Creato da lost4mostofitallyeah il 04/03/2009
CON QUEL TRUCCO CHE MI SDOPPIA LA FOCE
 

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III

Post n°282 pubblicato il 24 Ottobre 2016 da lost4mostofitallyeah







L'astice III

Ci scambiammo un rapido bacio sulle guance e lei mise subito in moto per togliersi dal formicaio che brulicava intorno alla stazione e ci infilammo in piazza dei Cinquecento e poi su viale Enrico de Nicola e via Volturno. Dopo un po' eravamo sfuggiti alla strozza micidiale del centro della città eterna. Quando fummo in via XX settembre cominciò a parlare; prima a monosillabi quasi inseguisse una frase coerente da esporre con gentilezza, poi sempre più velocemente, con tutta l'urgenza di chi ha tenuto compresso i propri sentimenti troppo a lungo. "Vedi, Joe, ho saputo della notizia da una sua cugina. Nessuno della famiglia stretta che si sia degnato di avvertirmi. Sono stata trattata peggio di un vecchio calzino e ignorata. Eppure sai quanto ho voluto bene a Gianni, quante ne abbiamo passate nel bene e nel male. Ecco, non meritavo un simile atteggiamento. Un po' di rispetto per quella che era stata la moglie del loro figlio. Non lo nego: mi aspettavo una telefonata da Greta. Non subito, certo, ma con il passare dei giorni, e invece mi ritrovo una chiamata sulla segreteria telefonica che mi avvisa che l'uomo con il quale ho condiviso tanto è morto in un incidente stradale. Il modo peggiore per sapere le cose. Squallido! Assolutamente squallido!" Eravamo sulla via Salaria e Francesca iniziava a piangere, Io sino a quel momento non avevo spiccicato una parola. Ero travolto e stanco dopo tutto il viaggio. Girai la testa di lato per osservarla: i capelli castano chiaro da gorgone, gli occhi azzurri segnati da profonde borse, il visetto affilato e gentile giusto infiacchito da qualche piccola ruga, la bocca minuta ingentilita da un discreto rossetto, gli zigomi regolari e la piccola fronte perfettamente liscia. Mi dava tenerezza. Era bassetta e determinata, e mentre le lacrime sgorgavano dalle sue ciglia alternativamente non smettevo di pensare a quanto le volessi bene. Proprio non riuscivo a immaginarmi in un letto con lei e già vi intuisco lettori, a pormi la fatidica domanda: si può essere giusto amici di una donna con cui si condivide praticamente tutto? Così, immerso nei miei pensieri non mi ero accorto che eravamo arrivati al quartiere africano, dove lei abitava, in via Tripoli. Francesca mise la macchina nel piccolo parcheggio interno del condominio ma non accennò ad aprire la portiera. Non voleva farsi trovare da sua figlia Asia, undicenne in condizioni scarmigliate. Così si ricompose mentre mi lanciava occhiate birichine in tralice, quasi giocasse al vecchio trucco della seduzione. Era un atteggiamento naturale ma che non toccava né lei né me. Semplicemente avveniva ed era parte dell'eterno rapporto fra uomo e donna. Fui Io allora ad aprire la portiera dalla parte del passeggero mentre le dicevo: "Sai bene di non essere mai stata amata dalla famiglia di lui." Erano le mie prime parole e suonavano come un rimprovero. A lei caddero le braccia ma non venne meno la lingua: "Abbiamo combattuto contro tutto e tutti, poi, alla fine, lui ha ceduto. Ancora debbo capire perché si è messo con quella rumena. Voi uomini siete strani: proprio nel momento in cui sembravamo uscire dai guai, scopro che mi ha tradito. Anzi, me lo dice lui, tranquillamente. Sembra quasi che non riusciate a stare in una situazione di stabilità e amore, sentite il dovere di ficcarvi nei guai. Mi piacerebbe capirne la ragione." La ascoltai, poi, appoggiando la testa al finestrino le mormorai: "Si chiama cupio dissolvi. L'uomo rammenta molto bene le sue radici di cacciatore e guerriero e l'abitudine di morire in uno scontro per lui è inveterata. Pace, tranquillità, quiete non significano nulla se paragonati al turbine della pugna, all'adrenalina del rischio, l'uomo è un animale estremamente competitivo, deve conquistare spazi. Ma adesso andiamo. Tua figlia è in casa?" "Dove vuoi che sia? Ha undici anni. L'ho lasciata con un'amica, Petra, saranno nella sua stanza."







(Continua)









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Commenti al Post:
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 24/10/16 alle 15:39 via WEB
Dalla lettura emerge una ricercatezza nel descrivere gli stati d'animo dei personaggi, quasi a farli percepire al Lettore. Estern-azioni... di uno Scrittore in gamba... Continua, bravo! :)
 
 
lost4mostofitallyeah
lost4mostofitallyeah il 25/10/16 alle 11:42 via WEB
Grazie, Grace...Sarà un lavoro molto impegnativo! *_____*
 
emilytorn82
emilytorn82 il 28/12/16 alle 20:23 via WEB
bello il blog. Buone feste da ciao da Artecreo
 
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