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Post n°116 pubblicato il 18 Maggio 2014 da Marisa63
Non mi guardo molto allo specchio, non mi piaccio. |
Post n°115 pubblicato il 30 Giugno 2013 da Marisa63
Un giorno ne varrà la pena, forse. È sempre così…non arriva nulla quando aspetti con ansia.
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Post n°114 pubblicato il 02 Giugno 2013 da Marisa63
Come si fa ad essere felici nella vita? Dunque, s e manca l’esperienza, il rispetto...la stima...una condivisione reciproca… beh…ci vuole una bella botta di culo… E cosa sarebbe una botta di culo? Beh…una botta di culo si potrebbe identificare… "nell’amico del cuore" che ognuno di noi vorrebbe al proprio fianco… ogni giorno della propria vita © ®
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Post n°113 pubblicato il 08 Maggio 2013 da Marisa63
Sei nervosa? Stressata? Non ce la fai più?
Senza considerare quella che definisce timidamente il ciclo quei giorni lì, manco fosse una cosa da vergognarsi e conferendo alla cosa più naturale del mondo un’aura di mistero tale da paragonarlo al terzo segreto di Fatima. M-E-S-T-RU-A-Z-I-O-N-I.
Perché da sempre nel corso del secoli il ciclo mestruale rendeva la donna impura, era il segno che non avrebbe portato eredi nemmeno quel mese e probabilmente puzzava anche.
In tempi più recenti non è che sia andata meglio, considerando che a mia nonna era stato insegnato a non toccare l’acqua in quei giorni lì nemmeno per lavare l’insalata. E lei ne approfittava per riposarsi in barba ai pregiudizi, convinta però che se si tagliano i capelli da indisposta ricresceranno male, ribelli e indisciplinati….ovviamente...
Oggi, dopo che le femministe hanno bruciato in piazza badilate di reggiseni noi donne ci siamo leggermente emancipate.
A dodici anni dovevo partire per le vacanze e quei giorni lì coincidevano con i giorni di mare. Mia madre timidamente mi mise in mano una scatola di Ob mini con la stessa faccia con cui mi avrebbe affidato una scatola di preservativi….non mi spiegò nulla, non disse nulla. Mi mise in mano la scatola e chiuse la porta del bagno. Io, seduta sul water, ho dovuto capire da sola il dove/come/perché….Lei non ha saputo proferire verbo, chiusa nella vergogna.
Per fortuna che poi, col passare degli anni, le cose sono andate meglio, grazie ad OB che non mi ha mai delusa ed a fatto di me una donna più sicura di sé e con meno frustrazioni.
Perché si sa, gli assorbenti interni sono da ragazza facile, lo dicono tutti.
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Post n°112 pubblicato il 16 Aprile 2013 da Marisa63
Ci sono giorni in cui mi sento impotente. Inadeguata Miserrima. Giorni in cui non riesco a spostare nemmeno di un grado il baricentro del mio mondo, in cui mi sento schiacciata e sopraffatta. Giorni in cui vorrei una mano sulla spalla, la rassicurazione che andrà tutto bene, quella che si dà ai bambini prima di andare a dormire. Insomma chi è che non ha giorni sì, e giorni no. Oggi, ad esempio, è un giorno quasi sì. Forse perché il sole occhieggia da dietro alle nuvole, forse perché mi sto imponendo di non pensare e rimuginare sulle cose storte della mia vita…e pare stia funzionando o magari sono io che voglio crederci che stia funzionando…oppure forse solo perché è così, perché non si può stare di malumore per sempre e sempre ad arrovellarsi il cervello…ora per quello…poi per quell’altro…e basta..e cheeeeeeeeee, tanto le situazioni “rotte” non si possono rincollare con il super attak… prima o poi si rirompono. La vita fa schifo. Sì, lo so. Al lavoro non mi sento ancora soddisfatta come dovrebbe essere. Sì, lo so. Vorrei tante cose, e chissà. Sì lo so. Tra qualche mese compirò 50 e c’ho l’ansia. Sì. Lo so. E quindi? Non posso fare nulla di più di quello che già faccio, posso solo continuare a dare il meglio di me. Oggi, e dico oggi, visto che vedo il mondo non dico rosa, ma almeno semi colorato, mi sembra inutile innalzare inascoltabili preghiere alle divinità della sfiga e della frustrazione. Occorre essere lucidi e costrutti, le lacrime non servono a un bel niente. Ecco, magari dovrei imparare a puntare di più i piedi, ad alzare la voce ed incazzarmi con le persone giuste. E dovrei sorridere di più…distende i muscoli e ritarda le rughe. Ah, le rughe. Quelle sì che sono un problema… |
