Creato da santaguero il 19/10/2004

Viandando

il cammino si fa camminando

 

 

La guerra di Jacques Prévert

Post n°184 pubblicato il 16 Febbraio 2007 da santaguero
 
Tag: poesie

immagineVoi disboscate
imbecilli
voi disboscate
Tutti gli alberi giovani con la vecchia accetta
voi li fate fuori
Disboscate
imbecilli
voi disboscate
E gli alberi vecchi con le loro vecchie radici
le loro vecchie dentiere
li proteggete con cura
E ci attaccate una scritta
Alberi del bene e del male
Alberi della Vittoria
Alberi della Libertà
E la foresta spoglia impesta il vecchio bosco crepato
e scappano via gli uccelli
e voi restate là a cantare
restate là da bravi
imbecilli
a cantare e a sfilare in parata.

(dedicato a tutti coloro che  saranno a Vicenza a manifestare pacificamente il diritto a trasformare i fucili in aratri)

 
 
 

E'... Emergency

Post n°183 pubblicato il 06 Febbraio 2007 da santaguero
 
Foto di santaguero

Sosteniamo Emergency!

immagine

Avete mai visto gli occhi di un bambino a cui hanno amputato le gambe perché è saltato su una mina mentre giocava a pallone? Avete mai incrociato lo sguardo di un bambino soldato, obbligato con droghe e violenze a sparare su coetanei per combattere una guerra non sua? Sapete che in Cambogia, nella Sierra Leone, in Afganistan, in Sudan, in Sri Lanka, in tutta l’Africa equatoriale e Australe muoiono milioni di persone per malattie curabili  come il tifo, l’influenza,  la tubercolosi, la malaria, la dissenteria?


Emergency   http://www.emergency.it/
E’ un'associazione italiana indipendente, neutrale e apartitica.
Emergency offre assistenza medico-chirurgica gratuita e di elevata qualità alle vittime civili delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
Emergency promuove una cultura di solidarietà, di pace e di rispetto dei diritti umani.

Nei conflitti contemporanei il 90% delle vittime sono civili.
Ogni anno la guerra distrugge la vita di milioni di persone nel mondo.

L'impegno umanitario di Emergency è possibile grazie al contribuito di migliaia di volontari e di sostenitori.

Emrergency interviene in:

Afganistan
Cambogia
Iraq
Italia
Sierra Leone
Sri Lanka
Sudan

Afganistan

In oltre 27 anni il conflitto afgano ha causato un milione e mezzo di morti e quasi quattro milioni di profughi.  Altre vittime sono causate dai combattimenti incessanti, dalla diffusa disponibilità di armi da fuoco e dalle mine antiuomo disseminate nel terreno.
Ai feriti di guerra si aggiungono le vittime di un'emergenza moderna: secondo stime non ufficiali ogni giorno cinque bambini vengono uccisi in incidenti stradali a Kabul e dintorni.
Denutrizione, scarso accesso ad acqua sicura, epidemie di tubercolosi e malaria non trovano risposte in un sistema sanitario nazionale allo stremo.
In Afganistan dal 1999, Emergency ha costruito un centro chirurgico ad Anabah, un villaggio della valle del Panshir sotto il controllo del comandante Massud, capo dell'Alleanza del Nord.
Due anni dopo ha aperto un secondo Centro chirurgico nella Kabul governata dai taliban.
Nel 2003 ha costruito un ospedale a Lashkar-gah, nella provincia pashtun di Helmand, un'area priva di strutture per l'assistenza chirurgica specializzata.
In tutto il paese Emergency ha attivato una rete di 28 Posti di primo soccorso e Centri sanitari per garantire cure tempestive ai pazienti e il loro eventuale trasferimento in ospedale.

All'attività sanitaria si è affiancato l'impegno sociale: dal 2001 Emergency è impegnata in un programma di assistenza sanitaria ai detenuti delle maggiori carceri del paese e in un programma di integrazione lavorativa rivolto alle donne della valle del Panshir.

