Testa o Cuore

Non ho smesso di pensarti...

Non ho smesso di pensarti,
vorrei tanto dirtelo.
Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare,
che mi manchi
e che ti penso.
Ma non ti cerco.
Non ti scrivo neppure ciao.
Non so come stai.
E mi manca saperlo.
Hai progetti?
Hai sorriso oggi?
Cos’hai sognato?
Esci?
Dove vai?
Hai dei sogni?
Hai mangiato?
Mi piacerebbe riuscire a cercarti.
Ma non ne ho la forza.
E neanche tu ne hai.
Ed allora restiamo ad aspettarci invano.
E pensiamoci.
E ricordami.
E ricordati che ti penso,
che non lo sai ma ti vivo ogni giorno,
che scrivo di te.
E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.
Ed io ti penso
ma non ti cerco.

(Charles Bukowski)

Caratteristiche del bacio sulla fronte

Di solito, il bacio sulle labbra, a stampo o leggermente prolungato, è il primo dei tanti baci
che si scambia una coppia. È l'inizio di quel "e vissero tutti felici e contenti" che ogni donna desidera. Il bacio alla francese, invece, punta tutto sulla sensualità e passionalità ed è tipico
di quella fase idilliaca dell'innamoramento e del primo amore, dove entrambi i partner sembrano vivere continuamente in un sogno. Poi, se i baci sul collo sono ormai da tempo simbolo di una forte tensione erotica, quelli sulla guancia e sulla fronte sono del tutto privi
"di un secondo fine" e puntano di più sull'apprezzamento interiore della persona che si ha di fronte e che si bacia.

I baci in fronte sono sia un gesto d'amore sincero e profondo da parte di un partner sia un segno d'affetto per amici e familiari, non a caso molti genitori e nonni tendono a baciare in questo modo i loro figli e nipoti. In ogni caso, quello sulla fronte resta un bacio apparentemente semplice, ma affascinante che nasconde vari significati, al di là
dall'attrazione fisica.

«Il bacio si posa sulla fronte di una giovane ragazza, sulla guancia di una mamma, sulla
mano di una giovane donna, sul viso di un neonato, sulle labbra di un’amante.»

Gustave Flaubert

1. È il bacio dell'anima

Può sembrare una frase fatta, ma in realtà non lo è. Il bacio sulla fronte avviene in corrispondenza della ghiandola pineale. Già secondo Cartesio essa era la sede delle
emozioni, delle intuizioni e, soprattutto, dell'anima di una persona. Quando si bacia
quell'area frontale, si va a esercitare una piacevole pressione proprio sulla ghiandola
pineale, che rilascia endorfine e dà una sensazione di felicità e benessere a chi riceve
il bacio. Oltre a questa piacevole reazione, i baci in fronte assumono un significato quasi platonico: il partner, l'amico o chiunque ci stia dando quel bacio, sta baciando la nostra
mente, la nostra anima, il nostro io più profondo, non solo il corpo.

2. È simbolo di protezione

Molto spesso i baci sulla fronte vengono scambiati durante un momento triste o difficile
della vita. Infatti, non sono né sensuali, come quelli sulle labbra, né eccessivamente casuali, come lo può essere un bacio sulla guancia. Sono la perfetta via di mezzo per dimostrare il proprio affetto a una persona cara che vediamo in difficoltà e a cui vogliamo far sentire la nostra presenza. Così, senza usare le parole, le si darà supporto con questo semplice gesto ma ricco di significato.

3. Il bacio tra tenerezza e giocosità

Abbiamo già più volte sottolineato, come al bacio in fronte, a differenza di quello sulle labbra, soprattutto alla francese o di quello "a sandwich", manchi quella forte tensione passionale. Tuttavia, è una grande dimostrazione d'affetto. Se chi dà i baci sulla fronte è un parente o
un amico, allora sarà un gesto sì profondo, ma comunque carico di tenerezza. Qualora,
invece, si trattasse del partner, sarà un bacio tenero ma anche giocoso, come quello sul
naso. Infatti, si potrebbe arrivare ai cosiddetti "baci teaser", ovvero di baci dati in più punti diversi sul viso: dalla fronte alla guancia e alle palpebre, fino al naso e poi le labbra. È un modo da parte del tuo partner di "prepararti" a un bacio più intenso, senza perdere di vista un'atmosfera rilassata e, appunto, giocosa.

4. Esprime rispetto e apprezzamento

Data l'intimità del gesto, quello sulla fronte un bacio che si scambia solo con le persone
che si conoscono bene e con cui c'è una certa confidenza. Può essere un gesto sia di
rispetto che di apprezzamento. Di rispetto perché questi baci vengono sempre dati da qualcuno che ci accetta come siamo, con le nostre qualità e nostri difetti. In una relazione, sono un modo per prendersi cura del persona che si ama, di farle sentire la propria
vicinanza e, con essa, di apprezzarla così com'è.

