il bosco incantato

E la spiegazione è facile, amico mio: gli esseri umani non sono realtà immobili. Noi siamo in divenire, in continua evoluzione come tutta la materia che ci circonda: e ci trasformiamo a seconda degli stimoli che provengono dall'esterno.Per cui, è vero che mostriamo solo un lato, quello più congruo all'occasione, di volta in volta: ma è anche vero che non siamo fatti solo di quell'aspetto! L'acquisizione e la piena consapevolezza del Sè avviene proprio attraverso questa Verità: accettarsi...con le luci e con le ombre di Noi!:-))) Ma tu Lupo guardi il sole sempre, stando nei boschi, vero???:-)) Ti abbraccio Buon week end con un baciotto

giusto accettarsi con luci ed ombre,perché siamo fatti di luce ed ombra..poi certo si mostra il lato che viene stimolato al momento e dalla persona che abbiamo di fronte,ma non siamo solo quello ma molto di più :))io Streghetta guardo il sole ma alle volte nell'ombra della luna mi apparto,e li amo riflettere :) tanti baciotti e buon inizio settimana :))

.....penso: più che un occhio_attento, servono la sensibilità, l'interesse, la curiosità(passaMi il termine) e molto altro, per vedere "oltre" l'involucro o quello che Noi mostriamo_o_non_mostriamo.....

bè,l'occhio attento è quello,la sensibilità di saper andare oltre quello che si vede o nel caso che viene mostrato ...percepire quello che non si vede con altri occhi insomma ..grazie del tuo pensiero lieta serata

Come l'acqua che prende forma di ogni recipiente che sia in esso contenuto, cosi' ci amalgamiamo all'essenza che ci è di fronte, in quel frangente.Sia per rispetto verso gli altri, sia perche' riusciamo a immedesimarci nell'altrui personalita' , plasmandoci ad esso.Tutto cio' si compie solo grazie a quella Sensibilita' percettiva che ci rende Unici e quindi di molteplici forme.Un caro saluto e sereno fine settimana.

giusto esempio L'aura,ci si adatta come l'acqua al recipiente che la contiene...ci adattiamo o meglio mostriamo una delle forme del nostro essere con la persona capace di stimolarla,sia in positivo che in negativo a volte..e solo chi ha grande sensibilità e capacità sa cogliere le altre forme non mostrate apertamente,ma velate dall'apparenza di un mostrarsi :)buon inizio settimana e dolce notte L'aura grazie :)

meno male che sia cosi !! aggiungo :) ... spesso scopriamo di avere doti o virtù che sconosciamo ...che però vengono catturate da chi ci osserva ... siamo noi , semplicemente sfaccettati e poliedrici :) buon week end , beso !

chi è buon osservatore carpisce anche quello di cui non ci rendiamo conto ..alle volte bisognerebbe imparare ad osservarsi da fuori con altrui occhi per vedere e comprendere quello che gli altri vedono di noi :)) ciao Sissina buona settimana kiss

Penso che,forse,la questione andrebbe capovolta:cosa pensiamo noi degli altri? Penso che,l'individuo,sia portato per natura ad interagire con l'ambiente e le persone che lo circondano.Diamo risposte diverse perchè abbiamo stimoli diversi.E l'istinto ci porta ad essere selettivi,a scegliere ciò che va bene o meno.Ecco perchè suggerirei di capovolgere i termini:è molto più importante come noi ci poniamo nei confronti del mondo,di come il mondo si manifesta a noi.Ad es.,se ci si trova imbrogliati in una macchia di rovi,sarà molto importante come ci si muove,piuttosto che come le spine ci graffieranno...........Spero di non essermi imbrogliato anch'io in questo ragionare.In caso contrario chiedo venia e mi inabisso,senza non prima averti augurato un felice w.e....... A presto..................W.........

caro Wood l'inversione della prospettiva ci può stare, tu dici "cosa pensiamo noi degli altri ?" cioè in sostanza più che preoccuparsi di come veniamo visti badiamo di più a come vediamo noi gli altri,e di conseguenza scegliamo in base a quello che ci attira...ma..di contro chi viene scelto come compagno,amico o persona con cui comunicare,viene scelto in base a quello che mostra di se'..di conseguenza l'inverso viene ribaltato nel senso che alla fine gli altri siamo noi ..ognuno in base a quello che percepisce delle altre persone decide se interagire o meno e viceversa .. oddio forse mi sto incasinando anche io :))spero di aver reso comunque l'idea di quello che intendevo :) buona settimana e a serena notte a te ..grazie

