"Istruitevi perchè avremo bisogno

della vostra intelligenza.

Agitatevi perchè avremo bisogno

del vostro entusiasmo.

Organizzatevi perchè avremo bisogno

di tutta la vostra forza"

(Antonio Gramsci)

 

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QUESTE SI CHIAMANO IDEE CHIARE

Post n°149 pubblicato il 08 Novembre 2007 da playslow

Contatti: end.gaza.siege@gmail.com 

luisa.morgantini@europarl.europa.eu

 "PORRE FINE ALL'ASSEDIO"

Campagna palestinese e internazionale per la fine dell'assedio di Gaza
 

Novembre 2007

 Il 25 ottobre scorso, un paziente palestinese è morto al valico di Erez mentre aspettava di avere il permesso di attraversarlo per arrivare ad un ospedale israeliano.

Una settimana fa, una donna è morta nell'ospedale di Gaza con il suo bambino appena nato, mentre era in attesa del permesso di trasferimento in Israele per cure mediche.

  Queste non sono le prime vittime e non saranno certamente neanche le ultime   se l'attuale situazione continuerà a prevalere.

 La scorsa settimana, le sale operatorie dell'ospedale principale di Gaza erano chiuse a causa della mancanza di gas medici, che le autorità israeliane non consentono di importare. Oggi Israele dà licenza a soli  12 articoli di bisogni basici, su oltre 9.000 merci. Dal sapone al caffé, dall'acqua alle bevande analcoliche, dal carburante al gas, dai computer ai pezzi di ricambio, dal cemento alle materie prime per l'industria, ognuna di queste e centinaia di altre merci non hanno oggi il permesso di entrare a Gaza.  

 Il governo israeliano ha dichiarato Gaza un'entità ostile e ha rivelato le sue intenzioni di intensificare ulteriormente la punizione collettiva tagliando l'energia elettrica e il carburante. Anche le banche in Israele stanno minacciando di tagliare fuori da qualsiasi cooperazione finanziaria le banche palestinesi di Gaza.

 In seguito a tutto ciò, abbiamo aderito all'iniziativa del Programma di Salute Mentale della Comunità di Gaza per lanciare la campagna palestinese e internazionale per rompere l'assedio di Gaza, un assedio che è stato intensificato ultimamente dal duro embargo alla Striscia di Gaza a partire dal giugno 2007.

 Lo scopo di questa campagna umanitaria e "non di parte" è di fare pressioni sul Governo Israeliano al fine di abolire l'assedio imposto alla popolazione di Gaza. Accrescendo la consapevolezza della Comunità Internazionale sul deteriorarsi delle condizioni di vita causate dall'assedio, vogliamo mobilitare gli sforzi di varie organizzazioni della comunità internazionale e dei governi per fermare il boicottaggio di Gaza. Chiediamo l'applicazione della recente risoluzione del Parlamento Europeo che chiedeva al Governo israeliano di porre fine all'assedio.  

E' importante dichiarare che "la Fine dell'Assedio" è una campagna "non di parte", iniziata e gestita da rappresentanti della società civile, comunità di imprenditori, intellettuali, accademici, donne attiviste, in difesa dei diritti umani e della pace dalla Cisgiordania e da Gaza. Siamo tutti guidati dal nostro impegno per la pace e dal nostro rispetto della dignità umana.

Crediamo che sia un dovere morale ed etico di salvare le vite di esseri umani le cui dure condizioni di vita distruggono il loro diritto all'esistenza. La popolazione di Gaza è privata delle più basilari necessità per una vita decente. Siamo determinati a muoverci mano nella mano, fianco a fianco con tutte le persone che credono nella libertà, nella dignità umana e nella pace.

 Abbiamo bisogno del sostegno di tutte quelle persone che credono nella giustizia ovunque nel mondo, per contribuire al successo di questa campagna. Chiediamo anche ai Palestinesi, sia a Gaza, in Cisgiordania, all'interno della linea verde o in qualunque altro luogo della diaspora di sostenere i nostri sforzi e unirsi alle nostre azioni. Si tratta di una richiesta sincera per salvare la gente, non i governi o i partiti politici. E' tempo di mettere da parte ogni conflitto di parte e di unire il popolo nel perseguimento di libertà, giustizia e pace. In particolare ci rivolgiamo agli ebrei perché il loro passato di traumi, discriminazione e sofferenza dovrebbe portarli ad alzarsi oggi contro la sofferenza degli altri.


Attività previste della campagna:

La campagna inizierà a partire da novembre 2007 fino a quando l'assedio non sarà interrotto. Una conferenza stampa annuncerà il lancio della campagna.

 Media e metodi di tecnologia dell'informazione saranno i nostri strumenti principali per mettere insieme e rafforzare i sostenitori e i partecipanti da tutto il mondo.

Il primo rilevante evento della campagna sarà di organizzare un meeting internazionale intitolato "Rompere l'assedio a Gaza: Insieme per un Fronte Unito per la Pace" a Gaza.    

La campagna includerà anche l'invito di amici da tutto il mondo per visite continue individuali e di gruppo a Gaza. I visitatori avranno informazioni di prima mano sulla vita dei Palestinesi al fine di diffondere tali informazioni nei rispettivi paesi. I visitatori saranno ospitati nelle case dei Palestinesi per apprendere da vicino la durezza delle realtà palestinesi e delle loro condizioni di vita. La copertura delle attività a Gaza saranno documentate dai media.

 Contiamo sui nostri amici israeliani affinché ospitino e aiutino gli amici dall'estero che se non avranno il permesso di entrare a Gaza, organizzeranno manifestazioni di protesta non-violente.   

 Organizzeremo una Marcia pacifica al check-point di Erez da entrambi i suoi lati, palestinese e israeliano. Saranno presenti attivisti per la pace da tutto il mondo.

 Ovunque la campagna, gli incontri di solidarietà, le attività culturali e le discussioni avranno luogo non solo a Gaza, ma anche a Tel Aviv, Ramallah e diverse città nel mondo.    

La campagna prevede un evento rilevante a maggio, con l'arrivo a Gaza di 120 attivisti per i diritti umani inclusi i vincitori del Premio Nobel per la Pace su una nave proveniente da Cipro. Questa iniziativa sarà intitolata "Giornata per la libertà di movimento di Gaza" ed è organizzata dal gruppo "Free Gaza" negli Stati Uniti.   

 La campagna avrà poster specifici e un sito web su cui sarà pubblicato tutto il materiale più importante. Il sito darà l'opportunità alle persone di scambiare informazioni, fare domande e prendere gli impegni.

 Costantemente la campagna, a stretto contatto con i media, sarà arricchita con continui approfondimenti e aggiornamenti. 
 

 
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