UN ANGELO DI OBOE

...un oboe gelido risillaba gioia di foglie perenni, non mie, e smemora...(Oboe sommerso, S. Quasimodo)

 

Lascia che il tuo amore suoni la mia voce

e si posi sul mio silenzio.

Lascialo entrare, attraverso il mio cuore,

in tutti i miei movimenti.

Fa brillare il tuo amore come le stelle

nell'oscurità del mio sonno

e fallo albeggiare al mio risveglio.

Fallo bruciare nel fuoco dei miei desideri,

e scorrere in tutte le correnti del mio amore.

Lasciami portare il tuo amore nella mia vita,

come l'arpa porta la musica,

e lascia che io te lo ritorni,

alla fine assieme alla mia vita.

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 14
 

I MIEI LINK PREFERITI

 

FACEBOOK

 
 

 

UNA FURTIVA LAGRIMA...

Post n°22 pubblicato il 06 Settembre 2007 da oboe82
 

Oggi, all'alba, un grande della musica ci ha lasciati. Dopo una lunga battaglia con quel male che lo logorava dentro, Luciano Pavarotti, eccellente tenore internazionale, ha chiuso i suoi occhi stanchi. Non ci sono parole per descrivere la sua arte, per dire quanto la sua voce abbia commosso miliardi di persone  e quanto abbia fatto anche per i più deboli. Il mondo della musica piange un grande Maestro ma anche un un grande Uomo. Grazie per tutto Luciano..Ci mancherai!

 
 
 

Le cinque strane abitudini

Post n°21 pubblicato il 05 Settembre 2007 da oboe82
 

Il primo giocatore inizia il suo messaggio con il titolo "cinque strane abitudini" e le persone che sono invitate a scrivere un messaggio sul loro blog a proposito delle loro strane abitudini devono indicare chiaramente questo regolamento. Alla fine dovrete scegliere 5 nuove persone per continuare il gioco.
Non dimenticate di lasciare un commento nei blog delle persone scelte per comunicare la vostra scelta. Ho accolto l’invito di due care persone: Zizzola1 e Raba_Rama. Dopo averci pensato un pò, son giunta ad esporre le mie 5 strane abitudini, anche se a volte so tutta strana..ihii!

1.       Dormire  con i polsi sotto il cuscino e così  ogni mattina mi sveglio  puntualmente con le braccia addormentate...e che dolore!!!

2.       Da un po’ quando esco con gli amici uso un intercalare:…… Ceuza!

3.       Quando esco controllo di continuo se ho le chiavi di casa…giusto per  stare tranquilla che non mi fossero cadute nel tombino..

4.       Pensare a cose diverse in uno stesso momento..a volte mi dimentico  cosa sto pensando.

5.       Prima di iniziare un concerto prendo un fiato esagerato, tipo sub, intervallando un misto di preghiere e di parolacce , giusto per smaltire la tensione dentro di me… hiiii so strana eh?

Ora passo il gioco ad altri 5blog amici:

Raven.sas

Parkeggiatoreabusiv0

Musicante_0

Lowe68

Monikadgl7

Buon divertimento!

 
 
 

UNA COPPA PER VASCO!

Post n°20 pubblicato il 25 Agosto 2007 da oboe82
 

Ieri, 24 agosto al Mermaid's Tavern, pub sito in litoranea di Pontecagnano, una moltitudine di ragazzi e ragazze ha condiviso non solo il menù a mò di ventaglio, dato il caldo insopportabile ma anche la passione per Vasco Rossi. Attenzione, non c'era lui in carne ed ossa, diciamo che c'ha pensato la controfigura con la sua band ad allietare e movimentare la serata.

