Creato da ro.sheen il 10/10/2011

rosheen

nel vento dell'anima

 

Picche sul cuore

Post n°13 pubblicato il 30 Gennaio 2012 da ro.sheen

 

  

  

 Potevo liberarmi dalla terra che rulla la foglia...

ghiacciare la fisarmonica del respiro

e correre oltre rami di secca rugiada

cadere e rotolarmi a sanguinare spine di speranza

guardarti passare e sapere

che abitavo la nullità del gesto

e nel nulla e il suo contrario

giacere inerme a respirarti

macinarmi, rotolarmi e calpestarmi 

strapparmi le ciglia e attendere nell’angolo…

...ma ha smesso di cantare il becco del merlo

il ghiacciolo del canto pende ondulando su una spenta canzone

srotola note il ruscello che porta lontano 

lo sciogliersi del cuore…

tu abiti il pozzo e i suoi segreti

io l'acqua che lo fa profondo

e in fondo 

vivono le nuvole...

o forse io abito un pozzo e il suo buio

tu le nuvole  che lo fanno profondo

e in fondo 

vivono i segreti...

e mi rifugio nel buio angolare che protegge l’ombra e l’abbraccia

perché del troppo allungo rischio il rotolare di pelle

e mi calpesto nell’onda morbida di una domanda

un interesse che abbia sincera la forma

un punto sotto che sia tondo

senza virgola

senza sbavatura

chè muoio senza aver voglia di rinascere

e rimango ferma  a gustare la lacrima che svuota

 e torna ancora

perché ridono le iene quando marcisce la carne del pensiero

mentre attendono l’odore di lascito

come lombrichi s’allungano e accorciano

e mangiano la terra

…lasciami morire senza porgere la mano…

Perché brandelli di carne ti possano nutrire

sfamare, gorgheggiare quando soffoca il respiro

in una sola minuscola bolla d’ossigeno…

Strimpellanti d’idee che di corde e fiati

percuotete e soffiate …

Ed ora la finestra incarna fiati di bonaria lingua

e disegno bolle a nota di sapori

il profumo investe schiavi d' idee

intorpidisce l'attimo il semplice gioco

Tira la carta il musico del baro

picche sul cuore di un quadro senza fiori

vince la nebbia dall'odore di fumo

si risveglia il giorno e sull'ombra nuova

dimentica…

Lo sfregio dell'anima ha incastrato inchiostro

e ripongo la penna per una piuma di uccello

sono merla dal becco di tramonto

per una coperta di notte

che spenga le voci...

carezzami di te lontano amore

una volta sola 

sotto la luce del sole

tira le carte del cuore

 

 rosheen

 
 
 

Note di stupore

Post n°12 pubblicato il 19 Gennaio 2012 da ro.sheen
 

 

 

Non ha età il  fusto che d'occhio osserva

il crepitio del passo

perso nell'inquietudine di una provenienza

Hanno occhi gli avi

mentre ci guardano passare, cercare, fuggire

con il cuore in mano e una ragione appuntita

 

 

 

ma  non s'infilza il tempo

e non si incatena il  cuore

e batte la sua nota sulla  corteccia di ruga

tra spazi pieni e spazi vuoti nel suo ritmo...

Siamo andanti con sete di note

in cerca della piena alata del tempo dello stupore

perduta nel condizionale effimero

di un mantello di senso

Tra rami di braccia su filari di tempo

vaga lunga la linea liscia dell'andare

La foglia ha un ritmo di rimbalzi

mentre piange i colori del cuore

 

 

Su radici nascoste con chiome di ieri

dell'albero è la musica lontana

che nella notte gioca alle note del domani

Sono braccia di bimbi venuti ad arieggiare

l'oggi tondo della bocca del cuore

Siamo occhi senza stupore

ma ci sorprende la forza della creazione

la fantasia che albeggia nei nuovi respiri

per una nota tonda di palla

da lanciare ancora

Che sia giorno di un oggi di vacuità

o una chioma sbattuta dalle domande

oltrepassiamo l'arcale palpebra

che si interroga di passi là

nel fondo sconosciuto

 

