Il viaggio della Barbie, quel cammino costante e inclusivo, continua ed è sempre aggiornato. La nostra bambolina per antonomasia, si presenta con l'apparecchio acustico. Una realtà innegabile e necessaria, un gesto inclusivo che spingerà i bambini a porre domande: "Mamma a che serve questo?", indicando l'orpello posto all'orecchio. Sarà questa l'occasione perché mamma e/o papà, spieghino a cosa serve l'apparecchio acustico molto utile per chi avesse problemi di udito. Il brand pertanto non dimentica i necessari interventi per arricchire i suoi prodotti di dettagli che nella realtà di tutti i giorni, sono comuni e ricorrenti. Credo che tra le recenti uscite sul mercato vi sia stata anche una Barbie con una gamba protesica. Siamo alla vera inclusione, nessuno ha da restare fuori e tutti devono essere compresi; quindi grazie ai produttori, abbiamo la possibilità di far conoscere ai bambini le posture, le connotazioni, i segni e gli strumenti che indichino alcuni limiti a cui si devono abituare durante la crescita, senza porre domande imbarazzanti.
A proposito stavo dimenticando il buon Ken. Sempre accoppiato con la Barbie, anche lui si è beccato il suo necessario aggiornamento: la vitiligine. Una condizione diffusa che comporta la presenza di macchie e chiazze chiare sulla pelle. Che dire? Siamo alla inclusione generale, alla proposta che soddisfi pienamente la curiosità dei piccoli mettendoli a loro agio con "giocattoli" ludicamente culturali. Spero che il prossimo Ken abbia il "gomito del tennista" e la bella Barbie, l'alluce valgo.