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Solo attimi

Post n°74 pubblicato il 05 Marzo 2012 da Marisa63
Foto di Marisa63

La vita non è un film…e chi l'ha mai pensato?
Perchè se lo fosse allora la mia avrebbe una sceneggiatura incasinata, imprevedile, scollegata, disordinata, surreale.
Insomma, sarebbe un fiasco al botteghino dove, si sa, vince la commedia italiana e anche quella americana…ma soprattutto l'happy end, anche le tette e culi, hanno il loro seguito…di estimatori…vedete voi e scegliete quello che più vi aggrada.
Nella vita a volte succedono cose impossibili, belle e brutte, o magari proprio al contrario non succede niente per mesi.

Scorre leggera e uguale a sè stessa in apparenza….per mesi….come è capitato a me.
A me che ogni tanto sento l'irrefrenabile bisogno di darmi un pizzicotto, un graffio, un morso.

Così, solo per sentire dolore. Solo per assicurarmi di essere VIVA.

Il nulla.


E poi all'improvviso un inspiegabile
balzo.
Avanti o indietro?
Chi può dirlo!
Un dolore, un amore, un tornado, un temporale emotivo, un errore.

La solidità crolla, l'amore svanisce…la vita è un attimo, niente è per sempre e soprattutto niente illusioni. Ricordalo!!!! Mai illudersi!


E in un battibaleno sono lì, appesa in equilibrio sul filo, con l'ombrellino in mano per darmi un po’ di equilibrio in più.

La gente intorno che ride e io ho difficoltà ad avanzare, a tenermi su, a non cadere….anche se quel vuoto a volte non pare così orribile.

"Ma niente è mai come ti aspetti che sia!!"


"Dov'è il libretto delle istruzioni? Chi me l'ha fregato?"...

 
 
 

Un Giorno come tanti...

Post n°73 pubblicato il 01 Marzo 2012 da Marisa63
Foto di Marisa63

Oggi è come ieri, come l'altro ieri.
E' come sarà domani. E poi ancora domani.
Insomma, un giovedi come il precedente, come l'altro ancora, e ancora e ancora e ancora.

Se fosse stato ieri sarebbe stato un mercoledì da leoni, uno come tanti.
Eppure oggi è un giorno particolare.

Sento che sta nascendo in me una forza diversa, nuova: la mia vita non mi piace?

Beh, nessuno la può cambiare tranne me.

Sembra un concetto banale, scontato, ma mica sono così sicura che lo sia...
Passiamo mesi, anni, vite…a dare la colpa a qualcosa che non c'è, ad una entità nascosta nell'ombra, …..alla SFIGA.
Piove, governo ladro!!!
.
Sai che c'è? C'è che adesso basta.
Non mi piace la mia vita? La cambio…o almeno ci provo…! Cerco di renderla più bella, creativa, soddisfacente, qualcosa salterà fuori, lo so!
Sono sola??? Cavolo, e che cosa rimpiango? Il passato? No, no... meglio sola che male accompagnata!

Tranquilli, non mi sono drogata. No, non ho preso roba tagliata male.

E' che quando ce vò, ce vò...

 
 
 

La solitudine

Post n°72 pubblicato il 23 Febbraio 2012 da Marisa63
Foto di Marisa63

Recenti sondaggi, hanno statisticamente provato che la paura più grande paura dell’uomo non è né l’influenza aviaria, né l’ebola, né la sindrome da HIV.
La più terrificante fobia dell’uomo del terzo millennio è la solitudine.


Il terrore che quel telefono non suoni più, che la gente passi più in là, oltre, dimenticandosi di te, che i tuoi giorni scorrano tutti uguali, implacabili, senza nessuna soluzione di continuità tra squallidi surgelati mono porzione e pizze precotte.


Ma è poi così brutta la solitudine?


La solitudine del lunedì sera, stesa sul letto con la voce di James Blunt che esce dal lettore Mp3.
I pensieri che vagano disordinati tra la fantasia, le fate e chi non ti vuole o ti vuole solo come pare a lui.
Gli occhi incollati sulle pirotecniche e mirabolanti evoluzioni intorno alla lampada di un moscerino che, per tutte le regole della biologia e in nome di Piero Angela dovrebbe essere morto stecchito nel gelo di febbraio, invece è ancora qui.
Poi, all’improvviso, tutto si rompe. Il cellulare suona la sua fastidiosa melodia anche se, potresti giurarlo, ti sembrava l'avessi spento.

Ma la solitudine non è sempre un piacevole rifugio.

Si definisce solitudine la condizione di chi vive solo, in modo permanente o per un lungo periodo, ricercata per acquisire pace interiore o subita per assenza di affetti o appoggi materiali. Non sono molto convinta che la descrizione calzi a pennello, almeno non nel senso in cui la sento mia.

La solitudine, quella vera, quella che fa star male, è come un sasso che pesa sul petto come un incudine invisibile sul cuore. Sapersi soli, anche in mezzo alla fila del supermercato o in un locale affollato pieno di bella gente con vestiti firmati e drink colorato in mano. E sentire che tutta la gente che hai intorno non ha nulla da dirti, non ti tocca, è lontana. Sembra quasi che anche le voci ed i rumori ti arrivino attenuati, più soffici.

E sono quelle giornate in cui vorresti solo un abbraccio sincero, forte e caldo,Il contatto di qualcuno che davvero ti capisca. Ma chiedere è difficile, arduo più della scalata del K2.
E poi devi sorridere, mostrare i denti in una smorfietta stiracchiata che possa perlomeno risultare credibile. Perché c’è gente che dipende da te, dal tuo buonumore, che si preoccupa e che farebbe mille domande e diventerebbe schiavo di mille ansie se solo immaginasse come stai davvero….dentro.
E allora meglio fingere, starsene zitti e immaginare che tutto sia perfetto.

Essere soli e sentirsi soli non è la stessa cosa….proprio no.

Ma basta poco e le nuvole si allontanano.

Parlare con il tuo bonsai, che come dice qualcuno, così crescerà meglio (ma io non credo, anzi). Guardare vecchie foto ingiallite di quando avevi sette anni e cercavi di imboccare tua cugina con il cucchiaio….asfissiandola….letteralmente.

Una bella dormita e passa tutto, domani il sole splenderà.

O comunque le previsioni dicono che non  pioverà così forte...

 
 
 

Considera la possibilità

Post n°71 pubblicato il 19 Febbraio 2012 da Marisa63
Foto di Marisa63

Quando hai provato di tutto, ma quel mal di testa non vuole andarsene...

