesco ma il ciclo comincia a fare le bizze e mi diagnosticano una menopausa precoce. Cerco un ginecologo che ne capisca qualcosa (sembra facile ma non lo è affatto) e approdo dall'assistente del professore che mi aveva curato l'endometriosi che mi confessa che in quel periodo di "sperimentava" sulle pazienti la cura per l'endometriosi con l'uso prolungato di Enantone Depot e che con me in effetti evevano esagerato, per cui quella cura poteva essere una concausa della menopausa precoce. Nella mia attuale condizione la legge italiana mi vieta di poter ricorrere all'ovodonazione, unica soluzione se voglio vedermi di nuovo col pancione. L'Italia non vuole mettersi al pari con gli altri paesi, dove le donne italiane sono costrette a portare i loro soldi, per una serie di motivi tra i quali c'è anche quello che in parlamento ci sono troppo poche donne e quelle che invece vivono il problema sulla propria pelle non riescono a farsi sentire. Ora faccio parte dell'A.M.P. Associazione Menopausa Precoce. Mi chiedo se fosse ipotizzabile che diverse associazioni che si occupano di diversi problemi delle donne, possano mettersi insieme per urlare più forte che anche noi abbiamo diritto di diventare mamme senza dissanguarci economicamente e avere più disagi di quelli che non abbiamo già per poter procreare. Un saluto e un abbraccio affettuoso a tutto il vostro gruppo di donne coraggiose. Adriana Sai Adriana, quando qualcuna mi dice "ho avuto l'endometriosi" mi scappa un sorriso. Magari si potesse parlare al passato e chiudere l'argomento. Potersi lasciare alle spalle tutto. |
Post n°272 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da librodade
Ciao.ti scrivo perché stamattina mi sono svegliata più stanca del solito di questa malattia.ho 31 anni e 7 anni fà,dopo varie visite dove i medici non si erano accorti di quanto mi stava succedendo, mi hanno portato in ospedale d urgenza con coliche da endometriosi,sono stata operata d urgenza.ero piena di cisti,di endometriosi.io non sapevo neanche cosa fosse e ad ogni modo,pensavo che dopo l' ospedale ed un recupero adeguato dell intervento,sarebbe finita lì.tornata a casa,ho iniziato decapeptyl per 4 mesi e avevo sempre più dolori,non riuscivo ad avere rapporti con mio marito e la dottoressa che mi seguiva mi disse che a volte,il matrimonio,soprattutto all inizio,poteva dare dei problemi dal puto di vista sessuale.le ho creduto,anche se con mio marito andava bene e la cosa mi suonava strana..dopo due anni di vomito dolori e matrimonio bianco,decido di cambiare medico e vengo indirizzata a brescia,dal dottor G. Carissima Stefania. Quanta forza ci vuole. |
Post n°270 pubblicato il 29 Settembre 2008 da librodade
Ciao Veronica, mi permetto di darti del tu seppure non ti conosca perché il tuo bel viso che vedo sul sito mi ha ispirato subito simpatia e fiducia. Abito in provincia di Brescia ed ho scoperto di avere l'endometriosi solo due anni e mezzo fa, dopo una vita di sofferenza. Ho sempre avuto cicli mestruali dolorosissimi correlati a forti disturbi intestinali. Il primo ginecologo l'ho consultato a 23 anni insieme a mia madre; ero già sposata e non riuscivo ad avere rapporti sessuali senza dolore ma non avendo avuto alcuna precedente esperienza quando il medico ha ipotizzato che si trattasse di dolori da colon irritabile, riconducibili ad una mia predisposizione ansiosa, ho preso la cosa per buona. Passano gli anni e i dolori continuano, prendo la pillola e mi rassegno al fatto che il mio stato fisico sia la normalità. Nel frattempo,mi separo da mio marito, figli non ce ne sono, non ne ha mai voluti e quindi non ci abbiamo mai provato....magari l'avessimo fatto, forse avrei scoperto prima..... Comunque 7 anni fa conosco il mio attuale marito, vedovo con un bimbo piccolissimo, la moglie morta di tumore al seno a soli 30 anni.... E' amore profondo da subito, pur accompagnato dalle mie mille paure, ma affronto la nuova sfida, divento mamma e moglie da un giorno con l'altro tra mille difficoltà che il piccolo si porta dietro a causa del trauma subito ma dopo mesi faticosissimi dal punto di visto psicologico, raccolgo i primi successi; il bambino si rasserena, io sposo mio marito e d'accordo con lui adotto mio figlio (il mio è stato un “parto del cuore”che consiglio a chiunque davvero desideri dei figli..). Nel frattempo continuo a star male...i rapporti sessuali sono sempre più dolorosi, finisco al pronto soccorso ginecologico 2 volte filate in pochi mesi a mestruazioni appena finite....non c'è nulla....io sono ansiosa ed il problema è sempre il mio colon irritabile.... Comincio a temere che si tratti della pillola, sono così tanti anni che la assumo (da adolescente me l'hanno prescritta per problemi ormonali... mi venivano le mestruazioni ad intervalli di 55 gg l'una dall'altra -mi hanno anche ricoverata una volta per i controlli ormonali) e ne parlo con la mia ginecologa che mi segue da 10 anni; nel frattempo io ne ho quasi 40... Lei dice che non può essere la pillola ma comunque di provare a sospenderla che poi ne riparliamo e non mi prescrive alcun altro tipo di indagine. I dolori continuano, anche senza pillola, cui si aggiunge una diarrea costante ogni volta che assumo cibo(lavoro tutto il giorno fuori casa, un incubo!!!) e nel frattempo passa un altro anno. Il controllo annuale successivo decido di farlo presso un consultorio...non ho digerito che la mia ginecologa mi abbia trattata con tanta superficialità...Trovo una ginecologa giovane, non propriamente dolce...ripete la visita interna due volte, sostenendo che qualcosa non quadra e mi sgrida dicendo che chi ha problemi non dovrebbe rivolgersi ad un consultorio!!! comunque....mi prescrive un'eco interna urgente e mi dice che potrei avere l'endometriosi......! Sono io che penso ENDO-CHE???? associo subito la parola all'endometrio, so che cos'è, ma sono così spaventata che non ho nemmeno il coraggio di chiederle di cosa si tratti... L'indomani fisso una visita presso un altro ginecologo-sai i consigli della migliore amica-racconto il tutto, faccio l'eco interna...nulla a parte del liquido nel douglas....non mi spiega niente ma mi prepara un foglio con richiesta di ricovero e mi dice che deve operare per accertare se si tratti di endometriosi....io cerco di farmi spiegare un pò meglio come funziona la cosa....sembra scocciato dalla mia ignoranza....nessuna ulteriore spiegazione, ma fissa l'intervento.... L'indomani cerco su internet tutte le informazioni possibili; decido di fare comunque una visita dal mio vecchio gastroenterologo (a vent'anni avevo già l'ulcera...) che m'invita ad annullare l'intervento date le mie condizioni fisiche e psichiche (mio padre da un mese ha scoperto di avere un cancro..) e a tentare di nuovo qualche antispatisco ed ansiolitico dato che non dormo più la notte. Disdico l'intervento, sto occupandomi di mio padre che ha la priorità e spero che magari davvero sia il mio colon che…. Non funziona nulla, gli ansiolitici mi rimbambiscono, la diarrea non si placa, i dolori mestruali sono sempre peggio. Mi decido a tornare dal ginecologo scegliendone un altro che so di grande esperienza. Finalmente trovo una persona sensibile che mi spiega tutto e cerca di tranquillizzarmi seppure la conclusione sia la stessa: laparoscopia diagnostica/operativa. Dopo tre mesi di ulteriori