 Il gruppo"Alibi", proveniente da Giffoni Valle Piana è composto da cinque elementi: Gerardo Di Martino(Voce), che ha incarnato lo spirito di Vasco non solo nel modo di cantare ma anche nel modo di porsi davanti al pubblico; Antonio Foglia (Basso elettrico), per gli amici "Citabù", che ci colpisce per la sua versatilità e la sua musicalità innata, suona ad occhi chiusi il trombone e passa con facilità ad altri strumenti a fiato come il flicorno tenore, baritono, il basso tuba, fino ad approdare alle corde con il basso elettrico, non in secondo piano la bravura e la briosità di Alessandro Tedesco(Chitarra elettrica), Pino Pinto(Tastiere) e Michele Toro(Batteria).

Un repertorio vasto, che ha abbracciato le ultime canzoni di Vasco, prese dall'album "Buoni o cattivi" fino a toccare canzoni quali: Alba chiara, Vita spericolata, Gli angeli che hanno simboleggiato e simboleggiano la musicalità e l’originalità del cantante emiliano.

 All'1.00, malgrado il caldo costante e onnipresente si continuava a cantare tutti insieme, tra una coppa e un'altra... 

 
 
 

L' Amor cortese...

Post n°19 pubblicato il 20 Agosto 2007 da oboe82
Foto di oboe82

Poco dopo il mille la musica profana incominciò ad arricchirsi soprattutto in Francia per merito di poeti musicisti. Questi artisti erano nobili feudatari, cavalieri e anche dame, che si dilettavano a comporre canzoni, da cantare alle feste di corte. A seconda della zona in cui vivevano, essi vennero chiamati trovatori o trovieri: i primi erano attivi nel Sud della Francia, i secondi nel Nord; i primi usavano la lingua provenzale detta lingua d'oc, i secondi la lingua d'oil  diventato poi  Francese moderno. I temi trattati dai trovatori e dai trovieri erano naturalmente vari, ma soprattutto essi cantavano l'amore, “l’amor cortese”:un amore che aveva sempre i connotati della passione ideale, sublime, esclusiva, nei confronti di una donna che possedeva tutte le virtù e arrivava perciò a rendere più buono, più valoroso, più serio l'uomo che l'amava. La forma poetica più comune e solenne nella quale era celebrato l’amor cortese fu la cansò, composta di varie strofe o stanze. Altre forme della poesia trobadorica furono: i sirventès, di contenuto politico, morale e anche religioso; il planh, in cui si piangeva la morte di un personaggio illustre; la tensò o joc parti, dialogo amoroso fra un uomo e una donna; l’alba, commiato mattutino tra due innamorati; la pastorela, corteggiamento di una pastorella da parte di un cavaliere; i ductia e le estampida, forme a ballo strumentali. Si distinguevano diversi stili del poetare: il trobar plan, stile diretto, facile, chiaro (Jaufrè Rudel); il trobar ric che impiegava costruzioni sintattiche complesse e introduceva allusioni misteriose (Rambaud de Vaqueirais); il trobar clus nel quale era ricorrente il ricorso a metafore e ad espressioni oscure (Arnaut Daniel).

La poesia e la musica trobadorica varcarono ben presto le patrie frontiere e calarono da un lato verso la Spagna, dall’altro verso la pianura del Po. Qui s’incontrarono con le forme originali indigene di poesia e musica profane, così anche il nostro popolo, artista per eccellenza, si abbandonò alla gioia del canto. Ogni festa, ogni ricorrenza ebbe le sue canzoni: le maggiolate gentili, echeggianti per le campagne della Toscana, i nostalgici strambotti del Mezzogiorno, le laudi francescane, i canti carnascialeschi.

I poeti-musicisti che svolsero in alto-medio tedesco i concetti dell’amore cortese furono influenzati dai modelli francesi. Il movimento artistico si chiamò Minnesang (da Minne, amore cortese e Sang, canto), Minnesanger, cantori dell’amor cortese, equivalente di trovatore e troviero.

Ed ecco parte di una canzone di Jaufrè Rudel:

Quando son lunghe le giornate

a maggio,

mi piace dolce canto d’uccelli

 di lontano,

e quando me ne sono dipartito

 mi rimembro di un amore di lontano.