Dal 1999, in Afganistan Emergency  ha curato oltre 1.551.000 persone.

Le donazioni a sostegno dei progetti di Emergency possono essere eseguite tramite:

- carta di credito on-line (su Server Sicuro)
- numero verde CartaSi 800-667788 per donazioni con CartaSi, Visa e MasterCard
- PayPal
on-line (anche in dollari)
- c/c postale intestato a EMERGENCY n° 28426203
- c/c bancario intestato a EMERGENCY n° 713558 - ABI 05387 - CAB 01600 - CIN V - IBAN IT 41 V 05387 01600 000000713558 - BIC BPMOIT22 XXX - presso Banca Popolare dell’Emilia Romagna
- c/c bancario intestato a EMERGENCY n° 000000130130 - ABI 05018 - CAB 01600 CIN X - IBAN IT 02 X 05018 01600 000000130130 - BIC CCRTIT2184B - presso Banca Etica, Filiale di Milano
- c/c bancario intestato a EMERGENCY n° 000000067000 – ABI 05584 – CAB 01600 CIN T – IBAN IT 35 T 05584016000 000000067000 – presso Banca Popolare di Milano
- assegno bancario intestato ad Emergency (non trasferibile) da inviarsi a Emergency, via Meravigli 14 - 20123 Milano.

Aderisci all’iniziativa sostenendo concretamente Emergency.
DIFFONDI L'INIZIATIVA, VERSA ANCHE SOLO 2 O 3 EURO
UTILIZZANDO I CANALI UFFICIALI DELLE DONAZIONI

Aggiungi di seguito il tuo nick e il tuo blog al nostro:

Writer

Alina3  

Hanno aderito fino ad ora
i seguenti BLOG:

Sandali al sole
Danae2006Stillmad
Lola76
Saradria
Champaosel
Vetriolopuro
Ossimora
Whilky
Arimatec


Writer

http://www.writer-racconti.org/

 

 
 
 

Una splendida giornata

Post n°182 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da santaguero
 

immagine

Le mani giunte per ben due volte vanno su e giù. Dietro i suoi occhiali grandi di almeno una misura rispetto al suo viso minuto ed affilato c'è uno sguardo di educato rimprovero.
- Avete fatto tardi -
E giù con una risata senza suoni. Consiglia dall'alto dei suoi diciasette anni mi prende la mano sinistra, mentre con l'altra mi fa cenno di seguirla. Apre l'anta di un mobiletto e furtivamente estrae un pacchetto. E' avvolto in  una carta argentata e fissato al nastrino porta uno scatolino di bacetti Perugina. E prima che io possa far seguire al mio sguardo smarrito le parole interrogative mi fissa dritto negli occhi e mi bacia sulla guancia.
- Auguri prof. auguri per il suo compleanno. Il cornetto era caldo, ma in attesa del suo ritardo si è raffreddato_ 
Poi scoppia a ridere e va via ad attendermi in classe come se niente fosse.

 
 
 

Se...

Post n°181 pubblicato il 30 Gennaio 2007 da santaguero
 

immagineSe riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te la perdono

e ti mettono sotto accusa...     

                Se riesci ad avere fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te

pur tenendo nel giusto conto il loro dubitare...

            Se riesci ad aspettare senza stancarti o,essendo calunniato,a non rispondere alle calunnie,

o,essendo odiato,a non abbandonarti all'odio,pur non mostrandoti troppo buono ne' parlando troppo da saggio...

                Se riesci a sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni...

            Se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine...

            Se riesci,incontrando il trionfo e la rovina,a trattare questi due impostori allo stesso modo...

            Se riesci a sopportare di sentire le verità che tu hai detto distorte da furfanti che ne fanno trappole per sciocchi,o vedere le cose per le quali hai dato la vita distrutte, e umiliarti e ricostruirle con i tuoi attrezzi ormai logori...

