UN ANGELO DI OBOE...un oboe gelido risillaba gioia di foglie perenni, non mie, e smemora...(Oboe sommerso, S. Quasimodo) |
Lascia che il tuo amore suoni la mia voce
e si posi sul mio silenzio.
Lascialo entrare, attraverso il mio cuore,
in tutti i miei movimenti.
Fa brillare il tuo amore come le stelle
nell'oscurità del mio sonno
e fallo albeggiare al mio risveglio.
Fallo bruciare nel fuoco dei miei desideri,
e scorrere in tutte le correnti del mio amore.
Lasciami portare il tuo amore nella mia vita,
come l'arpa porta la musica,
e lascia che io te lo ritorni,
alla fine assieme alla mia vita.
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Oggi, all'alba, un grande della musica ci ha lasciati. Dopo una lunga battaglia con quel male che lo logorava dentro, Luciano Pavarotti, eccellente tenore internazionale, ha chiuso i suoi occhi stanchi. Non ci sono parole per descrivere la sua arte, per dire quanto la sua voce abbia commosso miliardi di persone e quanto abbia fatto anche per i più deboli. Il mondo della musica piange un grande Maestro ma anche un un grande Uomo. Grazie per tutto Luciano..Ci mancherai! |
Il primo giocatore inizia il suo messaggio con il titolo "cinque strane abitudini" e le persone che sono invitate a scrivere un messaggio sul loro blog a proposito delle loro strane abitudini devono indicare chiaramente questo regolamento. Alla fine dovrete scegliere 5 nuove persone per continuare il gioco. 1. Dormire con i polsi sotto il cuscino e così ogni mattina mi sveglio puntualmente con le braccia addormentate...e che dolore!!! 2. Da un po’ quando esco con gli amici uso un intercalare:…… Ceuza! 3. Quando esco controllo di continuo se ho le chiavi di casa…giusto per stare tranquilla che non mi fossero cadute nel tombino.. 4. Pensare a cose diverse in uno stesso momento..a volte mi dimentico cosa sto pensando. 5. Prima di iniziare un concerto prendo un fiato esagerato, tipo sub, intervallando un misto di preghiere e di parolacce , giusto per smaltire la tensione dentro di me… hiiii so strana eh? Ora passo il gioco ad altri 5blog amici: Raven.sas Parkeggiatoreabusiv0 Musicante_0 Lowe68 Monikadgl7 |
Ieri, 24 agosto al Mermaid's Tavern, pub sito in litoranea di Pontecagnano, una moltitudine di ragazzi e ragazze ha condiviso non solo il menù a mò di ventaglio, dato il caldo insopportabile ma anche la passione per Vasco Rossi. Attenzione, non c'era lui in carne ed ossa, diciamo che c'ha pensato la controfigura con la sua band ad allietare e movimentare la serata. Il gruppo"Alibi", proveniente da Giffoni Valle Piana è composto da cinque elementi: Gerardo Di Martino(Voce), che ha incarnato lo spirito di Vasco non solo nel modo di cantare ma anche nel modo di porsi davanti al pubblico; Antonio Foglia (Basso elettrico), per gli amici "Citabù", che ci colpisce per la sua versatilità e la sua musicalità innata, suona ad occhi chiusi il trombone e passa con facilità ad altri strumenti a fiato come il flicorno tenore, baritono, il basso tuba, fino ad approdare alle corde con il basso elettrico, non in secondo piano la bravura e la briosità di Alessandro Tedesco(Chitarra elettrica), Pino Pinto(Tastiere) e Michele Toro(Batteria). Un repertorio vasto, che ha abbracciato le ultime canzoni di Vasco, prese dall'album "Buoni o cattivi" fino a toccare canzoni quali: Alba chiara, Vita spericolata, Gli angeli che hanno simboleggiato e simboleggiano la musicalità e l’originalità del cantante emiliano. All'1.00, malgrado il caldo costante e onnipresente si continuava a cantare tutti insieme, tra una coppa e un'altra... |
Post n°19 pubblicato il 20 Agosto 2007 da oboe82
