per non smarrirmi

opinioni libere (anche di cambiare...)

 

SE IL PORTAFOGLIO CONTA PIU' DI UN POPOLO...


BOICOTTIAMO I PRODOTTI TEDESCHI ! ! !

Finché i governanti tedeschi non smetteranno di usare l'Europa per arricchire la propria economia, noi...impoveriamola...!

(anche noi, colpiamoli per educarli)


 

 

 

 

D I C H I A R A Z I O N E

QUESTO BLOG NON E' UNA TESTATA GIORNALISTICA, DATO CHE NON E' AGGIORNATO PERIODICAMENTE E NON HA FINI DI LUCRO: AI SENSI DELLA NORMATIVA VIGENTE, NON PUO' CONSIDERARSI UN PRODOTTO EDITORIALE (L.62 DEL 7/3/'01).

PER QUANTO ATTIENE AL COPYRIGHT DELLE IMMAGINI E I VIDEO USATI, PRESI DALLA RETE, CONTATTATEMI PRIVATAMENTE: NON HO ALCUN PROBLEMA AD ELIMINARLE...

 

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BAGAGLIO

COSA C'E' D'INDISPENSABILE? COSI' COME, PREPARANDO UNA VALIGIA, LASCI LE COSE INUTILI, RICORDATI DI NON CARICARE L'ANIMA DEI PESI CHE PUOI EVITARE...

 

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ALLA DERIVA…

NULLA AVANTI A ME, COME AI LATI E DIETRO. SENZA DIREZIONE, SONO IN ATTESA DEL DOMANI...

 

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NO PONTE

QUESTO BLOG E' CONTRO IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA !

 

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NIRVANA - YOU KNOW YOU'RE RIGHT

 

DA MOLTO NON SE NE PARLA PIU', MA LA "RIFORMA GELMINI", IN REALTA' E' PASSATA. NON HA PIU' SENSO RICHIAMARE UNA RACCOLTA DI FIRME (COME AL MIO POST #160, IN CUI NE RICHIAMAVO UNO DI  elena.c.q.d) . PERO', INVITO TUTTI COLORO CHE HANNO FIGLI, TUTTI QUELLI CHE SOGNANO UN MONDO MIGLIORE, TUTTI QUELLI CHE SANNO ANCORA PENSARE CON LA PROPRIA TESTA, A NON ABBASSARE LA GUARDIA E AD ESSERE PRONTI AD ANDARE IN PIAZZA PER SALVARE LA SCUOLA ITALIANA E, CON ESSA, IL NOSTRO FUTURO.
mgf70

 

LOSING MY RELIGION

 

CREDO SIA IMPORTANTE...

Inviato da andrea7770 il 26/05/08 @ 08:41 via WEB
MESSAGGIO IMPORTANTE Gli operatori delle ambulanze hanno segnalato che molto sovente, in occasione di incidenti stradali, i feriti hanno con loro un telefono portatile. Tuttavia, in occasione di interventi, non si sa chi contattare tra la lista interminabile dei numeri della rubrica. Gli operatori delle ambulanze hanno lanciato l'idea che ciascuno metta, nella lista dei suoi contatti, la persona da contattare in caso d'urgenza sotto uno pseudonimo predefinito. Lo pseudonimo internazionale conosciuto è ICE (=In Case of Emergency). E' sotto questo nome che bisognerebbe segnare il numero della persona da contattare utilizzabile dagli operatori delle ambulanze, dalla polizia, dai pompieri o dai primi soccorritori. In caso vi fossero più persone da contattare si può utilizzare ICE1, ICE2, ICE3, etc. Facile da fare, non costa niente e può essere molto utile. Se pensate che sia una buona idea, fate circolare il messaggio di modo che questo comportamento rientri nei comportamenti abituali.
 

HERE WITH ME

 
Citazioni nei Blog Amici: 46
 

LA STORIA DELLE COSE (VERS.21'08")

ALTAMENTE CONSIGLIATO PER LA PROPRIA CONSAPEVOLEZZA (ANCHE SE, DOPO, NON CAMBIERETE NULLA DEL VOSTRO VIVERE)

 
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...ricordati che..."siamo tutti operai"...!