            Se riesci a fare un solo fagotto delle tue vittorie e rischiarle in un sol colpo:a testa o croce,

e perdere e ricominciare da dove iniziasti senza dire una parola su quello che hai perduto...

            Se riesci a costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più, e a resistere quando in te non c'è più niente tranne la tua volontà che ripete: resisti!

            Se riesci a parlare con la canaglia senza perdere la tua onestà, o a passeggiare con i re senza perdere il senso comune...

            Se tanto nemici che amici non possono ferirti...

            Se tutti gli uomini per te contano,  ma nessuno troppo...

            Se riesci a riempire l'inesorabile minuto con un istante fatto di sessanta secondi....

            Tua è la terra e tutto ciò che è in essa, e quel che più conta

            sarai un uomo

            figlio mio!

                       

                                                                        R.Kipling

 
 
 

Professione reporter

Post n°180 pubblicato il 24 Gennaio 2007 da santaguero
 

Se n'è andato così, in punta di piedi, lontano dai riflettori, proprio come era solito fare quando viandava per il mondo alla ricerca di persone e di storie da raccontare. immagine
Non ho conosciuto Ryszard Kapuscinski e me ne dispiace molto. Il mio unico incontro con il piccolo grande reporter polacco è stato in una libreria Feltrinelli. Lo sguardo si posò su di un volume dal titolo accattivante. Sulle teste di bambini africani c'era scritto "Autoritratto di un reporter", poco più in alto il nome dell'autore. Praticamente uno sconosciuto, che però, mi spinse a leggere avidamente il retro della copertina. Ne fui immediatamente folgorato, ma comunque decisi di non comprare il libro perchè ne avevo tanti altri da leggere ancora.
Di Kapuscinski, da allora ne avevo perso completamente le tracce fino a stamani quando su Repubblica ho letto di lui.
"Non era un uomo di grandi alberghi, viaggiava tra i poveri dei poveri; con loro aveva condiviso la  paura e la fame. Aveva rischiato di essere bruciato vivo, linciato, fucilato. Aveva superato una forma grave di malaria cerebrale e anche la tubercolosi. Ovunque, diventava parte del mondo che raccontava in prima linea".
Tanto è bastato per farmi correre in libreria e riparare al torto che immotivamente lo avevo costretto a subire.
Che la terra ti sia lieve ed il tuo viaggio possa portarti ancora una volta vicino ai poveri. A noi non resta purtroppo altro che sentirci orfani del tuo ennesimo racconto...

immagine"Dopo oltre 45 anni

di continui viaggi,

e pur conoscendo

questa terra

meglio

di chi non ha viaggiato,

sono convinto

di non sapere

ancora niente"

Ryszard Kapuscinski

 
 
 

Il sapore degli addii

Post n°179 pubblicato il 22 Gennaio 2007 da santaguero
 

immagineLo sguardo è di quelli duri. Lei è seduta davanti, nei posti del bus più panoramici. Parla a scatti come se misurasse il peso delle emozioni e delle parole usate per esprimerle. Si chiama Rula ed è un avvocatessa di Amman. Cosa ci faccia da sola in Sudafrica è un mistero. Ha attraversato a cavallo le creste aspre e desolate del Drakensberg e gli altopiani brulli del Lesotho per poi finire seduta nel piccolo bus diretto a St Lucia, il più grande estuario d'Africa. Rula viaggia con la mente e con il suo invidiabile corpo d'acciaio senza conoscere alcuna defezione. Sembra un computer in lega di titanio che macina chilometri ed emozioni. Parla tre lingue oltre l'arabo e quando sorride schiude per una manciata di secondi la sua anima bambina.
-dai forza ti accompagno -
- non ti preoccupare Rula, non importa -
Immobile nel piccolo bus girò la testa dall'altra parte lasciando partire una lacrima sulla guancia nascosta.
I destini spesso separano i corpi spedendoli, quando sono in marcia, uno a nord e l'altro a sud. Ma il ricordo, quello si, resta vivo ed indissolubile.