vicissitudini, tra cui quindici giorni prima dell'intervento, ricovero di mio figlio, ricovero di mia madre e problemi di mio padre correlati alla terapia per contrastare il tumore....finalmente (!) tocca a me....mi rimuovono un nodulo endometriosico sul legamento uterosacrale sinistro...ma allora qualcosa c'era!!! mi consola sapere che in questi anni mi hanno ingiustamente accusata di essere paranoica....però, certo era meglio se non ci fosse stato nulla....ma non è finita.... il ginecologo mi prescrive iniziali 6 mesi di pillola continuativa....la prendo male, rifiuto l'idea di essere malata....pensavo che essendo “solo” un nodulo non avrei dovuto fare terapie....ma il medico mi spiega che se ci sono altri focolai lui può non averli rimossi tutti e siccome c'è un'alta possibilità di recidiva....ok la prendo, ma sto male, sempre male, fino a che dopo 5 mesi comincio ad avere emorragia poco a poco, poi sempre più intensa e dolori come avessi il mestruo. Consulto ginecologico-" no" dice lui " non può essere la pillola, se non si ferma, mi chiami subito..."non ce la faccio più, richiamo, mi convoca in ospedale, eco interna, endometrio molto spesso, non ci sarà qualcosa anche all'utero?" no, perché se così fosse, signora, forse, alla sua età, (42!!!) si potrebbe pensare di toglierlo....." Alla mia età?? Mi fa sospendere la pillola, ne consegue un'emorragia così violenta da costringermi 3 giorni a letto, poi finalmente passa tutto...allora avevo ragione a dire che era la pillola... Lascio passare alcuni mesi prima di ripresentarmi al controllo. Le mestruazioni sono diventate regolari ma durano 8 giorni sempre con dolori fortissimi anche se non più da svenimento, almeno. Ho smesso di avere diarrea ma non coliche intestinali e dolori pelvici più o meno forti, tutti i giorni. Rispetto a prima, comunque, mi sento discretamente e ho ripreso a dormire abbastanza. Mi decido a tornare dal ginecologo, è passato un anno dall’intervento. Lo relaziono e lui accetta la mia decisione di non assumere più alcuna terapia e mi dice che mi vede bene, in forma, di stare serena e se le cose continuano così di ripresentarmi solo al controllo annuale del 2009. (siamo a marzo 2008) Estate di quest’anno….dopo la solita mestruazione lunga e dolorosa, a distanza di due giorni, con l’ovulazione riprendono i dolori e piccole perdite ematiche e ho dolori intestinali sempre più forti in particolare in corrispondenza dell’ovaio sinistro, per non parlare di emorroidi, ragadi ecc. Non dico nulla a nessuno ma ho paura, paura di dover ricominciare da capo….Ieri, dopo essere andata in bagno, ho avuto per 30 minuti dolori così forti alle ovaie e all’utero che mi sono messa a piangere, dal male e dalla frustrazione….ma ho tenuto tutto dentro….possibile che dopo solo un anno e mezzo “lei” sia già ricomparsa? Mio marito ha già così sofferto per la malattia della prima moglie che mi sento in colpa al solo pensiero di potergli trasmettere ulteriori preoccupazioni….e poi c’è mio figlio, che scruta ogni alterazione sul mio viso e si accorge che qualcosa non va anche se tento di apparire tranquilla, anche se quando sto male corro a chiudermi in qualche stanza… perché se la mia missione è quella di crescerlo e di sostenerlo, devo farlo anch’io da malata? Perché…? È già tutto così terribilmente faticoso…. Potrei dilungarmi per molto altro tempo e parlare del magone che mi porto dentro e cerco di non far pesare sui miei affetti…..ma diventerei tediosa. Sul sito sono già capitata più volte senza trovare mai il coraggio di scriverti, ci sono tante altre donne che soffrono ben più di me e forse più di me hanno bisogno di comunicare…ma stamattina sono proprio in crisi e vorrei tanto ricevere qualche consiglio, comunicare con altre persone magari con esperienze simili, insomma, sentirmi meno sola… Camilla Carissima Camilla. E' difficile leggere le tue parole senza lasciarsi coinvolgere. So bene cosa stai raccontando e quello che più mi rammarica è saperti chiusa in una stanza a stringere i denti, mentre tutte noi siamo qui anche per te. Per questo a fine mail troverai la pagina CondividEndo nella quale troverai gli indirizzi mail delle ragazze della tua città che se vorrai potrai contattare anche solo per due parole o per un caffè insieme. Dalle tue parole mi sento di consigliarti solo una cosa: prendi un appuntamento al più presto con un centro specializzato. Lasciati alle spalle tutti i tuoi dottori ... quello paziente, quello scorbutico, quello che ti dice di guardare su internet perché forse neanche lui sa bene come spiegarti questa malattia. Vai a colpo sicuro e prenota una visita in un centro specializzato, dove non avrai bisogno di tante parole per spiegare i tuoi dolori. Ti visiteranno e sapranno esattamente cosa cercare e dove guardare. Se hai questo dolori così forti e invalidanti vuol dire che qualcosa non va, che bisogna intervenire e visto che nessuna di noi ama particolarmente farsi ricoverare ogni anno per una laparoscopia, è bene andare in un centro specializzato proprio per essere sicure di andare in mani giuste e per limitare al massimo il rischio di recidive e di nuovi interventi. Lo so che è snervante, pensare di ricominciare da capo, cercare un dottore, nuove analisi, lunghe attese ... verrebbe voglia di far finta di niente e stringere i denti, come fai tu. Capisco la tua voglia di non prendere farmaci, di non curarti ... con il timore di mettere una pezza da una parte e aprire una falla dall'altra ... Ma per ora, è davvero l'unica cosa che possiamo fare. E' l'unico modo che abbiamo per prenderci cura di noi stesse. Capisco la tua voglia di avere per i tuoi cari sempre un bel sorriso, ma non puoi continuare a star così male, nonostante l'apparenza. Ed è anche per loro che devi cercare ora di prenderti cura di te stessa. Che sei bella fuori lo so ... incredibilmente siamo tutte belle ... tanto belle fuori quanto devastate dentro. Tristissima la lavata di coscienza del tuo ginecologo che in fondo ti dice "la trovo bene". Che venisse a guardare come ti trova mentre te ne stai chiusa in quella stanza (scusa ma oggi sono avvelenata)! Ti lascio nelle mani delle mie fantastiche ragazze. Invito le ragazze della tua città a farsi vive qui ... e se poi lo vorranno e tu lo vorrai potrete contattarmi direttamente. Aggiungerò una cicogna nell'indice delle storie, vicino al tuo nome, è molto bella questa tua vita, endometriosi a parte. E' molto bello che tu abbia trovato l'uomo della tua vita e un bimbo che ti riempia il cuore. Ti abbraccio forte. |
Post n°269 pubblicato il 26 Settembre 2008 da librodade
