Creato da foglienere il 22/10/2006

Mens Insana

ciarlatano, venditore di sogni, mercante di nuvole

 

 

Libri Dicembre

Post n°40 pubblicato il 28 Dicembre 2006 da foglienere
 

 
Libri Aquistati

Sergej Luk'janencko, I Guardiani della notte
Vinicio Capossela, Non si muore tutte le mattine
Khaled Hosseini, Il cacciatore di aquiloni

Libri Letti

Jiro Taniguchi, In una lontana città - Adoro le storie semplici e il disegno pulito di quest'uomo.
Danilo Mainardi, La strategia dell'aquila - Perfetto per aspiranti ornitologi, a volte mi chiedo perchè leggo certe cose...
Antonio Scurati, Il rumore sordo della battaglia - Bel racconto sul passaggio della guerra dall'arma bianca alle armi da fuoco, forse troppo ricercato e poco scorrevole da leggere, ma interessante nel tema
Haruki Murakami, A sud del confine, a ovest del sole - poetico a musicale, giapponese fino in fondo, minuzioso nel descrivere il rammarico del tempo perso.
Daniel Kehlmann, La misura del mondo - matematico, fisico, chimico, esplorativo, divertente.

Libro da leggere nei prossimi giorni

Daniel Pennac, Il paradiso degli orchi

 
 
 

Hamlet

Post n°39 pubblicato il 26 Dicembre 2006 da foglienere

Hamlet di Branagh
l'ho visto
tutto
bello
duecentoquarantadue minuti primi

non credo lo rifarò...

 
 
 

5 minuti

Post n°38 pubblicato il 23 Dicembre 2006 da foglienere

Avete mai pensato quanto si crede grande l'uomo e quanto è in realtà piccolo anche solo nei confronti della terra?
Facciamo un rapido calcolo giusto per darci un'idea. Proviamo a rapportare la vita del nostro pianeta fin qui ad un solo anno. Assumiamo la vita della terra della durata di 5 miliardi di anni (approssimata per semplificare i calcoli eheh)
Bene, facendo la proporzione tra la vita della terra e un anno solare sapete quando appare l'uomo, inteso come homo sapiens? Beh più o meno alle 23.55 del 31 Dicembre, giusto in tempo per festeggiare capodanno!
Quindi l'intera storia umana si riduce a 5 minuti, che poi sono quelli che passi incazzato in fila in posta, perchè quello davanti non sa cosa vuole e l'impiegata è un'incapace!
Buoni cinque minuti

 
 
 

Natale a voi

Post n°37 pubblicato il 22 Dicembre 2006 da foglienere
 
Tag: Parole

Ci crediate o no è Natale, io ero più per il non crederci, preferivo un bel ferragosto, ma pazienza. Cammino per le strade e guardo le luci. Premetto che odio le pacchianissime palle colorate che accendendosi ad intermittenza sembrano rincorrersi, le odio perchè ogni volta, giuro ogni volta, resto ebete a guardarle! Non posso farne a meno, mi ipnotizzano e non esiste nient'altro, certo è un po' un casino quando guido, ma finora mi è andata bene. Una volta ho provato a ignorarle, la scena mi è rimasta impressa nella memoria, poi mi hanno spiegato che: 1. non era natale 2. quelle luci si chiamano semaforo 3. non è un gentile meccanico che mi sta facendo un rapido controllo gratis (in effetti non esistono per definizione) quello sotto la mia macchina...
Ricordo, a dodici anni, parecchio ingenuo, credevo ancora a Babbo Natale! perchè smettere di credere a uno che ti porta i regali? Se non esiste chi se ne frega, i regali arrivano lo stesso. Cmq chiesi a mia mamma perchè i babbi natale erano vecchi obesi, mentre le babbe natale erano dei pezzi di gnocca da calendario pirelli (in realtà non usai esattamente queste parole, altrimenti con le cinquine che regalava mia mamma sarei passato direttamente al natale dei miei diciotto anni). Lei non rispose subito, ma dopo averci pensato parecchio si comprò una scatola di cioccolatini. Provai allora ad esporle il mio piano geniale, mi sarei nascosto sotto la coperta del divano e all'arrivo babbo natale sarei uscito di soppiatto con un nodoso bastone in mano, bersaglio la nuca del vecchietto, poi con l'altra mano avrei aperto un'ottimo spumante per la babba natale che immancabilmente lo avrebbe dovuto accompagnare tenendo perfettamente nella sinistra i due flute mentre le passavo soavemente un braccio sulle spalle. Al che mia mamma guardandomi con occhio clinico mi chiese dove avrei recuperato le mani in eccesso. Mentre facevo un rapido inventario delle mani che avevo a disposizione una mano mi arrivò da mia mamma, una bella mano morbida, affusolata, con le dita leggermente divaricate, atterrò sulla mia guancia superando la velocità del suono, di questo ne sono sicuro perchè il rumore dello schianto arrivò moolto dopo che la mia guancia esplodesse.
Da quell'anno per natale chiedo sempre un bella confezione di ghiaccio istantaneo che non si sa mai. Ma devo ancora trovare una scusa plausibile per questo tatuaggio tiribale a strisce bianche e rosse che mi trovo al lato del viso...
Cmq passate un buon natale, di amore, di amicizia, di ipocrisia, di sesso, di cibo, di amici, di poesia, di favole, di vino, insomma di come volete e riuscite a passarlo. Ma vi auguro che almeno un gesto di schietta amicizia riusciate a riceverlo. Ciao, Scalda!