Post n°111 pubblicato il 13 Aprile 2013 da Marisa63
Ogni donna sa da cosa è attratta: personalmente so che se un uomo non mi colpisce nei primi cinque minuti di conversazione non ci riuscirà mai più. Venti frasi per giocare a freccette con il mio cuore, chiedo solo questo. Uno che mi faccia sorridere, che mi faccia riflettere, che mi dica una cosa che pesca nel mio passato con l'intento di illuminarmi il futuro prossimo. La simpatia ce l'hanno anche gli idioti, l'educazione si può tranquillamente fingere, perlomeno all'inizio, ma la lucentezza intellettuale non si può sfoggiare se non è reale. E la sintonia, poi, è un valore assoluto aggiuntivo, un dono del Cielo senza possibilità di simulazione. |
Post n°110 pubblicato il 07 Aprile 2013 da Marisa63
Tutti noi siamo i protagonisti del nostro viaggio, ognuno di noi è protagonista della sua avventura. Incontriamo ogni tipo di sfide e le scelte che facciamo durante questa avventura ci formano lungo il percorso. Queste scelte ci spronano e ci mettono alla prova e ci spingono fino ai nostri limiti e la nostra avventura ci rende più forti di quanto non avremmo ritenuto possibile.
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Post n°109 pubblicato il 25 Gennaio 2013 da Marisa63
Qualche sera fa, mi sono autoconvinta a vedere Tron Legacy. Premesso che io Tron del 1982 non l’ho visto. Al contrario, Jeff Bridges in versione supercattivo sembra fatto col pongo...anzi, botulinato. Possibile che anni ed anni di effetti speciali e badilate di dollari buttati al vento non possano produrre una roba migliore di questa?. Che poi, questo Clu supercattivone è feroce e spaventevole come un bambino di sette anni quando perde a Memory. Che dire della sceneggiatura? Mi ha fatto pensare a Transformers. Ma la cosa grave è che in questo film manca il “naturalmente” figo, chessò, non dico Hugh Jackman, ma uno gnocco qualunque con l’addominale ricamato che tenga viva l’attenzione un minimo. Ma si sa che i peggiori film si salvano e meritano almeno un paio di stelline se c’è il Daniel Craig di turno che risolleva l’ambaradan. Per i maschietti ci sono Olivia Wilde e Beau Garrett avvolte in tutine supersexy e noi donne nulla. E non mi dite che c’è Garrett Hedlund e che mi devo accontentare, come lo vedo penso a Patroclo che di suo non è che sia esempio di virilità, mapperfavorevà. Mi sono venuti in mente almeno sei film a cui questo capolavoro si ispira o deve qualcosa. In ordine sparso Matrix, 2001 Odissea nello spazio, Occhi bianchi sul pianeta Terra, Star Wars, Blade Runner (anatema!!!), Transformers, varie ed eventuali. Collage? Pro. Sì, ci sono. |
Post n°108 pubblicato il 18 Gennaio 2013 da Marisa63
Lo so che tra qualche minuto mi farò un gran numero di nemici...umpff...ma se c'è una cosa al mondo che mi infastidisce è quando, credendo di essere divertenti e smaliziati, gli uomini davanti ad una reazione femminile leggermente aggressiva si sentono in diritto di chiedere “Ma che hai il ciclo?”. E visto che va così, ho deciso di rendere il mio sclero quasi pubblico(ne siete felici, eh?). Quindi, veniamo al sodo...o all'argomento del contendere, che poi sennò vi illudete. Tu, amico del naneronzolo orgoglioso, tu che sei una specie rara perché in Italia tutti dicono che non l'hanno votato, sì proprio tu. Tu che mi hai detto che non c'è niente di male nelle feste di Arcore, perché ognuno a casa sua fa quello che vuole. Tu che ridacchi e dai di gomito con i tuoi amichetti, ridendo sotto i baffi all’annuncio che il Silvio s’è fidanzato, proprio a te vorrei dire una serie di cosette: Tu che vedi i festini di Arcore come il non plus ultra del figo e li rimiri con invidia e una punta di lussuria, non ti fai nemmeno un po' schifo? Ma se tua figlia minorenne andasse ad una festa ad Arcore, tu