libero di pensare
Un giorno crescerò e nel cielo della vita volerò...
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Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare.
Che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare ma, soprattutto,
che io possa avere l'intelligenza di saperle distinguere.
(Tommaso Moro
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Post n°67 pubblicato il 12 Giugno 2014 da oli.ver1960
"Quando si dice Brasile si pensa al Carnevale, a Capocabana e alla Coppa del mondo FIFA........Ma basta scalfire leggermente la superficie per vedere emergere il lato oscuro del paese, quello dimenticato dall'immagine comune, ovvero il trattamento scioccante riservato ai primi abitanti del paese"
Cari amici, il tema dei mondiali imperversa ovunque, e Fifa e Coca-Cola promuovono l'evento utilizzando l'immagine di un Indiano sorridente accompagnata dalla scritta "Benvenuti alla Coppa di tutto il mondo". Dato il coinvolgimento di Coca Cola nell'accaparramento di terra che porta morte e miseria al popolo indigeno più numeroso del Brasile, i Guarani, l'utilizzo di un Indiano nella pubblicità è una scelta quantomeno audace. La compagnia, infatti, compra zucchero dal gigante alimentare Bunge, che a sua volta acquista canna da zucchero prodotta nella terra rubata alla tribù... Ma quello dei Guarani non è l'unico caso di profonda sofferenza nascosto dietro l'immagine patinata del Brasile promossa in questi giorni. Gli stadi di calcio sono costruiti sui territori indigeni, e la recente ricchezza del paese si fonda sullo sfratto degli Indiani e sul furto delle loro terre. Come se non bastasse, governo e proprietari terrieri stanno promuovendo progetti di legge che, se approvati, potrebbero togliere agli indigeni anche le terre e le risorse faticosamente conservate fino ad oggi. Per favore, aiutaci a trasformare i Mondiali di calcio in un'occasione di informazione e sostegno ai popoli indigeni del paese. Leggi e condividi la nostra pagina web sul lato oscuro del Brasile. Ci troverai notizie di grande interesse, e aiuterai i popoli indigeni a diffondere i loro disperati appelli. Il genocidio dei popoli tribali è ormai diventata una delle crisi umanitarie più urgenti del nostro tempo. Grazie. Francesca Casella
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SCUSA, domani leggerò l'ultimo tuo post, l'ora è tarda. Buona settimana, ciao, :-))