Titolo Libero
Codici Reati Informazioni Varie,password di MSN, di Posta, Google, Yahoo, Twitter
QUESTO LO DEDICO A CHI FINGE DI ESSERE ALTRI
Attenzione leggete prima di fare sbagli!!!
Essere informati aiuta a non Inserire nome e cognome (REALI) di un qualsiasi utente della blogsfera sarebbe come diffamarlo pubblicamente essendo un'azione che esce fuori dalla sfera virtuale, quindi un reato persequibile a tutti gli effetti. La diffamazione,in diritto penale italiano il delitto previsto dall'art. 595 del Codice Penale secondo cui: Chiunque, comunicando con piu persone, offende l'altrui reputazione,e punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1032. Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro 2065. Se l'offesa e' recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore ad euro 516. 0ltre certi limiti meglio non avventurarsi, soprattutto se non conosciamo la determinazione dell'utente offeso. La legge prende in cosiderazione tale denuncia (in ambito virtuale) quando nome e cognome (REALI) vengono pubblicati e diffamati, aggiungo non solo diventa anchesso reato anche quando, si usa il sopranome oppure comunemente chiamato nick, di un altra persona facendone uso non corretto. A tutti noi sarà capitato, di creare un nuovo Account Falso,per proteggere la nostra privacy all’interno di un forum, blog, sociaal network, e-mail ecc... Per vostra conoscenza, quest’azione potrebbe far rischiare il carcere fino ad un anno di reclusione. Secondo la cassazione infatti chi crea una falsa identità sul Web, commette un reato, in quanto: “si lede la fede pubblica degli utenti, che credono di parlare con una persona diversa da quella che si è nella quotidianità”. Fornire false generalità generalità potrebbe quindi creare problemi giudiziari, soprattutto nel caso in cui si utilizza il nome falso per creare problemi ad un’altra persona.
Da una parte hanno ragione, tutti possono creare un falso account di un social network come ad esempio facebook,Libero,Msn, e dimostrare di essere un altra persona da quello che e'. Potrebbe essere un pedofilo che chatta con i vostri figli. Ma dall'altra parte hanno ragione la maggior parte degli utenti, ormai tutti sappiamo che navigare e visitare siti e' altamente pericoloso (non solo tralasciando l'ip). Anche se ci sono svariati metodi di navigare anonimi (Tor, Server Proxy), ce sempre una lauta percentuale di ritrovare l'ip base, che permette di ricevere le informazioni del pc e utente.(spero di essere stato chiaro nik che vi siete messi il nome di altri conosciuti da anni nel web)
basta nomi falsi , c'è gente che si crea profili falsi solo per offendere , molti sono pedofili , altri sono psicopatici ! Per ogni profilo dovrebbe esserci un approvazione attraverso sms con codice per l'autenticazione del profilo ,cosi hanno anche un cellulare per rintracciare la persona , se dovesse creare molestie si può denunciare !
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Truffe on-line
Post n°63 pubblicato il 01 Ottobre 2015 da MarcodellaMarmora
Tag: abuso, adescamento, aiuto, assicurazioni, attenzione, avvocati, I tre virus dell'estate, informazione, internet, ip, italia, mac osx, MAIL TRUFFA, MARCO DELLA MARMORA, mdm, minacce, msn, multe, Navigare da anonimi, nik, Non perdere la bussola, notizie, password di MSN, PayPal, PEC, penale, polizia postale, poste italiane, privacy, progetto comunitario, programmi, programmi msn, pubblicita', reato, regolamenti, sicurezza, Sicurezza Informatica, sistema informatico di sicurezza, siti, Social networking Tags:API, software, Spybot, sviluppatori, tabulati, telecom, telefonia, telefono, tim, tribunale, truffa, truffe, virus, Vulnerabilita’, Web, YouTube
ATTENZIONEATTENZIONEATTENZIONE
Truffe on-line Negli ultimi anni si sono molto diffusi i tentativi di truffa on-line da parte di pirati informatici che, in modo fraudolento, cercano di venire in possesso dei codici personali dei clienti di Internet Banking. Per questa ragione è necessario prestare sempre molta attenzione durante la navigazione sulla rete Internet e durante la lettura della posta elettronica per evitare di installare, anche involontariamente, software malevoli o di rispondere a e-mail che riportano, in modo fraudolento, il nome della propria banca nel mittente. Va ricordato che le nostre banche non richiedono mai codici segreti tramite e-mail. Nel caso si ricevesse una richiesta di questo tipo si tratta certamente di un tentativo di truffa. È importante non rispondere al messaggio e, in caso di dubbi, contattare tempestivamente il numero verde di assistenza. Esistono inoltre software malevoli che, anche involontariamente, vengono installati sul proprio computer. Essi, di norma, al momento della connessione ad un servizio di Internet Banking, richiedono l'inserimento della password dispositiva. Anche in questi casi si tratta di tentativi di truffa: le nostre banche richiedono i codici dispositivi (reperibili sulla tessera plastificata con Codici Autorizzativi o sulla Chiavetta Token) solo per confermare una disposizione (bonifici, ricariche, pagamenti F24) e non all'accesso al servizio o in altri momenti della navigazione. Per premunirsi da questi problemi è importante mantenere sempre aggiornato il proprio antivirus ed eseguire con frequenza la scansione del proprio computer. Sul sito www.clarisbanca.it sono sempre indicate le novità riguardanti i tentativi di truffa on-line: è importante prestarvi la massima attenzione. Per qualsiasi dubbio è a disposizione il numero verde di assistenza 800 807080.
