ALLORA Sì
Amori, amicizia e passione per il Napoli: questi sono gli argomenti che tre giovani amici affrontano da anni nei loro quotidiani incontri nel bar del centro di Vicolo Campano, un piccolo paese della costiera sorrentina. Il loro primo incontro risale ai tempi del Liceo: Rosario, assicuratore frustrato, Felice, architetto stralunato e Massimo, bello e impossibile, da allora non si sono più lasciati. La loro amicizia però viene messa in discussione dall'annuncio del matrimonio di uno di loro. Un anno vissuto tra preparazioni, equivoci, litigi, battute e colpi di scena.
Tutti i proventi saranno devoluti alla fondazione Francesca Rava - NPH Italia Onlus a sostegno del progetto scuole di strada in haiti che assicurano ogni giorno a migliaia di bambini sopravvivenza con cibo, acqua, cure mediche e un futuro con l’istruzione. www.nph-italia.org.
Maggiori dettagli sul sito: www.allorasi.it
NAPOLI - MILANO. SOLO ANDATA.
WWW.NAPOLIMILANO.IT
E' il racconto tragicomico di un viaggio in treno da Napoli a Milano, dove la conoscenza e lo scambio di pareri ed esperienze personali dei vari passeggeri che si alternano durante il tragitto segna tutta la trama.
I protagonisti sono principalmente le 4 persone che si ritrovano casualmente a parlare intorno ad un tavolino ed inevitabilmente finiscono per raccontarsi pezzi delle loro vite.
Autore: Mario Di Maio
Editore: Simple Pagine: 157
Prezzo: 12.00 €
Alcuni brani tratti dal libro:
Ragazzi in motorino - Scuola guida - il nonnino volante - I Mamozzi - Le Poste Italiane - Il Carnevale - Viaggiatori - La Vespa - Una bimba di nome Anna
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Le vacanze al mare (parte 7)
Post n°241 pubblicato il 07 Luglio 2008 da dimaio3d
Quando arriva il momento di tornare a casa la tristezza pervade tutta la nostra allegra famiglia. Dopo giorni passati ad abbrustolirsi al sole, con annesse scottature e ustioni, a mangiare come maiali, perdendo la cognizione spazio temporale, perchè non si sa che ore siano e che giorno sia della settimana, ecco che giunge inaspettata l'ultima giornata da trascorrere in vacanza e da godere a pieno prima di tornare ai ritmi normali. Tutto quello che non è stato fatto per 3 settimane deve essere concentrato nelle ultime ore. Si decide di passare l'ultima giornata al mare, per godersi fino all'ultimo raggio di sole. Di solito, non si sa per quale arcano motivo, coincide anche con il giorno che il mare è agitato e sull'acqua galleggia di tutto: dalle buste e alle bottiglie di plastica a tonnellate di alghe secche, dalla schiuma dei depuratori a qualcosa di forma oblunga, color marrone, molto simile a ciò che è stato prodotto dalla nonna in bagno qualche giorno prima. E così solo i più temerari decidono di fare il bagno, mentre il resto della truppa rimane sotto l'ombrellone a lamentarsi con i vicini del fatto che siano finite le vacanze. Per quanto riguarda le cibarie si è ad un bivio. Può succedere che si debba consumare tonnellate di roba conservata nel frigo e così a colazione ti tocca il peperone ripieno avanzato il giorno prima, oppure non si compri più nulla per cui ci si arrangia con quello che c'è: due fette di pane carrè spalmate di burro e marmellata da dividere equamente. Praticamente ci si "puzza" di fame. L'ultima sera poi ci si riduce a comprare i regalini per gli amici e parenti. E si comprano sempre le stesse strunzate: la cornice di cuoio, il posacenere con le inziali, la brocca in terracotta da 10 cc, la bambolina vestita con i tipici abiti del luogo. Tutta roba che verrà puntualmente buttata appena ricevuta. La mamma chiaramente non si deve far sparlare dietro per cui passe le ultime ore di villeggiatura e pulire la casa e lavare i panni. Non ci si può muovere per casa senza beccarsi una sua cazziata: "Eh che miseria! Non lo vedi che ho appena lavato per terra?" "Eh non andare in bagno! Non vedi che l'ho appena pulito?" Bisogna trasferirsi in macchina ed attendere che giunga l'ora della partenza. E quando la mattina seguente ci si mette di buon'ora in macchina per partire, arriva l'ultima scaricata di mazzate per i bambini perchè stanno temporeggiando e rallentando la tabella di marcia. Poi parte il viaggio della speranza. Dopo un viaggio allucinante, costellato di incidenti, acquazzone, lampi, tuoni, fulmini e saette, bestemmie, lotte all'autogrill per l'ultimo panino ecco arrivare finalmente a casa. Di solito la mamma appena arriva nelle vicinanze di casa spara sempre la solita frase: "finalmente a casa... mi ero stancata a stare in vacanza" mentre il padre sentenzia: "Eppure ogni volta che torniamo.. ecco, non so come spiegarlo.. ma stu paese fa sempre cchiù schifo!" Due ore per trovare le chiavi di casa e annessa litigata tra genitori e poi tutti a scaricare i bagagli. E il giorno dopo avviene la classica scenetta. La mamma mentre stende i panni parla con la vicina. "Eh, signora mia, beata voi che andate in vacanza! La verità? Io mi so stancata! Sono un'uccisa ste ferie!" Come se fino a qualche ora prima era in miniera a picconare... |
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