Cara Veronica, è un onore per me scrivere ad una scrittrice del tuo calibro, soprattutto mi fa onore condividere con te - mi permetto di darti del tu - una fetta di vita comune; già perchè comune è la voglia di lottare, la voglia di urlare, la voglia di andare avanti, ma soprattutto comune è la voglia di INFORMARE circa questa malattia, proprio come hai fatto tu, scrivendo quelle pagine di dolore e di rabbia ma che in fondo rivelano un barlume di speranza! A dirti la verità non ho ancora aquistato il libro - ne sono venuta a conoscenza solo ora- ma lo farò quanto prima! Mi sono permessa di commentarlo - pur non avendolo letto- da un lato, ammirando la tua foto in copertina che evidenzia il tuo volto stanco e che in posizione di dolore vorrebbe urlare al mondo: BASTA!!!!!!; dall'altro, sulla base dei tuoi commenti di incoraggiamento che lanci a tutte quelle donne che come te, come me, come noi, desiderano urlare quel "basta"!!! E'un BASTA rivolto alla sofferenza, all' incomprensione, alla superficialità, all' ignoranza, alla depressione, a................all'endometriosi! Io sono una tra le tante ragazze/donne che si molibiterebbe a farlo!!! Sono una ragazza pugliese di 24 anni, precisamente scrivo da Altamura in provincia di Bari. Sono sconcertata del fatto che nella mia regione, ma anche nelle regioni confinanti, non ci sia un "punto di riferimento" per coloro (diventiamo sempre più numerose) che, ahimè, soffrono e convivono con questa malattia! Per punto di riferimento intendo un luogo che offra un supporto di tipo psicologico, degli incontri con esperti, riunioni di condivisione.... Ho visto che sei stata invitata in molte zone d'Italia per parlare del tuo libro, qui nel mio territorio, non c' è nessuno che si preoccupa di divulgare informazioni circa la malattia! E' vero che dobbiamo spostarci in altre zone per farci "curare" e operare, ma almeno un minimo di sensibilità in ogni regione penso che ci voglia, ripeto , con i numerosi dati di donne affette da endometriosi in tutta l'Italia! Pensa che quando mi recai all'ufficio asl della mia città per chiedere informazioni fui costretta a scrivergli sul foglio la parola endometriosi, dopo tanti tentativi di spelling, non sapendo cosa fosse!!! Mi sono sentita davvero male, nel presentami : "Buongiorno, sono Rosa, volevo maggiori informazioni, circa l' endometriosi " e nel sentirmi rispondere : "endo, che?" L' ho guardata in faccia, tra l'altro era anche donna, e le ho detto ,sconfitta: " va bè non fa niente, grazie comunque". Questa, la mia, può essere magari una provocazione per molte ragazze o donne pugliesi che la pensano al mio stesso modo! Forza diamoci da fare, non perdiamoci d' animo!!!! tu che ne pensi, Veronica? Mi farebbe piacere ricevere una tua risposta! Ti invito molto volentieri nella mia terra per presentare il tuo libro, ma anche per poter unire le forze e urlare insieme:BASTA!!!!!!!! Grazie per la tua attenzione, ROSA. Cara Rosa, che bella la tua mail. Adoro le provocazioni e solitamente sono io quella che le faccio quando mi rivolgo ai media. Se lo permetti mi aggancerò alla tua provocazione per farne una anche io. |
Post n°268 pubblicato il 26 Settembre 2008 da librodade
Ciao, sono Barbara da Torino, la mia storia comincia 3 gg fa dal mio ginecologo.. 3 mesi circa prima ...oggi ho di nuovo pianto ho 36 anni e voglio disperatamente Emma, e il nome che le vorrò dare, ma lui 43 e ancora titubante dice si ma ogni volta che facciamo l'amore e va prendere il preservativo e come se mi pugnalasse al cuore, io non sono una che tace che lascia in sospeso, ne dobbiamo parlare, lo deve volere anche lui, io Emma la desidero, perchè sono follemente innamorata, il pensiero di una famiglia con lui mi gonfia il cuore; ne parliamo per l'ennesima volta, dobbiamo essere entrambi a volerlo, finalmente risponde sinceramente,ha mille paure ma lo vuole anche lui... ok siamo pronti vado dal ginecologo. ... 3 giorni fa buongiorno sono qui perchè vorrei evere un bambino, va bene si accomodi, fai finta di sentirti a tuo agio, e ti fai palpare. ..Allora, dice il medico, non è una tragedia ma una piccola nuovola all'orizzonte, sospetta endometriosi, cos'è gli chiedo, mi spiega, più o meno mi spiega, l'80% delle donne con endometriosi non riesce ad avere bambini... ma guardi su internet mi dice. Esco con molti meno soldi in tasca, mille dubbi e le lacrime agli occhi... niente Emma mi chiedo!!? beh altro che nuvoletta è un tornado. Adesso non so ancora se Emma ci potrà mai essere, insomma il mio medico mi ha detto di provare per sei mesi e se non succede niente di ritornare da lui... ma io vi chiedo e se aspetto e peggiora ancora , insomma qualcuno mi dica qualcosa. Un abbraccio Barbara Barbara, ascolta: stai tranquilla. |
Post n°266 pubblicato il 22 Settembre 2008 da librodade
Vorrei entrare senza far rumore ........senza disturbare .....ma dopo che ho letto tanta sofferenza e ne ho preso parte mi sento quasi in dovere di scriverti . ho letto tante testimonianze , ho sentito i lamenti , ho percepito il dolore , adesso mi rendo conto, anche se non sono mai stata ammalata, che l'endometriosi e' una limitazione sia fisica che psicologica che aumenta la sofferenza sociale e privata di una donna .......lavoro come infermiera in un reparto di ginecologia e ostetricia ....vedo nascere i bimbi e piango sempre lacrime di felicita' e vedo anche donne meste entrare per un aborto spontaneo e piango lacrime di dolore guardando quegli occhi pieni di tristezza , di una rabbia interiore di una muta rassegnazione , mi sono sentita dire dai colleghi che mi faccio troppo trasportare che partecipo con troppa veemenza ...ma sono fatta cosi ......... vorrei con tutta me stessa che l'ambiente dell'ospedale coi suoi lunghi corridoi , con le luci artificiali , con i muri carichi di sentimenti potessero essere un rifugio ,che la vista di una divisa verde , di un sorriso spontaneo , di uno sguardo velato potessero essere un conforto ma mi rendo conto che nella maggior parte dei casi e' sinonimo di malattia .....spero inoltre di parlare per tante infermiere che non si limitano a fare il proprio turno ma che vivono ogni singolo istante ogni singolo sguardo, carezza o parola come momenti interminabili di una vita vera ........forza ragazze ....con tutta l'anima che avete dentro .....forza !! Elena Elena, cara dolce Elena, grazie per le tue parole. Mi hanno alzato la pelle, e mi hanno regalato emozioni bellissime. Noi che siamo sempre abituate a considerare chi è dall’altra parte come qualcuno che non comprende, che non capisce la nostra sofferenza. Ma la prossima volta che girerò per i corridoi di un ospedale, penserò a te, che magari sei a pochi metri … lo so … non abiterai neanche nella mia città, ma mi piace pensare che ci sei, che hai questa sensibilità e che comunque darai tanto conforto alle donne che incroceranno la tua strada. Ti abbraccio forte e ti ringrazio a nome di noi tutte. Vero |
Post n°265 pubblicato il 15 Settembre 2008 da librodade
Cara Veronica, mi chiamo Angela, ho 34 anni appena compiuti, vivo a Verona. Il 19 Agosto mi sono operata a Negrar, oggi sono al secondo giorno del primo ciclo mestruale senza endometriosi e sono felicissima di poter dire: ho solo dei normalissimi doloretti!!! Ti giuro, non mi sembra possibile!!! Ho scoperto cosa significasse il temine endometriosi nel 2006. Un anno prima, nel 2005, mi hanno operata d'appendicite (....) e, dato che i dolori non diminuivano, ero arrivata sul sito dell'Ape e avevo scritto una mail....delle persone stupende hanno saputo darmi delle indicazioni preziose...e finalmente sono arrivata Negrar. Oggi mi sento una donna rinata! Sono stata fortunata e vorrei mandare un messaggio positivo a tutte. I dottori e le persone che sottovalutano le nostre grida di dolore dovrebbero riflettere. Io non permetterò mai più a nessuno di dirmi che sono esagerata! Ciao Angela. Devo dire che mail come la tua sono il giusto ringraziamento per le ragazze dell'APE che ogni giorno rispondono ad appelli disperati rinnovando a volte il loro dolore. |
