libero di pensare
Un giorno crescerò e nel cielo della vita volerò...
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Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare.
Che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare ma, soprattutto,
che io possa avere l'intelligenza di saperle distinguere.
(Tommaso Moro
Post n°70 pubblicato il 20 Giugno 2014 da oli.ver1960
Procedendo verso piazza Venezia, sulla destra, il nostro percorso ci porta ai Mercati traianei, tra il Foro di Traiano e le pendici del Quirinale, considerati anticamente tra le meraviglie del mondo classico. L'intero complesso era un vero e proprio quartiere attraversato dalla Via Biberatica, per le taverne che ospitava insieme alle botteghe di pepe e spezie. Nei mercati si poteva acquistare di tutto: pesce fresco, spezie mediorientali, frutta, fiori, sete, insomma, un centro commerciale ante litteram!
Dopo una bella camminata attraverso il centro, si può arrivare sul Lungotevere Augusta per vedere la nuova teca dell'Ara Pacis Augustae, un involucro avveniristico dell'architetto americano Richard Meier.
- s Augustae (Altare della pace di Augusto), altare votato nel 13 a Ara pacis Augustae (Altare della pace di Augusto), altare votato nel 13 a.C. e dedicato nel 9 a.C. dal senato romano alla celebrazione della pace instaurata da Augusto. Edificato a Roma nel Campo Marzio, andò in parte disperso e vari musei ne conservarono i frammenti: nel 1938 l'Ara pacis venne ricostituita quasi integralmente presso l'Augusteo, dopo lunghe e faticose ricerche in Italia e all'estero e una laboriosa campagna di scavo a Roma. Costruita interamente in marmo lunense, si compone di un recinto, al di sopra di un podio, quasi quadrato, a due fronti (11,60 m) e due lati continui (10,60 m); su ogni fronte si apre una porta quadrata (lato 3,60 m). All'esterno la decorazione è divisa in due fasce, separate da un meandro: nella parte inferiore è una vasta composizione floreale, sopra sono scene figurate. La decorazione superiore a figure presenta nelle due fronti due scene relative alle origini di Roma e due scene allegoriche. Ai lati è rappresentato invece il corteo solenne degli intervenuti alla consacrazione dell'altare, tra cui sono riconoscibili, oltre ad Augusto e ad Agrippa, altri membri della famiglia imperiale. Internamente il recinto è decorato, nella parte superiore a festoni, inferiormente a stecconata. Al centro è l'altare vero e proprio, su un podio di quattro gradini, con le sponde finemente decorate a motivi floreali e a figure, sia all'interno sia all'esterno. La perfezione tecnica della decorazione ne fa la più insigne testimonianza dell'arte classicizzante del secolo di Augusto. Augustèo , mausoleo eretto nel 28 a.C. a Roma, sulla riva sinistra del Tevere, da Augusto per sé e la sua famiglia. Si presentava come un grande tumulo conico, su una base in pietra alta 6,90 m, coperto di alberi fino alla sommità, dove era la statua bronzea di Augusto. All'interno era organizzato, secondo un sistema strutturale che ricorda quello di alcune tombe etrusche, con corridoi anulari, concentrici rispetto al massiccio pilastro che arrivava fino al culmine, in corrispondenza della statua.
Menù itinerario: primo piatto riso e indivia Secondo zucchine ripiene Contorno misticanza Dolce tozzetti di pasta frolla
Vini: Grechetto dei colli Etruschi, Aleatico di Gradoli
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Post n°69 pubblicato il 18 Giugno 2014 da oli.ver1960
Si educa attraverso ciò che si dice sempre di più attraverso cosa si fa, ancor di più attraverso ciò che si è (S. Ignazio di Antiochia)
"Parlare" è molto più semplice che "essere"!
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Post n°68 pubblicato il 15 Giugno 2014 da oli.ver1960
Con un triste dubbio è iniziata la giornata.
Ridere è la cosa più gratuita del mondo e si è felici quando si riesce a far sorridere, anche a costo di passare per un pupazzetto. Non bisogna avere paura di cosa pensa la gente di noi, basta sapere che abbiamo regalato un attimo di serenità. Sono convinto di quanto sia importante sorridere, di quanto il sorriso determini la capacità o meno di interagire con le persone, di entrare in empatia, di creare legami immediati, autentici e più semplici tra le persone, disintegrando in un colpo la solitudine.
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Post n°67 pubblicato il 12 Giugno 2014 da oli.ver1960
"Quando si dice Brasile si pensa al Carnevale, a Capocabana e alla Coppa del mondo FIFA........Ma basta scalfire leggermente la superficie per vedere emergere il lato oscuro del paese, quello dimenticato dall'immagine comune, ovvero il trattamento scioccante riservato ai primi abitanti del paese"
Cari amici, il tema dei mondiali imperversa ovunque, e Fifa e Coca-Cola promuovono l'evento utilizzando l'immagine di un Indiano sorridente accompagnata dalla scritta "Benvenuti alla Coppa di tutto il mondo". Dato il coinvolgimento di Coca Cola nell'accaparramento di terra che porta morte e miseria al popolo indigeno più numeroso del Brasile, i Guarani, l'utilizzo di un Indiano nella pubblicità è una scelta quantomeno audace. La compagnia, infatti, compra zucchero dal gigante alimentare Bunge, che a sua volta acquista canna da zucchero prodotta nella terra rubata alla tribù... Ma quello dei Guarani non è l'unico caso di profonda sofferenza nascosto dietro l'immagine patinata del Brasile promossa in questi giorni. Gli stadi di calcio sono costruiti sui territori indigeni, e la recente ricchezza del paese si fonda sullo sfratto degli Indiani e sul furto delle loro terre. Come se non bastasse, governo e proprietari terrieri stanno promuovendo progetti di legge che, se approvati, potrebbero togliere agli indigeni anche le terre e le risorse faticosamente conservate fino ad oggi. Per favore, aiutaci a trasformare i Mondiali di calcio in un'occasione di informazione e sostegno ai popoli indigeni del paese. Leggi e condividi la nostra pagina web sul lato oscuro del Brasile. Ci troverai notizie di grande interesse, e aiuterai i popoli indigeni a diffondere i loro disperati appelli. Il genocidio dei popoli tribali è ormai diventata una delle crisi umanitarie più urgenti del nostro tempo. Grazie. Francesca Casella
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Post n°66 pubblicato il 09 Giugno 2014 da oli.ver1960
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