 
 
 

La pioggia sul bagnato

Post n°178 pubblicato il 18 Gennaio 2007 da santaguero
 

A volte capita immagine

quando

piove

di

avere

voglia

di

ripassare

per la vita già spesa

tra corsi e ricorsi

A volte

capita

di

pensare

al

passato

come

un

presente

attualizzato

A volte

capita

che

i

futuri non sono immaginati

A volte

capita

quando piove

 
 
 

Contro il logorio della vita moderna

Post n°177 pubblicato il 16 Gennaio 2007 da santaguero
 

Volete                 immagine

un

caffè?

Allora

ci

sediamo

al

tavolino

e

ammiriamo

la vita

che

passa...

 
 
 

Un miraggio... decisamente...forse...ma no

Post n°176 pubblicato il 15 Gennaio 2007 da santaguero
 

immagineNon so perchè avevo deciso di fermarmi qui. Il mare era neve in formato liquido,  la piccola ansa di rena bianca tra gli spuntoni di roccia calcarea nera  era favolosa, i proprietari delle scalcinate capanne, battezzate pomposamente residence, simpatici, ma non esisteva anima viva per chilometri. Pongwe, era il villaggio più vicino, ma per arrivarci si doveva calcolare bene la marea. Ad est di Zanzibar, l'oceano Indiano non scherza. Scende in un battibaleno, lasciando a secco i dhow e i corpi bianchi dei viandanti, ma sale con la stessa velocità cancellando le strade di pietra corallina che costeggiano la riva.
Quella mattina un sontuoso the alle spezie mi aveva messo ancora di più di buonumore. Sole, mare cristallino disteso su di un colore azzurro e un tepore insolito dopo tre giorni di pioggia, mi richiamarono all'ordine balneare. Un tuffo, un altro ancora e via con il gioco dell'elefante che si crogiola  spruzzandosi l'acqua addosso. Giochi solitari da sindrome di Robinson Crusoe.
Il sole? Lo prendo passeggiando... uno sguardo a destra, uno davanti... ed ecco che un puntino verosimilmente su due gambe si fa innanzi. Strizzo gli occhi. Ma è inutile. Senza occhiali e con questa luce non distinguerei un cane da una lepre. Il puntino,intanto,  diviene un trattino verticale sempre più grande. 
- Incredibile... sarà un altro pazzo... come me -
- Certamente è uno del luogo -
- Ma è... una donna -
- Una donna bianca tutta sola -
- E che ci farà? -
-Se la guardo a fondo, penserà che sono un malintenzionato -
- Ma se la ignoro può essere un segno di scortesia -
- Che cazzo faccio? Mo le dico ciao... tanto è universale -
- Ecco bravo così penserà che sono il solito cascamorto italiano -
- Cazzo ma proprio di qua doveva passare? -
- La solitudine deve avermi dato alla testa: la prova è che mi sto facendo un casino di problemi assurdi -
La donna si avvicina sempre più. E' bella. Non riesco a distinguere ancora il viso, ma il suo corpo è flessuoso come quello di una gazzella. Ecco è quasi a portata di...
- Cciaoo -
- ciao -
I due occhi verdi non stonano affatto con l'azzurro cristallino del mare. La sua bocca accenna ad un sorriso.
- Sto tornando a casa... a Roma -
- fa buon viaggio allora -
- mi faresti un favore? -
- certo...dimmi -
- custodiresti il mio cuore? Lo lascio qui. Ma non temere tornerò presto a riprendermelo.

 
 
 

La donna e la bestia

Post n°175 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da santaguero
 

- Sei come uno schiacciasassi condannato all'infelicità cronica - immagine

Il mio silenzio era un irritante contrappunto ai suoi occhi neri saettanti. Non sapevo cosa balbettare. Il suo rancore era giusto, come anche le mie ragioni. Solo che lei aveva meno torto di me. E non era poco.

- Ma... da quando ti stai dando alla lettura dei baci Perugina -

Una frase buttata lì apposta. Magari riesce a scaricare finalmente la sua rabbia e magari dopo sta bene.