Post n°264 pubblicato il 14 Settembre 2008 da librodade
Ciao Veronica sono Barbara e ti scrivo da Castronno. Ti ringrazio per avermi inviato il tuo libro che ho letto tutto d'un fiato e mentre leggevo mi sembrava di esser vicino a voi per poter darvi conforto.Io fortunatamente sono riuscita ad entrare in paradiso con in braccio il mio bambino, anche se il percorso non è stato semplice! Ho scoperto di avere l'endometriosi nel 2006 dopo che per due anni dicevo alla mia ex ginecologa che stavo malissimo quando avevo il ciclo,nonostante la pillola e dopo che lei per due anni mi ha detto che secondo lei era un'intolleraza alimentare!Nel 2004 ho avuto un'embolia polmonare provocata dalla pillola (e pensare che doveva farmi stare meglio!!). Quando ho cambiato ginecologo mi ha diagnosticato l'endometiosi e mi ha spiegato che è una malattia che non ha cura,se non la menopausa,e che può portare alla sterilità , e in più grazie all'embolia , non posso fare nessun tipo di cura ormonale , ne adesso ne mai.. In quel momento mi sono sentita crollare il mondo addosso. Dopo essermi sottoposta alla laparoscopia dove hanno accertato che la mia è un'endometriosi severa mi hanno detto" questo è il momento migliore per cercare una gravidanza" , in pratica o adesso o chissà quando......facile dirlo....... ma in pratica non è così semplice , infatti dopo un anno di tentativi e di test buttati via , la mia pancia si è riempita di nuovo di schifezze!!!! E allora ,dopo avermi rimesso in lista per un nuovo intervento, il ginecologo mi dice"signora con una pancia così una gravidanza è praticamente impossibile". E invece andando contro ogni previsione dopo un mese mi sono accorta che i miracoli a volte accadono , quella volta il test era positivo! Non riucivo a crederci ce l'avevo fatta ero incinta!! A 7 mesi e mezzo ho cominciato a sentire delle contrazioni e per fortuna sono andata al pronto soccorso , perchè il piccolo non aveva più battito e dopo un cesareo d'urgenza, dopo una leggera rianimazione , il mio Cristian è nato , prematuro di un mese e mezzo , ma già un grande con una grande voglia di vivere! Dopo mi hanno spiegato che la causa del parto prematuro era sempre lei..... l'endometriosi che rende l'utero un posto non adatto ad ospitare un bimbo. Adesso dopo un anno dalla nascita di Cristian sono ancora in lista per l'intervento, ma questa volta con il rischio di uscire dalla sala operatoria con un ovaio in meno e con la deviazione........ho una paura folle anche perchè so già che poi non sarà finita, che dopo questa ci sarà un'altra operazione e chissà quale altro pezzo di me si porterà via.Io mi auguro veramente che un giorno si riesca trovare una cura per questa malattia e ti auguro con tutto il cuore che il miracolo che è successo a me possa succedere anche a te e possiate abbracciare il vostro Luca che sono sicura vi sta aspettando! Ancora grazie da Barbara |
Post n°263 pubblicato il 07 Settembre 2008 da librodade
Carissima Veronica e carissime amiche del tuo blog, vi devo aggiornare con piacere su gli ultimi avvenimenti che riguardano il percorso adottivo che avevamo iniziato io e mio marito. Vi devo prima di tutto ringraziare perchè mi avete portato tanta fortuna!!!!! I vostri incoraggiamenti e previsioni sulla telefonata che sarebbe presto arrivata!!! Si è avverato tutto questo, infatti il 21 luglio (giorno del compleanno di mio marito), ci è stato abbinato un bellissimo bambino di nome Michele. Michele ha 4 anni, purtroppo ci siamo persi i primissimi anni della sua vita, ma è un bambino che ha bisogno di tantissimo amore,e io e mio marito, dopo 10 anni di matrimonio e tante delusioni, a causa dell'endometriosi, ne abbiamo davvero tanto, siamo felicissimi. Michele adesso è a casa con noi e sta riempendo le nostre giornate, è molto affettuoso, con un carattere forte, sono davvero un piacere le sua grida di gioia e le sue richieste di coccole. L'esperienza adottiva e il percorso che abbiamo fatto è stato lungo e a volte difficile, ma adesso visto che è andato tutto bene, è davvero una grande soddisfazione sentirsi chiamare mamma e papà!!!! in pratica ti dimentichi di tutto e di tutto, perfino dell'endometriosi ve lo assicuro!!!! Vi saluto e vi ringrazio ancora.Continuerò a seguirvi e aggiornarvi sulla mia salute, che per ora è discreta. Un bacione grande Lucy da Reggio Emilia. Lucyyyyyyy che gioia!!!!!!! E’ bellissimo leggere le tue parole .. grazie per aver condiviso con noi questa bella notizia … che sono sicura … darà speranza a tante di noi … Sono contentissima!!!! Dai un bacio al piccolo Michele … certo che ha fatto proprio un bel regalo a tuo marito per il suo compleanno!!!! A volte queste coincidenze sono proprio curiose! Un bacione!!! E Grazie. |
Post n°262 pubblicato il 07 Settembre 2008 da librodade
Cara Veronica, se così posso permettermi di chiamarti, premetto che ho letto il tuo libro e tutto quanto ho potuto leggere sull'argomento e confesso d'essere uno dei tanti ignoranti in materia...perchè mi sono avvicinato a tutto questo? Perchè ne è stata colpita una persona davvero speciale per me e da qualche tempo condivido momenti difficili cercando di rendermi utile e forte inn questo cammino; ma non basta..ho pensato a tutto quanto ruota intorno aquesta situazione e, ovviamente con il consenso della dieretta interessata, vorrei provare ad alzare anche la mia di voce... Ho pensato d'inviare anche a te un pensiero, un qualcosa che ho scritto cercando d'immedesimarmi in questa vita..nella speranza che chi legge venga ulteriormente sensibilizzato, se vorrai postarlo sul tuo blog te ne saremo molto grati... Ho scelto questo nome strano per la mail per il significato che hanno quei nomi..se conosci la mitologia so che non devo spiegarti nulla..solo una cosa..rappresenta un unione davvero forte, come lo è la nostra. Scusa se ometto per il momento i nomi, in futuro magari avremo occasione di fare le presentazioni..grazie di cuore..anche per quello che hai saputo mettere in quel libro. Demien e Campanellino. E-mail: lapetus_climene@libero.it “E crescendo impari che la felicità non e’ quella delle grandi cose. Non e’ quella che si insegue a vent’anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi... La felicità non e’ quella che affannosamente si insegue credendo che l’amore sia tutto o niente,... non e’ quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari..., la felicità non e’ quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova. Crescendo impari che la felicità e’ fatta di cose piccole ma preziose.... ...e impari che il profumo del caffe’ al mattino e’ un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve. E impari che la felicità e’ fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno, e che sederti a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri. E impari che l’amore e’ fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore, e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami. E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici. E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi. E impari che tenere in braccio un bimbo e’ una deliziosa felicità. E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami... E impari che c’e’ felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c’e’ qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia. E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c’e’ nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston. E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità. Guardare non significa capire; per riuscirci bisogna liberare lo sguardo dalla frenesia della vita che ci appartiene..e imparare a leggere i particolari. E’ così che mi trovo a scrivere queste righe, dopo aver avuto la possibilità di scrutare come un bambino nel cuore e negli occhi di una persona speciale..che tanto ha saputo insegnarmi.” E’ incredibile quanto ci si senta ignoranti davanti ad un evento in grado di stravolgere l’esistenza, ogni giorno potremmo affrontare un’ostacolo nuovo e avere forza e tempra per resistere, per ragionare, per raccogliere ciò che di buono portiamo con noi e proseguire, ma non se quell’ostacolo è subdolo. Lentamente si abbandonano le speranze, decade ogni piccolo progetto, si perde la voglia di sorridere..ma quello che è peggio è la totale mancanza di considerazione. Agli occhi di chi dovrebbe amarci si appare in depressione, quando invece è molto peggio quello che sta accadendo; il lato psicologico è solo un risvolto, ciò che sta minando e mettendo in dubbio ogni cosa ruota intorno a noi a 360°. E’ terribile svegliarsi un mattino ed avere la certezza che nulla sarà più come prima, prendere coscienza di un fatto del genere cercando di riorganizzare anche le cose più frivole,per quanto sia possibile, perché innanzi tutto si deve imparare a ragionare a giorni, come progetti a breve scadenza, convivendo con questa nuova persona che sta dentro e fuori di noi. Il sole nasce e tramonta, sempre, ogni giorno, ma per quante volte dovremmo accontentarci di guardarlo con gli occhi appannati da pensieri o dal dolore? …Come non fosse già abbastanza la vita… “Ho sempre un fastidio qui, alla pancia”…l’inizio del calvario. I fatti si susseguono talmente veloci da non tenere in considerazione certi piccoli segnali, siamo così abituati a correre e a pensare che tutto debba in qualche modo filare, trascurando le piccolezze, da non renderci conto che un piccolo “avvertimento” può essere la punta dell’iceberg! Un momento, un minuscolo istante fatto di un lungo sospiro a pieni polmoni e il dubbio ti assale, portando con sé le paure…”meglio che vada a fare qualche esame…” Controlli di routine, aspettando l’esito a mezza strada tra il limbo e il girone dei dannati, pensando e ripensando a tutti i sintomi, alle eventuali cause, al periodo in cui sono iniziati e riversando ogni cosa giornalmente in frustrazioni.. perchè è proprio da lì che comincia tutto, come un velo sottile che scende ad offuscare le forme, leggero, impalpabile. Trascorre tutto come al solito, salvo quel fastidio che comincia ad occupare un posto relativamente in crescita e attanaglia nei momenti di solitudine; sono le prime avvisaglie, i primi sorrisi in ombra con lo sguardo fisso nel vuoto. Gli esiti non riportano nulla d’importante e s’inizia a rimbalzare tra le ipotesi e abbagli perdendo anche quel minimo di logica che dovrebbe fare da filo conduttore. Dieta, intolleranze e ciò che più importa e dà rilevanza è che ci si affida a persone che non conoscono il nostro problema…è davvero una malattia ancora sconosciuta, almeno tanto quanto la superficialità di certi medici e la tendenza degli esseri umani a stereotiparci come malati immaginari. Tanti sintomi che dicono e non dicono, tanti stati d’animo che s’incontrano e fanno a pugni in certi momenti…sembra tutto palesemente comune a un periodo di totale sconforto..” e su dai..vedrai che passa…” Queste frasi, nel tempo, prendono un significato talmente importante da risultare offensive. E’ buffo l’atteggiamento degli esseri umani a volte, ci sono periodi in cui si finge un po’ di malore o sconforto per avere un briciolo di attenzione, per essere un po’ coccolati..chi di noi non l’ha mai fatto?! Ma quando si è vittime di una cosa del genere si tende a nascondere tutto, come se non si volesse pesare, cercando di mascherare alla vita il dolore, nel vero senso della parola, il dolore fisico che instancabilmente ci accompagna giorno e notte. Sarà l’orgoglio, sarà l’irrefrenabile voglia di lottare e ribellarsi, sarà che in quel momento c’è bisogno di ritrovare un po’ di autostima, perché anche le cose più comuni hanno un sapore diverso, fare spesa, sollevare il pacco di acqua…è un problema… Trascorrono i giorni e i mesi nella continua e disperata ricerca di un barlume di conoscenza per raccapezzarci, per capire a cosa si deve far fronte ma la realtà è che nessuno ne ha un’idea precisa. I dottori pure versano in uno stato di quasi assoluta ignoranza, nel senso buono. S’incomincia la ricerca d’informazioni anche nel modo meno sicuro del mondo: internet. La rete è una sorta di complemento alle paure, bisognerebbe riuscire a”filtrare” cercando solo l’utile, ma si finisce nell’incappare nelle storie che servono sicuramente a calarci in quel mondo, ma l’unica indicazione che dovremmo tenere ben presente è che ogni caso fa a sé. La verità la vedo ogni giorno, la osservo nello sguardo e nei movimenti cambiati. Capo chino, una mano che tiene continuamente la pancia, sbalzi d’umore… “Ti guardo spesso in ufficio, il tuo sorriso ha sempre illuminato anche il cielo, ora ha malapena la forza di far splendere gli occhi. Sei una donna forte, orgogliosa e che sta lottando con coraggio contro qualcosa che non conosce..le persone che ti stanno accanto meriterebbero di sapere quanto è lunga e pesante la vita così ma se non si prova non si può comprendere, tantomeno se ci si ferma a guardare l’insieme.” Endometriosi, una parola di cui ignoravo l’esistenza fino a poco tempo fa, ora ho letto tutto quello che ho trovato, mi sono informato, documentato, istruito..ma non basta. Non è riconosciuta come malattia, non è presa in considerazione a dovere ed è giusto che ognuno lo faccia, incominci. Ci sono periodi nella vita in cui ti senti fortunato, altri in cui ti senti una nullità e ciascuno di questi stati d’animo ha una causa..ma come ci si sente quando è la salute a porci in mille modi e non se ne conosce la causa? Si dice sempre che la vita va vissuta fino in fondo, che ci sono persone che stanno peggio, che altre non hanno avuto la possibilità di vivere questa vita..ma immagino sia terribilmente frustrante vivere e dover affrontare qualcosa di cui non se ne sa nulla. Per certi versi credo sia paragonabile al diventar ciechi, ma vivendo nello stesso luogo s’impara l’ordine delle cose…qui invece un ordine esatto non c’è. “Un cuore come il tuo avrebbe meritato ben altro dalla vita. Il mio rimanerti vicino vuole solamente avere la pretesa di farti trovare una spalla su cui piangere o appoggiarti per proseguire, nel frattempo però” alziamo la voce”..che tutti sentano, pensino e agiscano..nella speranza che possano portare un contributo…” “ Sai come la penso, anche se non ci vuoi credere io credo in te. Ho sempre ammirato la tenacia e il coraggio e stimato le tue scelte…ma qualche volta lasciarsi andare serve a recuperare le forze e sentire il calore di affetto sincero…” Il tuoPo’. Ti rispondo in punta di piedi, sottovoce ... perchè voglio che il senso delle tue parole restino dentro di noi a farci riflettere. Vorrei un uomo come te al fianco di ogni donna ... e ti assicuro ... l'endometrisi ci farebbe meno paura. Grazie di cuore per averci scritto.
