Satine Rouge

Consigli non richiesti

Finiti i giochi, tempo di bilanci.

L'oro di Razzoli in extremis non si può considerare la scialuppa di salvataggio dell'Italia nella débacle canadese.

Cinque medaglie in totale, a Torino 2006 cinque erano quelle d'oro.

E così adesso si corre ai ripari.

Petrucci ha già trovato la soluzione: un protocollo CONI - Ministero della Distruzio... scusate, volevo dire Ministero dell'Istruzione per portare gli sport invernali nelle scuole elementari, durante l'ora di educazione fisica.

Il presidente del CONI ha parlato dell'introduzione di sport come il bob, il biathlon, il curling, il freestyle, lo short track, lo skeleton e la discesa libera.

Sorvolando sul fatto che la scuola italiana naviga probabilmente in acque peggiori perfino degli sport invernali, che a malapena alle elementari ci sono i soldi per pagare un misero insegnante per classe, io vorrei chiedere al signor Petrucci come pensa di realizzare il progetto.

No, perché portare queste discipline nelle scuole è facilissimo: chi non ha frequentato le elementari nelle vicinanze di una pista da skeleton e da bob?
E la discesa libera? A parte il fatto che non si capisce il perché della discriminazione verso le altre specialità dello sci alpino, ma quante scuole pensa che potrebbero portare i propri allievi a far discesa libera durante le ore di ginnastica, a parte quelle che si trovano sulle montagne a due passi dagli impianti?

Presidente?

Posso permettermi di darle un paio di semplici, umili e non richiesti suggerimenti per risolvere la situazione disastrosa dell'Italia sportiva?

Ecco, potremmo cominciare a chiedere a giornalisti e telegiornalisti sportivi di dare visibilità a questi sport tramite i loro potenti mezzi mediatici.
Magari rinunciando qualche volta a parlare sempre e solo di calcio.
Perché spesso dai servizi sportivi nei TG veniamo conoscenza del numero di scarpe del portiere di riserva della Pro Patria, ma non sappiamo nemmeno che ad aprile a Cortina si terranno i mondiali di curling (se provate a digitare su Google "mondiali di curling 2010", nella prima pagina non troverete nemmeno un link corrispondente ad un sito di un quotidiano nazionale. Troverete sportinmolise, curlingcortina o ilturista, giusto per capirci).

Oppure potremmo cominciare a prenderci cura degli impianti che sono stati costruiti per Torino 2006 e che, dopo quattro anni, sono abbandonati a loro stessi.

Ma forse le mie sono idee stupide. Io, d'altra parte, mica sono presidente del CONI.