Post N° 1219

Post n°1219 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da nau1981

La mia povera naumobile... L'hanno profanata... Stanotte hanno provato a rubarla e me l'hanno lasciata aperta e con un pò di cose rotte.... Uff... Maledetti siano i ladri!

 
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Post N° 1218

Post n°1218 pubblicato il 09 Gennaio 2009 da nau1981

Torno a scrivere pensieri alla rinfusa. Il 2008 è finito nel migliore dei modi, lontano da qui ed in ottima compagnia: le amiche di sempre e nuove compagnie. L'ultimo pianto del 2008 è arrivato, puntuale, alle 21:30 circa, poco prima dell'inizio della grande cena preparata con le nostre manine. Addio alle lacrime, addio ai tristi ricordi. Mille abbracci, mille vaffanculo al 2008 e mille auguri, di un 2009 migliore. Che importa se mancavano possenti braccia maschili a rendere perfetto quel momento? Anche le amiche sanno come coccolarti quando è il momento di farlo. Risate, serate in compagnia, notti passate in piedi, sempre davanti a qualcosa da mangiare a da bere. Il ritorno, il lento ritorno alla routine, reso più lento da una febbre che ancora ho e che non accenna a lasciarmi. Ancora un pò di pausa e sarò pronta a comincare un nuovo cammino nel nuovo anno. Voglio davvero poter guardare solo avanti. Continuo a staccarmi da tutto ciò che non da un valore aggiunto alla mia vita e ricomincio a giocare che nella vita ci vuole anche quello. Che non dimentichi mai più chi sono e quanto mi meriti. Buon 2009 a tutti e, soprattutto, a me...

 
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Post N° 1217

Post n°1217 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da nau1981

Se qualcuno ha notizie della ragazza di cui parlavo nel post precedente me la manda? :P

 
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Post N° 1216

Post n°1216 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da nau1981

Mi sono sorpresa in questi ultimi giorni mentre riuscivo ancora a trovare le parole giuste da dire a chi è stanco. Mi faccio invidia da sola, a volte. Invidio quella ragazza capace di donare ancora parole che infondano forza e speranza agli altri. Invidio quella ragazza che ha sempre un sorriso per chi non ce la fa più. Le invidio la profonda fiducia che riesce a trasmettere agli altri con due parole ed un sorriso. Quella ragazza oggi ha guardato il bicchiere mezzo pieno, nonostante avesse mille motivi per soffermarsi con lo sguardo sulla parte vuota di quel bicchiere. Negli ultimi giorni lei ha dato ed ha ricevuto. I conti sono tornati. Ho ricevuto gli auguri più belli che potessi ricevere finora. Mi hanno augurato di avere forza ed un Natale ed un anno più sereni di quelli precedenti. Ci vuole poco, lo so, ad avere dei giorni migliori di quelli dell'anno scorso ma quegli auguri mi hanno riempito il cuore. Perchè sono stata davvero contenta di sentire più sereno qulcuno che non lo era le scorse volte e mi sono dispiaciuta sul serio per chi non sta passando proprio un buon periodo. Non parlo di persone che conosco da una vita, nè di persone che fanno parte della mia vita privata. Parlo di persone che ho contattato per lavoro. Non è stato facile fargli le solite domande questa volta, sia perchè alcune risposte stonavano con il periodo ed il clima di "festa" che dovrebbero contrassegnare questi giorni, sia perchè in molte delle loro parole riascoltavo le mie. Insomma, sarà il primo Natale senza mamma e papà, sarà il primo anniversario della scoperta della malattia di mamma, sarà un Natale magro, con le tasche completamente vuote, sarà un Natale senza uno straccio d'uomo che mi baci e mi abbracci (e quì non vedo la novità :P) ma mi sento serena. Mi ritengo fortunata per tutto quello che ho ancora: la certezza di un nuovo lavoro nel nuovo anno, anche se per soli sei mesi, la speranza di nuovi lavori più stimolanti e remunerativi, l'allegria dei miei nipotini, una sorella affettuosa e protettiva nei miei confronti, il calore dell'amicizia, tanti amici con cui condividere ancora attimi di felicità, la stima di tante persone, lo scambio d'umanità nei rapporti interpersonali e questa nuova e piena consapevolezza di non dover dare mai nulla per scontato.