saresti contento? Ce l'accompagneresti bella bella, in mezzo ai vecchietti allupati? Magari le faresti anche le codine Lolita style o le accorceresti la minigonna? Dimmi, dimmi. Ti ascolto. Come dici? Quelle lì non dimostravano la loro età? E che ne sai come sarà tua figlia a 17 anni? Amico del naneronzolo mio, non ti senti male a vedere un Big Jim con il lucido da scarpe in testa e con la fronte intronata dal botox e lucida come il culo di un neonato che blatera del nulla in televisione mentre i problemi dell’Italia sono ben altri e diversi dall’utilizzo intelligente del Viagra? Tu, che magari sei operaio o sottopagato, non ti sconvolge che il tuo premier ideale invece di attuare politiche che incentivino il lavoro e tutelino le parti più deboli, sia culo e camicia con Marchionne (“Ma almeno lui è maggiorenne!” Luciana Litizzetto op.cit.) e inciti alla delocalizzazione delle imprese come se fosse un imprenditore qualunque e non il tuo Presidente del Consiglio del cuore?? Ma lo sai che tuo figlio non troverà un lavoro precario e malpagato nemmeno sventolando la tessera del PDL? Caro amico che voti fiero la faccia da culo di Berlusconi, pensi davvero quel che dici o è solo che undici anni di Grande Fratello t’hanno sfaldato quei pochi neuroni che la natura ti aveva fornito gratis? Oppure trovi solo comodo e facile sederti ed ammirare la cultura dominante imbottita di populismo e chiappe all’aria che ti viene scodellata tutte le sere da Striscia la Notizia? L’ho già detto che mi vergogno un pò di essere italiana?..uhmmm...già più di una volta? |
Post n°106 pubblicato il 02 Dicembre 2012 da Marisa63
Tempo fa mi avevano parlato dell’apertura di uno di quei mega capannoni destinati alla vendita di prodotti per la casa. Una specie di outlet del detersivo, non so se mi spiego. Comodo e conveniente, sembrerebbe da fuori. Ovviamente, la casalinga che giace addormentata in me si è subito risvegliata in preda all’eccitazione più totale. Come non andare subito immediatamente a vedere cosa propone il mercato del clean up? All’ingresso, adornato di palloncini per l’inaugurazione, c’è un omino dall’aria triste e scura più che triste mi sembra proprio di tanto inca@@ato che suona la fisarmonica chiedendo l’elemosina. Entro e subito lo squallore tipico dei discount mi assale, ma giustamente si tratta di un capannone, ci sono scatoloni un po’ dappertutto e gli scaffali non sono curati. Ma il posto è fornitissimo, con 35 tipi diversi di detersivo per i piatti, un vasto assortimento di pasticche per la lavastoviglie ed una infinità di ammorbidenti di tutti i colori e profumi da lasciare di stucco Nonna Papera. Bello, mi piace! Ipnotico e commerciale quanto basta. Ed i prezzi sono davvero convenienti! Vagando per gli scaffali ne trovo uno fatto solo di tazzine e servizi da caffè o tè, ed ecco che rimango folgorata da un bellissimo set di tazzine con tanto di zuccheriera e vassoio decorato in tema. Una sciccheria. il tema? Beh…uhmmm….Star Trek…ma bellineeeeee….mi dovete credere..fatte bene che sembrano decorate a mano. A dire il vero farei follie per qualsiasi cosa decorata a mano. Guardo il prezzo: euro 6! Un affarone! Ma come faccio? Ci sono solo quelle esposte! Cerco una commessa allungando il collo come una giraffa. Eccola, arriva! Io: “Buonasera, mi scusi vorrei questo servizio da caffè” Commessa: “Guardi non so dove possano essere, dovrebbero essere qui sopra” e così dicendo con il dito mi indica la parte superiore dello scaffale, ingombra di centinaia e centinaia di scatoline tutte uguali se non per il codice a barre. Io: “E quindi?” Commessa: “E quindi questo non è il mio reparto e non so dove mettere le mani. Mi spiace” Io “Ma non posso nemmeno prendere quello esposto?” Commessa (con aria da rottweiler a cui è stata pestata la coda): “No, se le vuole deve ripassare” Delusissima, maledicendo il santo protettore dei detersivi, me ne vado. Testarda, dopo una settimana ripasso. Quelle tazzine saranno MIE! Parcheggio, passo velocemente a fianco dell’omino con la fisarmonica, mi dirigo diretta