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Post n°261 pubblicato il 06 Settembre 2008 da librodade
Cara Veronica, praticamente ho scoperto 10 minuti fa il tuo sito...e mi sono sentita subito..."in famiglia". Anche io da qualche anno vivo con questa scomoda compagna: l'endometriosi. Sono stata operata nel 2002 per endometriosi di IV grado, con stenosi del sigma...mi è stato asportato l'ovaio sinistro ed un tratto dell'intestino, un pezzettino di uretere e per fortuna si sono salvati i reni... A chi dovesse pensare che questo è il peggio....dico che l'intervento è stato, infondo, una liberazione, perchè prima di allora io ho conosciuto l'inferno! I medici alle mie lamentele per i dolori mestruali rispondevano che "rifutavo la mia femminilità". Quando ormai ero ridotta che non potevo più mangiare mi hanno mandato dallo psicologo perchè dicevano che ero vittima di un forte esaurimento. Quando mi lamentavo dei dolori durante i rapporti sessuali mi rispondevano che non ero innamorata del mio uomo.... Finchè, quando ormai ero prossima a "passare a miglior vita"....qualcuno si è reso conto che forse qualcosa che non andava c'era davvero!!!! Da allora convivo con questa malattia, pur senza dimenticare le sofferenze che mi ha provocato. Prendo la pillola anticoncezionale, che mi provoca una serie di effetti collaterali, ma il dolore mestruale si è fatto sopportabile. Il mio stomaco non si è più ripreso...molto spesso mi sento stanchissima, non riesco a stare troppo in piedi perche ho dei mal di schiena feroci, però mi pare che il peggio sia passato... E' una malattia "bizzarra" ,dice il mio ginecologo, che può risvegliarsi da un momento all'altro. I medici ancora non riescono a comprendere che mi provoca anche nella situazione attuale delle sofferenze, ed io ho rinunciato a parlarne con loro...tutto sommato adesso sto anche bene, in confronto a ciò che ho vissuto in passato! In bocca al lupo a tutte! Marisa Ciao Marisa … si … l’ho pensato che tu abbia vissuto il “peggio” come dici tu. Spero comunque che dopo aver abbandonato tutti i dottori che ti hanno creduto pazza ed esagerata, tu ti sia rivolta ad un centro specializzato e se non l’hai fatto ti prego di farlo d’ora in avanti … per i tuoi controlli e visite periodiche. Purtroppo c’è ancora troppa leggerezza e incompetenza nel campo medico … non puoi permetterti di andare in mani sbagliate. Per qualsiasi cosa siamo qui … tutte pronte a darti informazioni … o anche solo una parola di conforto. In bocca al lupo per tutto … ogni tanto fatti viva! |
Post n°260 pubblicato il 06 Settembre 2008 da librodade
Ciao cara Veronica. Sono Daniela della prov. di Modena. Sono tornata a trovarti.... Mi sono rimessa in piedi e sono tornata al lavoro, dimagrita, sorridente ed apparentemente (cosi' almeno pensa la gente) felice ed in forma. Loro pero 'non sanno la tristezza che ho nel cuore. Come ti avevo anticipato nei commenti al tuo libro ero in attesa di isterectomia con annisectomia , il 04/08/2008 . Ora sto bene .... in un solo mese ho perso sei dei sedici Kg. presi negli ultimi tre anni di menopausa farmacologica, ma il cuore piange .... il bambimo tanto desiderato ora e' sola pura utopia ..... . Volevo chiudere il cerchio, ti ho raccontato la mia storia che ora e'arrivata all'epilogo.... abbiamo, concedimi il termine, UCCISO, quella bastarda dell'endometriosi, ma a che prezzo ...... ? Sembrera' un paradosso ma tutti gli anni trascorsi con dolori lancinanti non sono nulla alla disperazione del poter MAI diventare mamma. Mi ci vorra' tempo ed anch'io imparero' a convivere con questa realta' . Cos'altro dire??? Credo non ci sia nulla da dire..... questa patologia fa e dice tutto lei, MASSACRANDO fisicamente e psicologicamente le persone che ne sono affette. Purtroppo la ricerca parla poco.... troppo poco .... Ciao cara dolce tosta Veronica, sappi che mi hai aiutata e mi stai aiutando anche ora. Daniela Ciao cara dolce tosta Daniela, perchè anche tu non scherzi. |
Post n°259 pubblicato il 05 Settembre 2008 da librodade
Buongiorno, mi chiamo Elisa, ho 25 anni, abito in Piemonte nella provincia di Cuneo. Ho mandato già una mail a info@apeonlus.info raccontando la mia storia e per avere un aiuto da parte dell'associazione. A dicembre sono stata operata in laparoscopia per cisti ovariche, e dall'esame istologico mi è stato comunicato di avere un Endometriosi di 4° grado. Purtroppo nessuno mi ha spiegato bene della malattia, tutto quello che so quello che ho letto su internet. Ora mi stato detto di prendere la pillola per un anno e di fare una visita dal gastroenterologo perchè avevo alcuni problemi, spesso ho nausee, vomito e ho spesso mal di stomaco e mi sento gonfissima (ho preso 5 kg nell'ultimo anno facendo sport e mangiando normale come prima). Ormai è un anno che sono sempre affaticata e non riesco a riprendermi a pieno, mi hanno detto che questo potrebbe essere portato dall'endometriosi. Non ho ancora intenzione di avere bambini, ma un domani è il mio sogno, purtroppo ho letto delle probabilità di sterilità portante da questa malattia. Ametto che ho letto tanto ma non so cosa devo fare e come mi devo comportare... e soprattutto vorrei curarmi davvero. Sono andata da un gastroenterologo, ma quando ho portato tutti i fogli dell'operazione sembrava che ne sapesse meno di me su questa malattia. Premesso questo, volevo chiedere se sapevate di un centro o dottori che sono ben informati su questa malattia nella mia zona, per poter fare una visita e chiedere a loro come devo comportarmi da adesso in poi... Ammetto che sono un po' spaventata... ho letto tante cose ma nessuno che veramente mi aiuta, mi segue o mi consiglia. Ciao Elisa, resterai delusa dalla mia risposta perchè non ho idea che dottore esperto in endometriosi ci sia a Cuneo ... spero che le ragazze potranno aiutarti. |
Post n°258 pubblicato il 04 Settembre 2008 da librodade