 
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Post N° 1215

Post n°1215 pubblicato il 13 Dicembre 2008 da nau1981

Che strano pensiero: voglia di telefonarti, mamma. Non credo esistano telefoni nell'aldilà e, se anche vi fossero, considerando quanto tempo c'è voluto per insegnarti ad usare quel cellulare che ti ho regalato l'anno scorso, credo che non sarebbe facile comunicare con te in questo modo. Meglio la trasmissione dei pensieri. Avrei voluto raccontarti tutto ciò che è stata la mia vita negli ultimi mesi. Avrei voluto dirti che ora ho un pò di febbre e che mi manca la tua mano sulla mia fronte. Avrei voluto averti accanto stamattina, mentre facevo la spesa, per chiederti un parere, su ogni cosa che mi accingevo a prendere dallo scaffale. Avrei voluto averti accanto per dirti: "Mamma, dai è quasi Natale, compriamo dei regalini ai nipotastri?" O avrei voluto dirti: "Mamma, facciamola questa follia e compriamo del pesce, anche se costa un pò di più, del resto è quasi Natale!" Avrei voluto averti accanto nelgi ultimi giorni per poterti dire anche solo con uno sguardo, le cose che tutti gli altri non capiscono. Avrei trovato in te, solo in te, quello che cerco: semplice comprensione. Sto per dire una cosa ovvia ma te la dico lo stesso: l'intimità che una figlia può avere con sua madre non è paragonabile a quella di nessun altro tipo di rapporto. Mi manchi mamma, mi manchi tanto. Te lo dico senza disperazione, senza dolore, solo con un pò di nostalgia. Ho un libro di ricette e stasera voglio cimentarmi in una di queste. Avrei voluto farlo con te. Ci sono tante cose che avrei voluto ancora fare con te. Non è più il tempo. Guardami mamma, guardami e sorridi. Mi mancano le cose più semplici, i gesti, le parole...

 
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Post N° 1214

Post n°1214 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da nau1981

Non riuscirò mai a stare lontana da questo blog volontariamente. E' diventato parte di me.

Sono ancora in piedi e me ne vanto, non importa se spesso inciampo. Ho ancora la forza di ridere e mi fa piacere, non importa se un istante dopo mi ritrovi in lacrime. Oggi, ad esempio è stato uno di quei giorni in cui ho avuto di nuovo fiducia nel futuro. Proprio in un periodo in cui avrei tanti motivi per essere preoccupata o nervosa. Una delle esperienze lavorative si è conclusa ed ancora non si sono messi daccordo su chi debba pagarmi. Con l'altro lavoro da terminare sono in alto mare e non so da dove cominciare. Anche per quello, i compensi tardano ad arrivare. Ho chiuso, o meglio, sto provando a chiudere, un capitolo sentimentale che non portava da nessuna parte. Ho creduto al nulla, come sempre. Eppure sento aria di cambiamenti, di vita nuova. Sarà stato terapeutico sfogare, sabato scorso, la rabbia scaraventando a terra tutto ciò che mi è capitato sotto mano nella mia stanza e poi, nei giorni successivi, rimettere in ordine, buttando via o chiudendo in una scatola tutto ciò che mi sembrava obsoleto. Poi ho "buttato" anche lui e questo indefinito rapporto che non aveva più senso ed a cui non ha voluto dare un senso nuovo. Sarà anche libero di non volersi impegnare con me o di non provare i miei stessi sentimenti ma io sono liberissima di non accettare più questa strana "relazione". Non è proprio una passeggiata recidere il filo che mi ha legato a lui ma ne ho superate di peggiori. Chi dice che con l'anno nuovo non possa arrivare, insieme alla nuova vita lavorativa che mi aspetta, anche una nuova vita sentimentale? In effetti, è proprio da tanto che non ne vivo una decente, di storia. Una in cui mi senta amata, intendo. Non devo convincere nessuno. Non devo elemosinare l'affetto o i sentimenti degli uomini. Sono quella che sono e non mi pare neanche di dar poco in un rapporto a due. Non avrebbe mai voluto che mi innamorassi di lui. Allora perchè non si è appeso al collo un bel cartello con su scritto: "Vietato innamorarsi?" :)