LEGGETE CON ATTENZIONE! Le truffe via e-mail Il commercio elettronico e l'attività di pubblicizzazione di merci e business su internet sta offrendo delle possibilità di sviluppo notevole per molte aziende e costituisce una grossa comodità per i consumatori. La rete rappresenta però un'opportunità anche per truffatori di vario genere e livello. Si moltiplicano infatti in tutto il mondo delle truffe ai danni degli utenti di internet perpetrate attraverso messaggi di posta elettronica. Si tratta in realtà di reati che sottraggono ai singoli utenti generalmente delle piccole cifre ma attraverso la loro diffusione capillare sono in grado di fornire grossi proventi per il truffatore. Le principali truffe telematiche che vengono realizzate su internet (di solito inviando una email): Finte vendite all'asta sul WEB, con merci offerte e mai inviate ai clienti o con prezzi gonfiati; Offerta di servizi gratis su internet che poi si rivelano a pagamento o mancata fornitura di servizi pagati o fornitura di servizi diversi da quelli pubblicizzati; Vendite di hardware o software su catalogo on-line, con merci mai inviate o diverse rispetto a quanto pubblicizzato Schemi di investimento a piramide e multilevel business; Opportunità di affari e franchising; Offerte di lavoro a casa con acquisto anticipato di materiale necessario all'esecuzione di tale lavoro; Prestiti di denaro (mai concessi) con richiesta anticipata di commissione; False promesse di rimuovere informazioni negative per l'ottenimento di crediti (es.rimozione di nominativi da black-list); False promesse di concessione (con richiesta di commissione) di carte di credito a soggetti con precedenti negativi; Numeri a pagamento (tipo 899) da chiamare per scoprire un ammiratore segreto o una fantomatica vincita (di vacanze, di oggetti). Nella maggior parte dei casi il tentativo di truffa inizia con l'invio di una email al potenziale vittima . In caso di sospetto salvare l'email e informare immediatamente la Polizia delle Comunicazioni. In effetti la maggior parte dei "navigatori" adulti ed esperti ha imparato ad usare un minimo di cautela nell'interagire con chi non si conosce e tale cautela è generalmente sufficiente per evitare brutte sorprese. Se si conosce qualcuno sulla chat e si decide di incontrarlo dal vivo, dare il primo appuntamento in un luogo pubblico e affollato e non andare all'appuntamento da solo rappresenta una precauzione sufficiente per evitare brutte sorprese. Non è la stessa cosa per i bambini. La loro curiosità unita all'ingenuità può metterli in condizione di rischio nel momento in cui vengono avvicinati on-line da soggetti con cattive intenzioni, ad esempio con pedofili. Sarebbe opportuno per questo motivo accompagnare i bambini nella navigazione e insegnargli a raccontare sempre ai genitori le loro esperienze di navigazione.
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Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano e dopo non sei più uguale. A quel punto le soluzioni sono due: o scappi cercando di lasciartele alle spalle o ti fermi e le affronti. Qualsiasi soluzione tu scelga ti cambia, e tu hai solo la possibilità di scegliere se in bene o in male.
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