-Sei uno stronzo-

Ed io di rimando: - si è già sparsa la voce ? -

- Ti amo -

Pausa cerebrale condita da infinite domande. Chissà se...

- Ma allora... vuoi soffrire? -

- No sono semplicemente una donna -

ps: la foto è di Henri Cartier Bresson

 
 
 

Drinkage

Post n°174 pubblicato il 08 Gennaio 2007 da santaguero
 

Cin cin...Mojito por todosimmagine

 
 
 

Incipire pallido ed assorto

Post n°173 pubblicato il 08 Gennaio 2007 da santaguero
 

immagineEra una notte lunga e tempestosa...no troppo scontato: è da manuale del bravo scrittore.
Mentre calavano le prime ombre della sera... non ci siamo: è alla Nick Carter.
Sul far della notte... no, no no, non è così. Sembra l'incipit di un romanzo d'appendice...vabbuò .... ok ok very ok!!!

E' notte e tanto vi basta!!! Quando si farà giorno si vedrà cosa raccontare

 
 
 

Fuga da Giùnapoli*

Post n°172 pubblicato il 08 Gennaio 2007 da santaguero
 

immagineCi sono momenti in cui la città si illividisce, entra nella dimensione onirica dell'incubo. In questi momenti si desidera fuggire con tutte le proprie forze. Poi, se hai una finestra da chiudere,  e un letto per dormire, e un tempo da far passare, il giorno dopo aprendo quella finestra il peggio è passato, e lì fuori il tempo ha ripreso a scorrere: luce, pietre e persone sono di nuovo vive, il vento della morte si è quietato.

*Silvio Perrella

 
 
 

Noi siamo io

Post n°171 pubblicato il 07 Gennaio 2007 da santaguero
 

immagine"L'esistenza non può essere declinata che alla prima persona plurale:

noi siamo"

(Roberto Esposito, filosofo)

Quest'anno è il trentennale del movimento del '77...

chissà se ci sarà una rilettura più vera degli anni '70

già si annunciano libri evocativi

sono stati gli anni drammaticamente congelati 

nell'omicidio Moro,

negli anni di piombo,

nelle stragi,

ma i Settanta sono stati

anche particolarmente densi,

straordinariamente creativi,

un decennio all'insegna del Noi

qualcuno se ne è già accorto... 

la foto è di Tina Modotti...

 
 
 

Tre minuti di felicità

Post n°170 pubblicato il 03 Gennaio 2007 da santaguero
 
Foto di santaguero

Yo soy un hombre sincero de donde crece la palma,

yo soy un hombre sincero de donde crece la palma,

y ante de morir, yo quiero cantar versos de l'alma....

Dall' i Pod le note scavavano negli abissi della memoria impietosi frammenti di vita.
Cantoni di strade assolate bagnati dal sudore soddisfatto di un viandante restìo ad emigrare verso le spiagge dorate. L'ombra cercata come il pane con gli occhi sbarrati e la bocca aperta per respirare meglio nell'afa di un'Avana bollente. E non solo di calore. Ed ecco la pioggia che sul far della sera lavava le strade e le menti polverose. Lo scroscio violento faceva diventare bambini. Si ballava davanti all'imponenza della cattedrale e tra i tavolini sparecchiati in tutta fretta dai camerieri. Si correva a perdifiato tra il colonnato, fradici e incommensurabilmente felici.
Una piazza d'Inverno, fredda e odorosa di mare. Nel vuoto del quadrilatero di San Marco a Venezia si ode solo un fischio e due amanti che ballano. Una donna taglia lo spazio scenico con passo deciso e chiosa con un pizzico di ammirazione: è amore, amore senza confini!
Il verde marcio del walk-music targato Apple inesorabilmente passa all'anonimo brano successivo: the end!!!