 
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Post N° 1213

Post n°1213 pubblicato il 02 Dicembre 2008 da nau1981

Credo di non essere più portata a scrivere su questo blog come lo ero anni fa. Non sono più chiara e trasparente come lo ero prima e, qualcuno che mi legge, fraintende i miei post. Qualcuno ha immaginato, leggendomi ultimamente, che io mi sia arresa. Mi rendo conto del fatto che nove post su dieci raccontino di dolore, lacrime, apatia ma non sono solo quello. Ancora corro, vado avanti, faccio cose, mi impegno a trovare in ogni cosa il lato positivo e cerco di trovare una buona motivazione per concludere anche i percorsi lavorativi che meno mi piacciono. Ci sto addirittura riuscendo. Sto riuscendo a rimanere in piedi, a credere che qualche vantaggio ne verrà fuori. Non racconto quì le mie emozioni negative per farmi commiserare. Lo faccio, perchè quando scrivo quì, quasi mi dimentico che qualcuno possa leggermi. Ho sempre considerato questo luogo come il posto in cui poter tirar fuori tutto ciò a cui non ho possibilità di lasciar spazio nelle mie giornate e nella mia vita. Quando non scrivo, vivo. Mi è capitato spesso ultimamente, di non aver neanche un pò di tempo per fermarmi a pensare. Che possa essere anche un bene, lo so. Ma che io abbia bisogno di mantenere dei luoghi franchi, in cui possa dar voce anche alla parte di me meno visibile agli occhi altrui, è innegabile. Qualcun altro addirittura ha pensato di sapere perfettamente cosa stia facendo adesso, dalla lettura di qalche post. Oggi, mi ha infastidio leggere da una persona frasi che credeva rispecchiassero la mia vita attuale. Continuava a dirmi "vedrai che questo lavoro che farai ti darà degli agganci utili" quando in realtà si riferiva ad un lavoro che sta per finire e che rimarrà (con mia somma gioia) un'esperienza a sè. Ho provato a spiegargli che non c'è nessuna possibilità che quest'esperienza lavorativa ne produca altre e continuava a dirmi che non dovevo essere pessimista. Mi ha dato fastidio il fatto che volesse a tutti i costi supportarmi, incoraggiarmi, sostenermi, quando non ne avevo alcun bisogno. Ho provato a spiegargli che forse aveva capito una cosa per un'altra ma non c'è stato verso di fargli capire che sono felicissima che quest'esperienza lavorativa non si ripeterà e che il lavoro che dovrò cominciare e che mi entusiasma è un altro. Niente da fare. Era convinto che io fossi abbattuta, pessimista e che vedessi tutto nero. Poi ho capito. Ho capito che lui, dalla lettura frettolosa di qualche mio post abbia desunto che io sia sempre bisognosa di iniezioni d'ottimismo. Non ha capito un cacchio di me. Che me ne faccio di una persona così? Un bel niente. Così ho chiuso la conversazione. Avrà pensato che fossi scappata a piangere? Ho al momento due lavori che sto per finire, uno che non mi piace per una serie di motivi che non sto a spiegare ma che mi porterà un bel gruzzoletto (resisto solo per quello) ed un altro che mi piace e che faccio già da un pò di tempo e che pure mi porterà altri bei soldini. Do ripetizioni scolastiche ad un ragazzino ed ottengo buoni risultati (otre ad un' entrata econimica che anche se minima è almeno continuativa). Ho iniziato e concluso in una settimana un lavoro extra di intervistatrice qualche settimana fa che mi porterà dei soldini di qui a breve. Il tirocinio è un'altra cosa. Farò un tirocinio formativo nel mio settore. Durerà sei mesi e mi darà la possibilità di guadagnare mensilmente una buona cifretta, di applicare le mie conoscenze e di sviluppare nuove competenze nel mio campo. Questo comincerà a gennaio, quando avrò concluso, (doposcuola a parte) da 15 giorni le esperienze lavorative che sto facend adesso. Ciò signfica che tra la fine di queste due e l'inizio della nuova, avrò un pò di giorni per riposarmi e per staccare la spina. La persona di oggi confondeva il tirocinio che farò con uno dei lavori che faccio ora ed anche quando gli ho spiegato che erano due cose distinte e separate ripeteva: "Vedrai che il tirocinio che farai lì (nel luogo dove faccio ora il mio attuale lavoro) ti aprirà nuove strade." Quando gli rispondevo che era impossibile (ripetendogli che il lavoro che faccio ora lì, finirà, con mia somma gioia, tra meno di venti giorni e che, per fortuna, rimarrà un'esperienza isolata perchè con loro mi auguro di non collaborare mai più, mentre il tirocinio che farò da gennaio da tutt'altra parte, non vedo l'ora di cominciarlo e che lì posso sperare in futuro collaborazioni e che mi piacerebbe tantissimo) lui continuava a dire che ero pessimista. Non ce l'ho fatta più e gli ho risposto in malo modo con un bel:"Scusami ma credo di avere più elementi di te per poter affermare ciò che ti to dicendo da tre ore. La mia vita la vivo io, non tu!" Così mi sono pure beccata dell' acida. Sarò stata anche acida, ma lui era testardo e non poco! Cioè, lavorativamente parlando, ho tante buone opportunità da sfruttare ed anche tanti progetti che mi danno un pò di serenità. Non ho bisogno di essere sempre supportata ed incoraggiata su tutti i fronti. Che poi a volte mi passi per la testa l'idea che è tutto inutile perchè non posso gioirne con i miei genitori che non ci sono più, è tutto un altro discorso... Non mi piace essere fraintesa e non ho molta voglia di raccontarmi per chiarire gli equivoci. Credo che sarà meglio per un pò abbandonare questo blog.