Quando non riesci a smettere di tossire, e il gonfiore non si allevia,

ecco che ti rivolgi a un professionista.

Quindi...speri che il medico passi gli anni a migliorare

la sua nostra capacità di intuito,

che gli possa permettere di capire esattamente qual é il problema.

Il problema é che...a volte,tutto quel tempo passato a migliorare

le capacità di intuito, può far sì che una persona si ritrovi con

poco spirito d'osservazione.

E come puoi discutere con qualcuno che ha la scienza dalla sua parte?

Che ci piaccia o no...é davvero importante fermarsi, una volta ogni tanto,

uscire dalla propria testa e guardare il quadro generale.

A dire il vero...scoprire di aver guardato le cose

dalla prospettiva sbagliata...può essere liberatorio, in un certo senso.

E, all'improvviso, vedi un nuovo potenziale...nuove possibilità …

Dove non ne avevi mai viste prima.

Ed e' bello quando una situazione disperata,

all'improvviso, sembra potersi risolvere.

Purtroppo... però qualche volta, succede il contrario.

 
 
 

Cos'é questa inquitudine...

Post n°70 pubblicato il 07 Febbraio 2012 da Marisa63
Foto di Marisa63



Non ricordo più quando dovrebbero iniziare ad allungarsi le giornate, dopo Natale, giusto?

 

Il 21 dicembre è il giorno più corto dell’anno, ma ancora oggi…pare che la luce vada via presto, sarà a causa di questa nuova era…la Nuova era glaciale…ma ci pensate?, sì, magari è solo per questo, solo questo? Azz…è una catastrofe…un delirio…non mi ci abituerò mai a tornare a casa con il buio, e il freddo che spacca le labbra, come se fosse già notte.

 

Buio, la giornata è finita.

Passata a correre dietro a cose di cui non riesco ad afferrarne il senso profondo, ma magari nemmeno esiste.

 

Chissà se capita solo a me, dubito….chissà se capita anche agli altri di sentirsi parte di una soap opera dalla sceneggiatura orribile, scontata, giusto per attirare sponsor e un pubblico imbambolato.

 

Chissà se capita anche agli altri di perdere il controllo della propria vita, di non riuscire più ad acchiappare tutti i fili, che, con un colpo di forbice esperto, il destino ha tagliato.

 

Chissà se non sono la sola a voler premere il tasto reset della mia vita e cambiare tutto: studi, errori, giorni, mesi, anni.

 

Magari tutti tutti no...del tipo...vabbé ricomincio da 3

 

Certi errori me li tengo che son belli a ricordare.

Come le pagine di un vecchio libro in cui l'eroina è bella e temeraria (e io volevo disperatamente essere come lei) e l'eroe infelice ha gli occhi profondi come il mare.

Sciocco…vero?, da donnette.

 

Ormai la solitudine è davvero il male del nostro tempo.

Ma la mia inquietudine si veste di altre paure: prima tra tutte la consapevolezza di stare a sprecare il tempo, rimpianto, dolore, certezza di non essere giusta per vivere qui..in questo luogo..in questo tempo…chissà se lo sentono anche gli altri questo nero che avanza.

 

magari è solo il mio.

 
 
 

Sto annegando...ma non voglio essere salvata!!!

Post n°69 pubblicato il 02 Febbraio 2012 da Marisa63
Foto di Marisa63

A quanti di Voi…come succede a me, la vita fa paura?
La vita ti travolge, spesso non ti lascia il tempo per riflettere, fai delle cose, e poi ti trovi a chiederti …ma sono stata davvero io a fare quelle cose? E a dire quelle parole? La vita è come un vortice, corre, scappa via veloce…e a volte é cattiva.
Una persona che ritenevo importante, si è rivelata un bluff, ha bussato alla mia porta per divertirsi e vedere l'effetto che avrebbe avuto, l'effetto che è stato pari a quello del terremoto dell'Irpinia, più o meno, ma non è che posso tanto darlo a vedere, perchè sembrerei immatura ed anche un filo deficiente.

La mia vita scorre, la vedo, è lì che gira come una trottola, di quelle che si caricano a molla da sopra, chi non ne ha avuta una nella propria infanzia…ogni volta che la carica finiva ci rimanevo male, avrei voluto continuare a vederla girare all'infinito, sfidando l'impossibilità del moto perpetuo.

Sono stata così presa da ME e dai miei ultimi problemi da non vedere i danni, le ulteriori preoccupazioni e le rughe che gli stessi mi hanno creato…le turbe, le infelicità, le solitudini che albergano la mia mente.
E poi, all'improvviso, le rivelazioni arrivano veloci ed improvvise come uno schiaffo in faccia a piena mano.

No, niente di grave,ne di irreparabile… per carità, la mia vita ed il mio quotidiano…sono il solito tran tran.
Ma è proprio questo.
Inseguiamo la felicità, la serenità, l'appagamento, l'amore.
Le inseguiamo prendendo delle strade che, al momento, ci sembrano ottime, giuste per noi.
Ma se non lo sono?
Possiamo continuare a lottare ed elemosinare amore anche dopo tanti anni?
Non cambia mai niente?
Possiamo vivere nella sottile infelicità?
E' questa la condizione abituale dell'età adulta?
Oppure, è questo che vuol dire comunemente "essere sereni"?
Vuol dire cullarsi nel limbo delle giornate tutte uguali, sperando che non arrivi il peggio?
Vedersi crescere le rughe, imbiancare i capelli e continuare nell'indifferenza di chi attraversa la nostra strada?
Sicuramente sto esagerando, sull'onda emotiva del momento decisamente negativo, di sicuro ci saranno tante belle cose, tante cose che mi sono solo dimenticata di ricordare in un momento di sconforto.
Però, magari, anche no.
Ma la felicità esiste?
E se esiste, è patrimonio degli sciocchi che non vedono più in là del naso o delle persone semplici?
E' giusto inseguirla?
Oppure è come Will Coyote all'inseguimento di Beep Beep?
Ecco, io mi sento molto come se una pietra mi stesse per cadere in testa.
L’istinto mi sta suggerendo di scansarmi…sarebbe un ottimo consiglio da seguire....

 
 
 

Si, mi sono resa conto di essere come Alice...

