"Istruitevi perchè avremo bisogno

della vostra intelligenza.

Agitatevi perchè avremo bisogno

del vostro entusiasmo.

Organizzatevi perchè avremo bisogno

di tutta la vostra forza"

(Antonio Gramsci)

 

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Chi non ha memoria, non ha futuro

 

...Ogni cosa è illuminata

dalla luce della storia...

 
Creato da: Rebeldia il 26/05/2006
Morte al fascio, oggi più che mai! Ora e sempre, RESISTENZA!!!

 

 
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NON AVRAI ALTRO DIO ALL'INFUORI DI ME

Post n°8 pubblicato il 13 Giugno 2006 da Rebeldia

Questo è un pezzo scritto da Fabrizio Silvestri, tratto dal primo numero del nostro giornalino "Il Nuovo Municipio". Nonostante sia passato quasi un anno da allora, l'articolo rimane di grandissima attualità. Buona lettura.

Italia, Repubblica fondata sul lavoro. L’Italia ripudia la guerra. Italia stato laico. Se un turista dovesse leggere queste tre frasi si domanderebbe chi è il visionario che le ha scritte, non sapendo che sono marcate a chiare lettere nella Costituzione Italiana. Troppe volte i governanti del polo hanno calpestato ogni principio scritto dai fondatori della Repubblica. Purtroppo noi italiani, forse ormai stanchi di stupirci, lasciamo che il “reuccio nano” di Arcore ed i suoi alleati trascinino i nostri soldati in guerre inutili, a compiere massacri nel nome della patria ferita, oppure che facciano riforme (ad esempio la riforma Biagi sul lavoro) che calpestano la dignità di ogni lavoratore e ne devastano l’economia famigliare con contratti a termine e vigliaccate varie.

Ma ciò che più mi irrita è l’aggressione violenta e subdola che la chiesa, intesa come istituzione vaticana, sta lentamente portando al diritto di vivere e pensare laico. Beceri personaggi, come il cardinal Ruini, stanno ritagliandosi un grosso spazio nella politica italiana. Formigoni fa voto di castità, Mastella inorridisce a parlagli di gay, Follini leva una vera e propria crociata verso il referendum sulla procreazione assistita, Andreotti, e dico Giulio Andreotti, ospite più applaudito al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, senza parlare del Cavaliere unto dal Signore. Tutti santi uomini?

E’ ora di fermarsi, ragionare e pensare seriamente cosa - per milioni di fedeli -  la chiesa rappresenta. Vista da fuori, dal momento che io non credo in nessun Dio, mi sono fatto una mia idea, come penso ognuno di noi… e non è poi così male. Nelle chiese si  predica pace, fratellanza, uguaglianza, si chiede elemosina per aiutare i più bisognosi; stupendo, direi quasi meglio di un social forum!! Se non fosse che poi, incuriosito da questo paradiso del buonismo, ho approfondito.

Predicare bene e razzolare male, un vecchio modo di dire banale e inflazionato ma mai tanto appropriato come in questo caso. Tutti gli uomini sono uguali davanti a Dio! E le donne? Per il Vaticano non contano. E’ maschilismo.

Nella mia vita non mi è mai capitato di vedere una donna celebrare messa; tra i cardinali, vescovi e il resto degli eletti dal Signore, non vi è una donna. Le immagini giunte in tutte le case del funerale di Wojtyla rendono bene l’idea: centinaia di uomini coperti d’oro con vesti costosissime (alla faccia del voto di povertà!), tutti seduti su comodi troni. E le donne? Centinaia di suore ammassate in piedi, vestite miseramente di nero e guarda un po’, obbligate a portare un velo sul capo! Ripeto, maschilismo.

Fedeli, date l’otto per mille alla chiesa cattolica, un prete bacia un bimbo di colore che verrà salvato grazie ai vostri soldi, commovente.

Pochi mesi fa papa Ratzinger è intervenuto a un convegno di preti esorcisti( avete letto bene, preti esorcisti), elogiandoli per l’importanza del loro lavoro e stanziando una cifra notevole a questi Ghostbusters in tonaca. Cifra che avrebbe sfamato tanti bambini, cifra che avete versato voi con l’otto per mille: gioite fedeli, avete finanziato gli esorcisti!

C’è da dire che almeno la vita è tenuta in alta considerazione dalla chiesa: “Non si uccide un embrione, anche se è di sole tre cellule, è già vita, quindi sacro.”

In Africa e Sud America muoiono milioni di persone di AIDS, perlopiù bambini, l’unico rimedio studiato per arginare questo flagello è il preservativo. Chiedete a un prete cosa ne pensa: “Assolutamente vietato, è immorale.” Alla faccia del rispetto verso la vita! Ma d'altronde chi ha contratto la malattia è perché ha peccato, non ha seguito gli insegnamenti di Dio. E che dire dei gay? Peccatori!! “Non sia mai che una coppia di omosessuali possa adottare e crescere un figlio, crescerebbe deviato.”  Molto meglio lasciare che migliaia di bimbi muoiano di fame e di AIDS negli orfanotrofi africani. Mi domando se cresceranno deviati anche quei bambini stuprati dai 243 preti che in pochi anni sono stati condannati per pedofilia negli USA, e tanti sono i casi anche qui in Europa. Le chiese dove sono successe queste cose restano aperte. Mi domando se un solo bimbo venisse importunato in una moschea che cosa succederebbe!?!