 
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Post N° 1212

Post n°1212 pubblicato il 30 Novembre 2008 da nau1981

I primi mesi trascorrono sempre accompagnati dall'inconscia speranza che prima o poi ritornino. Poi, improvvisamente, ti rendi conto che non potrai rivederli mai più e senti un tonfo al cuore. Così, tutta quella voglia di farsi trovare in piedi, felici e sorridenti, pian piano svanisce. Sono stata avida di vita, avida di emozioni, avida di sentimenti forti ed ho fatto in modo di appagare ogni mia voglia di gesti, parole e comportamenti che mi facessero sentire viva. Perchè quando vivi esperienze come la malattia e la morte di una persona a te cara, senti forte la voglia di riscattarti da tutto quel dolore e quel grigiore. Perlomeno, a me è successo così. Cominci a pensare sul serio che la vita è una sola e che ci vuole a volte davvero un attimo per perdere tutto e allora cominci a chiederti se sei davvero felice e vai alla spasmodica ricerca di quelle forti emozioni che ti stampino in faccia il sorriso, la gioia, la felicità. Poi quell'avidità chissà dove va a finire. Passa il tempo ed invece di ricordare sempre più quanto sia importante vivere appieno ogni attimo della tua esistenza, cominci a provare quel torpore che ti avvolge sempre più, fino a farti spegnere. Succede, quando capisci che tanto loro non torneranno e che non c'è bisogno di allenarsi alla vita per farsi trovare da loro ancora in piedi, sorridenti e raggianti. Capisci che devi smetterla di aspettarli. Capisci che se devi andare avanti, ridere, vivere e gioire, è per te e non per loro. Ma non è mica così semplice... Finisce che un giorno vorresti comprare l'albero di Natale che non hai mai avuto, addobbarlo con tante belle palline di vetro, tutte colorate, scintillanti e luminose, comprare dei regali da mettere sotto l'albero cantando Jingle Bells ed un altro giorno in cui l'albero vorresti averlo fatto solo per poterlo colpire con rabbia e vederlo cadere, vedere tutte quelle belle e perfette palline di vetro rompersi, tutte insieme. Finisce che un giorno vorresti andare in giro a fare shopping, nei mercatini, nei negozi, in mezzo a tante persone sorridendo a tutti ed un altro giorno vuoi solo startene chiuso in casa incurante del fatto che dicembre sia alle porte. Finisce che un giorno pensi di voler passare la vigilia di Natale con ciò che resta della tua famiglia, con i nipotini che fanno baccano, con il camino a darti calore, ai fornelli con tua sorella e condividendo l'amore per il buon vino con tuo cognato e vedere tuo fratello che gioca con i bambini ma un giorno dopo pensi seriamente di voler passare il Natale completamente sola, a casa, per raccogliere i tuoi cocci senza interferenze. Da mezza matta, ho anche pensato di voler passare il Natale nel reparto di ematologia dell'ospedale, come l'anno scorso, fingendo che mamma sia ancora lì. Non sto male, resisto alla grande all'insania dei miei pensieri, coducendo una vita quasi normale per una 27enne. Sono solo momenti, sono solo fugaci pensieri, sono solo le cose che confesso solo a me stessa... Le fisso nel blog, affinchè un giorno possa rileggermi e pensare che tutto questo sia un lontano passato superato alla grande...