5. È il simbolo della connessione emotiva

Come già anticipato, anche il bacio sulla guancia è privo di passione e può significare
amicizia e apprezzamento "platonico". È un gesto che compiamo sin da quando siamo
bambini, diventando quasi un'abitudine per salutare parenti, amici o conoscenti. I baci
sulla fronte, invece, pur essendo svincolati dalla sensualità, sono sicuramente più profondi. Innanzitutto, non vengono scambiati con la stessa frequenza di quelli sulla guancia, ma poi ognuno di essi significa vicinanza emotiva. All'interno di un coppia e di una relazione
amorosa, è il modo con cui i partner collegano a vicenda le loro emozioni, assumendo
così una connotazione molto più intima.

dal web

Nostalgia

Nostalgia, dolce compagna dei miei ricordi,
Mi avvolgi come un velo di malinconia.
Ritorni dal passato, con le tue braccia lunghe,
A sussurrarmi di un amore che un tempo fu.

In un tempo lontano, nel calore di un abbraccio,
Viveva un amore, intenso e profondo.
Ogni istante insieme era un'eternità,
Un legame che sembrava indissolubile.

Ma il destino, crudele e inesorabile,
Ha portato via con sé quel dolce amore.
Ora rimane solo la tua ombra, cara nostalgia,
A farmi compagnia nelle notti silenziose.

Ricordo il suo sorriso, il suo sguardo sincero,
Le parole dolci che mi facevano tremare.
Ma ora, sono solo ricordi sbiaditi,
Immagini sfocate di un amore ormai perduto.

La nostalgia mi culla tra le braccia,
Mi fa rivivere quei momenti dimenticati.
Mi riporta le emozioni, le risate, le lacrime,
E mi fa sentire ancora una volta vivo.

Ma nel profondo del mio cuore, so che è passato,
Che quel amore non può più tornare.
La nostalgia, cara compagna, mi rendi fragile,
Ma mi insegni anche a lasciar andare.

Così, con un sorriso malinconico,
Accolgo la nostalgia nel mio cuore.
Le do il suo spazio, la sua parte di me,
Ma nel presente trovo la forza di ricominciare.

Perché la vita è un'opera in continua evoluzione,
E anche se l'amore passato mi ha segnato,
Ho fiducia che nel futuro possa risplendere,
Un nuovo amore, un nuovo capitolo da vivere.

...primavera

La primavera danza in ogni fiore,
e dona colore alla monotonia,
i petali si aprono al nuovo giorno,
e la vita si rinnova con armonia.

Dalle brume dell'inverno, emerge la luce,
e il sole bacia la terra con amore,
i germogli sbocciano come promesse,
di un futuro incantevole e migliore.

E così la natura si risveglia,
dalla sua lunga e pacifica quiete,
gli uccelli cinguettano all'unisono,
e il mondo si colora di felicità elete.

La primavera è un'eterna rinascita,
un ciclo infinito di speranza e poesia,
ci ricorda che anche nei momenti bui,
il sole tornerà a splendere ogni giorno.

Lasciamoci avvolgere da questo incanto,
e abbracciamo la primavera con gioia,
sogniamo, amiamo, sorridiamo all'orizzonte,
e godiamoci la vita in ogni sua pazzia.

Che questa stagione porti rinascita,
nelle anime stanche e affrante,
e che la primavera sia sempre viva,
perché il mondo possa brillare radiante.

... Napoli

Era una sera d'inverno e me ne andavo in giro per i Quartieri Spagnoli. Avevo bisogno di specchiarmi nella vita che brulica leggera tra gli intricati percorsi della Napoli a me cara. Quando lo vidi davanti a me. Un signore antico che, da solo, passeggiava per le strade amiche di una Napoli che cerca di sopravvivere alla mutazione genetica del turismo selvaggio.
"Buonasera, fa frischetto questa sera..."
"Buonasera, non lo dite a me che tengo certi dolori... voi siete giovane".
"Bontà vostra... io aspetto sempre ‘a staggione, l'estate è bella assai".
"Pure a me piaceva, sapete? Mo me so fatto viecchio e che me ne devo fare? e po' da quando non ci sta più Filomena mia..."
La voce gli si increspa un po'.
"Filomena era vostra moglie?"
"Filomena era ‘a vita mia... e mo io so' vivo, campo... ma nun tengo più voglia ‘e campà".
"Siete vedovo da molto tempo?"
"E chi lo conta più? Il tempo pe' mme è ‘na condanna. Mi sveglio e mi addormento, quello che ci sta in mezzo è nostalgia. La sera vado a Messa, mi siedo addò s'assettava Filomena e me vene ‘nu poco ‘a chiagnere. Sapete... quando si passa una vita insieme".
"Figli ne avete?"
"Eh, i figli... sì, stanno al nord hanno la vita loro. Io la mia non ce l'ho più. Voi siete sposato?" Mi chiede all'improvviso.
"No..."
"Se Dio vi farà questa grazia, sentite a me, appicciate tutte le candele alla Madonna e fate di tutto per non contrastatevi mai. Io rimpiango pure i giorni in cui andavo a lavoro e mi perdevo la possibilità di stare con mia moglie. Voglio solo dire che non bisogna mai fare la fesseria di credere che teniamo tutto il tempo... ‘o tiempo nun ce sta, non è mai abbastanza. Una volta jettato nun torna cchiù".
"Io mi chiamo Roberto, voi, come vi chiamate?"
"Antonio... mi ha fatto piacere parlare con te, Robbè; so' arrivato, abito qui. Mi raccomando, se passi, bussami che ci pigliamo un bel caffè"....