Post n°68 pubblicato il 25 Gennaio 2012 da Marisa63
Foto di Marisa63

Quando ero piccola, il personaggio delle favole in cui più mi ritrovavo non era Cenerentola, né Biancaneve.
Non mi sentivo la Bella Addormentata punta dal fuso, né Cappuccetto Rosso che porta il pranzo alla nonna inconsapevole del destino atroce che l'attende nel bosco.
Il mio personaggio preferito era ed è Alice.

Alice è distratta, curiosa e pigra….insomma, è esattamente come me.
Sognatrice sbadata e discontinua, ricca di una immaginazione che trascende i confini del sogno e della realtà, capace di addormentarsi in un prato e ritrovarsi incastrata in un sogno surreale.
Ma poi…dorme davvero?
 
Mia cugina si chiedeva sempre, e credo lo faccia tutt’ora, cos’è che spinga Alice ad inseguire il Bianconiglio ed a incaponirsi così tanto per sapere dove vada a ficcarsi e perché mai sia in ritardo, nonostante lui la tratti con malcelata indifferenza.
“Vedi? E’ scema!” mi ripeteva.
E io evitavo di dirle che il Bianconiglio lo avrei seguito volentieri anch’io giù per la sua tana senza fondo, se solo fosse passato dalle mie parti scuotendo il suo grosso orologio a cipolla mezzo incriccato.
Di Alice mi ha sempre attratto l’immaginazione e l’enormità di personaggi al limite massimo del non-sense. Il Cappellaio Matto, la Regina di Cuori, la Lepre Marzolina, il ghigno dello Stregatto, il Brucaliffo, solo per citarne alcuni.
Immaginazione, non-sense e testa perennemente tra le nuvole.
Proprio come me.
 
Ingenua, Alice, da non rendersi conto che lo Stregatto la prende in giro con indovinelli senza senso e che la Regina di Cuori non è proprio una personcina del tutto normale, specie perché maltratta i fenicotteri rosa ed il pavido marito.
Guarda il mondo ad occhi sbarrati, Alice, vedendo oltre le cose.
Canta insieme ai fiori, insegue i palmipedoni.
Immaginando quello che non c’è, specialmente proprio dove non c’è.
 
E io sono davvero così, incapace di vedere il male e di immaginare la cattiveria delle persone.
Come novella Alice, non riesco mai a riconoscere il nero e guardo il mondo e la gente ad occhi sbarrati.
Se da un lato tutto ciò è molto bello, perché permette di conoscere persone meravigliose e di avvicinarsi senza filtri alle cose belle della vita, dall’altro stramaledico tutti i giorni il mio carattere ingenuo, che riesce a vedere del bene in tutti.
Ingenua, sì….incapace di ragionare con malizia.
Schiaffeggiata dalla vita se poi vengo a sapere che qualcuno "trama" all'ombra della mia esistenza. 
Sempre stupita della cattiveria, quando si manifesta.
Scema, direte voi….Beh, lo dico anch’io.
Ma sempre dopo aver battuto bene bene il naso contro la porta chiusa della tana del Bianconiglio.

E mi dico sempre: “Cambierò!”, ma poi non lo faccio mai.
 
Ma dovrei?

 
 
 

Succhi gastrici...

Post n°67 pubblicato il 24 Gennaio 2012 da Marisa63
Foto di Marisa63

Mettiamo i puntini sulle i, perché ogni tanto fa bene buttare fuori un po’ di acido.
Sennò con la mia gastrite chi ci parla?
VOI???  
Credo di essere ipocondriaca….e non sopporto il Maalox, anche se devo ammettere che il suo dovere lo fa,  ed anche bene 
 
Tanto per cominciare, non si può andare a dormire dopo aver trascorso le precedenti ore a discutere con quella che credevi fosse una persona razionale di cose che eri certa venissero dette solo tra  i personaggi  delle soap, cioè di certi discorsi scritti solo da dialoghisti sottopagati ed ubrachi.
E invece no.
Pensavo che non fosse ormai più possibile sentirsi dire “Ho paura di continuare a frequentarti, perché rischio di affezionarmi e non voglio soffrire più. Ora non ci riesco a mettermi in gioco di nuovo, perchè ho sofferto troppo”.
Sì, certo…avrai sofferto solo te.
Sinceramente pensavo che queste cose le scrivessero solo nelle fintissime lettere di riviste del femminili.
Che poi, poteva dire la verità, cioè che non ha più voglia di vedermi, o vede un’altra….che poi è la stessa cosa.
 
Bleahhhhhh
 
Svegliarsi la mattina,  prepararsi per andare al lavoro, e trovarsi davanti per tutto il tragitto da casa a quasi vicino l’ufficio, un camion carico di maiali pronti per lo scannatoio. Ora, a parte l’impressione delle povere bestie stipate e destinate alla morte, a parte l’olezzo tipico… perché devi andare a 2 km/h che mi fai fare tardi?
E perché proprio alle sette di mattina?
 
Bleahhhhhh
 
Fare il giro dei negozi in pausa pranzo?
E non trovare nulla che mi aggradi, della mia misura, nemmeno corrompendo la commessa del negozio.
Ma tanto sono in fase ommioddiocheschifochefaccio quindi avessi anche  a disposizione la collezione intera di tutti gli stilisti del mondo, farei schifo lo stesso.
Ma tanto fuori oggi sembra esserci aria di primavera, gli alberi fioriscono e nel cielo cinguettano i pettirossi.
E se si decide ad arrivare l’inverno, moriranno tutti. 
Tutta colpa del riscaldamento terrestre? se il pianeta si riscalda, almeno possiamo mettere le magliette con la panza di fuori tutto l’anno?
 
Bleahhhh
 
Per fortuna, in mezzo a tanto cinismo ed acidità, una luce nel buio.
Una speranza.
Un faro....

….ma quello che accadrà..non ve lo dico…tié… :-P

 
 
 

Pensieri confusi...

Post n°66 pubblicato il 22 Gennaio 2012 da Marisa63
Foto di Marisa63

"Non possiamo fare nient'altro per lei."
Sono le ultime parole che chiunque vorrebbe sentirsi dire.
Rinunciare non e' facile per noi, quindi facciamo tutto il
possibile per non doverlo fare.


Lanciamo un monetina in aria, come una prova di sensazione.
Mentre...e' in aria, proviamo a percepire cosa uscira', e se esce quello che vogliamo,
allora ci convinciamo che tutto andrà per il meglio.