Post n°1137 pubblicato il 30 Agosto 2022 da mgf70
 

Non so se quello italiano sia veramente un popolo di santi, poeti e navigatori, di certo so che noi italiani siamo e siamo stati anche altro, nel bene e nel male: guerrieri sanguinosi e spietati; incredibili costruttori; incalliti esterofili; impareggiabili artisti; geniali innovatori; ecc... Ma in quasi tutte le nostre eccellenze, per ogni genio c'erano centinaia, migliaia, di servitori, di manovali, di "operai" al loro servizio. Cosa avrebbe potuto fare un Michelangelo, senza le centinaia di scalpellini che liberavano dalle montagne i blocchi di marmo, per le sue opere? E gli incredibili ingegneri romani, quanti acquedotti avrebbero eretto, senza le migliaia di schiavi/operai ai loro ordini? E dove sarebbero arrivati i nostri navigatori, senza la ciurma per condurre le navi?

Ecco, forse quando si pensa alla ricchezza manifatturiera italiana, delle grandi, delle piccole e delle medie imprese, dovremmo ricordarci che senza i suoi operai (...) nessun imprenditore avrebbe mai fatto nulla. Ed è altresì importante ricordare che se questa buona manovalanza, queste più o meno disciplinate masse di lavoratori, non avessero avuto di che campare, non sopravvivendo loro stesse, non avrebbero consentito la riuscita di niente e nessuno.

In questi giorni, in cui si prospettano all'orizzonte nefasti presagi (inflazione in forte ascesa, bollette energetiche esorbitanti, fine delle garanzie di welfare, ecc...), non è a rischio solo l'esistenza delle aziende, del sistema produttivo, ma anche e soprattutto quella degli operai che ne hanno garantito e ne garantiscono quella stessa esistenza.

Di fronte alle imminenti elezioni, la questione non è più solo la tenuta dello stato democratico, ma proprio della sopravvivenza del popolo che ne è alla base, quello che io penso essere idealmente il nostro grande popolo di operai.

E se vogliamo che sopravviva il paese, dobbiamo garantire la sopravvivenza di questo popolo, non contrapponendo genericamente il bene al male, o stupidamente il guanciale alla pancetta (sic!), ma dando lavoro, equità, dignità a tutti gli operai di questo paese (anche quelli che poi non lo sono letteralmente).

CARO ENRICO (LETTA), tu che sei a capo di quello che è stato un grande partito, a lungo guidato da una splendida figura che aveva il tuo stesso nome (ahimé, solo quello), ti chiedo di tornare a parlare a questo popolo, di operai, dando le risposte che questo ti chiede, riportandolo a votare (in Italia abbiamo quasi un 40% di astensioni) per chi veramente  garantisca una sua dignitosa esistenza; credo che sia da evitare di cadere nelle facili e sterili contrapposizioni tra "rosso e nero", cominciando a pensare, a parlare come quell'operaio che non sei mai stato, calandoti nella realtà quotidiana di quell'elettorato che si va (orrore!) orientando verso un "nuovo" che nuovo non è, verso decotti teleimbonitori, frequentatori di sagre e caserme, urlatrici livorose e divisive. Lascia ad altri la tutela dello sterile capitale, l'ipocrisia di un cristianesimo subordinato a passaporti e ad una data razza/pigmentazione, le facili ed irrealizzabili ricette economiche e sii concreto come dev'esserlo il nostro popolo, come devono esserlo gli operai.

Parafrasando liberamente Kennedy, ricordati che in questo paese..."siamo tutti operai"...

 
 
 

Notizie personali (e non)

Post n°1136 pubblicato il 07 Maggio 2022 da mgf70
 

Oramai passo qui poco spesso, ma non ho mai voluto lasciare questo mio piccolo rifugio: è una parte di me, dalla quale non posso prescindere. 

La notizia principale è che alle ore 14:32 del 16-04-2022, mio padre è morto. Anche se non lo do molto a vedere, mi sento devastato dalla sua perdita e mi trovo a rileggere molto il passato, a valutare con altri occhi persone, fatti e cose (...), a cercare un nuovo equilibrio. Di certo, ho bisogno di trovare un modo per colmare il grande vuoto che ora sento in me.