 
 
 

Chiedere la morte e avere in cambio la vita

Post n°36 pubblicato il 21 Dicembre 2006 da foglienere

Finalmente Piergiorgio Welby è morto! Sono mesi che chiede di morire ma gli è sempre stata offerta la vita come surrogato. Possibile che qualunque idiota possa fare bungee Jumping senza elastico, fare l'altelena legandosi un cappio al collo, testare la resistenza della propria placca parietale all'attraversamente di un proiettile, ma per il semplice fatto che non riescisse a muoversi non possa dare termine con dignità e orgoglio alla propria esistenza terrena?

Lascio il link della notizia qui
è l'agenzia radicale, non è mia intenzione fare propaganda politica ma ovviamente quando me ne frega qualcosa i giornalisti sono in sciopero!!! Il sito dell'ansa è chiuso fino a domani!

Sono per la vita, sono una persona che crede che ci sia sempre una soluzione, una via d'uscita. Che
ci sia sempre un'esile speranza che ci possa condurre oltre quelle che sembrano insormontabili difficoltà. Ma credo anche che l'uomo debba scegliere il proprio futuro, anche se la scelta fosse quella di non avere futuro. Piergiorgio non era un pirla, il suo non era il gesto sconsiderato maturato in un momento di sconforto, era la lucida scelta su cui aveva meditato per parecchio tempo. Chi più di lui aveva tempo per meditare? Inchiodato al letto dalla malattia, incapace anche di respirare! Addio Piergiorgio, ci lasci con dignità.

 
 
 

Racconto - Prima Parte (al momento senza titolo)

Post n°34 pubblicato il 20 Dicembre 2006 da foglienere
 
Tag: Parole

All'inizio lo facevo per il brivido del gioco, poi pian piano divento un'ossessione. Ero entrato così, per scherzo, nel giro delle scommesso sul sesso dei nascituri. Era semplice bisognava scommettere se era maschio o femmina. All'inizio qualche volta vincevo, poi mi prese la febbre, puntavo sempre di più e iniziai a perdere. I miei debiti si facevano sempre più consistenti, non riuscivo a smettere. Per recuperare soldi dovetti affidarmi a sistemi sempre più biechi, finchè toccai il fondo, giunsi a spacciare Marsh Mallows davanti alle scuole. Fu entrando in questo giro che scoprii che le scommesse sui nascituri erano un imbroglio colossale, gestito da infermieri senza scrupoli che facevano le ecografie prima della nascita. Il mio giro di spaccio si stava facendo abbastanza redditizio, insomma tenevo testa ai creditori. Ma dopo un po' , per non destare sospetti dovetti trovare qualche "socio". Avevo organizzato una piccola banda di ragazzini che facessero da intermediari e a cui passavo una piccola percentuale in Marsh Mallows. Le cose andavano mediamente bene. Ogni tanto qualcuno cercava di fare il furbo, così ero costretto ad usare il pugno di ferro. Mi dispiaceva usare metodi così truci, ma era l'unico modo per ottenere il loro rispetto. Prendevo il malcapitato furbetto e di fronte agli amici dichiaravo di averlo visto baciare la ragazza più brutta della scuola. Immancabilmente si dimenva e urlava che non era vero, ma lo faceva in maniera così pietosa che nessuno gli credeva. Mi si stringeva il cuore a vederlo divincolarsi così, ma questa era la vita, meglio impararla il prima possibile. Gli affari stavano andando a gonfie vele, insomma stavo quasi per affrancarmi dai miei debiti, quando accadde l'impensabile. Il giro d'affari si sgretolò. Non fu per la polizia, ero troppo accorto, non fu neanche una diserzione dei miei corrieri, fu una frase. Poche parole mandarono in fumo il mio giro d'affari. Fu sufficiente una donna, bastò che una madre dicesse al suo piccolo"non accettare caramelle dagli sconosciuti". Queste parole dilagarono come la peste ed io subii il tracollo. Il mio impero nascente venne disintegrato senza colpo ferire. Imparai a mia insaputa il potere delle parole, anche se me ne resi conto solo molto più tardi nella mia vita.