                                       (da Canzone dell’ Amore di lontano)

 

 
 
 

Vivi la Musica

Post n°18 pubblicato il 11 Agosto 2007 da oboe82
 
Foto di oboe82

Vivi la Musica per quello che ti regala,

vivi la Musica per come ti emoziona,

vivila nelle gioie, vivila nei dispiaceri.

Immagina come ogni melodia ascoltata,

sentita di sfuggita in un bar

possa diventare tua.

Di colpo ti senti vibrare

come un usignolo che col suo canto richiama la compagna,

come un'onda del mare che s'infrange sugli scogli,

come una soprano in un'aria d'opera...

Vivi la Musica a pieno, rispettala, amala,

ma sopra ogni cosa...vivila!

 
 
 

Svelato dove si trovava Caterina..

Post n°17 pubblicato il 04 Agosto 2007 da oboe82
 
Foto di oboe82

Ecco il ripetersi della grande manifestazione musicale salernitana laddove l’amore per le tradizioni si riscopre anche attraverso la Banda del proprio paese e in questo caso le Bande del comprensorio Picentino. A dare il la al XIII  Raduno delle bande del Picentino, quest’anno a Montecorvino Rovella  è stata la spettacolare sfilata dei gonfaloni istituzionali portati dalle  bande musicali in marcia. Le strade di Montecorvino  Rovella si sono colorate di festa e suoni con oltre duecento giovani musicisti che tutti insieme hanno suonato l’inno nazionale Italiano e la famosa marcia di Radetzki. Alle ore 21 invece sul palco allestito in Piazza Umberto I° si è esibita la banda musicale di San Cipriano Picentino. Martedì 31 luglio è stata la volta della banda di Acerno. Mercoledì 1 agosto quella di Castiglione del Genovesi. Giovedì 2  quella Giffoni Sei Casali che festeggia il suo ventennale. Il 3 sul palco la banda di Giffoni Valle Piana, diretta dal M° Francesco Guida e valente di ottimi concertisti, quali il clarinettista Bruno Fierro, il sassofonista Attilio Foglia, il trombettista Clemente Bove, nonché la sottoscritta oboista Caterina De Marco. Per finire sabato sera sarà la volta della banda musicale di Montecorvino Rovella, che quest’anno “gioca in casa”. Durante i sette giorni del Raduno si è svolto  un Master Class  di Armonia Teoretica tenutosi presso l’ex Pretura  dal professore Carmine Moscariello. Domenica 5 agosto gran finale della manifestazione con la tradizionali premiazione alla presenza delle istituzioni regionali, provinciali e dei sei comuni Picentini che hanno il privilegio di avere una banda musicale. E’ infatti, prevista la presenza del consigliere regionale, Ugo Carpinelli, del presidente della Provincia Angelo Villani, dell’assessore Corrado Martinangelo, del presidente della comunità montana Picentina Luciano Caggiano e di amministratori dei comuni sedi delle bande musicali. La manifestazione itinerante è nata tredici anni fa ed è organizzata dalla Federazione delle Associazioni Musicali del Picentino guidata dal presidente Alfonso Toro. Il linguaggio universale della musica ha condito le serate estive montecorvinesi, dove per l’ennesima volta musica e cultura si sono stretti in un caloroso abbraccio.

