Semplicemente Io...
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Post N° 1053
Avrei altri pensieri per la testa ed altre sensazioni da dover tirare fuori ma voglio proseguire con il racconto del viaggio, quel viaggio che mi ha permesso di staccare la spina e che mi ha dato un pò d'ossigeno. Se da quando sono tornata sono riuscita a non perdere ancora le staffe, lo devo solo a questo viaggio che ho fatto, una boccata d'aria... Come al solito, per me, la quiete prima della tempesta (mi cambio i modi di dire ad hoc eheheh).
28/07/2007, sabato.
Sono più o meno le 11:00 quando, chiuse le valigie, io e Paola scendiamo dalla nostra stanza, lasciando Teresa in stanza per l'ultima ricognizione (sia mai che dimentichiamo qualcosa, come faremmo a sopportare la leggerezza delle nostre valigie???). Io e Paola saldiamo il conto e spieghiamo alla ragazza alla reception che desideriamo fare colazione nella caffetteria dell'albergo e le lasciamo i bagagli per una mezz'oretta. Ci sediamo al tavolo ed ordiniamo le colazioni. Ci raggiunge Terry con la sua valigia. Ultima volta in cui ci strafoghiamo le tostadas burro e marmellata di quella caffetteria (quelle che ci sono piaciute di più in assoluto). Ultimo caffè "italiano", anzi, "napolitano" che chiediamo al personale di quella caffetteria. Salutiamo la signora Michela che il giorno prima, vedendo che per noi espresso significava farle solo sporcare la tazza, ci aveva offerto il caffè e ci rechiamo alla fermata dell'autobus, vicinissima all'hostal, direzione Renfe (la stazione). Passa un autobus, ne passa un altro e noi intanto al sole lanciamo l'ultimo sguardo al Ponte Romano, "imballato" per lavori. Finalmente passa il nostro autobus. Alle 12:30 siamo già in stazione, il treno partirà dopo un'ora. In un'ora e mezza saremo a Siviglia. Anche il treno che non è alta velocità è una figata. Posiamo i bagagli, prendiamo acqua al distributore che è nel treno (mai visto!) e prendiamo posto. Questa volta passiamo un'ora e mezza a "chiarirci", a mettere in chiaro cosa abbia infastidito l'una dell'altra nei giorni precedenti e così via. A mio avviso ci ha fatto bene stabilire dei limiti oltre i quali si poteva urtare la suscettibilità altrui. Si riparte da zero, un pò più libere. Il tempo vola, nemmeno il tempo di vedere fuori dai finestrini qualcosa di nuovo che dobbiamo scendere. Resto a fare la guardia alle valigie, mentre Paola e Terry chiedono info all'Oficina del Turismo (minuscolo il box). Siamo alla Stazione Santa Justa, usciamo ed aspettiamo dall'altro lato della strada un autobus che ci porti più vicino al centro, all'Hostal. Fa molto caldo, ma a me Siviglia sembra meno un forno di Cordoba. Ormai le colonnine che segnano oltre i 40 gradi non ci stupiscono più. Quando siamo scese dall'autobus abbiamo ben chiaro che per arrivare all'hostal dobbiamo attraversare dei giardini. In effetti, attraversiamo i Jardines Catalina de Ribera e tagliamo per i Jardines del Alcazar, sempre trascinandoci dietro le valigie e distrutte dal caldo. Nei giardini, incontriamo due ragazzi e gli chiediamo indicazioni, salvo scoprire che loro erano italiani e che erano appena arrivati a Siviglia da non ricordo quale località di mare (in effetti erano abbronzatissimi, anzi, direi bruciatissimi!) e che dovevano andare in aereoporto per tornare in Italia. Alla fine, siamo state noi ad indicare loro come andare alla stazione e di lì all'aereoporto. Usciamo dai giardini da