In caso contrario, quando gettiamo la spugna, significa che ammettiamo
che una causa persa a volte e' proprio tale?
Costantemente, facciamo quello che pensiamo ci possa far star bene,
Non c’importa di rovinare qualcosa.

Ma arriva un punto in cui tutto diventa troppo...o se qualcuno si fa male!
Quando siamo troppo stanchi per continuare a combattere, allora ci arrendiamo.
E' qui che comincia il lavoro vero…trovare la speranza…dove sembra che non ce ne sia…

…proprio per niente….

 
 
 

Un posto al sole...

Post n°65 pubblicato il 19 Gennaio 2012 da Marisa63
Foto di Marisa63

Ieri sera per un puro caso del destino, rientrando dopo una giornata caotica, mi sono imbattuta nella visione di una fiction televisiva su rai3, che tempo fa, si parla di anni…forse anche 10/15 seguivo con passione, ma si sa i tempi e i gusti cambiano con batter di ciglia.
Ora, in frangenti normali l’avrei evitata come la peste.
Non amo più tanto il buonismo zuccheroso e politically correct di questi prodottini nostrani.
E poi, diciamocelo, pure il titolo gronda miele e filosofia di vita pseudo-zen a piene mani: UN POSTO AL SOLE. Ma rispetto tantissimo gli aficionados...lo sono stata anche io per tantissimo...issimo tempo.

Insomma la mia attenzione è stata attratta dalla location alquanto familiare:  NAPOLI e il suo golfo.
Ora, per chi non lo sapesse, questo bellissimo golfo è giusto giusto davanti alla mia ex casa...parlo del panorama, non vivevo su di una palafitta in mezzo al golfo...magariiiiii ahahahah
Mi sono emozionata e commossa nel vederlo in tutto suo splendore, immerso nel verde con il sole che fa brillare la superficie del mare in lontananza.
Della storia, ovviamente, non c’ho capito niente, ormai ho perso troppe puntate, i personaggi cambiano di  continuo….crescono, si sposano…hanno dei figli a loro volta..etc etc…e poi chissenefrega, ma è stato tutto un sussulto alla ricerca di posti e luoghi familiari.
Di casa.
Ecco, quella è Punta Campanella!
E addirittura si vede il faro!
Vedi? Proprio lì, in linea d’aria… lì c’è casa nostra!!!
Ecco la collina del Vomero…!!!
E quella di Posillipo!!
E giù lotte in famiglia per eleggere il luogo più bello, e più coreografico. Est o ovest? Io preferisco casa mia, e non è solo un giudizio mio.
Si dice che nessun posto nel mondo sia come casa propria, ed io sottoscrivo questa piccola banalità.
Sono innamorata della mia città, capace di tanti piccoli scorci e meravigliose suggestioni.
Quanto è vero che il mare è libertà, con la linea dell’orizzonte che si perde nel nulla riempiendo l’anima di prospettive e di gusto della scoperta, quando si tinge di arancio e rosso sembra volerti abbracciare, rassicurare, dirti che andrà tutto bene, anche se ora non ci credi e ti sembra impossibile.
Sta tutto lì, tutto chiuso tra le sue colline.
Lì, solo per te, mentre il sole va giù ed i grilli cantano, e lo spettacolo ti colpisce come uno schiaffo in pieno viso.

Quando mi capita di tornarci, ormai sempre più raramente, c’è un posto dove mi fermo sempre.
Un posto solo mio.
Mi siedo ed ammiro lo spettacolo.
Il mondo, visto da lì, è meno brutto.
E la vita merita di essere vissuta.


Provare per credere.

 
 
 

Fenomeni

Post n°64 pubblicato il 17 Gennaio 2012 da Marisa63
Foto di Marisa63

Ma quante sono le cose che sfuggono all’umana comprensione?....uhmmm…infinite, e tanto per citarne qualcuna:

votare il Cavaliere, le pashmine in discoteca con 40 gradi sotto il condizionatore e le gonne-pantaloni con il cavallo al ginocchio.


Esistono fenomeni d’ indiscussa follia,  la separazione tra due eminenze grigie nonché evidenti anime gemelle come Jessica Simpson e Nick Lachey, o la Hilton che mangia hamburger.


Ma esistono anche i fenomeni che non si possono spiegare, né capire, come il dilagare dei gossip…ora su quella velina…poi su quella letterina…e a seguire su quell’altra schedina..ohhh…ma tutte in “INA” finiscono…la rima è fin troppo facile a venir fuori…ahahahahah, e la moda dei capelli cotonati stile "ho-la-cresta-ma-non-sono-una-gallina" (o magari sì) ed il fatto che Keanu Reeves sia gay, ma ne vogliamo parlare?, apriamo un dibattito?..un forum? Una mailing list???


Ma da sempre, dalla nascita dei sapiens e delle relazioni interpersonali tra di essi, il fenomeno più inspiegabile, più socialmente debilitante ed imbarazzante, generatore di incubi per il sesso maschile e di ansie e paranoie per quello femminile è solo uno.
Ma sì, gentile pubblico, proprio quel momento: l’inspiegabile e misterioso passaggio di due sapiens qualunque da frequentazione a coppia.

COPPIA.
il passaggio dall’io e te al noi.

Perchè, se è vero che non si può mettere un'etichetta addosso a tutto (per carità, sarebbe orribile, lungi da me farlo), è vero anche che con 'sta storia c'è chi ci marcia.
Perchè stare nel limbo è una bella cosa, è una pseudo-libertà.


All’asilo era semplicissimo: bastava prendersi per mano ed il gioco era fatto. Potevi fare agevolmente anche le presentazioni ai genitori: "Mammina, questo è il mio fidanzato" e tutto filava liscio come l’olio. A meno che lui non cominciasse a prendersi troppe libertà. Tirandoti le trecce, o i chiuccetti..ad esempio.


Alle elementari era facile: un bacio in bocca, senza nemmeno la lingua che era una cosa schifosissima, ed il gioco era fatto, si stava insieme. Magari, dopo cinque minuti e tre secondi netti d’orologio, si stava insieme a qualcun altro, però le regole erano inviolabili e sacre...le regole erano regole.


Più avanti alle scuole medie, terra d’ interminabili pomiciate seduti sulle panchine del parco, quando se uno allungava la mano un po’ troppo e tu lo lasciavi fare, per tutta la scuola giravano voci incontrollate sulla tua moralità, la chiave di volta del tutto è la classi frase "Ti metti con me?"
E giù tutti a sparlare di quella che sono una settimana fa stava con un altro e così via.
Perché è vero che se il pensare è il piacere più grande concesso agli esseri umani, il pensar male è la sublimazione del godimento vero.
Superata l’età della scuola dell’obbligo, caduti schemi e regole autoimposte o determinate dalla società in cui ci ritroviamo a vivere, come si fa?
Quand’è che due che si frequentano diventano ufficialmente un noi?