( Roberto Bonaventura )

...

Ogni giorno senza te è un giorno vuoto. 

Il vuoto è in me da quando sei volata via

improvvisamente in una maledetta domenica

d'autunno dell'anno funesto 

È da allora che la mia vita si è fermata 

vivo solo di ricordi per tenerti ancora con me

Eri, sei e sarai

Tutto passa nella vita...

“Tutto passa nella vita” diceva quella tizia.
Passano i pantaloni a zampa di elefante.
Passa la febbre.
Passano i treni, anche due volte, chi ha detto di no?
Passano le amiche, gli amici, i fidanzati.
Anche i mariti; le mogli poi!
Passa la voglia.
Passa il temporale e torna il sereno.
Passa la notte.
Passa il dolore, dopo cent’anni.
Passa il Natale, la Pasqua, …..
Passa la sabbia nella clessidra.
Passa il sangue dentro le vene.

Tutto passa, caro ragazzo.

Ciò che non passerà mai è tuo padre e tua madre.
Quando li amerai e quando li odierai, non passeranno.
Quando li loderai e quando li maledirai, saranno lì.
Due scogli viventi, due salvagenti.
Sbagliati, assurdi, con tanti difetti.
Forse divisi fra loro, lontani, in qualche modo legati da un filo d’acciaio.
Pronti, scattanti, soldati in guardia.
Persiane socchiuse, porte sempre aperte.
Testimoni della tua felicità e della tua infinita tristezza.
Medaglieri nelle tue vittorie e fazzoletti nelle tue sconfitte.
Spesso impotenti, ma mai arresi.
Non c’è moda che detti regole
Non c’è usura che li logori
Non c’è mezzo che li porti via.
Non passeranno, caro ragazzo mio. 

E se anche fossero dall’altra parte della terra o del cielo ne sentiresti il profumo:
Profumo d’Amore.

- Clara Lorenzini -

...per il mio angelo volato via

Nel giorno in cui l'ombra avvolge la mia anima, e il dolore in me si fa sentire, mi ritrovo a indagare nella profondità, dove il buio cerca di mentire.

Un soffio di vento freddo mi accarezza, mentre l'orizzonte si oscura, e nel petto, un vuoto che si ingigantisce, nella mente, ricordi che si confondono.

Un sorriso spento, un caldo abbraccio, quel qualcosa di unico che mi manca, sono le emozioni che adesso si affievoliscono, in un giorno amaro che la vita mi sbatte in faccia.

Ma sebbene cade la notte Cupa, il mio cuore cede spazio alla speranza, perché, caro amico, il vero addio non esiste, la tua presenza vivrà in eterno nella mia coscienza.

Il tuo spirito si libera come aquile nel cielo, e io setaccio il mio animo, in cerca del tuo sorriso, per sentire ancora la tua voce sussurrarmi all'orecchio, che anche in assenza fisica, sarai sempre qui con me.

Le lacrime salate scorrono ininterrotte, ma l'amore che mi hai donato vive ancora, è un filo sottile che tiene forte il nostro legame, e nel ricordo trovo conforto.

Così, nel giorno oscuro della tua partenza, imparo a lasciarti andare, a darti la libertà, conservando intatta l'essenza di ciò che abbiamo condiviso, e portandola con me per l'eternità.

E così, nel buio della notte più nera, sono certo che un nuovo giorno arriverà, quando i tuoi ricordi rivivranno in me, e un po' di te nel mio cuore brillerà.

Luna...

La luna, dolce regina della notte,
Sospesa nell'infinito con grazia e splendore,
Una perla argentea che brilla in alto,
Illumina il buio con il suo candore.

Nel manto scuro del cielo stellato,
La luna sorge con maestosa grazia,
Un faro luminoso, un dono beato,
Che accarezza il cuore con dolcezza sottile.

Riflette il sole, quel pallido astro,
E con la sua luce incanta le menti,
Creando un'atmosfera di sogno e di fiaba,
Che ci trasporta oltre i confini della realtà.

La luna, testimone silenzioso dei segreti,
Custode dei sogni e dei desideri nascosti,
Ci invita ad alzare gli occhi al firmamento,
A imparare l'arte del silenzio e dell'ascolto.

Sospesa nel cielo come un dolce sorriso,
La luna ci ricorda che il mondo è vasto,
Che vi sono misteri da scoprire e amori da vivere,
E ci nutre di speranza nelle notti di contrasto.

Oh, luna incantevole, sii guida e ispirazione,
Accompagna i nostri passi nel cammino,
Con il tuo splendore, infondi serenità,
E dona alle nostre anime un abbraccio divino.

Così, sotto il tuo manto di luce argentea,
Ci perdiamo nell'infinito dei nostri sogni,
E ci sentiamo parte di un universo magico,
Dove la luna è la regina dei cuori vagabondi.

...la memoria