A guanta na mera


 

 
 
 

Il mare non bagna Napoli

Post n°169 pubblicato il 02 Gennaio 2007 da santaguero
Foto di santaguero

1 gennaio 2007

il presepe vivente

è

Giùnapoli

ammantato

dalla nebbia

multicolore

Impressioni

di

quadri

in scala

reale

 
 
 

Quelli che...

Post n°168 pubblicato il 30 Dicembre 2006 da santaguero
Foto di santaguero

E' l'ultimo post dell'anno... domani non credo che scriverò

me la piglio di festa

non prima però

di lasciare gli auguri di buon anno

ai viandanti

ai sedentari che viaggiano

ai sognatori senza piedi appoggiati a terra

ai perdenti nati

ai disorganizzati

ai miei cari amici virtuali (sicuramente migliori di quelli reali)

ai pazzi che si ostinano a passare da queste parti

che il 2007 sia... come il nostro cuore desidera e comanda!!!

 
 
 

Il cerchio si chiude?

Post n°167 pubblicato il 27 Dicembre 2006 da santaguero
 
Tag: europa
Foto di santaguero

Non so perchè, ma è da giorni che mi perseguita un pensiero fisso. Vorrei andare ancora una volta a Parigi. Chissà perchè proprio Parigi visto che quest'anno ci sono ritornato per la quinta volta.
Non posso farci proprio nulla. Provo nostalgia nel rivedermi seduto in un raggio tiepido di sole a Les deux magots di fronte all'eglise di Saint Germain- des-pres.
Mi piacerebbe viandare in lungo ed in largo per le stradine laterali della Sorbonne fino al pont des Art, con il vento gelido della Senna che taglia in due naso, orecchie e gola. Fermarmi in un caveau ad ascoltare le note di un sax che si fanno strada tra le nuvole di fumo. Eppoi correre  di nuovo verso Saint Germain in una piccola stupenda libreria  soppalcata che non chiude mai.
Sarebbe bello affondare tra i pensieri nelle piazze del Marais e meravigliarsi ancora una volta della bellezza cupa di Place de Vosges. Gironzolare senza meta tra i boulevard e le stradine caotiche alle spalle di place de la Bastille alla ricerca del rum più buono o tra i caffè del Sacro Cuore ammirando la maestria dei pittori.
Mi piacerebbe sentire nel buio della notte i miei passi schiacciare le pietruzze dell'Isle San Louis, magari giusto in tempo per veder nascere la luna da un'ansa della Senna.
Non so perchè, ma ho nostalgia di guardare dalle vetrine dei bistrot la vita che scorre sui passi rapidi dei passanti.
Non so perchè ma dopo ventitre anni abbondanti mi piacerebbe ricominciare da Parigi. Non lo so perchè. Forse è solo il richiamo del primo e dell'ultimo viaggio.

 
 
 

Il tempo che parla*

Post n°166 pubblicato il 22 Dicembre 2006 da santaguero
 
Foto di santaguero

Siamo fatti di tempo.

Siamo i suoi piedi e le sue labbra.

I piedi del tempo camminano nei nostri piedi.

Prima o poi, si sa, i venti del tempo cancelleranno le tracce.

Traversata del nulla, passi di nessuno? Le labbra del tempo

raccontano il viaggio.

(* Eduardo Galeano)

E' tempo di farci gli auguri...ed allora

Buone Feste!!! E non solo...

 
 
 