Dopo un mese dalla prima uscita? No, il tempo non conta.
Dopo il primo bacio? No Sant’Iddio, no!
La prima notte di sesso? Via, non siamo ridicoli...non siamo mica così antichi… o invece sì?

Si dice che noi donne abbiamo la caratteristica chimica di attaccarci a qualcuno dopo che ci abbiamo fatto sesso...proprio una caratteristica scritta nel DNA, non dovuta alla singola persona.
Non lo so, non lo credo.
Mi è successo forse in passato, ma non sempre. Ma forse sarà che sono un po’ maschiaccio.
In linea teorica, però, credo ci voglia qualcosa di più del sesso per costruire un noi.
Ma cosa?
Non può essere l’amore, quello viene dopo un po’.
Ma all’inizio?

Quand’è che da usciamo il tutto si trasforma in stiamo insieme?
Magari basta la voglia di stare insieme, di conoscersi. E, certo, anche l’attrazione.
Una cosa complicata, insomma, difficile, perché la paura regna sovrana.
E' una questione da grandi menti, articolata ed incasinata.
Metafisica.
Complessa.
O no?
Magari è solo questione di volontà.


Io preferivo all’asilo… e Voi?

 
 
 

Solo a me poteva capitare...

Post n°63 pubblicato il 12 Gennaio 2012 da Marisa63
Foto di Marisa63

Da quando ho la patente…e sono un bel po’ di anni...,è inutile che state li a fare i conti sulle punta delle dita..tanto non ve lo dico…ahahahahah ; dunque dicevo che da quando ho la patente, sempre che la memoria non m’inganna, ho beccato 3 multe.

 

La prima…perché non avevo la cintura, non quella dei pantaloni…chiaramente, a nulla è valso il  tentativo nel giustificarmi con il dire…"ma…ma…mi scusi signor agente…mi ha visto…sono appena uscita dal parcheggio...:-) e quindi?...la cintura va allacciata prima di mettere in moto l’auto"…appunto...ricordatevelo sempre…ma proprio sempre chiaro?

 

La seconda e la terza…per l’infrazione più classica che possa mai esistere al mondo…quella per eccesso di velocità, ora qualcuno penserà, ma come, la prima multa per eccesso di velocità non ti è servita di lezione?...no, che bestia..che sono, ma fosse solo...quello c’è di più…la cosa è molto peggio di quello che potrebbe sembrare, ma andiamo con ordine..

 

1° Infrazione rilevata…multa ricevuta…riscontrata colpevolezza…redarguita davanti allo specchio…pesantemente…compilato bollettino di c/c, compilato modulo di assunzione colpevolezza per decurtazione punti…pagata multa…inviata raccomandata.

 

Dopo qualche giorno ho ricevuto un’altra multa…ma la mia ignoranza, mi ha suggertito di guardare solo la data relativa al giorno della contestazione…fiuuuuuuuuu…che fortuna…il giorno è lo stesso…di conseguenza il mio cervello ha elaborato il seguente pensiero: è un sollecito della prima…quindi…questa può essere frullata in fondo al cassetto.

 

Beata ignoranza…si dice cosi?...nel mio caso maledetta ignoranza…infatti ieri ho ricevuto un sollecito, con ulteriore multa per la mancata comunicazione dei dati del guidatore…ma come?...ma se ho fatto la raccomandata R/R con tanto di fotocopia della patente?...uhmmm, c’è qualcosa che non va…

 

Già…io non vado…sighhh…perché le multe di quello stesso giorno…udite udite…erano due…per lo stesso tipo d’infrazione…ma segnalate in due località diverse…la prima  a  Frosinone alle 8,50, la seconda a Capua alle 9,13 distanza opinabile se non non venisse considerata la presenza dei famosi Tutor in autostrada…arghhh…’naggia a me.

 

La conclusione?...e che ve lo dico a fare?...umpffffffff

 
 
 

Ai miei tempi, cari vecchi tempi....

Post n°62 pubblicato il 09 Gennaio 2012 da Marisa63
Foto di Marisa63

Dall’alto della mia veneranda età…vabbé…insomma un po’ di esperienza l’avrò acquisita anch’io no?, una cosa che ho capito é che il sistema è completamente incasinato…
Cento, cinquanta, ma anche solo trenta anni fa le cose erano molto più semplici, lineari.

Mio nonno e mia nonna si videro per la prima volta in chiesa. Lei aveva quattordici anni e in testa un foulard. Si guardarono da lontano e all’uscita, sul sagrato, un conoscente comune presentò i loro genitori. Non loro, badate. Ma i genitori.

Dopo tre giorni, alla porta di casa dei miei bisnonni si presentò, bello come il sole, mio nonno per fare “veglia”. Chiacchiere in presenza dei genitori, seduti magari vicini, senza toccarsi.

E così vissero felici e contenti.

Mio padre e mia madre si sono conosciuti quando lei aveva sedici anni. Lui era militare, in marina, passava sotto il suo balcone per andare a prendere servizio e lei, guarda caso, era sempre li che o stendeva i panni, oppure ritirava la biancheria asciutta, lanciando occhiate velate al suo passaggio. E così, uno sguardo furtivo oggi, e uno sguardo furtuivo domani, un giorno lui le fece un timido saluto. E dopo una settimana la invitò a prendere un gelato.

E così vissero felici e contenti.
Almeno spero.

La nostra epoca ha buttato all’aria le convenzioni sociali, gli schemi in cui i nostri genitori/nonni erano imprigionati.

Libertà sessuale, libertà di costumi.
Solo che questa libertà fa paura.
Siamo così liberi di poterci esprimere, che abbiamo paura di farlo. Senza legacci, senza freni, senza catene… e ora?
Ma siamo davvero liberi come pensiamo di essere? Oppure la nostra è una libertà falsa, frutto di una mera illusione?

Oggi tutto è dannatamente complicato, specie se si passa una certa soglia di età.
Magari potesse essere come quando eravamo bambine , quando "fidanzarsi" voleva  dire semplicemente che permettere al nostro “amato di tenerci per la mano a ricreazione.
E non voglio fare il solito discorso sessista sulla poca volontà e/o capacità dei maschi in una relazione specie se si è girata la boa dei trenta.
O meglio, non solo.
Perchè passati i trenta (o avvicinandocisi) tutto cambia dannatamente.