allo scaffale incriminato, il set da caffè è ancora lì....aspettava me!! Dietro il set esposto ci sono quelli inscatolati (non oso pensare al poveraccio che ha messo a posto) e ne prendo uno con orgoglio. Ma mi accorgo che manca il prezzo sia sulla scatola che sullo scaffale. Becco una commessa (diversa da quella della settimana scorsa) che mi possa illuminare. Io: “Mi scusi, una domanda” Commessa2: “Mi dica” Phoebe: “Ma quanto costa?” Commessa2: “Non c’è scritto?” Io: “Eh, no!” Commessa2: “Un attimo che glielo porto alla cassa, così faccio leggere il codice a barre” Nell’attesa mi crogiolo pensando alle meraviglie della tecnologia che rendono la nostra vita così bella e semplice., una strisciatina e TACCCCCCC! Sorrido ancora quando torna la commessa. Commessa2: “Mi dispiace, non glielo posso vendere. Non sappiamo il prezzo.” Io: “Eh???????” Commessa2: ”E’ così mi spiace., dobbiamo ricontrollare l’inventario” Io: “Ma l’avevo visto una settimana fa, costava sei euro!” Commessa2: “Guardi, non posso proprio. E se poi costa di meno lei che fa? Ci fa causa?” Io: (guardandomi intorno per cercare le telecamere di un qualche show di scherzi): “Ma dice sul serio?” Commessa2: “Le sembra che abbia voglia di scherzare?” quindi gira sui tacchi e se ne va. Sono senza parole. La mia mente per un attimo è attraversata dall’immagine di me che prendo a calci gli scaffali e faccio venir giù tutte queste stramaledette tazzine, ma la situazione mi sembra così surreale da farmi andare via ridendo a crepapelle….risata isterica? Mah, chi può dirlo. Dopo una settimana, tignosa come un cane con la rabbia, mi ripresento lì. VOGLIO LE TAZZINE, CHIARO? Oramai è una questione di principio, e che cavoloooo!!! Arrivo con passo marziale, scavalco l’omino con l’organetto, attraverso i corridoi con sguardo truce, arrivo allo scaffale incriminato… e le tazzine non ci sono più. Finite. Svanite. Ma @*###@@ ladra bestia! Maremma tazzina! Non ci credo!!! E ora? Come faccio? Come vivo senza? Uhhhh, guarda… hanno appena aperto un negozio tutto a due euro… |
Post n°105 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da Marisa63
In questa Italia occupata a reinventarsi per non soccombere, dove tutti sono alla ricerca di un nuovo lavoro, non solo per migliorarsi o per appagare il proprio ego, ma anche e sempre più spesso per far fronte a necessità ben più impellenti come l’IPhone5, il curriculum vitae diventa uno strumento necessario ed importante. No, non dite che tanto in Italia ci vuole la classica botta di culo, sennò non si va da nessuna parte. Se in parte è vero, dall’altro lato conta anche sapersi presentare e fare una bella impressione per essere chiamati ad un colloquio e non finire nel cestino. O peggio ancora nel “delete” senza neanche passare per la stampante. E’ chiaro da leggere, semplice, efficace e senza fronzoli. Formati tabellati, incasinati o simili rendono complicata la lettura al selezionatore che in una mattina ne deve leggere dieci o magari cento. Evitate di usare il grassetto se non in casi estremi e scrivete con il NERO. Curriculum scritti in viola acceso o in blu elettrico non vi fanno sembrare più creativi, affatto. Foto allegata, mandatela solo se ne avete una in cui siete venuti bene, sorridenti e professionali. E possibilmente ben pettinati. Indirizzo mail, se il vostro indirizzo mail abituale è un po’ particolare o legato a certe vostre attività (legali e legittime, eh!) in rete, buona norma sarebbe crearne uno ad hoc per l’invio curriculum. Uno molto semplice tipo nome.cognome@quellochevipare.com andrà più che bene, indirizzi come miciomicio29, cuorechebatteonlyyou, ironia, batman&robin non aggiungono fascino al vostro cv, ma scatenano solo ilarità in almeno due piani dell’azienda…e magari anche del condominio di fronte Rifletteteci. Esperienze di lavoro, elencarle SEMPRE dalla più recente. Non mi stancherò mai di dirlo, ma la lettura dei curriculum inizia con una scrematura superficiale e se sulla prima riga c’è scritto babysitter part-time o barista freelance il selezionatore 9 