Post n°92 pubblicato il 29 Aprile 2014 da tessa.t
Io non so se questa mia vita sta spianata su un buco vuoto. Non so se il silenzio che indago é intrecciato alla mia sostanza molle. Io non so se quello che cerco e ho cercato e cercherò, non so se quello che cerco é un insulto a quel vuoto. Non so se questo fatto di non avere un paio d’ali sia premio o castigo, io non so se la polveriera della mia inquietudine sia un trono su cui mi siedo minacciato, se la fuga che a scatti regolari mi pungola, se quel puerile sogno di fuga sia uno sgambetto d’angelo, d’un buffone d’angelo che mi vuole inciampare. Io non so se l’amore sia una guerra o una tregua, non so se l’abbandono d’amore sia una legge che la vita cuce fino al ricamo finale. Io non so che farmene di questi nemici che premono, non so che farmene oggi di questo oggi e me lo ciondolo fra le dita perplesse, non so parlare di quello che è sentito nel profondo me, non so parlarlo quell’essere che é qui presente fra le vite degli altri. Io non so perché guardando l’acqua del mare mi salta in petto una gioia di figlio con la madre. Non so se questa uscita mia in un secolo a caso, se questo essere qui a casaccio, io non so spiegarmi questa malattia all’attacco del mondo, non so guarire questa malattia che indolora e vorrei sistemare ogni cosa, in un sogno puerile di tregua, in un’arcadia anche retorica, in un dormire abbracciato dei guerrieri che si innamorano. Io non ho capito e dovrei, non ho capito il mondo della vita, io non ho capito la legge sottostante e non ho da fare la consegna a questi cuccioli che aspettano, che esigono da me l’aver capito. Io non so la canzone che spensiera e non so soccorrervi non so pur volendolo con quella forza di cagna che dà il latte, non so soccorrervi nel vostro sbando, io non so farvi da balsamo io non so mettervi nel coraggio essenziale, nello slancio, nel palpito. Il mio Graal l’ho ritrovato e perso cento volte. […] Io non so se la bellezza è questa accademia di centimetri, se la bellezza, la bellezza è questa carnevalesca decadenza di saltimbanchi, io non mi spiego la crocifissione della grazia, e non mi spiego perchè mi trovo in questo covo rivoltato in questa fossa con gli orchi attuali in questo lato barbarico della specie, e non so perchè stando a occidente non si ode quell’alleluia delle cose. Io non so se in questa schiena senza ali ci son grandi pianure da cui fare il decollo, se in questa spina dorsale ci sono istruzioni per la manovra di decollo, se sono io la freccia di questo arco della schiena, se sono io arco e freccia, non so in quale mano non mano o zampa di Dio mi stanno torchiando, e sottoponendo al duro allenamento dei dolori terrestri. Io non so se la solitudine, se quello strazio chiamato solitudine, se quell’andare via dei corpi cari, se quel restare soli dei vivi, io non so se quel lamento della solitudine, se quel portarci via le facce se quel loro sparire di facce che avevamo dentro il respiro, non so se il dono sia questo portarci via le carezze, questa slacciatura. E’ poco il poco che so e di questo poco io chiedo perdono. Io chiedo perdono per quello che so, perdono io chiedo per tutto quello che so. |
Post n°91 pubblicato il 25 Novembre 2012 da tessa.t
Confesso di cercare un passaggio segreto tra le tue gambe bianche o di falsificare passaporti o forse di farmi crescere le ali rantolando nel buio...
mi suggerisci di manifestare nuove tolleranze di cercare nuovi fiori di studiare profondamente i parassiti del paradiso di descrivere l'intero frutteto poiché ogni albero custodisce storie d'amore...
tra le pieghe dei monti ulula il lupo affamato, la tua bellezza è solo l'infinito in soffitta e non è da così lontano come tu credevi che verrò a dirti addio... |
Post n°90 pubblicato il 09 Ottobre 2012 da tessa.t
Non voglio essere il leader.
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Post n°88 pubblicato il 14 Settembre 2012 da tessa.t
"ti ciuccerei come fa il serpente con il rospo, -io sarei il serpente e te il rospo- Ti ingoierei, anzi...ti ingollerei, ma solo per vomitarti ogni qual volta ti volessi".
Andava tutto benissimo. Appena ho letto il tuo messaggio...in quel momento, mi si è accartocciato tutto dentro. Non c'era più distinzione tra la pancia e il cuore. Poi ieri sera, prima di addormentarmi...ripensando a quelle parole, mi è salita un'ansia da paura. Io non voglio essere ingoiata. Lo sai che ho un'immaginazione esagerata..e che tutte le cose me le "figuro". Non voglio fare la fine di quel rospo che soffocato passa dalla sua gola...e che forse (nel tuo caso), quando te ne viene voglia, a ritroso ripercorrerei lo stesso percorso. Chissà in che condizioni....povero. Povera io. Mi viene da vomitare. Ma che cacchio di messaggi mi scrivi? Ma lo sai quanto ci ho messo a fidarmi di te? Questa storia non mi piace. Come farò a guardarti con gli stessi occhi? Uffa...però!
un po' di musica, grazie...
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Post n°87 pubblicato il 11 Settembre 2012 da tessa.t
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