Un blog creato da cassetta2 il 07/11/2003

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L'importante è lasciarsi dietro un segno, un qualcosa per farsi ricordare, non importa che sia scritto per sempre su un libro di storia o solo un giorno su un ascensore.

 
 
 
 
 
 

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Post n°4832 pubblicato il 03 Marzo 2017 da cassetta2

Ho fatto un test di intelligenza.
Il risultato è che ho una mente per il 60% artistica e per il 60% matematica.
Secondo voi è attendibile?

Shot: Sarcedo

 

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Commenti al Post:
maps.14
maps.14 il 03/03/17 alle 15:33 via WEB
Non saprei dirti. A me dava un risultato q.i. talmente basso che persino una gallina risultava più intelligente di me. :-(
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 03/03/17 alle 20:08 via WEB
Non mi tornano i conti
 
rteo1
rteo1 il 04/03/17 alle 08:39 via WEB
Non importa se lascio fuori tempo massimo questo mio succinto e striminzito commento ma il quesito mi ha stimolato perchè ogni tanto mi passa per la mente dire qualcosa sul cosiddetto "QI". Io non so quanto riuscirei a conseguire in caso di prova (forse potrei anche ottenere un riconoscimento d'invalidità civile, oppure una segnalazione per Stoccolma, o nessuno dei due)ma avrebbe senso nella mia vita, sia passata, che presente o futura (in rapporto credo ancora poco) ? Avere, come sarebbe risultato, una mente al 60% artistica e al 60% matematica, al di là dell "mutuo del 20%", che prima o poi occorrerà restituire, che cosa cambierà nella vita ? Io credo che ognuno sia una parte del mondo, e che nessuno, in assoluto, abbia più di nessun altro. Faccio un esempio, anche se superfluo. Prendiamo a riferimento un magistrato. Questo sicuramente nell'esercizio della funzione è competente e stimato nella società. La retribuzione, per quanto l'interessato non possa essere d''accordo, è adeguata alla funzione. Ma egli è al di sopra di mio nonno, contadino ? Lo escludo categoricamente, e non per ragioni politiche. Mio nonno non avrebbe potuto fare il magistrato, ma il magistato non avrebbe potuto fare il contadino come mio nonno. ma questo è solo un aspetto. Nei rapporti con la moglie come è stato ? e con i figli ? e con gli amici ? e con la comunità in cui è stato inserito ? e come si è approcciato alle sofferenze dei suoi simili ?, et., etc., etc. L'uomo, perciò, è qualcosa di diverso dal semplice "QI", e per questo va valutato nel suo insieme. E nel suo insieme, purtroppo, piaccia oppure no, è sempre a pari con gli altri ! E' una regola generale della natura, che peraltro tine conto soltanto del fine.
 
mauriziocamagna
mauriziocamagna il 09/03/17 alle 18:56 via WEB
Statisticamente parlando si, ma tieni presente che le medie lasciano il tempo che trovano.... se hai i piedi nel ghiaccio e la testa nel forno il culo mediamente sta bene.
 
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