Mio caro amico Lupo,il capire come noi vediamo gli altri,per me vuol dire cercare di andare oltre le apparenze e quelli che sono i nostri pregiudizi:come possiamo pretendere che gli altri vadano oltre se stessi,se noi non ne siamo capaci?Per me,rovesciare la prospettiva,vuol dire mettersi nei panni degli altri e provare ad andare incontro alla molteplicità e varietà umana.E' vero che anche gli altri siamo noi,ma non è per questo che dobbiamo comportarci come non avremmo voluto che si facesse nei nostri riguardi...E poi son convinto che,in ultima analisi,noi non scegliamo e non veniamo scelti,semplicemente ci si ritrova accanto e si tende a interagire:perchè c'è una parte del nostro corpo che possiede un linguaggio,un modo di comunicare che rifugge dalle parole , dalla fisicità e dalla razionalità:è l'imponderabilità delle reazioni chimiche che si scatenano nei corpi quando si incontrano.E quì si potrebbe anche chiamare passione:non si sceglie,non si discrimina,semplicemente ci si lascia andare.Quando ciò non avviene,bisognerebbe avere la capacità di porsi dall'altra parte ed agire con tutta la sincerità di cui si è capaci. Ecco cosa intendevo.Spero di non essermi dilungato troppo e di essermi spiegato in modo comprensibile.La discussione mi affascina e penso che andrebbe ulteriormente approfondita... Ma non voglio tediare ulteriormente,per cui ti lascio un affettuosissimo saluto,felice di avere incontrato un Lupo davvero straordinario..............W.........

amico mio, l'argomento è in verità molto vasto.. allora..per andare oltre le apparenze ci vuole capacità,volontà, sensibilità,e mettiamoci anche interesse.. sicuramente il tempo è necessario, non si può certo riuscire ad andare oltre alle apparenze mostrate spesso per interagire in quel momento, in quella occasione , e con quella determinata persona.. Capacità: avere la capacità di non farsi forviare da pregiudizi, visione di terze persone, aspetto fisico,o qualsiasi altra cosa che faccia bloccare la visione ad una totalità dell'altro.. volontà: giustamente per vedere gli altri nel loro essere bisogna volerlo quindi nutrire un qualsiasi interesse,sia esso di origine sentimentale,di amicizia, di ammirazione, di guida etc.. Sensibilità: avere il dono di saper percepire l'altrui animo oltre l'apparenza che questo mostra, non è da tutti credo .. nel momento in cui ci sono questi ingredienti ci poniamo nella posizione di provare a vedere "oltre" le apparenze di un momento :) è comunque importante essere capaci di saper vedere se stessi prima che gli altri per capire cosa noi siamo capaci di mostrare, vederci con gli occhi degli altri come se uscissimo fuori da noi stessi e ci vedessimo dal di fuori,e non è facile *_^ mi viene in mente una cosa non so se ti è mai capitato di vederti in un filmino sentire la tua voce vedere come ti muovi come ti poni... a me da' la sensazione di vedere una persona differente da quella che vedo da dentro e pensare:- Oddio quello sono io" ... questo esempio solo per dire che l'immagine che pensiamo di avere di noi stessi non coincide con quella che vedono gli altri da fuori.. quindi detto questo il comunicare nella totalità del modo di essere diventa spontaneo e si mostra in maniera più completa tanto più se trova negli altri un accoglienza e un accettazione senza giudizi o pregiudizi di sorta ed è questo che intendevo quando parlavo di scelta... scegliere persone più affini con le quali lasciarsi andare nella spontaneità di un gesto se vogliamo nella passione, o nel semplice comunicare entrando in contatto mentale con un altra persona.. riuscendo a esternare le molteplici sfumature che ci appartengono... ti ringrazio Wood del complimento che mi fai,penso di essere solo una persona normale che ama il dialogo e da esso ne trae riflessione e insegnamento quando trova punti di vista stimolanti su cui pensare.. vedi questo credo sia un esempio di cosa intendo, dialogare con una persona che stimola dialogo e riflessioni fa si che ci sia la capacità di mostrare e accogliere allo stesso tempo quella parte che spesso si cela nel quotidiano,esiste,ma necessita della persona che sappia essere capace di tirarla fuori:) è un piacere dialogare con te poeta di indiscutibile capacità,nonché intelletto fino e riflessivo.. e direi persona affabile e cordiale .. ed il piacere è anche mio ..grazie un caro saluto e una lieta serata a te amico mio ..