 
 
 

LA MANO GUIDONIANA

Post n°16 pubblicato il 26 Luglio 2007 da oboe82
 
Foto di oboe82

Malgrado sia passato un pò di tempo, ritorno  alla storia della musica, e questa volta mi soffermerò su un uomo additato come l'inventore della musica. Sto parlando di Guido d'Arezzo, trattatista e didatta più importante nel Medioevo, nato a Pomposa e monaco benedettino che lasciò la sua città natale in seguito a contrasti con dei confratelli. Si trasferì ad Arezzo dove fondò una scuola di canto godendo della protezione del vescovo Teodaldo.Tra le sue innovazioni:

-l'esacordo e il nome delle note: Guido D'Arezzo sviluppò un metodo chiamato solmisazione per facilitare ai cantori l'apprendimento delle melodie scritte sul rigo. Questo metodo si basa sull'esacordo che è la successione di sei suoni in cui il semitono è collocato in posizione centrale. Egli lo derivò dalle note delle sillabe iniziali di ognuno dei sei emistichi che compongono la prima strofa dell'Inno di San Giovanni, il protettore dei cantori. Unendo queste sillabe con le relative note si ha l'esacordo (ut,re,mi,fa,sol,la).
Il “si” nacque dall'avvicinamento delle due lettere iniziali di Sancte Johannes, il verso adonio che conclude la prima strofa dell'Inno di San Giovanni. Fu Ludovico Zacconi a proporre l'adozione del “si”.

Quello che oggi conosciamo come “do” una volta era chiamato “ut”. La sostituzione avvenne nella prima metà del XVII secolo su proposta di G.B. Doni. Do è la sillaba iniziale del suo cognome.

-la solmisazione (dall'unione delle parole sol e mi, le note in cui si effettua la mutazione): è l'applicazione dell'esacordo alla successione dei suoni impiegati nella pratica esecutiva. In tal modo tutti i semitoni, anche quelli tra LA-SIb e SI-DO, venivano indicati con MI-FA. Si ebbero così 3 esacordi duri (ut=sol), 2 esacordi naturali (ut=sol) e 2 esacordi molli (ut=fa). Questo processo fu usato fino al XVI secolo. La solmisazione permetteva ai cantori di leggere ed intonare canti nuovi o comunque sconosciuti.

-la mutazione: quando l'estensione di un canto era compresa nell'ambito di un esacordo, i cantori associavano ad ogni suono le corrispondenti sillabe esacordali fino a memorizzare gli intervalli, per poi sostituirle con il testo del canto. Quando invece l'estensione di un canto superava l'esacordo, essi procedevano nello stesso modo ma applicando la mutazione degli esacordi. Questa mutazione veniva effettuata nei punti in cui si passava da un esacordo all'altro e consisteva nella sostituzione delle sillabe dell'esacordo da cui si proveniva con le sillabe del nuovo esacordo. Ogni semitono veniva indicato con le sillabe MI-FA.


-la mano guidoniana: la mutazione presentava molte difficoltà, così i posteri inventarono il sistema della mano armonica o guidoniana. Secondo questo metodo la successione dei suoni corrispondeva alle falangi e alle punte delle dita (come si può vedere nell'immagine a sinistra).

-la musica ficta: Dall'XII sec. il numero di suoni alterati crebbe con la conseguente origine di nuovi esacordi. Per indicare l'alterazione si utilizzarono il b rotondo (o molle) per l'abbassamento di un semitono e il b quadrato (o duro)
per l'innalzamento del semitono.

 
 
 

La dolcezza di Fabio...

Post n°15 pubblicato il 16 Luglio 2007 da oboe82
 
Foto di oboe82

Fabio Concato nasce nel 1953 ma piuttosto che dare banali notizie anagrafiche o ricordare il suo curriculum vitae, io parlerei del cantautore eccezionale che ha fatto incontrare e innamorare milioni di persone. Alcuni lo considerano troppo sdolcinato, invece è un grande musicista che canta l'amore nel modo  più dolce. E' sicuramente un caposaldo della musica leggera italiana, è la conferma di un grande successo  grazie a brani come: Una domenica bestiale, Rosalina, Guido piano, tutt'oggi ancora in programmazione nelle radio. Ha collaborato con tantissimi artisti di fama internazionale, del resto lui non è da meno, come Pino Daniele con la canzone Laura, l'armonicista Thoots Thielemans, Claudio Dentes, Josè Feliciano, etc...La canzone che più delle altre rappresenta quell'amore cantato da Concato è M'innamoro davvero,pezzo del 1999, il quale venne presentato a Sanremo proprio insieme a  Josè Feliciano. In questa canzone l'artista fa un tutt'uno di musica e parole, la dolcezza della musica va di pari passi con il testo. E senza  dilungarmi troppo ora vi lascio direttamente all'ascolto della canzone.Poi dopo averla ascoltata ditemi se ho ragione o meno. Io  credo di si..buon ascolto!

