"Istruitevi perchè avremo bisogno

della vostra intelligenza.

Agitatevi perchè avremo bisogno

del vostro entusiasmo.

Organizzatevi perchè avremo bisogno

di tutta la vostra forza"

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Chi non ha memoria, non ha futuro

 

...Ogni cosa è illuminata

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Creato da: Rebeldia il 26/05/2006
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INDIETRO NON SI TORNA - Lettere dal carcere

Post n°6 pubblicato il 12 Giugno 2006 da Rebeldia

Pubblichiamo qui di seguito e integralmente due delle lettere che Tobia ha inviato ai suoi compagni dal carcere S. Vittore. Tobia, incensurato, è rinchiuso là dentro dall'11 marzo con l'unica colpa di aver soltanto presenziato alla sfilata contro il nazifascismo che tanto ha creato danno e scalpore in corso Buenos Aires. Nessuno l'ha visto distruggere vetrine o incendiare automobili, eppure non lo lasciano uscire da ormai più di tre mesi. E' detenuto in condizioni pietose, rasenti la follia, senza motivo...Le sue lettere sono quel poco che rimane di un ragazzo che dopo questa esperienza non sarà più lo stesso. Eccole.

"Alienazione noia depressione. Qualche attimo di euforia. Lucidità, qusi mai. Abito una cella che ormai considero casa. Con persone che sono la mia famiglia. Distaccato da quella che credevo la realtà. Ma la realtà è qui. Il presente è una gabbia. Sbarre. Porte e finestre blindate da e per l'esterno. Pertugi per spiarci, controllarci. E' qui il Grande Fratello. Solo più sporco, più cattivo, più infame. Si chiama repressione, si considera correzione. Correzione? Da quando? Manette e manganelli, sommersi e salvati. I salvati hanno la divisa, qui. I salvati hanno una casa, la famiglia, il sole in faccia. I sommersi sono cose, non-persone in un non-luogo. La società si ferma fuori dai cancelli. Di là dai muri. Questo posto è un buio nero. Regole ed usanze tutte differenti. Rispetto e deferenza verso tutti, ma la violenza ti striscia sui piedi. Si sente nei discorsi, la vedi, negli sguardi e nei denti rotti sfasciati. Il biglietto da visità è la pericolosità sociale, il reato più efferato dà diritto a più potere. Poi il tempo ti svela lo schifo maggiore. Scorie di cazzi succhiati nella doccia, di lamette in faccia e di caffettiere sbattute in testa. Braccia, culi, teste rotte. Eroina, coca e metadone. Indirizzi messi sotto la parola infame. Dichiarazioni d'amore accanto a professioni d'odio. Cani che latrano sotto le finestre, mattina giorno e notte. Odori di Magreb, grida in arabo stretto misto ad italiano smozzicato. Occhi bianchi lampeggiano in visi neri, dal sorriso amico. Tatuaggi e zucche rapate, e cicatrici. Ad esibire in faccia al mondo anni di casanza. E tacite gerarchie dovute al numero, al  gruppo. Rituali e provocazioni, rabbia e odio nell'aria. Girare in tondo all'infinito, tracciare il solco e macchinare storie. Guardia, non secondino. E la guardia ha sempre ragione. Scrive un rapporto, ti sommano i mesi. O ti trasferiscono.

Cosa hanno visto queste pareti? Pestaggi, autolesionismi, suicidi. Urla e lacrime. E bestemmie, tante. E preghiere, tante. Parole buone, poche. Qui scopri la faccia più infame di quest'Italia per pochi. Il carcere. Ignorato da tutti. Luogo oscuro e incoffessabile. Dove succeda quel che succeda, purchè non nel nostro salotto buono. Umiliazioni. Ma la guardia ha sempre ragione. Guardia, non secondino. E intanto la signora Brambilla versa il the alle sue amiche. A pochi metri da qui."

"Il sole dell'avvenire è tramontato già. Il cielo riflette i miei pensieri. Non c'è spazio per la luce tra i gomitoli di nubi. Siamo qui. Statti in branda e fatti la casanza, che il secondino buono è quello da ammazzare per ultimo.

Mutismo reciproco, fastidio. Estrema cortesia. Gesti rallentati per far durare azioni un tempo inconsapevoli. E poi, apatia. Cazzo, portatemi via!

Fuori la città, attutita. Dentro i corvi, e i lavoranti che si drogano d'attività. Ancora più dentro, chiusi, i poveri stronzi. Noi.

Ci sono piccoli lumini sul capo delle brande. Blindati, certo, e tutti uguali. Come tanti loculi al cimitero.

Lavarsi e pulire, spesso. Ordinati, mai trasandati. Allegria e sorrisi. Sì, il morale è alto, alle stelle. La commedia deve proseguire. Il Grande Fratello ti segue, ti controlla ti esamina. E se esci dai binari, ti rimette in carreggiata. Ti ricovera, o ti isola. Non puoi permetterti di lasciarti cadere. Diventeresti deviante tra i devianti, potenzialmente pericoloso. E' una società precaria e malata. I meccanismi che la regolano sono semplici, ma difficili da affrontare.

Annullare il conflitto in qualsiasi modo, è l'imperativo. Rapporti, trasferimenti e punizioni. Diritti elargiti come preziosi piccoli regali. Non esiste il carcere dal volto umano. Come la fogna lurida e maleodorante scorre sotto ai lussi cittadini, la galera affinca e puntella l'edificio pericolante della democrazia borghese. Raccolti fondi per la fame nel mondo, l'importante è non vedere. Le classi pericolose devono stare al loro posto. La bella copia di questa bozza è lì di fuori. Grande Fratello in ogni città. Qui si sperimenta, lì da voi si perfeziona e si applica. Ormai è dura, indietro non si torna."

 
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Amici_del_19
Amici_del_19 il 13/06/06 alle 09:21 via WEB
La vita è fatta di infiniti colori /// infinite forme /// infinite gioie e dolori /// la vita si applica a noi stessi in base a quelli che sono i nostri ideali /// la dignità è un valore importante alla quale non si dovrebbe mai rinunciare /// E' vero che vi sono temi che sono, se visti da una certa prospettiva decisamente minore rispetto ad altri /// sebbene io credo che non esistano colori migliori di altri ma solo colori diversi /// per chi come noi tra le altre sensibilità ha una forte sensibilità animalista, ecologista, non violenta, umanista /// fa fatica a comprendere perchè il senso alto della Politica quella che nobilita quella che muove forti passioni e ti fa indomito batterti contro i mulini a vento /// dicevo per quelli come noi (e forse come voi) è davvero difficile comprende perchè si passi così senza il minimo scrupolo sulla testa delle persone ... degli animali solo per una "logica di partito o di coalizione" /// e qui arrivo al dunque: a modena ciò che sta succedendo attorno al canile è una cosa assurda e mi chiedo e ti chiedo è questa la politica ??? /// ti chiedo essere comunisti significa appiattirsi alle logiche di sempre invece che mostrare se stessi per quelli che sono i propri valori ed i valori di chi si riconosce in questa sensibilità ? /// vorrei che vi imformaste ma lo faceste davvero magari semplicemente leggendo il nostro blog /// e poi con uno scatto di dignita vi rivolgeste ai compagni di modena chiedendo loro ... /// ma che cazzo state facendo ??? /// troppo vero ??? meglio la politica delle pecore e delle mattanze poco importa se siano esse ... solo di sporchi rognosi ed insignificanti cani randagi /// un personale in bocca al lupo invece a voi ed al vostro Blog ...
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