un'uscita secondaria e ci incamminiamo lungo un vicoletto strettissimo, alla fine del quale scorgeremo l'insegna dell' Hotel Murillo. Finalmente!!! Saranno più o meno le 16:00, abbiamo poco più di 24 ore per vedere Siviglia!!! Alla reception sono cordialissimi, saliamo al sesto piano e scese dall'ascensore troviamo una rampa di scale che ci porta alla stanza. La stanza è una meraviglia!!!!!! Nuova, ben arredata e dotata di tutti i comfort! La tentazione di restarci chiuse dentro è forte hahahaha. Una doccia e scendiamo, avremmo pensato di fare il biglietto per il bus turistico, per vedere un pò la città nel poco tempo che ci restiamo, ma il biglietto dura 48 ore e per oggi le partenze sono finite. L'indomani avremmo mezza giornata... Non sarebbe molto conveniente, allora pensiamo al battello, ai calessi... La ragazza alla reception ci consiglia di recarci alla Torre dell'Oro e di vedere da lì un pò noi quale servizio ci convenga di più per costi, tempi e quant'altro. Detto fatto, giriamo intorno alla Cattedrale e, attraversata Avenida de la Constitucion, ci troviamo alla Torre del Oro. Il bus turistico dice che per questo giorno sono finite le partenze, allora, trovandoci al punto di imbarco per la crociera, decidiamo di fare un bel giro in battello per vederci Siviglia dal Guadalquivir eheh. Sono le 20:00 e la prossima partenza è alle 21:00, prendiamo i biglietti e ci sediamo sulle panchine, mentre osserviamo una banda di musica che prova su un battello, dove ci sembra di aver capito festeggieranno un matrimonio. Ci imbarchiamo e passiamo sotto tutti i ponti ma quello che più mi piace è quello de Isabel II, dall'altro lato c'è il quartiere di Triana, antico quartiere di pescatori... Dal battello assistiamo ad uno splendido tramonto e all'imbrunire... Decisamente le città sono stupende di sera nei pressi dei fiumi... Un bel venticello fresco e qualcuno che ci saluta da lontano mentre fa il bagno nudo nel fiume! Si scende e si sbircia un pò sul battello fermo dov'è in corso il matrimonio. Ci dirigiamo di nuovo verso la Cattedrale... Bastano pochi passi per accorgersi di quanto sia una città elegante Siviglia... Non abbiamo capito se perchè era sabato sera, se perchè c'erano tanti matrimoni in giro, se perchè a Siviglia amano la vita mondana e la moda, fatto sta che di gente ce n'era tantissima per le strade e molte in abiti eleganti. Un giro intorno alla Cattedrale e poi ci divertiamo a vedere almeno 5 coppie di sposi che fanno le foto in piazza, commentiamo su tutto, naturalmente! Adesso è ora di mangiare... Lo stomaco brontola... La guida Lonely Planet suggerisce un locale che si chiama "La Giralda", dove assaggiare un pò di tapas... Dobbiamo aspettare un pò per un tavolo e alla fine se ne libera uno dentro (affollatissimo il locale), che un gruppo di ragazzotti voleva soffiarci, ma il cameriere ci ha difese strenuamente eheheh. Allora... vogliamo assaggiare più cose possibili, quindi prendiamo un bel pò di tapas... Abbiamo mangiato ottimamente e speso poco!!!! Tra flamenquin, hueva, polpette (il sugo aveva lo stesso sapore del ragù!!!) gamberi e chi più ne ha più ne metta, ci siamo davvero leccate i baffi!!! Soddisfatte ce ne torniamo all'albergo per la nanna. Sarà più o meno l'una e nel letto prima di addormentarci ci mettiamo a parlare di viaggi fatti e di quelli ancora da fare... Domani ci aspetta la Cattedrale e la visita alla tomba di Cristoforo Colombo!
29/07/2007, domenica.
