Creato da middlemarch_g il 24/01/2008
'Fallisci meglio' è il mio secondo nome
 

Messaggi di Maggio 2008

Lasciatemi stare

Post n°100 pubblicato il 19 Maggio 2008 da middlemarch_g

Lasciatemi. Stare.

Ci risentiamo quando mi è passata.

Se mi passa.

 
 
 

Chiedo conferma

Post n°99 pubblicato il 15 Maggio 2008 da middlemarch_g
 

Vi ho già spiegato la mia teoria sulla visione lateralizzata del telegiornale mentre cucino la cena, vero? Che poi teoria è una parola grossa. Più che altro una pratica empirica che dà i suoi frutti.

La qualità del mio ascolto è molto influenzata dal tipo di piatto che preparo. Di norma non mi lancio su nulla di ardito. A casa mia, per dire, la presenza di un piatto transitato per i fornelli fino a mutare la sua consistenza molecolare dallo stato di crudo a quello di cotto, viene già salutata come un evento di una certa portata.

Per cui potete facilmente immaginare che ieri sera, tutta presa com'ero dalla preparazione delle linguine con la pasta d'acciughe, il livello della mia attenzione era massimamente concentrato sui fornelli e pochissimo sul tiggiuno. Dicamo pure che guardavo solo le immagini. Ho visto Berlusconi gesticolare ad ampio raggio in Parlamento con una velina in mano. Per inciso, si è inquartato che è una bellezza. Il doppio petto gli donava molto poco anche prima a causa della scarsissima elevazione sul livello del mare. Adesso poi non ne parliamo neanche. Chissà perchè uno che ha fatto fortuna con il business dell'immagine non riesce a raccattare un pirla capace di insegnargli la minima decenza almeno sotto il profilo dell'abbigliamento.

Comunque. Quello che volevo chiedervi è questo. Nel parterre de roi del governo - la tavolata coi ministri che sta sotto lo scranno del presidente della Camera - ha richiamato la mia attenzione una squillante nota salmonata che credevo fosse stata silurata con buona pace di tutti.

Ma che davvero pure la Brambilla?

 
 
 

Ad integrazione

Post n°98 pubblicato il 14 Maggio 2008 da middlemarch_g
 

Lo stesso colpo al cuore, ma in versione carta stampata.

Repubblica, Berlusconi, le ministre donne. Quelle pagine lì, insomma. E accanto una lettera a firma di:

Mara Carfagna*

E in fondo all'articolo, allineato a sinistra:

*ministro per le pari opportunità

Nella pagina accanto c'era la dichiarazione di non so quale portavoce del piffero di una qualsiasi commissione vaticana che diceva:

Si può credere in Dio e negli extraterrestri. L'eventuale presenza di altre forme di vita nell'universo non confligge con la fede.

Be', ho pensato. Non so se sia vero, e neppure se la specularità delle notizie sia casuale, oppure frutto del  senso dell'umorismo bolscevico dei redattori di Repubblica. Certo è che se possiamo credere negli extraterrestri, chi siamo noi per dubitare della liceità di Mara Carfagna come ministro per le pari opportunità?

Del resto io lo dico sempre che sono di scuola shakespeariana: ci sono più cose fra cielo e terra che nella tua filosofia, Orazio.

Certo, è una citazione che di norma amo spendermi in contesti di più alto profilo. Ma non è che si può avere sempre tutto nella vita.

 
 
 

Sempre alla radio, ma avevo rimosso

Post n°97 pubblicato il 13 Maggio 2008 da middlemarch_g
 

Lo so che è una di quelle cose che non si dovrebbero dire.

Lo so che è un assurdo pregiudizio.

Lo so che finisco solo per alimentare il clima per cui alla fine sono le donne le peggiori nemiche delle donne.

E' che non riesco a resistere...

Ma a voi, che effetto fa sentire pronunciare la frase: il ministro Mara Carfagna?

Io mi immagino il dio degli ossimori che si catafotte  dalla cima dell'Olimpo dando grandi testate contro tutti gli spigoli rocciosi giù giù fino a valle.

Senza riuscire a farsene una ragione.

 
 
 

Cose che capitano quando non si ascolta musica

Post n°96 pubblicato il 13 Maggio 2008 da middlemarch_g
 

Anche stamattina la radio m’ha fregato. Volevo musica, e ho beccato Prima Pagina. Cos’è che mi ha fermato su quella stazione invece di cambiare al volo? E si che ho i comandi dell’autoradio sullo sterzo, cambiare è un attimo, giusto il tempo di una pressione infinitesimale dell’indice sul tasto. Ma no, qualcosa più forte di me mi ha spinta ad ascoltare.

E ho ascoltato.Del terremoto in Cina, per cominciare in bellezza. E poi del papa sulla 194.

Ora. A me non sorprende che il papa dica certe cose. Diciamo che fa il suo mestiere. Semmai mi sorprende che abbia aspettato due settimane dalle elezioni. Per come lo conosco, per come li conosco tutti piuttosto bene dai tempi di Gregorio Magno, me li immaginavo pronti a battere cassa a 48 ore dagli eventi. Tutto sommato, sono stati anche signori a lasciar passare un ragionevole lasso di tempo. Di norma non sono esattori morali di ampie vedute. E il do ut des è uno sport che praticano da sempre a livelli olimpionici.

Invece mi ha sorpresa un po’ di più la lettura dell’editoriale dell’Avvenire di Marina Corradi. Mi ha colpito l’incipit: si voleva richiamare l’attenzione sulle esternazioni di Napolitano e del papa tutte incentrate sul tema della famiglia. Più o meno c’era un passo che diceva così: queste due autorevoli voci speculari.

Io quello che adoro dei cattolici è questo. Che gli puoi aprire la testa in due come un melograno e non c’è verso che riescano a liberarsi di questa oscena perversione. Proiettare su di te l’ombra lunga della propria sudditanza psicologica.

Napolitano può piacerti o meno, ma è il presidente di uno stato sovrano. Se ti piace te lo tieni, se non ti piace lo contesti. Istituzionalmente però non lo puoi cambiare finchè occupa quel posto nel rispetto delle leggi di questo paese. Il papa invece è un’opzione. Se ti piace te lo tieni, se non ti piace lo ignori e non gli riconosci alcuna autorità. Non vedo in nome di quale diritto si possa invocare una qualsiasi forma di specularità per chi non aderisce alla sua religione.

Ma perché cazzo questo concetto è così difficile da far metabolizzare ai cattolici?

 
 
 

Great expectations

Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.

Samuel Beckett

 

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