   

Mi sento strano davvero,
da un po' di tempo e' cosi':
succede sempre ogni volta che sei qui.
Tutto mi sembra migliore
capisco bene cos'e'
capisco che m'innamorero' di te.
Sei sempre il primo pensiero
e mi addormento con te
sembra un malanno ma e' buono come te
mi fa sentire leggero,
sorridi e stai con me,
"lo sai mi sto innamorando anch'io di te".
E vai che m'innamoro davvero
per troppi giorni, da quanti?
Quasi una vita a cercarti e adesso ti ho qui davanti e
vedrai, vedrai che di tempo ne avro', ne avrai
d'amore quanto vorrai perche' non basta mai.
E ci teniamo per mano
siamo in silenzio io e te
certo ch'e' buffo: sono teso piu' di te
ti sento tra le mie dita ed e' un piacere cosi'
in questo istante la vita e' tutta qui.
E vai che m'innamoro davvero
guardami che sono sincero
provo le stesse tue cose adesso: per me e' lo stesso e
vedrai, vedrai che di tempo ne avro', ne avrai
d'amore quanto vorrai e che non basti mai.
... E vedrai, vedrai che di tempo ne avro', ne avrai
d'amore quanto vorrai e che non basti mai.
Mi sento strano davvero,
da un po' di tempo e' cosi':
succede sempre ogni volta che sei qui

 

 
 
 

La passione di Biagio...

Post n°14 pubblicato il 10 Luglio 2007 da oboe82
 

Vicky Love. Il protagonista assoluto è l'amore. Il cantautore canta tutte le facce del diamante. Il suo pop figlio della tradizione musicale italiana, punta su arrangiamenti essenziali e sulla melodia. Un disco "fatto in casa", registrato nella sua abitazione a Bologna, con la batteria in un stanza e la chitarra nell'altra... Lascia stare è il primo singolo in rotazione radiofonica.

Sono passati due anni dall'ultimo cd di Biagio Antonacci Convivendo parte2
, che col precedente Convivendo parte1 (progetto discografico a puntate) ha venduto più di 1.200.000 copie e ha regalato al cantautore la prestigiosa statuetta ai World Music Awards 2005 come Best Male Selling Italian Artist.
Ora Biagio Antonacci è tornato con Vicky Love
, un album dedicato all’amore. Il titolo «si potrebbe tradurre in un nome di donna o ancora in "vittoria dell'amore", un concetto di speranza per un amore più istintivo, più epidermico ma anche più superficiale» come lui stesso dice. In quell'aggettivo epidermico, c'è molto dello stile intimista di Antonacci che ha voglia di raccontare le cronache sentimentali di amanti fotografandoli nella loro quotidianità.
Le canzoni "non fanno delusi", sono lì a ritagliarsi un posto nel pop leggero italiano, a puntare sulla melodia. Antonacci torna a una batteria suonata, non campionata. Un disco immediato, asciutto. Sognami suonato dai Martirani Gipsy Swing con la voce femminile di Dafnè Lupi evoca atmosfere tzigane. Coccinella
dura 6 minuti, con una coda molto lunga, di sola musica, stile anni 70.
L'unica canzone non d'amore dell'album è  Giù le mani capo
. In questo brano Antonacci ricorda il suo lavoro di geometra in una ditta e racconta il rapporto tra il dipendente che vuole dignità e il capo che non ha nessuna considerazione per lui, l'operaio che compra le cose a rate, che fatica a tirare avanti. È un Antonacci sociale quello che canta "ho capito che bisogna guadagnare per poter vivere e soffrire / nonostante tutto compro e pago dopo... ma per avere pago il doppio".
La ghost track che si aggiunge agli undici brani della tracklist è Fotografia
, una canzone scritta nel 1991 è mai pubblicata prima, un lento 3/4, un valzer accennato, parole sussurrate.
Antonacci  firma il disco come autore delle canzoni (testi e musiche), come produttore artistico insieme a Steve De Maio e come arrangiatore in collaborazione sempre con De Maio e con Saverio Lanza. La produzione esecutiva è curata da Graziano Antonacci, manager e fratello dell'artista. L'album è stato interamente registrato nella casa di Bologna di Biagio Antonacci.