Onorato di averti dato inconsapevolmente un lusinghiero inpulso.. Dopo aver letto questa tua riflessione,penso che uno deve principalmente essere e mantenersi in armonia con se stesso, conseguentemente è logico circondarci di persone che ci apprezzano come siamo sopratutto disposte a consigliarci senza giudicarci. Io ho iniziato a comportarmi così... imparare a dialogare con le persone senza farmi influenzare dai tratti somatici o dal grado di istruzione, apprezzare semplicemente quello che mi comunicavano attraverso le parole e il linguaggio del corpo, dal tono della voce, dallo sguardo....e poi, nella vita di tutti i giorni, osservare e riflettere sulle mie azioni, come comunicare i miei sentimenti, le mie sensazioni, e i miei pensieri con chiarezza e oggettività, senza presunzione, con umiltà. Accettare la diversità di pensiero e le variazioni di umore delle persone, Essere consapevole dei nostri stati mentali, siano essi piacevoli o spiacevoli, la consapevolezza aiuta a capire.......non è semplice, me ne rendo conto, ma credo che in definitiva la nostra vita è semplicemente quella che noi vogliamo sia . Grazie Lupo...

assolutamente l'armonia deve essere la prima cosa Xer..letto il tuo commento non posso che essere totalmente d'accordo con quello che hai scritto....la consapevolezza è quella che ti fa comprendere tutte queste cose e fa in modo che il nostro essere,il nostro porci,il nostro agire con il resto del mondo e noi stessi divenga una cosa naturale e spontanea..grazie del tuo prezioso pensiero ..buona settimana e serena notte Xer

grazie queen lieta settimana ed un abbraccio a te :)

No! altrimenti sai che noia!! questo è grandioso.. un bel pensiero

vero,nella diversità ci si completa..grazie Volo serena notte

Inconsciamente "giochiamo" con l'Apparire e l'Essere. Chi ci sta di fronte, a lungo andare, vedrà quello che siamo realmente.

più che un giocare per taluni casi credo sia necessità,per i più disparati motivi..per altri forse il giocarci su' non è tanto incosciente quanto costruito ..ma giustamente alla lunga chi sa percepire coglierà l'insieme..benvenuta e grazie del tuo pensiero,lieta serata

Viviamo circondati dai riflessi della nostra identità. Invece di pensare alla vita pensiamo solamente a noi stessi. Le uniche cose che ci interessano sono la sopravvivenza e la gratificazione. Noi nn vediamo mai gli altri per quello che sono e gli altri hanno difficoltà a scorgere la nostra vera essenza. Assomigliamo a vanitosi idioti infilati in una bara di specchi; più maschere indossiamo più la bara si fa angusta. Presto sviluppa anche delle spine - le punte delle lance del nostro egocentrismo- ma, presi come siamo da noi stessi non ce ne accorgiamo. Siamo troppo innamorati della nostra immagine. Camminiamo impettiti facendo ondeggiare le nostre chiome e..intanto la bara dell'incomunicabilità si fa sempre più stretta! Cari saluti, Mapì

purtroppo non hai tutti i torti Mapì, spesso non si è capaci di saper andare oltre al nostro riflesso.. agiamo per essere gratificati in qualsiasi maniera,nel lavoro, nella vita sociale,mostriamo quanto siamo bravi,quante cose abbiamo e speriamo per questo di essere gratificati dagli altri,cerchiamo di essere consolati se stiamo male i nostri problemi sono sempre i più grandi..speriamo che gli altri ci comprendano e ci vengano incontro, ma noi,noi quanto siamo capaci di vedere gli altri, la loro bravura,i loro problemi, la loro sensibilità... sai alle volte credo che sia un po' di egoismo,nel pretendere sempre dagli altri quello che noi non siamo capaci di dare..alle volte basterebbe così poco, lasciarsi andare un po', entrare in contatto con gli altri con spontaneità,mostrando con tranquillità ciò che siamo senza maschere di sorta, maschere che si portano per i più disparati motivi, c'è chi le porta per falsità, chi per apparire ciò che vorrebbe essere, chi per fragilità, nel per timore di mostrare un lato sensibile da ferire .. l'insicurezza fa' si che accada, mostrando allora una forza al posto di una debolezza, un coraggio che celi la paura, e magari un fare arrogante per nascondere e spaventare come difesa.. ma forse come cito nel post, diversi lati ci appartengono e si mostrano a seconda di chi ci stà di fronte dipende da come un altra persona si pone a noi credo.. e penso che solo chi è capace di accogliere e dare serenità nel mostrarsi senza timore di giudizio sarà in grado di vedere l'interezza di un animo in tutte le sue sfumature.. forse mi sono dilungato un pochino ma il commento mi ha ispirato :) grazie Mapì, un caro saluto a te e una serena notte

