Creato da ROMA_SPQR il 02/09/2012

ADORO ROMA

LA MIA SECONDA MAMMA

 

 

Massenzio e Santa Francesca Romana

Post n°85 pubblicato il 17 Maggio 2013 da ROMA_SPQR

L'intera area che si estende tra il secondo e terzo miglio della via Appia Antica è costituito da tre edifici principali: il palazzo, il circo ed il mausoleo dinastico, progettati in una inscindibile unità architettonica per celebrare l’Imperatore Massenzio, lo sfortunato avversario di Costantino il Grande nella battaglia di Ponte Milvio del 312 d.C. Il complesso archeologico venne acquisito per esproprio dal Comune di Roma nel 1943; nel 1960, in occasione delle Olimpiadi di Roma, si provvide allo sterro di tutto il circo nonché al consolidamento delle murature perimetrali, cui seguirono lo scavo parziale degli edifici del palazzo, il restauro della spina, del quadriportico e del mausoleo. I resti delle costruzioni massenziane si configurano come l’ultimo atto della trasformazione di una originaria villa rustica repubblicana (II sec. a.C.) costruita in posizione scenografica sul declivio di una collina rivolta verso i Colli Albani. Dopo una fase risalente al primo impero, nel II sec d.C. la villa subì una radicale trasformazione ad opera di Erode Attico che la inglobò nel suo Pago Triopio. Il monumento più noto di tutto il complesso è il circo, l’unico dei circhi romani ancora ben conservato in tutte le sue componenti architettoniche. All’interno di un quadriportico allineato sulla via Appia Antica, si erge il mausoleo dinastico, noto anche come “Tomba di Romolo” dal giovane figlio dell’Imperatore che qui fu presumibilmente sepolto.

GRAZIE A SILVIA DE ANGELIS

 
 
 

Tevere

Post n°84 pubblicato il 10 Maggio 2013 da ROMA_SPQR

 

Non senza motivo gli dei e gli uomini scelsero questo luogo per fondare la Città: colli oltremodo salubri, un fiume comodo attraverso il quale trasportare i prodotti dell'interno e ricevere i rifornimenti marittimi; un luogo vicino al mare quanto basta per sfruttarne le opportunità ma non esposto ai pericoli delle flotte straniere per l'eccessiva vicinanza al centro dell'Italia, adattissimo per l'incremento della città; la stessa grandezza di quest'ultima ne è la prova". Così scriveva Livio ed il suo elogio della posizione geografica di Roma, che ricalca il pensiero formulato da Cicerone nel suo "De re publica", mostra che gli antichi fossero consapevoli del fatto che le ragioni della scelta del luogo su cui sarebbe sorta la città fossero state di natura prettamente economica. La presenza del fiume fu talmente importante per la nascita della città che Servio, vissuto tra il IV e il V secolo d.C., arrivò a sostenere che il nome arcaico del Tevere, Rumon o Rumen (la cui radice deriva da ruo, scorro), diede il nome alla città, sicché Roma avrebbe significato Città del Fiume. Lo stanziamento della città si colloca in un punto strategico dal punto di vista geografico, ossia presso l'ultimo guado del Tevere, a poca distanza dal mare e soprattutto dalle saline, che rifornivano le popolazioni dell'interno di un prodotto essenziale per la pastorizia e per la conservazione degli alimenti. Quindi la via d'acqua tiberina, naturalmente collegata con il mare, fu da sempre il percorso più agevole e conveniente per i trasporti ed i commerci. Piccole e grandi navi, dopo aver solcato il Mediterraneo, risalivano il Tevere con la forza dei remi e con quella delle funi, manovrate da schiavi o da animali. Il centro d'approdo più antico fu il portus Tiberinus. Le imbarcazioni scaricavano le loro mercanzie e ripartivano con i prodotti delle fiorenti industrie cittadine: in quel periodo, infatti, a Roma si confezionavano in serie vestiti, tuniche, toghe, sai, coperte, scarpe, ma anche pezzi grandi come aratri e gioghi, nonché i cesti di vimini, i famosi "cesti romani".