Poco dopo il mille la musica profana incominciò ad arricchirsi soprattutto in Francia per merito di poeti musicisti. Questi artisti erano nobili feudatari, cavalieri e anche dame, che si dilettavano a comporre canzoni, da cantare alle feste di corte. A seconda della zona in cui vivevano, essi vennero chiamati trovatori o trovieri: i primi erano attivi nel Sud della Francia, i secondi nel Nord; i primi usavano la lingua provenzale detta lingua d'oc, i secondi la lingua d'oil diventato poi Francese moderno. I temi trattati dai trovatori e dai trovieri erano naturalmente vari, ma soprattutto essi cantavano l'amore, “l’amor cortese”:un amore che aveva sempre i connotati della passione ideale, sublime, esclusiva, nei confronti di una donna che possedeva tutte le virtù e arrivava perciò a rendere più buono, più valoroso, più serio l'uomo che l'amava. La forma poetica più comune e solenne nella quale era celebrato l’amor cortese fu la cansò, composta di varie strofe o stanze. Altre forme della poesia trobadorica furono: i sirventès, di contenuto politico, morale e anche religioso; il planh, in cui si piangeva la morte di un personaggio illustre; la tensò o joc parti, dialogo amoroso fra un uomo e una donna; l’alba, commiato mattutino tra due innamorati; la pastorela, corteggiamento di una pastorella da parte di un cavaliere; i ductia e le estampida, forme a ballo strumentali. Si distinguevano diversi stili del poetare: il trobar plan, stile diretto, facile, chiaro (Jaufrè Rudel); il trobar ric che impiegava costruzioni sintattiche complesse e introduceva allusioni misteriose (Rambaud de Vaqueirais); il trobar clus nel quale era ricorrente il ricorso a metafore e ad espressioni oscure (Arnaut Daniel). La poesia e la musica trobadorica varcarono ben presto le patrie frontiere e calarono da un lato verso la Spagna, dall’altro verso la pianura del Po. Qui s’incontrarono con le forme originali indigene di poesia e musica profane, così anche il nostro popolo, artista per eccellenza, si abbandonò alla gioia del canto. Ogni festa, ogni ricorrenza ebbe le sue canzoni: le maggiolate gentili, echeggianti per le campagne della Toscana, i nostalgici strambotti del Mezzogiorno, le laudi francescane, i canti carnascialeschi. I poeti-musicisti che svolsero in alto-medio tedesco i concetti dell’amore cortese furono influenzati dai modelli francesi. Il movimento artistico si chiamò Minnesang (da Minne, amore cortese e Sang, canto), Minnesanger, cantori dell’amor cortese, equivalente di trovatore e troviero. Ed ecco parte di una canzone di Jaufrè Rudel: Quando son lunghe le giornate a maggio, mi piace dolce canto d’uccelli di lontano, e quando me ne sono dipartito mi rimembro di un amore di lontano. (da Canzone dell’ Amore di lontano)
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Vicky Love. Il protagonista assoluto è l'amore. Il cantautore canta tutte le facce del diamante. Il suo pop figlio della tradizione musicale italiana, punta su arrangiamenti essenziali e sulla melodia. Un disco "fatto in casa", registrato nella sua abitazione a Bologna, con la batteria in un stanza e la chitarra nell'altra... Lascia stare è il primo singolo in rotazione radiofonica. |
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AMA...
L'amore non si chiede perché parla dal cuore e non spiega mai... non lo sai?
L'amore non ci pensa due volte può arrivare di colpo o sussurrare da lontano, non chiedermi se queste emozioni sono giuste o meno, non deve
essere logico deve solo essere forte.
Non abbiamo una voce quando sono i nostri cuori a scegliere, non c'è un piano, non abbiamo un controllo.
Sento ciò che hai paura di dire, di dare
ma non possiamo lasciarci sfuggire questo momento, non possiamo chiederci se
sia giusto o esigere una risposta, possiamo solo provare.
L'amore non ti chiede perché... perciò prendiamo cosa abbiamo trovato e avvolgiamocelo addosso.
Guarda verso l'amore, potresti sognare e se dovesse andarsene allora dagli le ali, ma se quell'amore è destinato ad essere, allora la sua casa è il tuo cuore.
Sotto i cieli noi viaggiamo lontano sulle strade della vita, siamo viandanti, dunque lascia che l'amore parta e lascia che la speranza abbia un
posto nel cuore di colui che AMA.
LA MITICA LARA IN" ADAGIO"
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