volte su 10 non si fermerà a leggere fino in fondo, ma invierà il curriculum tra le clementine non rendendosi conto della vostra evoluzione dai tempi del liceo e perdendo la fantastica possibilità di assumervi presso l’azienda. Perciò indicate sempre la vostra ultima (o attuale) occupazione e poi procedete a ritroso. Idem con patate per l’istruzione e formazione e solo le più significative ed inerenti alla posizione per cui fate richiesta. Se avete fatto una vacanza di 10 giorni a Londra non è significativo e no, non vale come esperienza all’estero, ve lo posso assicurare, nemmeno se avete parlato inglese tutto il tempo con il receptionist dell’albergo. Per le conoscenze informatiche e/o linguistiche un solo, ma importantissimo, consiglio: NON MENTITE. Ma non scrivete nemmeno “ottima conoscenza dell’inglese” quando non sapete dire nemmeno “Where is the pen?” senza sembrare Christian De Sica che ci prova con qualche buzzicona. Rischiate figuracce ad un colloquio e vi giochereste quel poco di credibilità che esprimete dal curriculum. Infine, non fate appelli ricordando servilmente la magnificenza dell’azienda, non piangete, non elencate 5 figli affamati ed urlanti attaccati alle gambe né spiacevoli rapporti con consorti/parenti/vicini di casa. Non entrate nei dettagli della vostra vita privata, in nessun caso.
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Post n°104 pubblicato il 16 Ottobre 2012 da Marisa63
Non credo assolutamente di essere l’unica, ma non sono mai stata una persona interessata all'aspetto monetario degli altri. Bisogna pur vivere, si dice. |
Post n°103 pubblicato il 12 Ottobre 2012 da Marisa63
Esiste un modo…ma serio eh? Che permette di essere felici?, a gioire delle piccole cose, a essere allegri come Pollyanna? Magari ce ne possiamo dimenticare un attimo, ma ci sono giorni che non è facile farlo: la guerra, la cattiveria, la disperazione, la fame, l'ignoranza. Volare, certo, è un'altra cosa. |
Post n°102 pubblicato il 28 Settembre 2012 da Marisa63
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Post n°101 pubblicato il 24 Settembre 2012 da Marisa63
Non guardare mai indietro, potresti vedere qualcosa di bello che non tornerà più… Non guardare avanti, potresti immaginare qualcosa di bello che non arriverà mai…. Chiudi gli occhi e riaprili solo quando avrai la forza... di guardare indietro senza piangere...ed il coraggio di guardare avanti sorridendo!!! |
Post n°100 pubblicato il 19 Settembre 2012 da Marisa63
Ci sono uomini che ti scivolano addosso come l’acqua sotto la doccia. E’ finita? Ok, mannaggia, mi spiece, tanti saluti, rimaniamo amici? Boh, non so, forse, vabbè. Poi ci sono uomini che non riesci a scollarli dalla mente. Ti sembra di veder muovere il pensiero di lui accanto alle falangi, passare vicino alle ossa del braccio e risalire su fino alla testa. Stai lì, magari davanti al PC o a vedere un film, o stai in compagni di amici, o con un amico seduta in pizzeria o al bancone del bar. E non fa niente se l’ultima volta che l’hai visto sono stati cinque minuti rubati a non si sa che cosa. Mi domando, è un’illogica ossessione? Forse è solo follia…
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Post n°99 pubblicato il 18 Settembre 2012 da Marisa63
Gli ospedali mi hanno sempre angosciato, e non poco, anzi, diciamo pure che li odio da morire. Ma, volente o nolente, negli ultimi mesi è toccato frequentarli più del dovuto anche se, per mia fortuna, per bellissimi o banali motivi.
Mi sono sottoposta ad una ecografia e radiografia renale.
Arriva il mio turno, e scopro che il radiologo assomiglia a “Doc” lo scienziato di ritorno al futuro e questo non mi rende molto tranquilla. Ha anche due occhietti da furetto un tantino inquietanti… Sicuramente fa esperimenti transgenici nel suo studio privato. Spero che le radiazioni non mi facciano nascere un’altra testa, ci mancherebbe solo questo visto che quella che c’ho già mi avanza. Mi metto su di un fianco, trattengo il respiro e diamo il via alle danze. Sorridi prego!!!! Ferma, così! cheeseeeeeeeeee!
