comunesenso11 il 09/12/21 alle 12:08 via WEB
Per questi depravati non so se basti questa lettera di mons. Tonino Bello che proprio adesso ho trovato su web.
Auguri scomodi
Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi
disturbo.
Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui,
formali, imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora , miei cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi
conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro
come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di
passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della
vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre
scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo
grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie,
finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una
clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le
sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo
spreco delle vostre luminarie , fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di
tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace
di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si
consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si
condannano popoli allo sterminio della fame.
I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme
nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire
dagli ultimi.
Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano l’aurora, vi diano il
senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio.
E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.
Buon Natale!
Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.
Tonino Bello
Buona giornata. Spero sia stata di tuo e vostro gradimento. Gina
(Rispondi)
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