Uomini e donne, tutti siamo pieni di paure.
Cerchiamo la persona giusta, ma siamo annegati dalle fobie.
La persona giusta, poi, deve avere così tante caratteristiche che alla fine nemmeno il più figo dei super eroi passa l'esame: bello, intelligente, colto, deve leggere ciò che ci piace e ragionare come noi. Oltre a 1258 altre qualità, chiaro.
Questo, ovvio, finchè non arriva come una porta in faccia l'innamoramento.
Se arriva.
Ed questa la più grande paura.
La paura di innamorarsi e di perdere il controllo.
Paura di perdere la libertà, l’indipendenza…il nostro spazio.
Paura di fare la fine dei nostri genitori, a guardare rete4 seduti sul divano, contandoci le rughe a vicenda.
Di buttarci, di esprimere i nostri sentimenti.
Paura di un rifiuto, che di certo farebbe poco figo.
Di farci conoscere, perché magari non ci sentiamo perfetti….e non lo siamo, Dio ce ne scampi e liberi.
Di mettere il nostro cuore nelle mani di un’altra persona.

Ci riempiamo la vita di mille interessi, novità, impegni per nasconderci meglio dietro una agenda fitta e spessa, palestra, yoga,…manicure…impegni, impegni, impegni sempre di corsa, perché fermarsi a pensare fa male.

Gli uomini non sanno fare più gli uomini.
Hanno paura a prendere l’iniziativa, devono essere rassicurati, stanno bene tra di loro. Niente complicazioni ed andiamo a giocare a calcetto.
Una trombata? Sì può fare, ma poi te ne torni a casa tua, "sì sì ti chiamo io".  
Incomunicabilità.
Vorrei, ma non voglio.
Boh.
Non so.
E' un momento difficile per me.

Mi ci metto anche io nel mare della paranoia, sono matta già da sola, senza che qualcuno decida di organizzare un coro…umpfff. Ho paura di modificare il mio stato di cose, ma ho anche paura che mi sveglierò una mattina alle soglie della menopausa con una gatta come compagnia.

Come era più facile il mondo quando bastava andare in chiesa!

 

 
 
 

Ogni anno é cosi...

Post n°61 pubblicato il 03 Gennaio 2012 da Marisa63
Foto di Marisa63

Per i festeggiamenti d’inizio anno si registrano sempre aumenti esponenziali nell'acquisto di mortaretti, spumante, zampone e lenticchie.
Oltre all'immancabile impennata dei giornali che trattano lo spinoso, imprescindibile ed irrinunciabile argomento L’ OROSCOPO.

Lo so, sono tutte cavolate.
Lo so, non vuol dire nulla di nulla.
Lo so, i segni zodiacali non influenzano il carattere di una persona

Lo so che son tutte fregnacce fatte ad hoc per i creduloni.
Lo so che il calcolo delle influenze dei pianeti non vuol dire nulla e che noi decidiamo da soli il nostro destino e le nostre scelte.
Lo so!!!!

Però mi diverte, specie all'inizio dell'anno, leggere un po' di queste cretinate e riderci su.
Sto messa male vé…sono a un livello molto basso, eh! Non mi sono mai fatta fare piani astrali, calcoli trigonometrici o affini.
So solo che sono un Cancro ascendente Scorpione, per quel che può valere.

E allora, ecco qua le previsioni:

Capodanno e dintorni
E dai, per una volta scendi dalla vetta del tuo "monte zodiacale" e unisciti all'altra gente! C'è da scommettere che la tua presenza non passerà inosservata e diventerà importante. Umorismo e ironia freddi e pungenti come i tuoi, li posseggono in pochi! E alla fine ti accorgerai che, preso a piccole dosi, anche il caos delle feste, ha il suo fascino!
(Sì, come no. Infatti. Grazie a Dio è quasi finito e smonto l'albero e quello che resta del presepe...)

Le date dell'amore
Dal 10 gennaio al 10 febbraio: Venere in Capricorno. Parti alla grandissima: lasciati tentare da un partner più giovane conosciuto per caso. La storia potrebbe acchiapparti più di quanto t'immagini...
Dal 5 novembre al 14 dicembre: Venere in Capricorno. Puoi migliorare la storia con il tuo lui e... puoi avere storie parallele. Goditi il piacere di essere super corteggiata!
(Cazzo, e dal 10 febbraio al 5 novembre??? Mi dò fuoco??? Mi impicco? Entro in convento?)

Flirt e colpi di fulmine
Inverno e inizio primavera molto ok per le cose di cuore...Vergine e Toro possono farti perdere la testa! In giugno e luglio, potresti rompere un rapporto ormai caduto in down. Da metà luglio cessa l'opposizione di Saturno e con l'estate comincerai a rivivere una stagione calda, caldissima, anche per l'eros! In autunno inverno, andrai fortissimo, specie con il segno dello Scorpione, un po' possessivo, ma sempre capace di farsi perdonare e desiderare...
(Oh, ne conoscessi uno di maschi Scorpione...)

Se il tuo lui è...
Ariete: Alti e bassi a fine primavera. Autunno brillante, fine d'anno scoppiettante!
Toro: Vacanze a fine estate : passione travolgente!
Gemelli : In viaggio ritroverete un eros bollente!
Cancro: Nei mesi centrali prenderai una decisione importante.
Leone: Estate megagalattica!
Vergine: Eventi imprevisti, a fine estate, risveglieranno un rapporto tiepido...
Bilancia: Ottobre e novembre bollentissimi!
Scorpione: Ti travolgerà d'amore in autunno...
Sagittario: In primavera e a fine d'anno, vivrete i momenti migliori...
Capricorno: Benissimo gennaio, febbraio, ottobre e novembre.
Acquario: Alti e bassi in estate, non lo capirai...
Pesci: Se dura da tempo, non dare il rapporto per scontato...
(Eccome…nò!!!)

Scrivania e dintorni (Ohhh!!! vediamo un po'!)
Dopo un ottimo inizio d'anno, ad aprile dovrai usar diplomazia se non vuoi avere... sbattimenti! Da fine luglio e soprattutto metà agosto, con Marte positivo, comincerai ad imporre le tue capacità e con settembre avrai la strada spianata per il successo...
(Sì, infatti…me preparo il tosa erba…eccerto….magari se c'era pure qualche indirizzo a cui mandare cv era meglio...)