Cara Veronica, eccomi qui a scriverti la mia storia per farla pubblicare nel tuo blog. Mi chiamo Paola,ho 21 anni e ho l'endometriosi. Sorrido nello scrivere questa frase e in seguito si capirà il perchè. Dall'età di 14 inizio ad avere forti dolori di pancia e stomaco durante il ciclo,ma,poichè sto passando un momento non idilliaco nella mia vita ,mi dagnosticano ,SENZA ALCUN ESAME SPECIFICO,la colite nervosa... i giorni passano tra forti doloriPELVICI,corse in bagno e crampi di stomaco,tutti che mi dicono di non piangermi addosso e mi imbottiscono di fermenti lattici ed antispastici...il periodo no della mia vita passa,il dolore fisico NO...mi rendo conto che le coliche coincidono con i giorni di mestruazione e\o ovulazione,sono molto regolare ma,piuttosto chesentirmi dare ancora della malata immaginaria mi riempio di antidolorifici e taccio... in 4 superiore,a 17anni,il dolore è troppo forte:corsa in pronto soccorso dove mi ricoverano in pediatria per sospetta appendicite,non mi fanno nulla a parte esami del sangue,dicono che sono piena d'aria e mi rimandano a casa con la solita diagnosi di colon irritabile sottovalutando totalmente che in quei giorni fossi mestruata e definendomi troppo ansiosa. negli anni ho provato di tutto:diete con esclusione dideterminati alimenti,farmaci di medicine convenzionali e non,ma non riesco a stare bene...per 4 o 5 giorni al mese sto piegata ed i farmaci non fanno effetto,ho anche terribili dolori nell'andare di corpo,come se espellessi delle lame,comunque vadano la mia vita ed il mio umore,in questo periodo ottimo,il dolore è costante... in tutti questi anni io credo,mio malgrado,di avere dei problemi fisici,lo sento ... eppure sembra che le mie parole non valgano nulla... è terribile sentirsi dire a 14 anni che si soffre per degli scherzi della mente,nella mente e nel mio cuore di ragazzina prende forma l'idea di essere matta: non parlo più con nessuno dei dolori e prendo gli antidolorifici di nascosto. Ma il corpo non mente ed io mi fido di lui!Iinsisto e dopo aver cambiato 4 ginecologi ed essere arrivata ai 21anni trovo il Medico giusto. Ho endometrioso ovrica bilaterale,l'ovaio sinistro adeso all'utero. Per ora devo prendere la pillola in continuo per 6\9 mesi e procrastinare il più possibile l'intervento. Il dottore mi ha anche detto che non potrò aspettare molti anni per cercare un bimbo e darmi da fare già il giorno della Laurea (tra circa 5anni) Ho deciso una cosa:voglio darmi da fare:collaborare con l'Ape per diffondere la conoscenza della malattia: se anche una sola donna non si senterà pazza per colpa di qualche medico incompetente potrò dire di non aver sofferto invano. Paola Anch'io sorrido Paola a leggere la tua storia. Sorrido d'orrore ... si può sorridere d'orrore? ORRORE perchè sono stanca, perchè non è possibile, perchè è una vergogna, perchè sono giorni che sono incazzata per come vanno le cose ... per le vostre mail che non smettono di arrivare, per tutto questo dolore che vaga nelle nostre vite. Ieri sera a Super Quark hanno detto che ci sono 26 milioni di persone con l'Alzaimer ... tu sai cos'è l'Alzaimer? Qualcuna non ne ha mai sentito parlare? Non credo proprio! Noi siamo in 150 milioni porco cane. E sempre in troppi non conoscono questa parola. Oggi un mio collega mi ha detto :" non so se ne sentivo parlare anche prima e non ci facevo caso, ma ora ogni volta che una mia amica mi dice "devo essere operata" io le dico : ENDOMETRIOSI? e lei mi dice SI." Ma ti sembra possibile una cosa del genere? Non so cosa dire Paola .. se non grazie, per la tua volontà di cambiare le cose ... ed è vero ... se un tuo gesto... se un volantino lasciato da qualche parte che parli della malattia può essere trovato da una donna che sono anni che cerca di dare un nome al suo dolore ... sarà una grande cosa. Solo noi possiamo cambiare le cose. Solo noi. Con l'occasione ricordo a tutte che chi volesse ricevere a casa dei volantini APE che parlano dell'Associazione e della malattia da distribuire nelle farmacie, nei posti frequentati da donne, nelle sale d'aspetto del proprio ginecologo, mandi una mail a: info@apeonlus.info Vero |
Post n°257 pubblicato il 04 Settembre 2008 da librodade
Ciao Veronica, sono Romina, ho 26 anni e ti scrivo dalla provincia di Belluno per raccontarti il mio calvario con l'endometriosi, ma prima di cominciare volevo farti i complimenti x il libro che ho letto nei mesi scorsi e mi ha toccata molto da vicino. Ho risposto a Romina. Per cortesia chi volesse contattarla mandi una mail qui verosassi@iol.it ci penserò io a mettervi in contatto, fino a quando non risentirò Romina e le chiederò di inserire il suo indirizzo mail nella pagina CONDIVIDENDO che quasi voi tutte avete. |
Post n°256 pubblicato il 03 Settembre 2008 da librodade
Ciao Vero come stai? Cara Loredana, quello che ho provato già lo sai!!!! Fai il possibile per venire a San Vito ti prego!!! Dobbiamo festeggiare alla grande. |
Post n°255 pubblicato il 03 Settembre 2008 da librodade
Ciao Veronica sono Lara, della provincia di Padova. Ti spedisco una breve testimonianza della mia storia.. le cose da dire e soprattutto le sensazioni da descrivere sarebbero tante.. ma non volevo essere troppo noiosa. Io ho trovato nel tuo blog un grande conforto e un punto di riferimento.. a volte ti rivedi in altre storie.. altre ti commuovi leggendo l'inferno che alcune di noi hanno passato e stanno ancora vivendo.. Io l'endometriosi non sapevo nemmeno che esistesse sino a prima della mia diagnosi e i medici possono spiegare alcune cose, ma altre ti vengono dalle persone dalle esperienze delle altre donne... In realtà sai, a parte il male fisico, credo che il dolore più devastante sia quello psicologico.. io faccio fatica ad accettare la malattia, fatica a digerire la parola"cronica" cioè PER SEMPRE... ma dall'altro lato mi sento liberata, riabilitata agli occhi del mondo della mia famiglia, del mio medico curante, di tutti quelli che in qualche modo si erano convinti che ero semplicemente stressata, ansiosa, un essere più vulnerabile, debole, che alla minima difficoltà stava male... e invece dentro di te qualcosa ti grida che non sei debole, che ci deve essere un motivo una ragione per il tuo malessere... e alla fine il motivo l'ho trovato.. e anche se non è una bella cosa, mi restituisce una certa forma di dignità... non ti sembra assurdo? Ecco, vorrei solo che prima di parlare di stress i medici e le persone provassero a pensare che forse noi stiamo male davvero, fisicamente, e che l'incomprensione non ci aiuta.. La mia storia per ora è piena di speranza.. non faccio l'intervento e sto provando ad avere un bambino.. e incrocio le dita.. e anche per questo vorrei che tu la pubblicassi, se vuoi puoi inserire anche questa mail, perchè chi sta cercando risposte sull'endo trovi il coraggio di lottare e di non fermarsi nella propria ricerca di risposte e di medici preparati e umani. Un abbraccio Lara Segue testimonianza di Lara: Ciao Veronica Eccomi, alla fine ho deciso di scriverti la mia storia.. a volte non è facile esprimere quello che si ha dentro.. Mi chiamo Lara, ho 31 anni e scrivo dalla provincia di Padova. Ho scoperto di avere