Mal d'Asia

Post n°165 pubblicato il 15 Dicembre 2006 da santaguero
 
Tag: asia
Foto di santaguero

L'odore delle offerte agli Dei impregnava la mente di sogni immaginati, ma mai vissuti in prima persona. I bastoncini profumati alla vaniglia stretti nelle mani giunte che roteavano sinuosamente nel vuoto. Ed ecco il sorriso della serenità che si spande addosso ai poveri viandanti come una coperta di vita. Gli occhi nero brillanti ed un corpo esile avvolto in un sarong multicolore. Un sorriso e lo sguardo che si abbassa.
Dalla sommità del tempio, il mar della sonda si specchiava nel silenzio del crepuscolo. Sulla rena bianca invece il vento agitava le bandiere e le nasse dei pescatori. A Bali, la poesia ti coglie all'improvviso con lo sguardo di una donna intenta ad incenerire suo padre o con il rumore assordante delle assenze. Con il volteggiare delle mani in una soffusa danza Legong o con il sorriso disarmante di un signore a cui chiedi informazioni.
Asia mon amour...
Tra i templi di Bangkok ci si perde e non solo fisicamente. Accanto alle strade, tra palazzi scrostati ne appaiono molti ed in sordina. Il Buddha dormiente, grande come il suo pensiero. Nella sala, udire il rumore delle palline che rotolano nei vasi di metallo trasmette armonia e musica, ma anche pensieri che si affollano come in metrò nell'ora di punta. La città degli angeli, ma l'odore è quello degli umani che viaggiano a cento hp.
Asia mon amour
A Singapore, sembra che la storia sia passata tutta per il Raffles Hotel. Conrad, Kipling, ma non solo. Anche i sogni hanno dormito almeno una notte nelle bianche stanze del Raffles. Non prima di aver sostato nel long bar tra drink e avventure. O tra una tigre ammazzata a colpi di pistola. Aggirandosi tra i corridoi deserti e calpestando i mattoni rosso abbrunito, i sogni hanno passato i far della sera, dopo aver cenato tra le palme e le luci calde degli open restaurant. Da lontano il suono dei grilli contende a quello degli orchestrali l'interesse dell' evento prossimo venturo. Avanti c'è posto. Tra intrighi mai sopiti e ospiti mai andati via.
Asia mon amour...the time goes by...

 
 
 

Remember

Myanmar

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: santaguero
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 64
Prov: NA
 

TAG

 

                                                                                                      Bisogna                   

essere

duri

senza

perdere

la

tenerezza

 

I COMPAGNI DI COMODINO

Muriel Barbery, L'eleganza del riccio, Eizioni E/O

Gabriel Garcia Marquez, L'Amore ai tempi del colera, Mondadori

Lucia Annunziata, 1977, Einaudi

Ryszard Kapuscinski, L'altro, Feltrinelli

Khaled Hosseini, il Cacciatore di aquiloni, Piemme

Giovanni Moro, Anni Settanta, Einaudi

Bruno Arpaia, Per una sinistra reazionaria, Guanda

Alberto Filippi e Paolo Collo (a cura di), Guevariana, Einaudi

Juan Rulfo, Pedro Pàramo, Einaudi

Marco De Marco, L'altra metà della storia, Guida

Umberto Galimberti, L'ospite inquietante, Feltrinelli

 

LO SCASSINATORE DELLE PAROLE

E' difficile scrivere?                                                                    immagine

No niente affatto.

Tutto quello che occorre è un perfetto orecchio,  

un'intensità assoluta,

una devozione al proprio lavoro simile a quella di un prete per il suo Dio,

il fegato di uno scassinatore

e nessuna coscienza

tranne in quello che si scrive:

poi è fatta!

(Ernest Hemingway)

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

ULTIMI COMMENTI

Grazzie!
Inviato da: Légumes au jardin
il 02/08/2013 alle 17:01
 
Se passi di qua ... un saluto!
Inviato da: amoildeserto
il 07/09/2009 alle 10:56
 
ogni tanto ti fai vivo? buone feste e buona strada...
Inviato da: DONNADISTRADA
il 22/01/2009 alle 22:28
 
In effetti augurare buone feste è fortemente riduttivo:...
Inviato da: vi_di
il 10/01/2009 alle 23:31
 
auguri auguri
Inviato da: Anonimo
il 02/01/2009 alle 15:31
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

nino.fedelemariomancino.mprolocozafferanaariel63msantiago.gamboacara.callademocrito_1975Margot982Cristina_Brasibellezza_dell_animailgenioeintiltninokenya1valealbertoconsorziopalermoelisabettateghil
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963