Mi sto attaccando ad amicizie di lungo corso, solidarizzando con l'altrui disagio (...), confrontandomi con il già vissuto altrui, per imparare a convivere col dolore. Ho solo il problema che vorrei trovare una qualche forma di appagamento sensuale, per provare a non pensare a quell'uomo buono, il migliore che abbia conosciuto, che era mio padre...

Sono tornato il prima possibile al lavoro, per provare a concentrarmi su qualcosa; ma, la scontata processione di colleghi che mi porgono (ancora) le loro condoglianze, non mi aiuta.

Un paese è stato aggredito, un altro è l'aggressore, mentre altri si schierano a soffiare sul fuoco, invece di stroncare ogni uccisione, quasi che solo con le armi si riesca a ragionare. Di nuovo, come quand'ero giovane, lo spettro di una guerra nucleare incombe su di noi; ma, nonostante l'amore verso i figli mi faccia tremare, quasi spero che tanta follia arrivi a spazzare via la razza umana, debellando la terra dall'autodistruttività che la caratterizza. 

Invece, guardando i sondaggi non riesco che a rimanere basito: davvero l'elettorato vuole premiare gente come la Meloni (ed in subordine Salvini e Berlusconi), dopo il modo in cui sono stati capaci di non-governare? Tra l'altro, sentendo certi commenti sulla leader di Fratelli d'Italia -l'ennesimo "nuovo che avanza"- mi ribolle il sangue, per la scarsa memoria dei miei connazionali: è in parlamento dal 2006 ed ha governato col signor B. (anche direttamente, come ministro), negli anni del disastro e dell'immobilismo...

Al lavoro ho un nuovo Direttore. Nonostante abbia delle forti riserve sulle capacità della persona (...), mi chiedo se comunque non sia la figura giusta al posto giusto, anche se per motivi opinabili. Ma, anche qui, sono arrivato al punto di dirmi che se come unità produttiva falliamo e chiudiamo (...), forse ne sarò contento e così mi libererò di questo schifo di lavoro (anche se magari, poi morirò di fame)...

A casa le cose vanno abbastanza di schifo, ma non è una novità. I figli fanno ciò che sanno fare e che non è esattamente ciò che auspicherei; ma forse, lasciarli fare è il modo migliore affinché trovino la loro strada. La consorte...sembra che non sappia fare altro che appesantirmi il vivere; ma magari io faccio altrettanto con lei e sarebbe meglio farla finita con questo rapporto che non fa più felice nessuno.

Ultimamente ho sempre più bisogno di dolcezza, ma a quanto pare solo il mio cane riesce a darmene. Ed io resto qui, come un astronauta appiedato, con un senso di triste impotenza, con un dannato vuoto dentro, con la sete di chi veda le nuvole allontanarsi nel vento...

 
 
 

Se un giorno...

Post n°1135 pubblicato il 20 Marzo 2022 da mgf70
 

Se un giorno passerai ancora di qui,

guarda alle pareti di queste stanze,

osserva i panorami da queste finestre

e non orizzonti o pareti, ma vedrai me

.

Se un giorno ti domanderai su di noi,

se sia stato vero amore, vera passione,

se avrebbe potuto finire diversamente,

avrai passato o ipotetico futuro, ma non me

.

Se un giorno frugherai tra i miei cassetti,

cerca gli oggetti più insoliti o desueti,

leggi le mie poesie, scruta le mie foto:

cristalli di ciò che son stato, non ti daranno me

.

Se un giorno ti chiederai se son stato sincero,

sfoglia le righe sottolineate sui miei libri,

leggi i progetti sui taccuini, le note sui quaderni:

avrai ciò che avrei voluto, ma non ciò che voglio

.

Se un giorno guarderai nei miei occhi,

ascolterai il senso ed il tono delle mie parole

e ti stringerai al calore del mio corpo,

allora mi troverai in te e su di te, passione e amore

 
 
 

1° novembre 2021

Post n°1134 pubblicato il 01 Novembre 2021 da mgf70
 

Quando si scrive di rado su un blog, o si parla solo dell'immediato, o ci si mette a raccontare tutto ciò che è successo, o ci si limita a dire soltanto alcune cose, pur se non tutto potrebbe essere comprensibile (mancando una buona parte della narrazione).