Ecco l’anno che sta arrivando…che tra un anno Maya permettendo nel bene e nel male passerà.

E speriamo che le geometrie celesti mi diano una mano per quest’anno appena iniziato, che ce ne ho bisogno...

 
 
 

ARRIBA! ARRIBA! ANDALE! ANDALE!

Post n°60 pubblicato il 20 Dicembre 2011 da Marisa63
Foto di Marisa63

Arriva?

Ma come? Non lo senti?

Jingle Bells, Jingle Bells!!!!

Let it snow, let it snow, let it snow!

Non lo senti davvero???

No, cavoli, non lo sento.

Tu sceeendi daaalle steelleee!!!
... Santa Claus is coming to town!!

Sì, vabbè, decorazioni, lucine, odore di pino... ma che sarà mai a parte il miracolo del consumismo?

Non è vero che la gente è più buona sotto Natale, basta entrare in qualsiasi negozio per accorgersene. La gente è inferocita, le file assurde, la lotta all'ultimo pandoro in offerta alla Coop è spietata. Sembra quasi di essere sotto saldi, se non fosse che i prezzi sono quelli pieni, purtroppo.

Ma dai, smettila!
Non lo senti?

Christmas, Christmas time is near,

time for toys and time for cheer!

E basta con sto cazzo di campanelle!


Andando in giro in macchina , invece di notare quanto le luci siano belle appese lì come candele fluttuanti nel nulla, ho pensato subito che ce ne era qualcuna, anzi di più, fulminata e che invece di alberelli e stelline il tutto aveva l'effetto comico di creare figure degne di un Picasso ubriaco.
Il Babbo natale che balla e canta dal bancone d'ingresso di qualche negozio mi irrita e mi fa pensare alle decine di bambini cinesi che magari l'hanno assemblato e cucito. Per fortuna quest’anno sembrano essere stati banditi dagli addobbi natalizi i Babbi Natale arrampicatori…lo avete notato anche voi?, che poi, si sa, Babbo Natale come lo conosciamo noi l'ha inventato la Coca Cola, signora mia….ormai é risaputo.

Per farla breve, mi sembra tutto un po' troppo finto, commerciale, dovuto…. magari, c'è un perchè se il mio film di Natale preferito non è uno di quei zuccherosi polpettoni dove gli angeli rimettono tutto a posto ed alla fine tutti si amano e magari vincono alla lotteria dell'Illinois, che però non molto tempo fa adoravo…uno in particolare…”la vita è meravigliosa” diretto da Frank Capra e interpretato da James Stewart, chi non l’ha visto almeno una volta nella vita?

Comunque sia…insomma, vorrei tanto chiudere gli occhi e riaprirli l'otto gennaio, a giochi chiusi.

Perchè proprio l'otto?
Perchè l'otto e non il sette, classico giorno post-invasione natalizia, giorno in cui riaprono le scuole e si smantella l'albero??
Boh…non lo so…non ci ho pensato, ma cos’è? devo fare sempre tutto io? Umpfffff..e per una volta la risposta datela Voi no?
ARGH!

 

 
 
 

Gli esami?..non finiscono MAI

Post n°59 pubblicato il 19 Dicembre 2011 da Marisa63
Foto di Marisa63

Giorni faticosi...impegnativi...stressanti

 

Poi ci vorrebbe il meritato riposo, ma la vita vera ti reclama.

Ad alta voce...spesso anche urlando

 

Ed allora riparte tutto.

Di corsa.

Veloce.

Produrre, produrre.

Risolvi.

Rapida.

 

E poi gli amici.

Com'è andata?

 

Sei viva?

Non ti fai vedere?

Quando arrivi?

Ci sei?

Giusto, hanno ragione. E' vero.

Eccomi qui.

 

Stanca.

 

Ma la vita vera non si ferma un secondo.

MAI

Nemmeno per l'esame più difficile, aleatorio, incazzoso, inutile e noioso del mondo.

 
 
 

Mi dissocio dalle tradizioni...e dico NO

Post n°58 pubblicato il 16 Dicembre 2011 da Marisa63
Foto di Marisa63

MI DISSOCIO
Insieme alle tradizioni della messa alla vigilia, il panettone, lo scambio di regali e quant’altro, è usanza dire che a Natale siamo tutti più buoni.

Sbagliato.

Per quanto mi riguarda sono più stronza che nel resto dell’anno, stato d’animo imputabile alle varie abbuffata di rito, all’improponibile circo di cene di Natale (quella sociale, quella di lavoro, quella con il condomino, quella con i parenti) a cui è difficile star dietro senza avere la netta sensazione che ti si scucirà l’ombelico a furia di mangiare.

La mia voglia di tapparmi in casa dal 24 al 6 compreso non è condivisa dai conoscenti latitanti che compaiono a partire dal 20 per farti gli auguri, aggiornarsi sulla tua vita nel resto dell’anno in cui spariscono e immancabilmente sentenziare che, proprio perché pregni di buoni sentimenti, “l’anno prossimo dovremmo vederci di più, non solo in queste occasioni” per poi sparire all’Epifania insieme ad alberi, palle, fiocchi e luminarie.

Quest’anno poi, fatto anomalo, non che lo scorso anno fosse stato diverso, anzi era paro..paro…uguale a questo, non ci saranno accompagnati di alcun genere. L’astronomo con cui sono stata anni ed anni è ormai volato, spero con sua enorme goduria, su una buona stella…buon per lui..o forse per me?...mahhh…
Il floricoltore infame ha colto l’occasione per distribuire fantasiosamente stelle di Natale a tutte le sue ex per rimediare qualcuna con cui passare le feste…madò…che tritezzaaaa…
Manca il pasticcere con panettone è ho fatto il pieno di cazzari anche per quest’anno.

E poi ditemi…dovrei farmi inondare dai buoni sentimenti??…umpfff... l’istinto primario rimane quello di distribuire calcioni ben assestati a chi varca quella porta! Devo avere ancora un po’ di rabbia accumulata in passato, ne deduco che domani sarò fulgida come una cometa.

BUONE FESTE A TUTTI!!!!