l’endo il primo aprile 2008,cinque mesi fa, durante l’ennesima visita ginecologica fatta con la speranza che qualcuno da qualche parte avesse un motivo, una ragione, un nome, da dare ai miei dolori lancinanti e con la speranza che un giorno, trovata la causa e curatami a dovere, avrei smesso di star male. Ho pensato di raccontarti la mia storia per dire a chi leggesse il tuo blog alla ricerca di risposte, che il dolore non è normale, che non siamo tutte ansiose e stressate, ma malate, che è diverso. Spesso veniamo scambiate per lagnose ed esagerate, invece stiamo davvero malissimo senza sapere il perché. Premetto che fin da ragazzina ho sempre avuto il ciclo dolorosissimo, accompagnato nei primi giorni da scariche di dissenteria e svenimenti.. ho parlato di questi dolori con mia madre, la quale aveva sempre sofferto per il ciclo doloroso e mi diceva che era tutto normale, che faceva parte del gioco. A volte stavo davvero malissimo, mi veniva da vomitare, da piangere, e svenivo. Ho parlato con il mio medico curante, una donna, la quale mi ha detto che ero io a dare troppo peso alla cosa, che vivevo il ciclo in modo troppo ansioso e che lo svenimento era una reazione psicosomatica.. e per tutta risposta, a 16 anni mi ha prescritto dei leggeri ansiolitici. Sin da quando ho avuto le mestruazioni per la prima volta, oltre a questi sintomi in quei giorni ho sempre avuto una febbricola (37-37,5) che mi accompagnava per quasi tutti i giorni del mese e che mi rendeva fiacca, stanca, mi affaticavo facilmente. Ogni tanto al di fuori dei giorni del ciclo mi venivano delle fitte fortissime al basso ventre sx tali da svenire o da finire cmq al pronto soccorso, e la diagnosi era sempre di colica addominale… alla fine la mia dottoressa diceva che tutto il mio malessere traeva origine dallo stress, che ero un soggetto ansioso e che dovevo solo mettermi tranquilla, magari andare da uno psicologo! Nel corso degli anni per la febbricola ho fatto tutti gli esami possibili, tutti negativi, per cui l’unica spiegazione logica era che fossi stressata.. Sono andata avanti così fino a dicembre scorso, quando l’endo è letteralmente “esplosa”. Sono sposata da quasi un anno, e dopo due mesi di matrimonio, la sera del mio compleanno, è iniziata la mia strada verso la diagnosi.. quella sera sono iniziati i sei mesi più brutti ..dolori allucinanti quasi tutti i giorni, scariche, nausea, svenimenti, dolore ad andare in bagno, dolore anche solo a respirare.. in tutto questo ad un certo punto avevo anche una fortissima emoraggia uterina, apparentemente inspiegabile.. e la cosa più logica che mi sono sentita dire è stata: è un aborto! Parola devastante per me.. Alla fine l’emoraggia si è fermata a suon di anti-emorragici ma i dolori non mi abbandonavano mai.. ho cambiato cinque ginecologi, alla ricerca di una risposta, di una diagnosi, di una speranza..perchè sono giovane, perché erano i miei primi mesi di matrimonio… mi sono sentita dire di tutto, ma nessuno sembrava veramente venirne a capo… finchè ad aprile, il primo aprile, mi vede una ginecologa giovane, dell’ospedale di Monselice, la quale mi dice che probabilmente ho l’endometriosi infiltrante del setto retto-vaginale,mi prescrive una colon-tac e mi dice che è una malattia cronica, che non si guarisce.. Ero con mio marito quella sera dalla ginecologa, il quale ancora ricorda i miei occhi sbarrati davanti a questa “sentenza”. La bella notizia era che essendo “intestinale” non avrebbe pregiudicato la possibilità di avere bambini. Ho fatto gli esami e a Monselice mi hanno proposto l’intervento di resezione intestinale, dicendomi che dovevo decidere in fretta, che c’erano un sacco di complicazioni possibili (fistola, perforazione intestinale..) e che non c’era tempo per riflettere.. visti anche i miei dolori ormai quotidiani e costanti. Ero spaventata a morte e confusa non sapevo che fare.. Da quando mi sono sposata, cambiando paese ho cambiato medico curante, una persona seria competente e capace, che mi ha guidato e consigliato..con il quale ho deciso che se proprio dovevo fare l’intervento, mi sarei fatta operare da mani esperte.. così ho conosciuto il Dr. L**** della Clinica Ginecologica Universitaria di Padova. Un medico stupendo, gentile e comprensivo.. mi ha tranquillizzata, si ho l’endo ai legamenti utero-sacrali ma prima di fare l’intervento mi ha consigliato di cercare di avere un bambino, visto che lo desideriamo,in modo da procrastinare l’intervento il più possibile. Era luglio. Per ora non sono ancora incinta e i dolori continuano, ma almeno ho una speranza. La cosa più dolorosa, dal punto di vista psicologico è rendersi conto di non essere mai stata capita prima d’ora, di essere stata presa per ansiosa, stressata, finanche esagerata nel descrivere i miei dolori.. e se da una parte la diagnosi è liberatoria, perché finalmente puoi gridare al mondo che non sei pazza, fragile, stressata, SEI MALATA.. dall’altro ti sconvolge, è disarmante sapere che non guarirai mai, che può solo peggiorare… Leggendo le testimonianze delle altre donne, mi sono resa conto che finora sono stata fortunata perché la bestiaccia può essere molto più devastante di così, e soprattutto mi sono spesso fatta coraggio leggendo questo blog.. grazie. Che dire Lara ... ho evidenziato in Grassetto alcune tue parole ... perchè le trovo ingiuste e sconcertanti. Perchè dietro a quelle parole ci sono situazioni dolorose che nessuno merita di vivere. |
Post n°254 pubblicato il 03 Settembre 2008 da librodade
Ciao mi chiamo Luisa, sono stata incuriosita dal tuo blog e ho deciso di raccontarti la mia storia. a 17 anni avevo un ciclo molto doloroso, dopo un pò di reticenza da parte del medico stesso che pensava fosse normale soffrire, ho consultato uno specialista che dopo visita, ecografia, rettoscopia, analisi del sangue e laparascopia ha confermato la diagnosi di endometriosi. 20 anni fa, peggio di oggi non si conosceva affatto. il ginecologo mi ha proposto una strada sperimentale. ho fatto ormoni per sette anni con conseguenze per la mia salute assurde. allergie ai farmaci, ipoglicemie, depressione, scarsa funzionalità renale, sovrappeso. ero entrata in un vicolo chiuso e buio. ho incontrato la medicina naturale e le cose sono andate meglio, 4 anni fa ho avuto una splendida bimba. purtroppo a causa del cesareo l'endometriosi si sta sviluppando nuovamente a ridosso della cicatrice, ma io combatto. Cara Luisa se vorrai informarci sulla "medicina naturale" sono certa sarebbe di grande interesse per tante di noi. |