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Post N° 106

Post n°106 pubblicato il 15 Giugno 2007 da Rebeldia

Michelangelo Fournier

il poliziotto che amava il suo lavoro

Il vicequestore Michelangelo Fournier era di turno la notte del 22 luglio a Genova. Il G8 era giunto praticamente al termine e Carlo Giuliani era morto il pomeriggio prima, con la testa spaccata sull'asfalto rovente.

Fournier entrò nella Diaz (la scuola dove i manifestanti dormivano) con un'idea in testa... e uscì come un altro uomo. Ciò che vide gli cambiò la vita.

"Una macelleria messicana"- ha dichiarato Fournier soltanto ieri-"Mi sono tenuto dentro questo peso per sei anni, ma ora è tempo di parlare".

La storia del vicequestore ha inzuppato tutti come una doccia fredda e qualcuno, penso, l'ha ricevuta come uno schiaffo. Finalmente, dopo sei anni, abbiamo un poliziotto che denuncia chiaramente cos'è successo alla Diaz e cos'ha visto fare da quelle bestie che considerava colleghi.

"Ho visto una ragazza a terra, con la testa spaccata, in un lago di sangue. Pensavo stesse morendo" e poi "Un poliziotto grasso mimava l'orgasmo davanti alla faccia di un'altra". Le dichiarazione vanno avanti e alcune sono troppo scabrose e crudeli per essere riportate su qualsiasi quotidiano.

L'idea che Fournier aveva in testa prima di varcare la soglia della scuola era molto chiara e semplice: fare il suo dovere con responsabilità e onestà, nient'altro... ma quello che ha visto è stato troppo pesante per farci una riga sopra e andare avanti come se niente fosse. Troppo schifoso, per lui, che appartiene ad una famiglia di poliziotti.

Vorrei solo che avesse parlato prima.

 
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Commenti al Post:
piffione
piffione il 18/06/07 alle 11:43 via WEB
come avrai visto ho parlato della cosa in un mio post, è pazzesco constatare che di tutti i polizziotti che sanno, solo uno a avuto il coraggio di parlare e solo dopo sei anni. Sono attonito!!!
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