 

 

 

e ci apriamo d'acqua ad irrigare radici ancora

mentre scivola la mano su un legno antico

che riposa nei suoi cerchi

i giochi  del tempo

 

rosheen

 

 

 
 
 

Il dono d'amore

Post n°11 pubblicato il 16 Gennaio 2012 da ro.sheen


 

 E' un giorno speciale sì... lo è perchè speciali siete voi, 

amici meravigliosi dall'animo prezioso, 

colmo d'amore e d'affetto...

siete anime splendide che sanno donare amore 

e vibrare della gioia del donare...

sono fortunata 

 Vi stringo nel mio cuore

GRAZIE !



Buon compleanno Ro.sheen

Il Tempo ha riproposto il Tuo giorno
ti auguro che sia un gran frastorno!
Una rosa ti offro con il cuore
dolce incantatrice dell'Amore


Un’amica comune dava una festa
E subito per Te andai fuori di testa
Ricci i capelli e occhi da cerbiatta
L’anima mia lasci ancora esterrefatta.


Infinito stellato manto che la tua notte adorna
sogni ad accarezzare  stelle che tu consoli e rassicuri
perché sei luce che le oscura e calore che ritorna
quieti le loro pene e col tuo amore le catturi ...


Frasi graziose, dalla metrica complessa
il tuo volto gentile di malinconico sorriso
di chiaror di stelle e di luce riflessa
è caro  ricordo  cuore e mente condiviso.


Ebbene, nel ricercar nei testi l’anima tua svelata
per poter compitare d’augurio così il giusto verso
son rimasta attonita, stupita, affascinata
d’aver aperto gli occhi sul grazioso tuo universo…


“Abbia il respiro vasto e azzurro di cielo..."
esclamarono gli dei dalle celesti gondole
nello scoprire della rossa  Ro.sheen il velo  
ammirati dalla sua mite e solare indole.


Gentil e aggraziata nel suo parlare
si pien di viva soavità vestita
la chioma spezza e fende n’torno l’are
com ‘l foco allumina la vita

 
Guarda, guarda...mira e desta
nell'oscura tetra foresta
or s’aggira gaia e lesta
dolce Fata dal crin  di pesca...


Dolce soave la tua bellezza
regali l'emozione di una carezza
Non mutare la tua dolcezza
rimani specchio di limpida chiarezza


In punta di piedi t'elevi
con grazia di etoile
con radici ancorate
agli incanti dell'anima.
 
 
Dalle meravigliose anime : Lady_Juliette - Vesado - A.Dr.Faust - AlfaZulu31 - woodenship - ComPensAzione - Ainween - MarioPalmieri - Jamy2006 - Lady_Anima


 
 
 

Mensa di caverna

Post n°10 pubblicato il 31 Dicembre 2011 da ro.sheen

 

 

 

 

 

Il biancospino

ha il sapore di una strada

spine parlanti si ramificano

in un eco che non conosce tramonto

striscia la pelle nella piega segreta

che ha scritto direzione e meta

... io prendo la rincorsa

tu fermi la terra...

Non ha età il passo che di sibilo ubriaca la zolla 

in un bicchiere di mani

giumenta succhio

l'aroma di cappio

Non mi tiene la collana al collo

di una seta senza provenienza

indosso zoccoli di ferro

battuto dal fuoco della pazienza

che s'inarca, mangia sè stesso

s'accarezza di lingua, ruota e fischia

della cenere è il suo racconto antico

Mensa di caverna

labbra assetate di parole

grigio di racconto nella brace

che si consuma per una storia

un disegno di fumo alla parete

... il visionario saltella sulla sua verità
si fa abito di un'anima che approda nel limbo delle domande
ma nulla qui abbia sentore di bruciato
che sia profumo di tracce nascoste
e s'allontani la serpe delle buone intenzioni
abbia pace la sua incurante giustizia
sotto il crine soffochi la sua voce di ruspa
come petrolio bruci del suo odore
e inghiotta la sua mala lingua ...