 
 
 

Un genio

Post n°33 pubblicato il 18 Dicembre 2006 da foglienere

immagine

Che dire di questo genio?

 
 
 

Should I stay or should i go...

Post n°32 pubblicato il 17 Dicembre 2006 da foglienere
 
Tag: Parole

Come ogni mattina sono di fronte allo specchio. Mi riconosco appena nel riflesso. La barba di due giorni, già, ieri non ha suonato la sveglia e non ho avuto il tempo di readermi. I capelli sono un campo di battaglia, mi sembra di avere un broccolo in testa. Per non parlare delle occhiaie e della pelle tesa. L'acqua è fredda quando mi arriva sulla faccia. Tengo gli occhi chiusi e tendo la mano mentre le gocce fredde scendono lungo le guance e cadono con un plick nel lavandino. Dai polpastrelli mi arrivano sensazioni contrastanti, sento il vetro freddo sulla punta delle dita e un tiepido vento primaverile che avvolge tutta la mano. Apro gli occhi, lo specchio si è aperto e al di là stamattina vedo una collina di ciliegi in fiore. Una sottile brezza sparpaglia nell'aria una moltitudine di petali rosa. Li osservo danzare sullo sfondo di un cielo terso, di un azzurro intenso in contrasto con i bianchi pennacchi di nuvole. Sembrano tanti piccoli ballerini che si muovono al ritmo di una musica silenziosa. Sento il profumo dell'imminente estate e ancora chiudo gli occhi per assaporare questa fantastica sensazione. Quando li riapro mi scopro già con un piede sul lavandino pronto a tuffarmi al di là dello specchio, anche oggi mi sono fermato in tempo, prima o poi verrà il giorno che non mi fermerò, ma attraverserò lo specchio ad occhi aperti. Di là sembra tutto più facile, ma mi sembra di fuggire codardamente, così resto qui dove la vita mi pare noiosa e complicata. Mi lavo nuovamente la faccia e quando riapro gli occhi sono ancora i miei occhi che mi ricambiano lo sguardo, prendo il gel, prezioso amico, sistemo i capelli nella solita improbabile cresta bionda e sono pronto per far colazione. Uscendo mi volto per chiudere la porta, raccolgo al volo un baluginio rosa, aprendo la mano vedo che si tratta di un petalo di ciliegio e per un attimo ne assaporo l'effimero profumo d'estate.

Leggendo Dylan Dog 84 - Zed di T. Sclavi e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò di L. Carrol

 
 
 

Il solito bar

Post n°31 pubblicato il 14 Dicembre 2006 da foglienere
 
Tag: Parole

immagineEntro nel solito bar, finisco sempre le notti qui. Non è particolarmente bello e nemmeno pulito, la gente poi non la conosco nemmeno. Insomma come un orribile neo sulla faccia, non è uno spettacolo da vedere, ma prima o poi ti abitui. Biascico un "il solito", poi ci ripenso, oggi è stata una giornata di merda. Con convinzione aggiungo "fammelo doppio, ho bisogno di qualcosa di forte!" e sento i miei occhi brillare di risolutezza. Il mormorio del bar si ferma un secondo per sottolineare il mio ordine. Mi sento giù, a pezzi, vedo la mia vita rotolare nel baratro senza che io possa farci niente. Mi rifugio nel bicchiere che ho di fronte. Bevo il mio latte e menta e me ne vado.

Scusate ma il periodo è così... niente racconti seri, anche se il periodo è piuttosto incasinato mi escono solo cazzate. Un bacio amici.

 
 
 

Al limite del mare

Post n°30 pubblicato il 14 Dicembre 2006 da foglienere

Dalla spiaggia vedevo la nave allontanarsi fino a sparire di colpo. Solo il giorno dopo ebbi notizia che un capitano distratto era caduto oltre il bordo dell'oceano.

 
 
 

PERCHè SCALDA?

Sono The Crow, il corvo del cimitero di Pére Lachaise. E tu sarai un angelo, un giorno. La tua anima camminerà nella notte per giocare ancora con il Mondo...
Ti aspetterò, ragazza.

Jessica
 

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