Guardare non è vedere... conoscere non è capire... udire non è sentire... ogni momento della nostra vita ci propone aspetti di noi che sono diversi a seconda delle circostanze e delle persone... non conosciamo nemmeno noi stessi... possiamo intuire gli altri... possiamo capire se qualcuno mente persino a se stesso... ma non possiamo sapere se quel se stesso sarà lo stesso domani o in altre circostanze... la sensibilità è la capacità di vivere le stesse situazioni e avere le stesse reazioni degli altri... questo ci fa intuire... ragionare e indovinare il perché delle cose... ma le verità di oggi non sono le verità di ieri o quelle di domani... l'evoluzione o l'involuzione di un individuo è in continuo movimento... anche se la base rimane inconfondibile... cambia il nostro corpo... cambia la nostra mente... e tutto questo cambia la nostra anima... ma questa è l'ovvia assurdità... siamo sempre noi stessi... notte Lupo.

in effetti l'animo cambia a seconda delle esperienze che si vivono,è vero è in continua evoluzione e cambiamento,mai fermo..i cambiamenti possono essere positivi o negativi sempre dal vissuto,siamo sempre noi,ma le circostanze e le esperienze di vita ogni giorno variano qualcosa se lasciamo la mente aperta,assimiliamo e modifichiamo atteggiamenti ed anche se la base è la stessa qualcosa cambia,e le sfumature variano...grazie Buio serena notte a te

Tra luci ed ombre della nostra esistenza, rimane almeno una certezza: l'amicizia che regna sovrana sulle anime affini!:-) Un baciotto per te e buona Domenica delle Palme

e tra le ombre quell'amicizia diviene raggio di luce :))baciotti a te amica mia e buona domenica anche a te :))

Sono convinta che l'essere umano sia un "camaleonte" e che muti il proprio modo di essere adattandolo a chi si relaziona con lui.
Siamo esseri in continua evoluzione, molteplici metamorfosi si compiono in noi... qualcuna sofferta, qualcuna inconscia, altre fortemente volute e questo ci rende unici, sorprendentemente “da scoprire” anche nel corso di relazioni/rapporti duraturi. E ogni volta si assume un’identità nuova , fatto che reputo straordinario e affascinante.
Credo che nessuno, riuscirà mai a cogliere l’intero complesso d’insieme, nemmeno noi stessi… Cresciamo su di noi - preservando il nostro germoglio - e attraverso gli ALTRI, le differenze che intercorrono, le distanze che ci separano ci arricchiamo…
Non siamo che specchi e se con i nostri occhi possiamo vedere ciò che è altro da noi, per guardare il nostro volto (e l’anima) abbiamo bisogno di uno specchio…
Ti lascio con un sorriso e un frammento del brano di Tenco “Come mi vedono gli altri” che trovo ironica e in fondo molto vera:
[... La mia paura è che vedere me come sono
potrei preferire un’altra compagnia più simpatica di me...].
Un caro saluto, Monica

si lo penso anche io,un lato di noi traspare a seconda della persona con la quale entriamo in contatto,ci adattiamo alle situazioni modificando a seconda delle circostanze e delle esperienze il nostro modo di essere..come dicevo la base del nostro essere è sempre la stessa,ma ad ogni nuova esperienza è come se togliessimo uno strato scoprendo qualcosa di nuovo in noi,e se prestiamo attenzione e lo vediamo attraverso gli altri.... citando la simpatica e molto vera frase che mi hai riportato,riuscire a vedersi e quindi accogliersi senza la paura di giudizio è un passo fondamentale ,che non tutti riescono a fare :) grazie del tuo pensiero e benvenuta tra le mie riflessioni Monica ,un sorriso e serena domenica :)