Ci alziamo alle 11:00, nonostante i buoni propositi della sera prima, quando avevamo detto che dato che era l'unica mattina per visitare la città, ci saremmo alzate all'alba. In mezz'ora siamo pronte e scendiamo, paghiamo, lasciamo i bagagli in alberg, spiegando che alle 16:00 li avremmo ripresi e ci addentriamo nei vicoletti del Barrio di Santa Cruz. Colazione con cappucino e una pasta, un pò di visite ai negozietti e passeggiamo per i vicoletti. Siamo dirette alla Cattedrale, l'orario di visita di domenica comincia alle 14:30, così, dopo aver visto un solo pezzetto della Cattedrale da dentro, decidiamo di fare uno dei nostri giri per la città in calesse eheheheh. Questo cocchiere parla troppo a bassa voce e fatichiamo un pò di più a comprenderlo rispetto a quello di Cordova, ma restiamo incantate alla vista di Piazza di Spagna!!!! Il tempo per tornarci in giornata non lo avremo, sarà un'altra delle cose da vedere la prossima volta! Un giro che ci permette di vedere Plaza de Toros de la Maestranza, anche quella col proposito di tornarci in futuro... Alla fine del giro sono le 13:00, calcolando che alle 16:00 dovremmo riprenderci i bagagli e andare verso la stazione per prendere alle 17:40 il treno per Granada e calcolando che alle 14:30 apre la Cattedrale, deduciamo che non possiamo tornare a visitare nessuno dei posti che avevamo "adocchiato" dal calesse e decidiamo di fermarci ad un bar. Prima una breve sosta in un Internet Point per vedere delle cose e poi al bar ci rifocilliamo con bevande varie... Io opto per una bomba calorica fatta di frutta, panna, queso (tipo Philadelphia) e sciroppo di zucchero... Capiamo che non riusciremo neanche a tornare alla Birreria della sera prima per quelle splendide tapas... Intanto al bar, Terry e Paola danno spazio al loro estro creativo e disegnano ritratti l'una dell'altra e il mio anche... Abbiamo scoperto la Picasso e la Miro' della situazione hahahah. Alle 14:30 una fila sotto il sole cocente di Siviglia per l'ingresso alla Cattedrale... devo esser sincera, ricordo poco... Ah si, il sepolcro di Cristoforo Colombo, il tesoro della Cattedrale... Ma quello che più ricordo è stata la salita sulla torre della Giralda!!!! Trentaquattro rampe, 50 metri in altezza... fino alle campane... Una vista stupenda da lassù... scendiamo quasi di corsa e corriamo all'albergo a ritirare le valigie. Visto il caldo, l'ora, la stanchezza e tutto il resto, decidiamo di prendere un taxi appena dopo aver attraversato i giardini. In pochi minuti siamo alla stazione... Sono le 16:40, decidiamo di prendere dei panini da mangiare e qualcuno da portare in treno, dato che arriveremo a Granada alle 22:00. Bocadillos con tortilla e bocadillos con jamon serrano (gnamme buono prosciutto). Mangiamo in stazione e poi ci rechiamo al treno. trovato posto alle valigie, ci sediamo, pronte ad affrontare più di tre ore di viaggio... Il treno aprte puntualissimo, come ormai ci aspettavamo. ma il viaggio dura un pò più del previsto, arriveremo alle 22:00 anziche alle 21:00. Durante questo viaggio conversiamo con un ragazzo italiano che all'inizio sembrava intenzionato a non aver nulla a che fare con noi. Dopo la prima ora passata a dormire per lui e le mie companeras, mentre io ascolto i Modena City Ramblers, il ragazzo ascolta me e Paola parlare di lavoro e ci chiede se parliamo di uno studio che stiamo facendo. Chiarita la nostra posizione a metà tra "studiose" e "studentesse", intavoliamo con lui un discorso sulle bellezze e le bruttezze del Meridione e di Napoli. Il ragazzo, ha 18 anni e dovrà frequentare l'ultimo anno di superiori, ma i suoi discorsi sono davvero interessanti, almeno finchè riusciamo a stargli dietro. Nonostante abbia fatto un viaggio più "stancante" e "avventuroso" del nostro, è stanco la metà di noi e continua a