Tutte queste piccole e documentate riflessioni mi portano a gridare la mia rabbia verso un governo non più laico ma alla mercé del Vaticano. Proprio come trent’anni fa quando la Democrazia Cristiana comandava ovunque, spinta dalla chiesa. Sistema che poi portò la politica centrista e cattolica nell’abisso di tangentopoli.

Un certo Roberto Calvi, trovato poi morto suicida in circostanze misteriose, ha cominciato la sua scalata alla finanza con il Banco Ambrosiano (banca della chiesa). L’uomo che lo ha spinto verso l’alto è un certo monsignor Paul Marcinkus, responsabile della Banca Vaticana. I due fondarono insieme la “Cisalpine Overseas” nelle Bahamas (una banca). Nel giro di pochi mesi Calvi diventa il direttore generale del Banco Ambrosiano, pochi anni dopo ecco che ne è il presidente, a seguire il crack e la bancarotta, la fuga a Londra e poi il tragico epilogo.

Roberto Calvi era amico e socio di Michele Sindona.

 

Roberto Calvi era iscritto alla Loggia P2 di Licio Gelli.

Roberto Calvi era il finanziere della chiesa.

La chiesa dovrebbe tenersi ben lontana dalla politica, questo dice la Costituzione, ma tutti sappiamo che non è così. Anche a Gargnano le ultime due consultazioni elettorali ne sono state fortemente condizionate. Prima del referendum sulla procreazione assistita, nelle chiese gargnanesi sono apparsi volantini che invitavano a non andare a votare, mentre per le elezioni comunali amministrative… bè! Tutti sappiamo. Ma la chiesa cosa ci guadagna?

 

Riporto testualmente un brano dell’articolo “Regalo elettorale: la chiesa non paga l’Ici” apparso su l’Unità del 29 settembre 2005:

“Oggi in aula al Senato arriva un decreto legislativo che prevede l’esenzione per la chiesa dal pagamento dell’Ici per tutte le attività commerciali di proprietà ecclesiastica. Scuole private, strutture ricettive, ostelli, ristoranti, negozi: migliaia di edifici sottratti dall’elenco dei contribuenti comunali. Si calcola che in Italia le strutture ricettive siano più di tremila. Un vero colpaccio per le casse della chiesa.”

Ho sempre trovato difficile dire queste cose, la figura di papa Wojtyla, un uomo mite in un corpo malato e sofferente, è sempre stata un deterrente efficace, guardandolo ci si sentiva sempre un po’ in colpa a parlarne male. Ma ora c’è Ratzinger e tutto mi viene molto più facile!

Trovo assurdo ed improponibile che un uomo od un Dio, un partito od una religione che non siano stati eletti dal popolo scrivano ed impongano leggi o comandamenti che dir si voglia.

 



Il testamento di Tito 

(Fabrizio De Andrè)

Non avrai altro Dio all’infuori di me, spesso mi ha fatto pensare: genti diverse venute dall’Est dicevano che in fondo era uguale. Credevano a un altro diverso da te e non mi  hanno fatto alcun male. Credevano a un altro diverso da te e non mi hanno fatto alcun male.

 

Non nominare il nome di Dio, non nominarlo invano. Con un coltello piantato nel fianco gridai la mia pena e il suo nome; ma forse era stanco, forse troppo lontano, davvero lo nominai invano.

Onora il padre, onora la madre e onora anche il loro bastone, bacia la mano che ruppe il tuo naso perché le chiedevi un boccone: quando a mio padre si fermò il cuore non ho provato dolore. Quando a mio padre si fermò il cuore non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste. Facile per noi ladroni entrare nei templi che rigurgitano salmi di schiavi e dei loro padroni senza finire legati agli altari sgozzati come animali. Senza finire legati agli altari sgozzati come animali.

Il quinto dice non devi rubare e forse io l’ho rispettato vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie di quelli che avevano rubato: ma io, senza legge, rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio. Ma io, senza legge, rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri, cioè non disperdere il seme. Feconda una donna ogni volta che l’ami così sarai uomo di fede: poi la voglia svanisce e il figlio rimane e tanti ne uccide la fame. Io, forse ho confuso il piacere e l’amore; ma non ho creato dolore.

Il settimo dice non ammazzare se del cielo vuoi essere degno. Guardatela oggi, questa legge di Dio, tre volte inchiodata nel legno: guardate la fine di quel nazzareno, e un ladro non muore di meno. Guardate la fine di quel nazzareno, e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza e aiutali a uccidere un uomo. Lo sanno a memoria il diritto divino, e scordano sempre il perdono: ho spergiurato su Dio e sul mio onore e no, non ne provo dolore. Ho spergiurato su Dio e sul mio onore e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri, non desiderarne la sposa. Ditelo a quelli, ditelo ai pochi che hanno una donna e qualcosa: nei letti degli altri già caldi d’amore non ho provato dolore. L’invidia di ieri non è già finita: stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio mi toglie il dolore dagli occhi e scivola il sole aldilà delle dune a violentare altre notti: io nel vedere quest’uomo che muore, madre, io provo dolore. Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l’amore.

 
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