 
 
 

ARS POETICA

Post n°12 pubblicato il 30 Giugno 2007 da oboe82
 
Foto di oboe82

Musica prima d'ogni altra cosa,                                                                                   

e perciò preferisci il verso Dispari

più vago e più solubile nell'aria

senza nulla che pesi o posi.

Bisogna pure che le parole

tu le scelga non senza quakche equivoco:

nulla è meglio del canto ambiguo, dove

l'Indeciso al Preciso si sposa.

..La sfumatura è ciò che ci vuole,

non il Colore, soltanto l'alone!

Oh, fidanzi la sfumatura sola

il sogno al sogno, il flauto al corno!

..Musica e sempre musica ancora!

Sia il tuo verso la cosa che dilegua

e senti che con anima irrequieta

 fugge verso altri cieli, altri amori..

                                                                    Paul Verlaine

Questa lirica fu considerata il manifesto del Simbolismo europeo. Al centro della nuova poetica è posta la musica verbale evocativa (corollario di ciò è il gusto dell'ambiguo, della sfumatura).  La poetica di Verlaine, uno dei "poeti maledetti", è quella della sfumatura, dell'indefinito, della musica, fra una stanchezza sensuale morbida e melanconica e una ricerca simbolista, intesa a togliere ogni elemento ideologico della poesia per privilegiare le capacità musicali ed evocative del linguaggio come mezzo per raggiungerel'essenza delle cose.In tal senso la poesia di Verlaine si rivela originale sviluppo della tematica baudelairiana.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: oboe82
Data di creazione: 07/05/2007
 

PER BRUX!!!

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

AMA...

L'amore non si chiede perché parla dal cuore e non spiega mai... non lo sai?
L'amore non ci pensa due volte può arrivare di colpo o sussurrare da lontano, non chiedermi se queste emozioni sono giuste o meno, non deve
essere logico deve solo essere forte.
Non abbiamo una voce quando sono i nostri cuori a scegliere, non c'è un piano, non abbiamo un controllo.
Sento ciò che hai paura di dire, di dare
ma non possiamo lasciarci sfuggire questo momento, non possiamo chiederci se
sia giusto o esigere una risposta, possiamo solo provare.
L'amore non ti chiede perché... perciò prendiamo cosa abbiamo trovato e avvolgiamocelo addosso.
Guarda verso l'amore, potresti sognare e se dovesse andarsene allora dagli le ali, ma se quell'amore è destinato ad essere, allora la sua casa è il tuo cuore.
Sotto i cieli noi viaggiamo lontano sulle strade della vita, siamo viandanti, dunque lascia che l'amore parta e lascia che la speranza abbia un
posto nel cuore di colui che AMA. 

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

mario_zerbinatiWithowyoubitsavagediamante961rosarioguzzetta87m.graziabtrunzamiam.a.x84pumba61dalessioleonardoupierangela.molligiuse.casariposoastiaugustarionerominnulicchiavaleria.fasiello
 

LA MITICA LARA IN" ADAGIO"

 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963