Oggi ho voglia solo di dire che non va bene e che qualcosa mi sfugge. Non so se sia nel lavoro, coi figli, con la consorte, o con le amicizie, ma c'è qualcosa che stona nella sinfonia globale, del mio vivere.

A volte guardo al mio cane, invecchiato e bisognoso di compagnia, per sentirmi bene, poiché so di star vicino all'unico essere puro, che veda quotidianamente.

*            *            *

Archiviata la sciagura-Raggi (i voti che ha preso, parlano da sé), aspetto di vedere le eventuali migliorie nel mio squallido panorama quotidiano: magari migliorerà anche il mio umore, magari diverrò un po' più ottimista.

Starò a vedere e cercherò di essere comunque obbiettivo a giudicare, anche se credo sia difficile far peggio di così.

*            *            *

Oggi lavorerò di sera e domani di mattino presto. Dopo qualche giorno di preoccupazioni (difficile essere genitori, coi ragazzi d'oggi!), non mi ci voleva l'ammazzata che mi si prospetta, ma forse così mi distrarrò un poco dal mio stridente quotidiano.

A piccoli passi, per non dover arrivare col fiato corto, andrò comunque avanti: un po' per logica, un po' per educazione, un po' per mancanza di alternative.

*            *            *

Il G20 su economia e clima, alla fine cos'ha portato? A me sembra troppo poco, al di là degli altisonanti titoli auto elogianti. Comunque, seppur mi sembra tardi, è importante anche solo parlarne, perché troppo spesso certi discorsi si danno per scontati e li si accantonano.

Credo che in primis occorra rivedere la logica dei consumi, di tutti noi, perché se aspettiamo che il capitale agisca contro i suoi interessi...

*            *            *

Sono alquanto deluso su come evolva il mio mondo affettivo: ho la sensazione di raccogliere meno delle briciole, per lo sforzo che sento d'aver profuso. Ma forse è solo questione di egoistica percezione e magari sono io a dare briciole e sono gli altri e sforzarsi per me.

Ad ogni modo, così non sono felice. E se da tanto do per scontata l'assenza di felicità, mi chiedo se non dovrei essere un po' più egoista per "arraffare" almeno un po' di serenità.

*            *            *

In pratica, riflettendoci, potrei dire quasi "niente di nuovo sul fronte", occidentale o meno che sia...

 
 
 

Magari riprendo... (COSA ACCADRA')

Post n°1133 pubblicato il 02 Settembre 2021 da mgf70
 

Chissà se la storia mi dirà che ho fatto bene, oppure mi contesterà l'errore, ma oggi provo a riprendere in mano questo mio spazietto d'anima. Forse questo non è un vero post, perché non credo di scrivere nulla di significativo, ma intanto torno a lasciar traccia di me, anche in questo che è uno spazio tutto mio.

02-09-2021 intanto sono qui a vedere come va, anche per capire se dare un seguito, una continuità, alla mia esistenza in quest'angolo di rete...

*            *            *

COSA ACCADRA'

Con una certa dose di abbandono,

lascio che gli eventi accadano,

magari aiutandoli un pochettino:

senza cercarle e senza opporvisi,

vivere i momenti con sereno distacco

.

Non voglio lasciare la barra del timone,

ma provare a fidarmi del vento,

soprattutto se mi porta dove immagino:

dopo tanto razionalismo, sarà utile

l'abbandonarsi -solo un poco- al destino

.

Non organizzo o pontifico nulla,

ma concedo ad ogni evento

la possibilità di evolvere e riuscire:

ridotti gli attriti e le interazioni,

lascio alla fisica e al caso, il risultato

.

Forse niente, magari tutto o solo un poco,

ma qualcosa accadrà, perché sarà così

che la pallina scorrerà sul piano:

l'esperimento del fato comunque andrà,

ma solo vivendo saprò cosa accadrà...

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mgf70
Data di creazione: 09/01/2008
 

A V V E R T E N Z A ! ! !