... qui cade la notte senza luna

si scioglie nell'acqua dell'occhio

e prende la forma del pieno...

ho fame di terre da annusare

di impronte leggere che costellano la pelle

perchè nel cuore s'oda lo strappo

di un incontro che oltrepassi la cresta della cima

e si lanci giù

precipiti in fondo alla valle del rintocco

sgretoli i macigni della gravità

ed evapori ...

Non si rinasce senza spezzarsi e rompersi
non ci si veste senza spogliarsi
non ha luce la luce sempre accesa
e si sfama la collina del cammino
se inciampa
se cade e rotola giù
in fondo, sotto la terra
legata alle radici che non lasciano fuga al ritorno

Ci si volge indietro a richiamare interruttori alternati

mentre s'impossessa del piede

la corrente continua di una direzione

la più buia del suo buio

che vesta della catena più stretta al cuore

che all'albero maestro di una nave visibile

perchè ho un urlo che si allunga

mentre s'allontana la mano

a prendere vento di lontananza

quando non basta più abitare il cuore

e dovrei cambiare musica

che mi sfami i capelli

che mi disseti lo sguardo

mentre si allungano ...sai...

i capelli

 

rosheen

 

 
 
 

Aromi di ieri

Post n°9 pubblicato il 20 Dicembre 2011 da ro.sheen

 

 

 

Delle nostre voci ho scordato il canto

portate via dal vento  dell'andare

serbo scie di una corsa senza fine

immagini mute nel racconto a rallentatore

di profumi e ombre

senza luce

Eravamo aromi di pelle

pescatori che s'inoltravano

nelle trame di una rete senza filo

bocche di fame

ingorde di sogni dall'amo di respiri

uno strato sopra l'altro d'occhi fossili

come foreste di conchiglie sonore

ognuno con il suo peso specifico

ognuno con il suo specifico peso

Eravamo un tuffo dentro

innevato d'età

civette che attendevano orizzonti d'onde erbose

per una corsa di equilibri

                                                     ...ma quanti anni ha

dimmi

 l'ancestrale profumo d'orme...

Era la lepre che correva nel gelido inverno di vie ghiacciate

su solitari itinerari d'abeti

ci seguiva la rotta

d'una malinconica partenza

   ...non c'è posto dove abitare l'ombra
         nascosta da un frastuono di profezia...

e confessa il padre alla madre

mentre lega la ciocca di capelli

al dito del suo indice

Lì fu il tremore di un gettito di sangue

fu il tubo incenerito di una stufa senza fuoco

fu la polvere nella rugiada del mattino

l'umidità d'acqua lacrimosa

che pulisce il respiro di un corallo

Era la medusa che nuotava nella profondità dell'ombra

su un passaggio quotidiano

ci seguiva un treno di destinazioni

contrarie all'addio

 ...ma quanto tempo ha
    dimmi
    l'edera che s'inerpica ora
      sul fusto dei giochi
              a richiamare un rifugio che non ebbe tetto....

Eravamo profumi di terre e di sassi rimasti in una via

ad impregnare lo sguardo di trasparenze

Scende la palpebra

cancella l'oscurità d'un opalescente profilo

e corre verso la pupilla

la corsa di noi

e raggiunge capovolta

la capriola del tempo

che ancora non sò fare

Oscura

l'inafferrabile veste di fiori ad uncinetto

è un corpo senz'occhi

è lì

danza come foglia su un ramo sempre verde

che non sapevamo allora

essere stato

l'ultimo nostro

sorriso

 

 ( ...a Luisa Michele e Nicola compagni di giochi e alla loro giovinezza spezzata )

 

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