 
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Post N° 1211

Post n°1211 pubblicato il 28 Novembre 2008 da nau1981

Va meglio. Sono solo dei momenti, per fortuna circoscritti, quelli in cui mi abbandono completamente al dolore. Ieri giornata lavorativa produttiva. Oggi, giornata lavorativa e basta. Mi sono arricchita raccontandomi ed ascoltando racconti di vita altrui. Uno scambio reciproco, tra due lupi solitari. Per fortuna inizierò la nuova esperienza lavorativa un mese dopo quello inizialmente previsto, così, tra la fine dei due lavori attuali (i due più impegntivi) e l'inizio di quello nuovo, avrò almeno 15 giorni per staccare la spina e rigenerarmi. Poi c'è stato quell' sms... Chissà fin dove può arrivare la stupidità maschile. Se pensa di "riconquistarmi" con le parole, si sbaglia di grosso. Fatti, non parole. Stai sondando un terreno pieno di mine antiuomo, attenzione! La gioia di godersi l'altra famiglia, la nuova famiglia o ciò che resta della famiglia. La serenità data da quei pochi punti di riferimento ancora rimasti immutati. Ancora lavoro, un pò di analisi logica e di calcolo della radice quadrata. Quando vuole sa essere anche molto affettuoso, comincia a credere in se stesso e sta anche imparando a fidarsi di me. Un pò di relax. Domani altra giornata stressante e stancante. Forse, di sera, ci scappa anche un concerto, altrimenti, ci inventeremo qualcos'altro da fare.

 
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Post N° 1210

Post n°1210 pubblicato il 25 Novembre 2008 da nau1981

Caro il mio blog,

questa sera tornerai ad essere uno sfogatoio. L'ho deciso pochi minuti fa, mentre ripensavo alla giornata di oggi ed alla pochissima voglia di parlare che mi ha accompagnato per tutto il giorno. Non mi piace nulla della mia vita attuale. Non mi piace la mia vita lavorativa, nè quella sentimentale, nè quella familiare, nè alcun' altra vita un essere umano possa avere. Mi sforzo all'inverosimile di farmi piacere anche solo un aspetto della mia vita e, stoicamente, resisto sempre per quella strana voglia di vedere come va a finire. Ma la curiosità non basta. Manca l'entusiasmo, quello vero. Manca il calore, quello vero. Mancano un sacco di cose. Non so se ho fatto le scelte giuste. Forse il problema sta proprio in questo: non ho scelto proprio niente. Mi è piovuto tutto addosso ed io, mi sono sentita in "dovere" di accettarle tutte, a scatola chiusa e senza distinzioni. Mi stanno piovendo addosso cose belle ma non bastano a cancellare il grigiore di tutto il dolore che mi è piovuto addosso prima di esse. Mi manca terribilmente mia madre, mi manca mio padre. Mi manca l'essere figlia. Caro il mio blog, sono daccordo con tutti quelli che mi dicono che sono da ammirare davvero tanto solo per il fatto di essere ancora in piedi, nonostante ciò che mi è capitato nell'ultimo anno ma a te non posso negare che sto chiedendo troppo a me stessa. Stasera sento forte la voglia di rinunciare a tutto ciò che ho perchè ciò che ho mi par davvero nulla. Forse domani andrà meglio ma stasera mi è presa male. Non c'è niente, e sottolineo niente, tra le cose che faccio che riempia il vuoto che sento dentro. Sono tutti surrogati di quel calore, di quella protezione, di quella sicurezza e di quell'affetto che mi dava la presenza dei miei genitori. Sono i giorni come questo, quelli in cui prendo coscienza del fatto che loro non ci sono più e non ci sranno mai più, i giorni che più mi fanno sembrare tutto inutile. Inutili gli enormi sforzi fatti per non cadere.

 
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