Poco dopo sono fuori, saluto, ringrazio e finalmente esco. Esco pensando a quanto sarebbe bello un mondo senza ospedali, senza gente che sta male, senza quest’odore di disinfettante che ti entra nelle narici e poi non se ne vuole più andare. O un mondo in cui in ospedale ci si va solo per cose belle, tipo la nascita di un bambino, una liposuzione o paio di tette nuove.
Utopia?
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Post n°97 pubblicato il 14 Settembre 2012 da Marisa63
Ho sempre creduto di potermi considerare una donna abbastanza navigata. Attenzione ai termini, navigata nel senso di evoluta, moderna, insomma con zero pregiudizi o quasi Meno che mai potesse accadermi ora alla mia veneranda età. E invece… Proprio ieri, causa matrimonio di un amico, ebbene si anche chi ha superato gli anta può un giorno decidere di sposarsi, mi sono trovata nella condizione di dovergli fare un regalo, pure?...ma perché la mia presenza non sarebbe stata sufficiente? eheheheh
La claustrofobia aumenta. Mi viene incontro una simpatica ragazza, acchittata come se ci fosse già ad un matrimonio. Mi guida tra cento tavolini diversi, cento liste di 200 disgraziati che a breve convoleranno a giuste (o ingiuste, chi può dirlo) nozze in un lasso di tempo abbastanza breve. Tazze, tazzine, taglieri, centrotavola, candelabri, vassoi pesanti come un bambino di 5 anni, portacaramelle in cristallo swarovski preziosissimo… ma quanto saranno grandi ‘ste case dei futuri sposi? Annuncio il nome della coppia alla commessa che sorpresa come gli indigeni davanti a Colombo esclama: “Ma è domenica prossima!!!! NON SI PUO’!!!” Non si può che???? Comprare un regalo???? Ma vattene…
Moltissima claustrofobia.
Ma succede solo a me? Eccoli, si stanno muovendo, si sono mossi!!! L’ho visto!!! Insomma, in quella fiera dell’inutile e del pacchiano non sono riuscita a trovare niente che incontrasse il mio gusto spartano e assolutamente poco incline al limonge. Qualsiasi cosa sia. Deciso…vado fuori lista, acquisto un vaso da terra con una bella orchidea di seta dentro. Cinquantacinque euro e passa la paura, consegna e bigliettino compreso. Uscita dal negozio demoniaco, chiamo la mia amichetta per cercare conforto. “Ho comprato il regalo per M. Un vaso da terra, bello.” “Bene. Quanto hai speso?” “Cinquantacinque. Sarà poco?” “No, va bene. Tanto questi soldi non li rivedrai più.” “…” “Mica ti risposi, TU!” Ma che bello, non so se essere consolata dall’affermazione della mia sincera amica o mettermi a piangere.
Grazie di cuore..umpfff
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Post n°96 pubblicato il 12 Settembre 2012 da Marisa63
Ognuno ha la propria area 51. Ognuno ha i suoi piccoli segreti. Cito da wikipedia…Tv Shows, programma televisivo, è un segmento di contenuti destinati alla trasmissione in tv. Può essere una tantum produzione o parte di una serie periodicamente ricorrenti. Un programma unico in una serie è chiamato episodio. Una serie televisiva che è destinato a comprendere un numero limitato di episodi di solito chiamato miniserie o seriale. Serie senza una lunghezza fissa di solito sono divisi in stagioni o serie , annuali o di rate semestrali di nuovi episodi. Insomma ormai sono diversi anni che mi sono appassionata al genere, serie tipo Lost, CSI, Dexter, Fringe, ma non solo di questo genere anche di tipo comedy come the big bang theory, cougar town, Mike and Molly, oppure sul filone medico..eheheheh.. grey's anatomy, ma non credo v’interessi l’elenco completo giusto? Perché se cosi non fosse, la lista diventerebbe davvero interminabile. Non ricordo com’è iniziata, sta di fatto che ormai è diventata quasi un abitudine, al punto che durante il periodo estivo, in cui tutte le stagioni terminano dando appuntamento a settembre (se va bene) o all’anno successivo..beh io mi sento quasi orfana…
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Post n°95 pubblicato il 11 Settembre 2012 da Marisa63
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Inviato da: ania1981
il 02/07/2014 alle 10:53
Inviato da: vogeo
il 08/08/2013 alle 16:44
Inviato da: Io_piccolo_infinito
il 28/07/2013 alle 11:07
Inviato da: orologionuovo
il 30/06/2013 alle 19:40
Inviato da: remoboys
il 08/06/2013 alle 16:37