parlare, parlare, parlare... Divario generazionale... Stiamo proprio invecchiando hahahaha. Me ne accorgo soprattutto quando proviamo a consigliargli di studiare all'Università qualcosa che gli dia sbocchi occupazionali, anzichè seguire le sue passioni. Gulp, le stesse cose che dicevano a noi!!!! Hahahahaha. Finalmente si scende dal treno e mentre il ragazzuolo si avvia al campeggio dove dovrà metter su la tenda, noi "vecchiette" decidiamo di prender eunt axi, anzichè scarrozzarci le valigie per autobus fino all'albergo. Granada... La città dove staremo più giorni, la città da cui ci aspettiamo il massimo del nostro viaggio o almeno lo speriamo, visto che finora è stato un crescendo! Il tassista chiede indicazioni ad un altro tassista per la strada che deve fare per portarci in albergo, cominciamo bene, gulp! Con lui riusciamo a comunciare poco ma non perde occasione per indicarci la strada in cui si riversano i giovani la sera... Non ci andremo mai da quelle parti... Arriviamo in albergo e ci piazzano in una stanza al quinto piano. Uhm... l'aria condizionata non funziona, il letto singolo è separato dal matrimoniale da un muro, i balconi sono strettissimi e in alto c'è una rete piena di cacca di piccioni (che schifo!)... Nel bagno c'è una doccia idromassagio (wow), il bagno è grande ma... Paola riscontra che il bidet non è pulito, forse non è stato lavato, Teresa nota un "vermetto" chiuso nella lampada sul soffitto e io comincio a guardare le crepe nel muro... Aiutooooooo!!!!!!!! Vogliamo scappare ehehehehe. La doccia con idromassaggio non basta a trattenerci lì. Così Paola si fionda in reception per far capire che la stanza non è limpia... Questi sconvolti (ma non più di tanto) ci chiedono che animale ci sia nella lampada e pensano a una farfalla, una mosca... Il dizionario ci aiuta e cerchiamo la parola verme... Scene da film hahahaha. L'anziana signora dice qualcosa ai ragazzi, poi ci assicura che il ragazzo toglierà l'animale e che puliranno il bagno... Ma le nostre facce sono esplicative... Ci assegnano un'altra stanza... Decisamente meglio. Non avremo la doccia idromassaggio ma almeno è più nuova, più grande e più bella. Ci fiondiamo nel bagno... Ok, pure qua non è che ci sia tutta sta pulizia. Non abbiamo intenzione di girare come trottole per tutte le stanze dell'albergo, quindi scendiamo (abbiamo fame) e chiediamo al ragazzo di indicarci un posto per la cena. Ci indica un paio di posti e ci dice di fare in fretta che chiudono... Mah... Gli diciamo del bagno non perfettamente pulito neanche nella stanza nuova e ci dice che provvederà lui stesso. Andiamo a cena... Prezzi troppo elevati e non ci convince la carta delle portate... Vicino all'albergo c'è Burger King... decidiamo di mangiare la così facciamo in fretta, non perdiamo tempo a scegliere e non abbiamo problemi di chiusura del locale. Vabbè... passeggiata alla ricerca di un distributore di sigarette, qualche minuto sedute su di una panchina e domani ci penseremo... Torniamo in albergo. Il ragazzo ci guarda e dice: Limpiao, limpiao... Prova a farci capire che ha provveduto a tutto ha pulito e bla bla. Torniamo in stanza... L'aria condizionata funziona, il bagno è pulito ma... troviamo la stessa traccia di sporco di prima... A questo punto, ci si arma di guanti improvvisati (busta che c'è intorno al bicchiere), di disinfettante (quello per le ferite) e spugna (la spugnetta per le scarpe dell'albergo) e cominciamo a sentirci davvero a casa hahahahaha. Ed io che ripetevo: "Ma che limpiao quello la??? Limpiao limpiao, te lo faccio vedere io cosa significa limpiao!" Per un attimo ho pensato che saremmo finite a lavorare per l'albergo hahahaha. Vabbè, siamo distrutte... si va a nanna, domani è un altro giorno.
To be continued...
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