 
 
 

Oroscopo del giorno 15/12/2011

Post n°57 pubblicato il 15 Dicembre 2011 da Marisa63
Foto di Marisa63

 

Divertente e informale


CANCRO

Potreste riscuotere quattrini, oggi, o spenderne meno (o in modo più vantaggioso). I ritmi quotidiani si fanno più placidi, voi quagliate e sbrigate alla grande. Anche perché vi mostrate più pratici e concreti di sempre. Nel lavoro e in amore, settore, quest’ultimo, però, che resta ancora un po’ nell’occhio dello sfigociclone. Meno male che sul piano suino Marte promette risarcimenti corposi e corporei. E magari chi un tempo vi guardava come se aveste la forfora e puzzaste di cacio, adesso farà carte false pur di fornicare con voi. Magari pure sottomettendosi un cicinìn.

 
 
 

Stanca...ma emozionalmente stanca...

Post n°56 pubblicato il 13 Dicembre 2011 da Marisa63
Foto di Marisa63

Sono stanca, non tanto e non solo fisicamente, ne tanto di cervello, sono emozionalmente stanca.

Stanca.
Sfinita.

Sono sempre stata pronta ad ascoltare tutti, a capire tutti.
I problemi di tutti erano i miei, dall'unghia spezzata appena laccata, passando per pippe assortite, attraverso frequentanti smaniosi e rapporti senza futuro alcuno, che generano immancabilmente fiumi di lacrime a non finire.

Non solo per amiche e/o amici veri, quello è un piacere/dovere al quale in ogni caso è impossibile sottrarsi senza incorrere in sensi di colpa senza fine a causa di rimembranze nemmeno tanto antiche in cui i sopracitati amici mi hanno risollevata.

Proprio per tutti, compresa l'amica lagnosa e fidanzata che si fa sentire una volta ogni 4 settimane e sempre in sconvolgente concomitanza con una litigata senza fine per poi sparire inghiottita dal nulla fino alla prossima sfuriata.

Un orecchio ed una parola per tutti, una spalla affidabile e ironica.

Ora non ce la faccio.

Io ero quella in grado di fare 100 cose, prendere mille impegni e trottare a testa bassa per giorni senza mai dirsi stanca.

Ora non ce la faccio.

Io ero quella che teneva le fila di rapporti di amicizia scalcinati, magari anche a distanza, conoscenze occasionali e non, nate in vacanza o in posti lontani.
Io, con la costanza di mantenere rapporti, scrivere, inviare foto, ai soggetti più disparati, collezionando amicizie in tutta Italia.

Ora non ce la faccio più.

Sono stanca.
Forse sono solo diventata egoista.
Ma mi sento prosciugata.
Esausta.
Non ho più nulla da dare.

Magari è un momento, ma mi sembra di non avere altre energie mentali ed emozionali per nessuno.
Per nessuno.
Nemmeno per me.

Il dolore si è inghiottito tutto, passano i giorni ma è sempre con me come un piccolo chiodo ficcato nello stomaco che non passa e mi immobilizza al suolo.

Passerà.

Passerà…speriamo…intanto speriamo che passi presto sto Natale..che ancora deve arrivare e già mi ha stufato…

 
 
 

Carattere Difficile

Post n°55 pubblicato il 05 Dicembre 2011 da Marisa63
Foto di Marisa63


Ho un pessimo carattere, ormai é un  dato di fatto
Dico sempre quello che penso, e non spesso… SEMPRE.
Andrà a finire che qualcuno molto grosso o molto muscoloso alla fine mi picchierà.

Oppure anche qualcuno piccolo, che poi son sempre i peggiori, alla fine il mio carattere da Grillo Parlante noioso e rompiballe lo irriterà così tanto da farlo reagire.

E' un difetto, lo so.
Se vedo qualcosa che nella mia testa è storta, mi si scollega la parte del cervello che regola il buonsenso e la mediazione e la mia lingua parte in quarta.
Ho provato anche a contare mentalmente: 1, 2, 3, 4... ma non serve a nulla.
Con tutta la prepotenza e la violenza di cui è capace il mio metro e sessanta scarso, devo dire la mia.

Esempio lampante è stato qualche giorno fa in farmacia.
Ero in attesa che il farmacista, veloce come una lumaca ubriaca di estratto di lattuga fermentato, mi portasse il poco a buon mercato farmaco che gli avevo richiesto, quando al mio fianco una coppia vecchietti arzilli consegna la ricetta alla farmacista.

Farmacista:"Li vuole generici o come indicati nella ricetta? No, perchè se li vuole come nella ricetta deve pagare una differenza..."
Vecchietta arzilla:"E che ne so? Tu che dici Carlo?
Vecchietto arzillo:"Ehh!!!  se il dottore ha scritto così... ma io non ho mai pagato!"

La farmacista si allontana. E io ho contato fino a tre o quattrocento, non ricordo, poi mi sono avvicinata e ho spiegato loro che i farmaci generici sono uguali a quelli che il loro medico gli ha prescritto, solo senza l'aggio delle case farmaceutiche. E che io tutte queste cose le so, perchè la mia famiglia ci campa con le medicine.
La signora mi ha guardato, mi ha fatto l'occhiolino e al ritorno della farmacista ha preteso il generico con piglio autoritario.
Poi, prima di andarsene mi ha preso il braccio e mi ha detto: "che fortuna che ci fossi te".
Bello, vero? Peccato che tutta la scena si sia svolta sotto gli occhi avvelenati del farmacista lumaca che strisciando mi ha portato il farmaco che avevo richiesto (certamente avvelenato).
Ehm...

Sì lo so, ho fatto quello che dovevo, che mi sentivo, ma spesso impicciarsi e esprimere le proprie opinioni (spesso non richieste) non è che sia proprio adeguato.
Per citare un caso storico, io sono quella che all'esame di maturità al professore di matematica che conosceva solo la matematica finanziaria (che io ignoravo nel più profondo di me stessa, non essendo nel programma) ho detto che non si viene a fare i commissari esterni di una materia che non si conosce, causando urli e sceneggiate napoletane.
sorvolo sul voto finale…non lo dirò neanche sotto tortura….
E i rimproveri di mio padre: "Zitta no, eh?"

mi rendo sempre più conto che divento tremenda, insopportabile.  Il punto che pur sapendolo non è che queste idee le tengo per me….mi escono ugualmente..conto, ma mi escono lo stesso. Ma posso mai stare sempre sempre zitta????

Beh…mi sembra di sentire un coro di SIIIIIIIIIIIIIIIIII…ma anche no….:-P

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Marisa63
Data di creazione: 21/07/2011
 
 

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