GRAZIE A SILVIA DE ANGELIS

 
 
 

Circo Massimo

Post n°83 pubblicato il 03 Maggio 2013 da ROMA_SPQR

Il Circo Massimo è un antico circo romano, dedicato alle corse di cavalli, costruito a Roma. Situato nella valle tra il Palatino e l'Aventino, è ricordato come sede di giochi sin dagli inizi della storia della città: nella valle sarebbe avvenuto il mitico episodio del ratto delle Sabine, in occasione dei giochi indetti da Romolo in onore del dio Consus. Di certo l'ampio spazio pianeggiante e la sua prossimità all'approdo del Tevere dove dall'antichità più remota si svolgevano gli scambi commerciali, fecero sì che il luogo costituisse fin dalla fondazione della città lo spazio elettivo in cui condurre attività di mercato e di scambi con altre popolazioni, e - di conseguenza - anche le connesse attività rituali (si pensi all'Ara massima di Ercole) e di socializzazione, come giochi e gare. Le prime installazioni in legno, probabilmente in gran parte mobili, risalgono all'epoca dei Tarquini (Tarquinio Prisco, Servio Tullio, Tarquinio il Superbo) nella seconda metà del VI secolo a.C. Le prime strutture in muratura, soprattutto legate alle attrezzature per le gare, si ebbero probabilmente solo nel II secolo a.C. e fu Gaio Giulio Cesare a costruire i primi sedili in muratura e a dare la forma definitiva all'edificio, a partire dal 46 a.C. Il monumento venne restaurato dopo un incendio e probabilmente completato da Augusto, che vi aggiunse anche un obelisco di Ramses II portato dall'Egitto (spostato nel XVI secolo da Papa Sisto V in Piazza del Popolo). Altri restauri avvennero sotto gli imperatori Tiberio e Nerone e un arco venne eretto a Tito nell'81 al centro del lato corto curvilineo: si trattava di un passaggio monumentale integrato nelle strutture del circo. Dopo un grave incendio sotto Domiziano, la ricostruzione, probabilmente già iniziata sotto questo imperatore, venne completata da Traiano nel 103: a quest'epoca risalgono la maggior parte dei resti giunti fino a noi. Sono ricordati ancora restauri sotto Antonino Pio, Caracalla e Costantino I. In antichità la spina era decorata con un obelisco, l'obelisco flaminio oggi a piazza del Popolo, come testimoniato anche da una moneta di Caracalla. Nel 357, un secondo obelisco fu portato a Roma per volere dell'imperatore Costanzo II ed eretto dal praefectus urbi Memmio Vitrasio Orfito sulla spina; oggi questo obelisco si trova davanti San Giovanni in Laterano.

GRAZIE A SILVIA DE ANGELIS

 
 
 

Fontanella di Piazza del Catalone

Post n°82 pubblicato il 26 Aprile 2013 da ROMA_SPQR

 

A Borgo Pio, dove la strada si allarga diventando Piazza del Catalone, sorge la protagonista di questa scheda. Ci troviamo in uno dei punti che conservano intatto il loro aspetto originario, con le botteghe degli artigiani, le vecchie insegne ed i consumati "sanpietrini" al posto del modermo asfalto. La fontana è costituita da una semplice edicola in mattoni che ricorda molto le edicole romane dedicate agli antichi dei del paganesimo che venivano costruite lungo le vie consolari. La costruzione non è molto rifinita. Il basamento è in marmo. Il catino di raccolta dell'acqua è di travertino ed è poggiato alla struttura in mattoni. La bocchetta è collocata circa 50 cm sopra la vaschetta. Poco sopra troviamo lo stemma pontificio, sormontato dal timpano dalla semplice struttura. L'acqua che alimenta la fontana è quella dell'Acqua Marcia. Rimane anonimo l'autore di questa bella fontanina. Quello che è certo sono l'epoca di costruzione, intorno al 1860, ed il committente, Papa Pio IX. Anche se questa fontana non compare nella maggior parte delle guide turistiche, consiglio ai nostri lettori di fare una passeggiata a Borgo Pio per ammirare questo piccolo capolavoro. La vicinanza con monumenti maggiori, in primis Piazza San Pietro e Castel Sant'Angelo, rendono la "visita" molto comoda anche sulla via del ritorno... La Piazza è una delle più caratteristiche della nostra Roma. I vicoli circostanti, che disegagno quasi una ragnatela intorno ad essa, ci lasciano immaginare come poteva apparire Borgo prima della demolizione di gran parte delle abitazioni per lasciare spazio a Via della Conciliazione. E poi il fatto che si trovi all'interno di un'isola pedonale, lascia il tempo al "viator" di gustare senza fretta la limpida acqua che sgorga dalla fontanella...

GRAZIE A SILVIA DE ANGELIS

 
 
 

Fori Imperiali

Post n°81 pubblicato il 20 Aprile 2013 da ROMA_SPQR

Settimana di grandi impegni e ancora non terminata per me...

A Voi auguro invece che il Week sia Sereno e Rilassante

 
 
 
 

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