IN QUESTO BLOG (E CORRELAZIONI), VI SONO MOLTI FRUTTI "D'UMANO INGEGNO", CHE HO DECISO DI CONDIVIDERE CON CHIUNQUE FOSSE INTERESSATO. PER QUESTO, CHIEDO DI NON COPIARE NULLA, SE NON DIETRO ESPLICITO MIO CONSENSO. GRAZIE

mgf70

 

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Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni quando la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col terrore dell'intimidazione, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola.
(Primo Levi- Torino 1974 )

 

QUESTO BLOG, STA CON ROBERTO SAVIANO

ROBERTO SAVIANOLucide le sue analisi, coraggiose le sue parole, profonda la speranza che sa dare: non esiste un "Grazie" sufficientemente grande, per la luce che sa dare, in questo lungo periodo di tenebre.

Meriterebbe una vita "normale", a premio del suo coraggio.

Il suo esempio, riscatta la sua terra e l'umanità intera...

 

C O N S E G U E N Z E . . .

Alla gran maggioranza di noi si richiede un'ipocrisia costante, eretta a sistema. Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi per ciò che ci rende infelici. (...) La nostra anima (...) Non si può impunentemente violentarla all'infinito...

(Boris Leonidovic Pasternak, Il dottor Zivago)

 

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L'ENCRE DE TES YEUX... (F.CABREL)

Qualcosa resta sempre in noi, quando s'incontra qualcuno di speciale: i suoi sorrisi, i suoi sguardi, il bene che ha portato alla nostra anima e, infine, i rimpianti...

L'importante è che tutto ciò che da questa persona abbiamo attinto, resti scritto indelebilmente nelle nostre anime, affinché il tempo assieme, non sia stato inutile

 

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STING -Moon over Bourbon street

 

(1989) SENTO IL ROMBO DEI BUS

Non più amici, né donne, o altro, intorno a me. Alle mie parole, solo il silenzio risponde. Lontano, sento il rombo dei bus: pur colmi di gente, a me paion vuoti. Condannato così, a restar in balìa di me stesso, nevrosi e stanchezza...           Inverno e non me ne accorgo, se non dal passo pesante: lo stesso di chi ha perso una partita; identico a quello sulla ghiaia di un cimitero.                                              E, così, non riesco più a sorridere, ad esorcizzare le mie fobìe: spezzati sono i miei ricordi (giammai felici).                                                                                                 Questo mondo di rumori cittadini, è ben distante dai miei pensieri e, mi fa sentire ancor più distante; non ho scampo, dalla mia mente, né dal mio destino...
 

L'ULTIMO SPETTACOLO (S.VECCHIONI)

...non lasciamoci "stancare" dalla prima parte: dà un senso alla (meravigliosa) seconda...

 

R E V I S I O N E

OGGI DI' 5 D'APRILE DELL'ANNO DOMINI 2012, HO DECISO DI PROCEDERE AD UNA PRIMA REALE REVISIONE DEL TEMPLATE DEL MIO BLOG, RIPRISTINANDO, CANCELLANDO, SPOSTANDO, CIO' CHE NON HA PIU' RAGIONE DI RESTARE, CIO' CHE NON ERA PIU' FRUIBILE, CIO' CHE HA PERDUTO DI ATTUALITA' IMMEDIATA: ogni tanto, occorre far pulizia !

SPERO, NESSUNO SE NE ABBIA A RISENTIRE...

 

COL TEMPO SAI (VERS. BATTIATO)

 

(1992) LA FRATTURA

Un attimo, una stupida incomprensione, un attrito ridicolo e ogni motivo di serenità è già finito: non sembra svanita la passione; ma, appare perduta ogni volontà di comprendersi. Non più la voglia di starsi accanto, ma la tentazione d’offendersi, che diviene un muto schivarsi, tra le pareti domestiche…Anche da momenti banali, stupidi, può morire un rapporto.

A che serve, far l’amore con passione, con la voglia dell’altro, se poi ne subiamo il fastidio, nelle cose di tutti i giorni? Poi, si finisce di farlo per noia, o (peggio), per quella forma di “dovere”, insita nei comportamenti consolidati... Così, si finisce per sconfessare il proprio desiderio, arrivando a fare (o farsi) male, pur di annullarne l’identità, con la cosa bella, che conoscevamo.

 

 
 

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